ISIS e le rovine di Palmira

Secondo l’Osservatorio per i diritti umani, l’Isis ha piazzato mine e ordigni esplosivi tra le rovine romane di Palmira, in Siria. Sarà falso? sarà vero? Chi lo può sapere. La situazione siriana è molto complicata, con almeno tre fazioni distinte e non un bianco/nero ma una scala infinita di grigi (e tutta la popolazione nel mezzo, naturalmente)
Supponendo che la cosa sia vera, però, abbiamo un altro dei segni del declino del mondo occidentale. Già non è più possibile vincere una guerra, perché si evitano gli attacchi di terra che costano vite umane anche tra gli attaccanti – e non si possono trovare contractor per fare lo sporco lavoro, o meglio li si troverebbe anche ma non ci si fida a dare loro le armi toste. Ma minacciare di distruggere rovine archeologiche è un livello superiore: non stiamo parlando di vite umane ma di testimonianze del passato, che per Isis non significano nulla ma per noi probabilmente sì. Avrei qualche dubbio sugli americani, per cui la storia comincia sì e no nel 1500, ma non è detto. Quale potrebbe essere il passo successivo?

Ultimo aggiornamento: 2015-06-22 10:53

6 pensieri su “ISIS e le rovine di Palmira

  1. mestesso

    “non stiamo parlando di vite umane ma di testimonianze del passato, che per Isis non significano nulla ma per noi probabilmente sì”

    No, è sbagliato. E’ proprio perché ad ISIS significano qualcosa che le rovine archeologiche vengono abbattute. La risposta l’hai implicitamente data successivamente: gli americani hanno poca o niente storia (che li ha enormemente avvantaggiati nel cogliere oppurtunità e territori di conquista enonomico-politico).

    All’inverso piallare il passato spiana il futuro al Nuovo Padrone, quale che egli sia.
    Mao ai suoi tempi l’aveva capito benissimo ed ha piallato ferocemente il passato imperiale: guarda dove sono arrivati ora e dove arriveranno. Certo l’anarchia araba non porterà agli stessi risultati, ma il metodo in sé funziona eccome.

    1. .mau. Autore articolo

      se a Isis importasse qualcosa avrebbe già buttato giù le rovine, un po’ come i talebani fecero in Afghanistan.

      1. mestesso

        Le priorità cambiano col tempo…ora hanno anche meno soldi dal petrolio e si devono inventare qualcosa d’altro per guadagnare terreno.

  2. delio

    però non sono sicuro che quello che sta facendo l’isis sia davvero una novità. la germania occidentale è stata rasa al suolo quasi completamente 70 anni fa, con pochissime eccezioni (heidelberg, tübingen, trier…). non era anche in quel caso una cancellazione della memoria?

    1. .mau. Autore articolo

      settant’anni fa cancellavano la memoria come effetto collaterale del far fuori le fabbriche (e magari un po’ di popolazione), anche Montecassino lo possiamo inserire in questa categoria. Da quanto ho capito, il sito di Palmira non ha nessun valore militare né c’è gente.

  3. Gian Carlo

    L’ISIS fa esattamente quello che noi ci aspettiamo da loro, sanno che agli occidentali non frega poi molto di tutte le vite umane perse ma ci sarà sempre qualcuno pronto a difendere una rovina. Così come fanno molto più clamore le decapitazioni di un occidentale rispetto ad un centinaio di vittime locali in un mercato. Hanno capito benissimo le nostre strategie di marketing.

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