Fermo restando il nulla, la discesa annunciata è quella del rapporto debito/PIL, non quella del rapporto deficit/PIL, che al momento del post si sapeva fissato al 2,4% e tale è rimasto. (Tra parentesi, nulla di nuovo rispetto al mantra di Padoan, che ha ripetuto per anni “il debito scenderà”, senza mai dire di quanto e da quando).

Sorge anche un dubbio sull’effettiva competenza del comunicatore. Una freasetta semplice del tipo “Stiamo lavorando per gli italiani, continuate a sostenerci” avrebbe lasciato al popolo l’onere di immaginare quali stupendevolissimi benefici cotanta riunione di cervelli stava partorendo.

Corredare l’immagine con la lista della spesa, oltretutto breve per rispettare la necessaria sintesi social, toglie spazio all’immaginazione e lo apre a possibili critiche e dissensi.