Io penso che prinicpalmente dipenda dal fatto che nessuno ancora si rende conto dell’impatto che hanno le cose che scrivi e restano scritte su Internet rispetto a quelle che dici, fra il serio ed il faceto, dopo una birra al bar.
C’è sempre stato pieno di gente che mandava in culo questo o quel personaggio famoso e che magari diceva una qualche cattiveria alla notizia della sua morte, un politico, un cantante, un intellettuale…
La mia bisnonna aveva una riserva speciale di acquavite in cantina che tirava fuori solo quando in paese rintoccavano le campane a morto. Brindava dicendo in dialetto “un altro belinone mi è passato davanti” come l’attesa della morte forse una macabra rincorsa. E’ chiaro che un conto è fare un rito apotropaico nel chiuso di casa tua, un conto è scrivere su Internet che hai sollevato un gotto per brindare alla dipartita di un povero Cristo.
Poi ci sono le specificità. C’erano i mentecatti che esultavano per i carabinieri morti a Nassirya come i mentecatti che insultano e infangano Carlo Giuliani, Stefano Cucchi, Aldrovandi e coampagnia. Quello fa parte del tifo calcistico.
A proposito di calcio io in vita mia ho detto le cose peggiori e augurato i mali più incurabili a Vialli, Mancini, Cassano e tutti quelli che via via sono diventati giocatori simbolo della Sampdoria. Ma è chiaro che un conto è la curva dello stadio, un conto è scrivere su internet anche in un forum calcistico che auguri a tizio o caio che gli si frantumi un ginocchio o fare insinuazioni sulle virtà di madre e sorella.