Bartolomeo Pepe e le percentuali

Ieri notte il senatore Bartolomeo Pepe ha pubblicato su Facebook questo post (qui una copia, non si sa mai nella vita: a quanto pare già il post originale era diverso.) Nel post il senatore Pepe scrive

Quando si parla dell’effetto gregge al 95% di vaccinati
Significa vaccinare bambini a tre mesi ma anche i loro professori,le maestre, collaboratori scolastici, segretari, gli applicati di segreteria, gli addetti alla mensa e i genitori e chiunque metta piede una scuola … rifornitori di merendine e bibite compresi?? E degli autisti dei bus,dei macchinisti,dei fuochisti e di tutta la gente presente alle fermate degli autobus,delle stazioni.. delle metropolitane .. e dei pendolari ?
Ma siete sicuri?

Ora, non so quale sia il titolo di studio del senatore Pepe. Sono ragionevolmente certo che in passato le schede sui siti istituzionali riportassero tale informazione, ma non trovo nulla: né è dato sapere qualcosa dal suo sito personale perché http://www.bartolomeopepe.it/ punta a http://www.terra-libera.org/ che mi dice “This domain has expired. If you owned this domain, contact your domain registration service provider for further assistance. If you need help identifying your provider, visit http://tucowsdomain.com”. Non è un grande problema; al più il problema che vedo è che afferma di essere un “Consulente tecnico I.S.D.E. (medici per l’ambiente)”; ma anche qua Gigerenzer ci insegna che i medici (e a fortiori i consulenti tecnici) hanno dei problemi con i concetti matematici di probabilità e percentuali. Nell’improbabile ipotesi che il senatore Pepe legga queste mie notiziole, provo a spiegare qual è la fallacia nel suo ragionamento, sperando di non scrivere cose troppo complicate.

È vero che se vogliamo avere il 95% di vaccinati non basta vaccinare i bambini. Su questo siamo tutti d’accordo, e non capisco perché il senatore Pepe abbia tolto la frase sul fatto che i bambini e i ragazzi sono solo il 14% della popolazione. Potremmo obiettare che il traguardo è per il futuro e se non cominciamo subito non potremo mai arrivarci, ma il senatore Pepe è più o meno mio coetaneo e quindi magari non è interessato a cosa succederà tra 70 anni. Guardiamo ora al passato: è chiaro che molti dei vaccini che usiamo oggi sono relativamente recenti, e quindi non possiamo dire “siamo in una situazione di stato stazionario: la popolazione è già vaccinata al 95% e dobbiamo limitarci a continuare a mantenere questa percentuale con i nuovi nati”. Per esempio quando ero bambino io non esisteva un vaccino contro il morbillo, o se esisteva non veniva somministrato. Avete trovato la fallacia, ora? No?

Il punto è che l’immunità di gregge non richiede il 95% di vaccinati ma il 95% di immunizzati. Il vaccino è un modo per immunizzarsi (di solito: tralasciamo per semplicità i casi in cui non fa nessun effetto, che però sono molto pochi) ma non è l’unico modo: ci si immunizza anche ammalandosi dalla malattia e guarendo (occhei, tecnicamente se uno muore non prende più la malattia, ma credo conveniate che non sono casi che ci interessano molto). Per fare un esempio personale, io ho contratto il morbillo a quasi sette anni, mentre ero in ospedale in una camera asettica perché mi ero preso una polineurite che ha rischiato di ammazzarmi e mi ha lasciato mezzo cecato. Nella camera vicino alla mia c’era un bambino immunodepresso con il morbillo: i camici che i parenti usavano per entrare erano promiscui e il risultato è stato questo. A parte i giudizi su come venivano gestite le Molinette nel 1970, il risultato è che io sono appunto immune dal morbillo, e come me tanti altri.

In pratica la fallacia del senatore Pepe sta nel modello errato che ha scelto: è possibile, forse probabile, che per arrivare oggi al 95% di immuni occorrerebbe vaccinare anche degli adulti, ma né io né credo il senatore abbiamo dati precisi; inoltre i conti fatti con il primo punto toccato, cioè il tempo necessario per arrivare alla soglia dell’immunità di gregge, sono comunque da rifare. In definitiva, mai usare la matematica senza sapere che si sta facendo.

2 pensieri su “Bartolomeo Pepe e le percentuali

  1. Isa

    Grazie, .mau.. Che Pepe avesse scritto una cazz…stroneria lo vedevo persino io che ho difficoltà a fare 79-31 a mente. Ma è bello sapere perché (I got mathematics, and I ain’t afraid to use it :))

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