Una cosa che non ho capito della flat tax

Lo so, non si dovrebbe mai parlare delle promesse elettorali, perché tanto sono appunto promesse. Ma visto che Berlusconi ha rilanciato la sua vecchia proposta della flat tax al 23%, anch’io posso chiedere qualche cosa.
Punto 1: esiste da qualche parte uno studio che dica quale sarebbe stato il gettito 2021 se ci fosse stata la tassazione unica? Io almeno non sono riuscito a trovare dati di nessun tipo, e tenete conto che Berlusconi parla anche di flat tax sui redditi d’impresa e non solo sull’IRPEF.
Punto 1 bis: una flat tax toglierebbe anche le attuali detrazioni, che abbassando l’imponibile in realtà abbassano l’aliquota media?
Punto 2: una flat tax significherebbe anche alzare le cedolari secche sulle azioni e tutte le altre forme di tassazione agevolata già esistenti?

Senza una risposta a questi punti – che so già che non ci sarà mai – non ha senso mettersi a discuterne. Non certo per convincere la gente che si ridurrà l’evasione fiscale: se pago zero ora, perché dovrei pagare il 23%? Al più, a seconda di qual è la risposta al punto 2, si potrebbe ridurre l’elusione fiscale.

Ah: è ovvio che a parità di gettito se c’è una flat tax e quindi chi è più tassato risparmia il risultato è che chi è oggi meno tassato ci perde, anche con la foglia di fico di una franchigia a tassazione zero che sarebbe comunque necessaria per rispettare almeno formalmente il vincolo costituzionale della tassazione progressiva. Ma è anche ovvio che la maggior parte degli elettori legge “flat tax” e traduce “tassazione massima”, pensando che in fin dei conti ci possono guadagnare qualcosa anche loro. Berlusconi conosce i suoi polli.

5 pensieri su “Una cosa che non ho capito della flat tax

  1. Bubbo Bubboni

    Non ho mai visto uno studio adeguato a rispondere perchè:
    – gli studi non sono calzati per la realtà locale. Es. la tassazione d’impresa, considerando tutti i balzelli (e trascurando i costi che ogni singola imposta/tassa/obbligo genera), è ben superiore all’aliquota IRES. Forse per i vincoli derivanti dai pregiudizi europei, se non ci sei dentro non puoi neppure immaginare (e quindi prendere in cosiderazione) cosa vuol dire avere una tassazione non solo elevata ma sopratutto stupidissima.
    – se la tassazione fosse più bassa e/o più razionale la situazione sarebbe completamente diversa. Nel 2021 c’era chi per evitare il fallimento della propria azienda riportava in Italia i soldi che aveva in Svizzera, ovviamente commettendo un grosso reato (e forse anche un grosso errore). Per me l’imprevedibilità delle reazioni di panico/euforia dà l’idea di come sia impossibile prevedere cosa succede se si libera una grossa massa di risorse “vere” in poco tempo. Ci potrebbe essere una fuga all’estero come il suo opposto. Anche perché il tutto non si inserisce nel vuoto cosmico, ma in una storia di stato tutta particolare, che va da Amato alle decine di violazioni dello statuto del contribuente da parte dello Stato alle scadenze delle imposte varate alle 15:00 dell’ultimo giorno utile per evitare sanzioni alle disposizioni che si ricavano dalle FAQ del ministrero e non dalle inesistenti leggi che nessuno ha avuto voglia di scrivere.
    – personalmente sono stato sanzionato di 1,61 € perché ho acquistato una marca da bollo il giorno stesso in cui la dovevo presentare all’agenzia delle entrate e non il giorno prima. Ma qualche studio può rappresentare la follia con lucidità? Eppure questa si che condiziona l’eventuale futuro!

    Credo che chi fa studi in questo ambito prima si assicura di rispettare il blabla proprio della sua ideologia (neoliberista, liberista classico, ultraliberista, liberista europeo, ecc.) e poi toh! i dati dimostrano la teoria qualsiasi sia la nazione e l’epoca considerata!

  2. mestessoit

    La proposta del Silvio è puramente elettorale, e come tutte le persone anziane, ritorna al suo glorioso passato, senza rendersi conto che il presente è completamente diverso, e credo anche che FI non vrà un buon risultato elettorale.

    Detto questo:
    1) Ai tempi mi ricordo che il Sole 24 ore aveva fatto ipotesi varie. In sintesi mi ricordo che in generale era irrealizzabile/iniqua.
    1bis) l’unico modo per implementare una aliquota secca è togliere tutte le detrazioni
    2) a piacere, entrambi i metodi sono in teoria possibili

    “se pago zero ora, perché dovrei pagare il 23%?”

    In generale questa affermazione è falsa. Chi elude si assume un certo rischio. Si continua ad eludere se si pensa che il rischio sia basso, NON in base alle aliquote.

    1. .mau. Autore articolo

      evade, non elude. L’elusione tipicamente usa sistemi che possono anche essere legali (e se tagli le detrazioni non risultano più tali)

  3. carini

    “se pago zero ora, perché dovrei pagare il 23%” perché evadere comporta un rischio fiscale maggiore di quello di pagare regolarmente.

    Per ridurre l’evasione le strade sono due: la prima è quella di far aumentare il rischio per chi evade, la seconda è quella di abbassare la “soglia di convenienza”

I commenti sono chiusi.