Umm, direi che rientri nella scelta 5) perché usi una logica “particolare”.

Per il punto 1. qualsiasi governo (che non produce MAI ricchezza ma distribuisce quella che altri producono) si muove sempre in ottica sperequativa e se ne vanta. Si tratta esatamente di distinguere i cittadini e in molte più “serie”. Anche perché il contrario è del tipo “La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.” di Anatole France. Quindi non mi aspetto che i ricchi (comunque definiti, es. ricchi di fantasia, di prole, ecc.) ricevano dei soldi ma i poveri (anche qui comunque definiti, a questo serve il testo della legge e i suoi regolamenti) saranno miracolati come fa qualsiasi governo, in praticamente qualsiasi sistema politico (a parte quei pochi che, per legge, non hanno poveri).

2. Come detto qualsiasi governo distribuisce soldi ai poveri. Per questioni politiche e comunicative “i soggetti che ricevono soldi pubblici” diventano pigri, sfruttatori, ignoranti, falsi invalidi, ladri, bamboccioni, ecc. oppure incentivatori dei consumi interni e benefattori dell’economia o anche vittime dello sfruttamento da rimettere in piedi. Però le ideologie per cui un governo crea direttamente lavoro sono in fortissimo ribasso anche perché taluni vincoli lo vietano espressamente. Insomma se lo stato dà un lavoro… non sei non-populista neanche di striscio…