182 centimetri, non uno di meno


Il testo in figura è preso (immagine 18) dal Corriere della Sera, il maggior quotidiano italiano, e mi è stato segnalato dal mio collega Damiano. Io capisco che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (pardon, la World Health Organization) sia ostaggio degli americani e quindi si ostini a misurare le distanze in piedi. Ma magari quando lo si porta nel resto del mondo si può evitare di prendere la calcolatrice e limitarsi a scrivere “un metro e ottanta centimetri” senza che nessuno faccia partire la contraerea.

Che poi sei piedi a dire il vero sono 182,88 centimetri: e se uno per sbaglio finisse in quegli otto millimetri abbondanti e si beccasse lo stesso il virus, chi ne paga le conseguenze? :-)

Ultimo aggiornamento: 2020-03-04 16:27

Un pensiero su “182 centimetri, non uno di meno

  1. emilius

    Che la dimestichezza del professore con le distanze sia a questo livello preoccupa un po’ …
    O forse e’ solo la moda, ormai ben radicata, di non dare importanza alle parole, figurarsi ai numeri.

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