Grazie per l’articolo, è interessante il campo di applicazione, anche se non aggiunge niente di nuovo a quanto già viene fatto.

La Fisica (almeno quella teorica) già da tanti anni ha mandato di base all’aria il metodo scientifico in quanto tale, quindi se qualcuno mette in piedi qualcosa che produca un effetto previsionale senza capirci una beata mazza, beh, è una logica continuazione (oddio anche in matematica succede qualcosa di simile, per certi versi).

Sul discreto/analogico (o continuo) ho le idee meno chiare, lo ammetto. Alias, possiamo essere davvero sicuri che una simulazione possa essere solo ed esclusivamente discreta? Oppure semplicemente stiamo anteponendo il nostro modo di vedere le cose (che è squisitamente discreto e non continuo) a quello che è il mondo? Oppure non è che Qin pensi che in realtà il mondo è sempre discreto e non continuo, quindi la distinzione non esiste, e che potremmo essere tutti presi in giro?