Sabato 25 marzo

Come ogni charter che si rispetti, gli orari di partenza e di arrivo sono molto peculiari. Il nostro volo per Capo Verde partirà infatti all'1:55 di notte. La cosa non sarebbe poi così male, se non fosse per il fatto che io notoriamente non riesco a dormire in aereo. Ad ogni modo, dopo avere trascinato via da casa Anna che come capita spesso era impegnata in una vivace conversazione con sua mamma riguardo a cose su cui tanto nessuna delle due può farci nulla, siamo saliti in macchina e ci siamo lanciati per la Malpensa. La scelta di andare in auto è stata presa dopo avere notato che il rientro era previsto per le 0:35, troppo tardi per l'ultimo bus per la Centrale e a rischio per l'ultimo bus sostitutivo per Cadorna. Poi al'agenzia viaggi ci hanno detto che avremmo avuto lo sconto sul parcheggio, e avremmo pagato solo 25 euro.

Inutile dire che non è stato così. Ci siamo fermati al parcheggio del Terminal 2 dai costi indubbiamente maggiori - 44 euro; dopo avere lasciato l'auto abbiamo chiesto lumi alla cassa e scoperto che il parcheggio convenzionato - come del resto immaginavo - è a sette-otto chilometri di distanza. Ho fatto un po' di rapidi conti, tenendo conto che comunque avremmo avuto il 20% di sconto BluVacanze e che per il solo fatto di essere entrati avremmo dovuto comunque sborsare cinque euro: alla fine ho deciso che la macchina se ne sarebbe stata lì, che almeno avremmo saputo dove trovarla la settimana prossima.

L'ingresso al Terminal 2 non ha ricordato per nulla quello di Tom Hanks nel film (Terminal, appunto). Malpensa alle 23 è completamente chiusa: se uno osserva molto attentamente, forse riesce a trovare una macchinetta distributrice di surrogati di bevande calde, ma nulla di più. No, non è vero. Una categoria pienamente all'opera c'è: gli incellofanatori di valigie. Avremmo anche avuto non so quale convenzione, che abbiamo amabilmente lasciato perdere confidando nei cari vecchi lucchetti. Resta il fatto che c'erano almeno quattro chioschi aperti, a prezzo ovviamente uniformato a 7 euro. Nessun problema, comunque: data l'ora, non c'è nemmeno stata la solita ressa charteristica, e le usuali due ore di anticipo si sono rivelate un margine più che ampio, tanto che ci siamo appisolati un po' in attesa della chiamata del nostro volo. L'unica curiosità che mi è rimasta è perché ufficialmente il nostro volo sarebbe dovuto partire alle 0:55, quando a noi avevano già detto in agenzia che sarebbe decollato un'ora più tardi. Chissà se c'entra il passaggio all'ora legale.


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