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italiano:indicativo

Il modo indicativo

Il modo indicativo si chiama così perché “indica” qualcosa che c'è: in un certo senso parla di cose reali.

Ci sono otto tempi nel modo indicativo: quattro semplici (cioè senza un verbo ausiliare) e quattro composti (che devono usare un verbo ausiliare).

I tempi semplici

Sono quattro: uno per presente, due per il passato, uno per il futuro.

  1. presente: l'azione avviene adesso. Esempi: io mangio una mela; tu leggi un libro; Luigi parte per le vacanze.
  2. imperfetto: l'azione è avvenuta nel passato, ma non ci importa di solito quando oppure è una cosa che capita spesso. L'imperfetto si riconosce facilmente perché ha una -v- nella desinenza, cioè nella parte finale della parola. Esempi: quando andavo a scuola, per merenda io mangiavo una mela; mi ricordo che quando ti ho conosciuto tu leggevi un libro; Luigi partiva per le vacanze quando io stavo tornando.
  3. passato remoto: l'azione è avvenuta in un passato specifico e piuttosto lontano (“remoto”). Nel nord Italia non viene usato molto, soprattutto quando si parla: è più facile trovarlo in un testo scritto. Un'altra cosa importante da ricordare è che spesso ci sono due modi diversi per farlo: la prima e la terza persona singolare sono fatte in un modo (io persi, egli perse, essi persero) mentre le altre sono fatte in un altro modo (tu perdesti, noi perdemmo, voi perdeste). Esempio: l'anno scorso lessi un bellissimo libro.
  4. futuro semplice: l'azione avverrà nel futuro. La prima e la terza persona sono accentate. Esempi: oggi pomeriggio mangerò una mela; per compito, tu leggerai questo libro; Luigi partirà per le vacanze la prossima settimana.

I tempi composti

Sono quattro: tre per il passato, uno per il futuro. Sono creati usando un verbo ausiliare (essere o avere a seconda del verbo) e il participio passato. I “trapassati” sono sempre tempi composti.

  1. passato prossimo : l'azione è avvenuta da poco. Esempi: stamattina io ho mangiato una mela; tu hai letto un bel libro in questi giorni? Luigi è partito per le vacanze senza salutarmi.
  2. trapassato prossimo: l'azione è avvenuta prima di un'altra azione successa da poco. Esempio: prima di pranzare, avevo mangiato una mela.
  3. trapassato remoto: l'azione è avvenuta prima di un'altra azione successa da molto. In italiano non si usa più molto. Esempio: dopo che ebbi letto quel libro, decisi di cercare altri libri dello stesso autore.
  4. futuro anteriore: l'azione avverrà nel futuro, ma prima di un'altra azione. Anche questo non si usa più molto in italiano. Esempio: quando sarò partito per le vacanze, potrò finalmente riposarmi.
italiano/indicativo.txt · Last modified: 2020/04/20 13:04 by xmau