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note:9788833313597

Stefan Buijsman, Noi e i numeri, traduzione Stefano Beretta

I riferimenti sono ai capitoli, avendo io letto l'edizione elettronica.

Note specifiche:

Capitolo 2

L’utilità della bellezza

▪ “Quello che gli scienziati vedevano coincideva al 4 percento con le previsioni di Newton,”

Presumo fosse qualcosa tipo “la discrepanza tra quello che vedevano gli scienziati e quanto prevedeva Newton era del 4%”.

▪ Il suo modello era più bello – usava cioè una matematica più semplice ed elegante – dei modelli in cui la Terra è al centro e il Sole le ruota attorno, che tuttavia funzionavano peggio ed erano immancabilmente più complicati.

A dire il vero il modello tolemaico funzionava allo stesso modo, se non persino meglio di quello copernicano che usando orbite circolari aveva comunque bisogno di epicicli. Era solo molto più complicato.

▪ Fino ad allora non era ancora capitato qualcosa del genere. La matematica non stava solo semplificando un problema o formulando previsioni migliori di quanto ci si aspettasse, ma stava prevedendo l’esistenza di qualcosa di nuovo che non era stato ancora osservato.

Mah. La tavola periodica di Mendelejev mi pare facesse la stessa cosa, no? La struttura matematica permetteva di prevedere l'esistenza di nuovi elementi chimici.

▪ solo perché a sua avviso

Refuso.

Capitolo 3

Una vita senza numeri

▪ Non ne sono proprio capaci? Probabilmente sì

Non è chiaro; sarebbe stato meglio “probabilmente avrebbero potuto”.

Non lo so di preciso! Il cervello e le grandi quantità

▪ 9 è più grande di 15?

Non mi pare un grande esempio, visto che si usano un numero di una cifra e uno di due e quindi c'è una traccia visiva chiara. Io come esempio avrei usato 15 e 19 prima, e 25 e 19 poi.

Capitolo 4

Pane, birra e numeri d’Egitto

▪ 3/4, ad esempio, poteva essere scritto anche come 1/2 + 1/4, quindi come 2 2 4.

(i numeri sono sopralineati) Ovviamente è 2 4.

▪ Ad esempio, ogni giorno ricevevano 2 3 10 barili di birra, oppure due 23/30 barili di birra.

(2 e 3 sopralineati) Sono andato a vedere l'originale olandese, e il “2 3 10” non esiste affatto: “Die kregen elke dag bijvoorbeeld 2 vaten bier, ofwel 2 23/30 vaten bier”

Capitolo 5

Variazioni continue

▪ Tuttavia la risposta dei Greci era completamente diversa da quella che diamo noi oggi: avevano stabilito che non si può misurare tutto con la stessa unità.

Questa è un'ottima osservazione!

▪ «I numeri sono ciò per mezzo del quale si esprime la quantità delle cose» (Nombre est cela par lequel s’explique la quantité de chacune chose).

Perché il plurale “numeri”?

▪ Senza numeri come π, con un’infinità di cifre dopo la virgola, non potete parlare delle grandezze che variano in modo continuo.

Mah. Un filosofo della matematica dovrebbe sapere che il continuo è indispensabile solo se vogliamo usare le nostre definizioni cauchiane di Analisi, ma Newton e Leibniz che lavoravano con quantità fisiche potevano farne tranquillamente a meno limitandosi ai numeri computabili.

Newton contro Leibniz

▪ Galileo, ad esempio, aveva rivelato in una lettera cifrata a Keplero di aver visto due lune intorno a Giove. Purtroppo, però, spesso qualcosa andava storto nella decrittazione, così Keplero pensò che nella lettera ci fosse scritto che era Marte ad avere due lune.

No, Galileo aveva detto che Saturno, non Giove, era trigemino: vedi qui. (L'errore è nel testo originale)

Integrali e differenziali nell’edilizia, nella pianificazione e nella fisica

▪ L’edificio è sottoposto alla forza di gravità, nella speranza di trascinarlo verso il basso

è “che cerca di buttarlo giù” (anche se c'è scritto “in de hoop”, usare letteramente “nella speranza” falsa il senso, perché non si pensa di applicarlo a “gravità”)

▪ l’introduzione di tasse sul commercio

immagino sia “l'introduzione di dazi”, perché le tasse sul commercio si applicano anche ai beni prodotti in loco.

Capitolo 6

Giochini con la matematica

▪ Nasceva così il calcolo delle probabilità, conosciuto anche come statistica.

No, probabilità e statistica sono due cose ben distinte. La probabilità è deduttiva, la statistica induttiva. (Immagino sia così già in originale)

▪ non è mai sempre uguale

“non è sempre uguale”

Distribuire le monete

▪ Con un tale calcolo vedrete che la parte superiore è «normale», perché all’interno delle due parti più alte ricade circa il 40 percento di tutti i risultati.

Se non si sa già di che si parla, è incomprensibile. È la distribuzione che è normale, non la parte superiore.

I due Thomas

▪ e una qualche incertezza resterà sempre

“pur se una qualche incertezza…”

▪ 98 su 100

sono 98 su 1000

▪ è solo del 18 percento.

è circa del 18% (sono 18 su 98)

Capitolo 7

Traffico a senso unico

▪ la distanza tra latitudini è, in media, 111 km

“la distanza corrispondente a un grado di latitudine è, in media, 111 km”

▪ Semplificando il grafo con questa parte aggiuntiva della matematica,

“con questa parte matematica aggiuntiva”

Guardare i film con un grafo

▪ Infatti Netflix non può scegliere un film che voi trovate fantastico anche se non assomiglia per niente a ciò che avete già visto. I suoi calcoli cercano film che assomigliano il più possibile ai film che avete già visto, e non qualcosa di completamente diverso che potrebbe incontrare il vostro gusto.

Beh, no. C'è anche la storia di tutti gli altri utenti che si somma alla nostra che è il punto principale dei consigli Netflix o Amazon.

Facebook, amicizie e intelligenza artificiale

▪ Modello in scala di una rete neurale.

(didascalia) è “Modello semplificato”

▪ ha giocato milioni di brevi partite

le partite sono veloci (ha impiegato poco tempo), non brevi (ha fatto poche mosse)

Grafi sullo sfondo

▪ Semplicemente perché la matematica non ha gli strumenti adeguati per farlo

No, sono scelte algoritmiche.

▪ Google non può offrirvi informazioni che esulano dai vostri termini specifici di ricerca.

Dipende. Google considera già i sinonimi, per esempio.

note/9788833313597.txt · Last modified: 2020/01/28 11:28 by xmau