Archivio mensile:Febbraio 2010

Facebook: abbiamo sbagliato utente

Domenica mi sono connesso a Facebook dal telefonino. Guardo i messaggi nel Wall, e mi accorgo che è di gente che non conosco affatto. Vado in fondo, e scopro di essere connesso come un altro utente, di cui ho dimenticato il nome, ma che sicuramente non conosco.
Vabbè, mi scollego e ricollego e torna tutto a posto. Vabbè, le cose che metto su FacciaLibro sono comunque pubbliche, quindi anche se uno si connettesse e venisse inviato sul mio profilo non imparerebbe nulla di nuovo. Però cosa succederebbe se qualcuno entrato per caso nel mio profilo iniziasse a fare qualcosa di illegale? come potrei dimostrare che non sono stato io? Non sono affatto cose belle.

Ultimo aggiornamento: 2010-02-02 07:00

e se uno trova un bancomat?

Sabato mattina ho trovato vicino allo sportello bancario dietro casa mia una tesserina bancomat, di quelle già col chip: bancomat emesso da Cariparma, con solo un numero di codice e non il nome e cognome.
Io l’ho preso, solo che poi non sapevo assolutamente che fare. Andare dalla polizia o dai carabinieri è una tragedia, perché ti torchiano come se tu l’avessi rubato – e poi sarei così pirla da andare a consegnarlo? – e ci perdi almeno mezz’ora per la denuncia. Alla fine stamattina ho allungato un po’ il mio percorso casa-ufficio, sono andato in una filiale Cariparma e ho consegnato la tesserina a un impiegato: ci pensino loro.
Resta il fatto che c’è parecchio che non va qui da noi, se non viene nemmeno in mente di poter riconsegnare un oggetto smarrito alle forze dell’ordine.
aggiornamento: (ore 17:20) Occhei, l’Alzheimer avanza e di brutto. Due anni fa mi è capitato di trovare una targa, portarla ai carabinieri, e sbrigarmela in cinque minuti. Lo scrissi anche qua sulle notiziole. In effetti mi devo preoccupare.

Ultimo aggiornamento: 2010-02-01 15:53

il battezzo dei giovini

Visto che era la cosa a cui sembravate più interessati, vi comunico che il battesimo è andato bene. Gli invitati sono arrivati tutti in auto senza dover spiegare che andavano a un battesimo e stavano tutti ad aspettarmi davanti alla chiesa… più o meno come a un matrimonio, insomma :-) Per la precisione, vista la giornata fredda ma solatia ho deciso di fare i 1300 metri casa-chiesa portando i giovini sul passeggino in modo da avere l’ola di saluto. I giovini sono stati bravissimi, anche se il battesimo col rito ambrosiano prevede la triplice immersione della testa del giovine, il che non è necessariamente bello per il giovine stesso; il vescovo (che poi è sempre il monsignor Brambilla che ci sposò, solo che nel frattempo ha fatto carriera) ha fatto la sua solita bella omelia; insomma, tutto bene. Al limite qualcuno si è stupito che io stessi in chiesa senza giaccone, solo col maglione: ma si sa che ho il sangue caliente!
Più complicato il rinfresco che abbiamo dovuto fare a casa nostra per impossibilità di affittare una sala parrocchiale: gli invitati ci sono stati tutti, ma il casino era tanto, e i giovani, anche se li avevamo messi al piano di sotto, sono rimasti sbalestrati al pari delle gatte. Stanotte è stata piuttosto pesante…

Ultimo aggiornamento: 2010-02-01 12:43