menefreghismo o ignoranza?


Ieri, dopo la tac dentale, sono passato al Delicatessen di corso Buenos Aires a prendere pane e bretzel, pagando come sempre una schioppettata (quasi venti euro di roba). Stamattina guardo lo scontrino, e trovo scritto “Pagamento in contanti”. Inutile dire che avevo pagato con il bancomat: non per la lotteria degli scontrini – non perdo nemmeno tempo a chiedere se il negozio la fa – e nemmeno per il cashback, che tanto lo ottengo uguale, ma perché sono abituato a farlo.

Considerando che in questo caso non ci può essere nemmeno il piagnisteo per l’aggiornamento dei registratori di cassa, che evidentemente era stato fatto visto il testo scritto, come è possibile che non si sia nemmeno in grado di pigiare il tasto corretto?

Ultimo aggiornamento: 2021-03-06 12:11

13 pensieri su “menefreghismo o ignoranza?

  1. Stefano S.

    Ovviamente non posso parlare per loro ma quando io ho cambiato la stampante fiscale connessa al computer per quasi un anno ha continuato a chiudere tutti gli scontrini con pagamento contanti indipendentemente dall’indicazione che davo al software. Probabilmente una mancata configurazione del driver.

      1. Stefano S.

        No, me ne sono accorto molto prima ma il tecnico è intervenuto dopo quasi un anno perché non c’era alcun problema almeno finché non fosse stata attiva la lotteria.

        1. .mau. Autore articolo

          guarda, a metà della prossima settimana controllerò su IO se la transazione è stata indicata come elettronica oppure no. (Come dicevo, della lotteria non me ne importa una cippa)

  2. CV

    Le Bretzel le (per me sono al femminile) vendono alla Lidl e sono anche buone (e probabilmente costano meno)

    1. .mau. Autore articolo

      forse non ti è chiaro il punto. Ho un/una Lidl a 600 metri da casa e non ho paura di andarci. Solo che venerdì mattina qualcuno mi ha detto “stai andando in Buenos Aires? allora passa al Delicatessen e compra questa roba”.

  3. Cristian

    Non mi è chiaro il punto, immagino che quella informazione serva al negoziante per registrare quanto contante ha in cassa a fine giornata, o ha un qualche valore fiscale?

    1. .mau. Autore articolo

      In Italia hanno fatto partire la cosiddetta “lotteria degli scontrini”, a cui si accede solo se paghi con sistemi elettronici (e il negoziante ha attivato tutte le procedure, e il cliente ha mostrato il suo codice per partecipare).

      Io ho il codice, ma non ho nessuna voglia di tirarlo fuori e quindi la cosa non mi cambia nulla. Altri però potrebbero volerlo fare, e se lo scontrino indica “contante” l’acquisto non vale.

      1. Stefano S.

        Sai che, a parte un valore statistico, credo che la cosa sia influente?
        Servirebbe una prova tecnica ma a mio avviso il codice lotteria inserito viene sempre registrato ed è regolarmente valido per la partecipazione con l’unico vincolo che l’acquirente deve dimostrare (tramite ricevuta o estratto conto) di aver pagato in modalità cashless.
        Questo per un doppio controllo.
        Il primo è che non venga battuto tutto come elettronico e che quindi il cliente partecipi alla lotteria con pagamenti in contanti.
        Il secondo che il commerciante non utilizzi un proprio codice lotteria per tutti i clienti che, pur pagando in forma elettronica, non partecipano alla lotteria medesima.

        1. .mau. Autore articolo

          boh. La cosa mi pare strana (soprattutto la seconda parte, per la prima posso anche capirla ma non credo ci sia un riscontro incrociato con le banche o simili; se non sbaglio bisogna comunque conservare lo scontrino)

          1. Stefano S.

            No, lo scontrino cartaceo potrebbe anche non esistere (si possono emettere scontrini elettronici validi per la lotteria anche direttamente dal sito dell’AdE) e comunque non ha valore probatorio poiché è la stessa trasmissione dei dati all’Agenzia a generare il biglietto. In caso di sorteggio il beneficiario (dal codice lotteria al codice fiscale alla persona) deve dimostrare di aver pagato cashless.

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