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«Archimede che disegnava il suo cerchio pagò con la vita il suo difettoso adattamento biologico alle circostanze immediate.»

 
  --Ernst Mach (1838-1916)
 

«Il matematico che porta avanti i suoi studi senza una chiara visione della sua materia deve avere spesso la sconfortante sensazione che la sua carta e penna lo sorpassino in intelligenza.»

 
  --Ernst Mach (1838-1916), in J. R. Newman (ed.), The World of Mathematics.
 

«Per quanto possa sembrare strano, la forza della matematica sta nella sua evasione da ogni pensiero non necessario e dal suo meraviglioso risparmio di operazioni mentali.»

 
  --Ernst Mach (1838-1916), in E. T. Bell, Men of Mathematics, 1937
 

«Come i campi da sci pieni di ragazze in caccia di uomini sposati e uomini sposati in caccia di ragazze, la situazione non è così simmetrica come potrebbe sembrare.»

 
  --Alan Lindsay Mackay (1926- ), A Dictionary of Scientific Quotations, 1991.
 

«la verità... e se i miei occhi potessero
sopportare la sua vampa, e tracciare le sue simmetrie,
misurare la sua distanza, e il suo avvento aspettare.
No, non sono un profeta -- posso soltanto calcolare.
»

 
  --Charles Mackay (1814-1889), The Poetical Works of Charles Mackay, 1876.
 

«Il concetto di numero è l'ovvia distinzione tra l'animale e l'uomo. Grazie al numero, il grido diventa una canzone, il rumore acquista ritmo, la molla è trasformata in una danza, la forza diventa dinamica, e i profili figure.»

 
  --Joseph Marie de Maistre (1753-1821)
 

«Una grande verità è una verità il cui opposto è anch'esso una grande verità.»

 
  --Thomas Mann (1875-1955), Conferenza su Freud e l'avvenire, 1936.
 

«Dico loro che se si occuperanno dello studio della matematica troveranno in essa il miglior rimedio contro la concupiscenza della carne.»

 
  --Thomas Mann (1875-1955), La montagna incantata, 1927
 

«Alcuni degli uomini stavano a parlare in questa stanza, e alla destra della porta un piccolo capannello si era formato attorno a un tavolino, e in mezzo c'era lo studente di matematica, che stava parlando appassionatamente. Aveva asserito che si poteva tracciare da un punto dato più di una parallela a una linea retta; Frau Hagenström aveva gridato che ciò era impossibile, e si era messa a provarlo in maniera talmente conclusiva che i suoi uditori erano stati costretti a comportarsi come se l'avessero capita.»

 
  --Thomas Mann (1875-1955), Il piccolo signor Friedemann, 1898.
 

«La verità è che, anche se nella verità matematica ci può essere la bellezza, la si può adocchiare solo dopo averci pensato a lungo. La matematica è difficile da comprendere per molte menti umane a causa della sua struttura gerarchica: una cosa si costruisce sull'altra, e dipende da essa.»

 
  --D.T.E. Marjoram e M. Holt, M., Mathematics in a Changing World, 1973.
 

[Per Leibnitz] «Il pensiero divino fornisce anche la base per la possibilità della matematica, perché nel suo continuo pensare ai mondi possibili Dio pensa anche le eterne verità che valgono in questi mondi, e in particolare tutte le relazioni numeriche e spaziali. Il che vale in particolar modo per lo spazio euclideo che, essendo il solo spazio possibile, è lo stesso in tutti i mondi possibili. L'essenza dello spazio euclideo consiste dunque primariamente nell'essere pensato senza contraddizione da Dio...»

«Le proposizioni della geometria euclidea tridimensionale sono primariamente e continuamente pensate da Dio, e quando il matematico le scopre, le capisce e le dimostra come proposizioni di geometria adeguatamente formulate, questa conoscenza è una ripetizione della primaria conoscenza divina..»

 
  --Gottfried Martin, Kant's Metaphysics and Theory of Science, in Reuben Hersh, Cos'è davvero la matematica.
 

«In fondo, ciò che Gödel ha dimostrato nel 1931 con il suo Teorema dell'incompletezza è esattamente ciò che accade in matematica. Il meccanismo che, a partire da primi principi inconfutabili, avanza a passi strettamente logici verso la tesi, quello che chiamiamo "metodo assiomatico", a volte può essere tanto insufficiente quanto i criteri precari di approssimazione della giustizia.»

 
  --Guillermo Martínez (1962-), La serie di Oxford, 2004
 

«Se il vostro nuovo teorema può essere espresso in maniera molto semplice, allora ci sarà un'eccezione patologica.»

 
  --Adrian Mathesis, in H. Eves, Return to Mathematical Circles
 

«Tutti i grandi teoremi sono stati scoperti dopo mezzanotte.»

 
  --Adrian Mathesis, in H. Eves, Return to Mathematical Circles
 

«Il maggior problema irrisolto in matematica è il perché alcuni sono più bravi di altri nel farla.»

 
  --Adrian Mathesis, in H. Eves, Return to Mathematical Circles
 

«Se su Physical Review trovate una formula che si estende su un quarto di pagina, dimenticatela. È sbagliata. La natura non è così complicata.»

 
  --Bernd T. Matthias
 

«Un istante di assopimento e i vecchi errori sono propagati, e altri nuovi sono introdotti.»

 
  --Francesco Maurolico (1494-1575), in Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 308.
 

«... e tra pochi anni tutte le principali costanti fisiche saranno state approssimativamente stimate, e l'unica occupazione rimasta agli scienziati sarà aggiungere loro un'altra cifra di precisione.»

 
  --James Clerk Maxwell (1813-1879), Scientific Papers, ottobre 1871.
 

«Gel'fand mi stupì col suo parlare di matematica come se fosse poesia. Disse una volta a proposito di un lungo articolo irto di formule che esso conteneva i vaghi inizi di un'idea che riusciva solamente a intuire e che non era mai riuscito a portare più chiaramente allo scoperto. Avevo sempre pensato alla matematica come qualcosa di molto più semplice: una formula è una formula, e un'algebra è un'algebra. Ma Gel'fand trovava dei porcospini che si nascondevano nelle righe delle sue successioni spettrali!»

 
  --Dusa McDuff, Mathematical Notices v. 38, n. 3, marzo 1991.
 

«L'umano medio ha una mammella e un testicolo.»

 
  --Des McHale (1945?-), in Darrell Huff, Come mentire con le statistiche, pag. 183
 

«Sono un matematico entro questi limiti: riesco a seguire il calcolo degli integrali tripli se viene fatto lentamente su una grande lavagna da un amico personale.»

 
  --J.W. McReynolds, George's Problem, Scripta Mathematica 15, giugno 1949, pag. 2
 

«In questo mondo ci sono degli ottimisti che pensano che ogni simbolo che inizia con un segno di integrale deve necessariamente denotare qualcosa che avrà tutte le proprietà che un integrale dovrebbe possedere. Questo naturalmente fa arrabbiare parecchio noi matematici rigorosi; e ci arrabbiamo ancora di più quando facendo così essi ottengono spesso la risposta corretta.»

 
  --E.J. McShane, Bulletin of the American Mathematical Society, v. 69, p. 611, 1963.
 

«La Matematica Superiore è l'arte di ragionare su relazioni numeriche tra fenomeni naturali.»

 
  --J. W. Mellow, 1902, in Gabriele Lolli, Filosofia della matematica, 2002, pag. 19
 

«È ora perfettamente legale per una donna cattolica evitare di rimanere incinta dedicandosi alla matematica, anche se le è ancora proibito di dedicarsi a fisica e chimica.»

 
  --H. L. Mencken (1880-1956), Notebooks, "Minority Report".
 

«Io direi questo: i matematici sono come uomini che costruiscono case. Non è soltanto piacevole vivere nelle case, esse consentono ai loro inquilini di fare molte cose che un abitante delle caverne non potrebbe mai realizzare. I matematici sono come uomini che costruiscono, sebbene non possano essere certi che un terremoto non distruggerà i loro edifici. Se un terremoto dovesse distruggere il loro lavoro, nuove costruzioni saranno edificate, e possibilmente più resistenti. Ma gli uomini non decideranno mai di smettere di costruire case, anche perché nemmeno vivere nelle caverne può dare una garanzia di assoluta salvaguardia dagli effetti di un terremoto. I matematici mi sembrano essere nella stessa situazione. La matematica non è soltanto un piacere in se stessa, ma è utile in molteplici importanti applicazioni. I suoi diversi edifici non sono al sicuro dal terremoto della contraddizione. Ma gli uomini non cesseranno per questo di migliorarli e di innalzarne di nuovi.»

 
  --Karl Menger (1902-1985), "The New Logic", Philosophy of Science, Vol. 4 (1937), p. 299-336.
 

«Non è che i ponti sarebbero più sicuri se solo a chi conosce la definizione corretta di un numero reale fosse permesso di progettarli.»

 
  --N. David Mermin (1935-), "Topological Theory of Defects" in Review of Modern Physics, v. 51 n. 3, luglio 1979.
 

«Euclide solo ha gettato l'occhio alla pura Bellezza.»

 
  --Edna St. Vincent Millay (1892-1950)
 

«D'ora in poi lo spazio per sé e il tempo per sé sono svaniti fino a diventare le piu mere ombre, e solo un tipo di miscela dei due ha ancora diritto di esistenza.»

 
  --Herman Minkowski, in J. R. Newman (ed.), The World of Mathematics.
 

«La logica non si applica al mondo reale.»

 
  --Marvin Lee Minsky (1927-), in D. R. Hofstadter and D. C. Dennett (eds.) /The Mind's I/, 1981
 

«...sapeva solo che se avesse detto questo e quello, gli uomini avrebbero risposto con il complementare questo e quello. Era come una formula matematica: niente di complicato, visto che la matematica era l'unica materia che Scarlett aveva trovato facile quando andava a scuola.»

 
  --Margaret Mitchell, Via col vento.
 

«Il miglior lavoro dei matematico è arte, un'arte altamente perfetta, che osa come i sogni più segreti dell'immaginazione, chiari e limpidi. Il genio matematico e quello artistico si toccano.»

 
  --Gösta Mittag-Leffler, in N. Rose, Mathematical Maxims and Minims.
 

«Dato che 0 x 0 = 0 e 1 x 1 = 1, ne consegue che ci sono numeri che sono i quadrati di sé stessi. Ma allora segue anche che dei numeri esistono. In un singolo passo di semplicità banale, si direbbe che siamo avanzati da un pezzo di aritmetica elementare a una conclusione filosofica stupefacente e assai controversa: che i numeri esistono. Avreste pensato che sarebbe stato più difficile.»

 
  --A.W. Moore, recensione a Jerrold J. Katz, Realistic Rationalism, Times Literary Supplement, 11 settembre 1998.
 

«Presentiamo un principio fondamentale di generalizzazione per astrazione: «L'esistenza di analogie tra caratteristiche centrali di varie teorie implica l'esistenza di una teoria generale che sottende le teorie particolari e le unifica rispetto a queste caratteristiche centrali...»»

 
  --E.H. Moore (1862-1932), in H. Eves, Mathematical Circles Revisited.
 

«Né voi né io né nessun altro sa cos'è che fa scattare un matematico. Non è una questione di capacità. Conosco molti matematici molto più in gamba di me, ma che non sono stati così fortunati. Per fare un esempio, si pensi a due minatori: uno di loro può essere un geologo esperto, ma a trovare le pepite d'oro è quell'altro più ignorante.»

 
  --L.J. Mordell, in H. Eves, Mathematical Circles Adieu.
 

«Le parole "figura" e "fittizio" derivano entrambe dalla stessa radice latina, fingere. State attenti!»

 
  --M.J. Moroney, Facts from Figures
 

[su Ipazia:] «In un'era in cui il dominio di intelletto e politica era quasi esclusivamente maschile, Teone [suo padre] era una persona inusualmente libertaria, che istruì una figlia inusualmente dotata e la incoraggiò a giungere a livelli che, per quanto ne sappiamo, nessuna donna prima di lei raggiunse, o forse non pensò mai di poter raggiungere.»

 
  --Ian Müller, in G.F. Simmons, Calculus Gems.
 

«Ogni audacia spirituale poggia oggi sulle scienze esatte. Noi non impariamo da Goethe, Hebbel, Hölderlin, bensì da Mach, Lorentz, Einstein, Minkowski, da Couturat, Russell, Peano [...] Il programma di ogni singola opera d'arte può essere questo: audacia matematica, dissolvimento della coscienza negli elementi, permutazione illimitata di questi elementi; tutto è in relazione con tutto, e da ciò trae sviluppo.»

 
  --Robert Musil (1880-1942), 1912, in Claudio Bartocci (ed.), Racconti matematici, Einaudi 2006, pag. v
 

«La matematica è un'ostentazione di audacia della pura ratio; uno dei pochi lussi oggi ancora possibili. Anche i filologi si dedicano spesso ad attività nelle quali essi per primi non intravedono il minimo utile, e i collezionisti di francobolli o di cravatte ancora peggio. Ma questi sono passatempi inoffessivi, ben lontani dalle cose serie della vita. La matematica, invece, proprio in esse abbraccia alcune delle avventure piu apassionanti e incisive dell'esistenza umana.»

 
  --Robert Musil (1880-1942), L'uomo matematico, 1913.