Non ho capito la base della lamentela. L’iniziativa è percepita come uno sconto vietato ai sensi della saggia legge per la promozione della cultura oppure un indegno miscuglio di cose alte e pure come i libri e cose basse e volgari quali i sacchi o forse una trappola consumistica per vendere oggetti inutili (i libri) con l’esca di prodotti altamente modaioli e inquinanti (lo zainetto)?