Apologia del GCN
Come l'assassino che ritorna sul luogo del delitto, anche a me
capita ogni tanto di dare un'occhiata a quello che succede nei gruppi
news it.*, tanto per vedere se capita qualcosa di nuovo.
In genere, non è che ci siano chissà quali novità: ultimamente ho però
trovato molto interessanti un paio di interventi di Romick, che non si è
limitato a piagnucolare, ma ha fatto un'ampia analisi, andando a leggersi
i vari documenti e facendo loro le pulci. Spesso ha piegato i fatti in
modo tale da far loro dire la propria tesi, ma non c'è nulla di male:
sono le regole del gioco!
Ad ogni modo, mi è venuta voglia di commentare e dare qualche
risposta alle sue affermazioni, tanto per soddisfare la mia logorrea e
approfittarne per spiegare meglio le mie idee su Usenet.
Disclaimer
Prima di cominciare, però, devo fare alcune precisazioni. Innanzitutto,
tutto quello che scrivo è a titolo assolutamente personale: è quasi un
anno e mezzo che ho lasciato il GCN, e non so se la loro filosofia sia
cambiata da quella che ho contribuito a creare. E' vero che i documenti
citati da Romick sono ancora i miei, e quindi ho diritto ad avere una
certa voce in capitolo. Ma questa non è esattamente Una Buona Cosa,
perché non credo sia probabile che in tutto questo tempo non ci sia
stata nessuna necessità di modificare quanto scritto.
La mia scarsa frequentazione di Usenet in questi ultimi tempi mi potrebbe poi far dire corbellerie e falsità: me ne scuso in anticipo, e se avvisato mi impegno a correggere quelle parti. In genere, penso sia inutile ricordare che nessuno è costretto a ritenere verità rivelata quanto io scrivo: i neuroni li dovete usare voi!
Non voglio inoltre iniziare una discussione, tanto che non posto questo testo ma lo lascio nel mio sito. Ho però visto che Romick non scrive più, quindi non ci sono problemi. Cercherò ad ogni modo di evitare di usare artifici retorici: se me ne scapperà qualcuno, è perché ci sono troppo abituato... e a volte perché non vorrò essere da meno di Romick!
Per amore di completezza, gli articoli originali di Romick che io commenterò sono reperibili con Google: il primo ha Message-ID jxok9.143470$ub2.3138080@news1.tin.it, mentre il secondo, una sua risposta a Rosalba e Massimo, è YULk9.148316$ub2.3274561@news1.tin.it.
Il testo di Romick sarà in neretto, con eventuali citazioni mie o di altre persone in corsivo.
17 ottobre 2002: ho corretto un po' di errori di battitura (non riesco
ancora a scrivere molto bene con lo Zaurus!), e aggiunto
qualcosa per rispondere anche a OfXq9.6244$6n3.188326@news1.tin.it.
Ah, i motivi per cui ho lasciato il GCN li ho
specificati a suo tempo, naturalmente.
I miei commenti
- "Documenti obsoleti (ma non dovevano essere aggiornati?) e di interesse storico"
Beh, io trovo utile mantenere testi obsoleti, in mancanza di meglio.
- Dopo un spiegazione fin troppo dettagliata e soporifera del funzionamento tecnico di usenet
Trucchetto retorico di Romick. Chi è che stabilisce se una spiegazione è troppo dettagliata? E perché mischiare un giudizio tecnico con uno personale?
- Al nocciolo ci si poteva anche arrivare subito, ma si sa l'effetto fumogeno è
indispensabile.[...]
Concordo, visto che io cerco sempre di mettere il concetto principale
all'inizio. E' anche vero che in quei casi mi sono beccato la
definizione di "hai una vera fissazione"...
- [citazione da un mio testo:] "gestiamo in maniera non monopolista una struttura sopra un pezzetto di internet, come potrebbe fare un sito web"
Non so se quest'ultimo paragone risulta sufficientemente chiaro a tutti: chiunque si può costruire con poca fatica e a costo zero un sito web, noi (GCN) ne gestiamo uno nostro (e si tratta della gerarchia it. fino a poco fa la sola disponibile in italiano!) quindi perchè rompete?
Non riesco esattamente a capire quale sia il problema. Lasciamo perdere l'altra esca sulla
"unica gerarchia in italiano fino a poco tempo fa": nessuno vietava di farne altre, tanto che ne sono nate e cresciute - a volte morte - diverse. Il costo in termini di denaro nel gestire una gerarchia è zero, e la fatica è variabile esattamente come per un sito.
- Ed è proprio lo stesso Maurizio Codogno a metterci sulla strada buona quando dapprima afferma "Nonostante quanto possa apparire a un osservatore esterno, il GCN non ha alcun potere impositivo sulla gerarchia it.*. Se un server news o anche un semplice utente vuole crearsi il gruppo it.insulti.creativi, ad esempio, non ha che da inviare il messaggio di controllo per la sua creazione..." Ma poi, visto che in fondo non si tratta di una comunicazione riservata agli "utonti", come quelle di Fusco, ma di un atto di un convegno, Codogno deve precisare
immediatamente: "- vabbé, supponiamo che sappia come farlo, il che non
è certo cosa comune - e poi mettersi d'accordo con altri server in modo che essi accettino il messaggio di controllo e creino il gruppo stesso."
Di nuovo, a parte i soliti sfottò non vedo nulla di così strano. Parafrasando quanto scrissi all'epoca: per creare (localmente!) un gruppo basta inviare un control message e fare in modo che il newsadm lo accetti (da cui si vede che il GCN non ha alcun vero potere impositivo). Perché il gruppo arrivi ovunque, ci vuole un accordo tra i vari newsadm. L'unica differenza è che adesso si trovano programmi che permettono anche a un utonto di inviare un control message, nel senso che non occorre avere nessuna conoscenza di base.
- [Altra citazione da me:] Insomma, a casa propria ognuno fa ciò che vuole:
il GCN non potrà fare altro che inviare un altro messaggio in cui si dice "Attenzione! Il gruppo it.insulti.creativi non è stato creato secondo le regole della gerarchia it.*, e perciò vi invitiamo a cancellarlo, con il comando...".
Insomma: a casa propria ognuno fa ciò che vuole, ma il GCN non ama che ci siano altre case oltre la sua, nei dintorni, e lancia avvertimenti espliciti ai proprietari di terreni perché non cedano a nessun altro aree edificabili!
Qui c'è un errore di base nell'analogia. Se vogliamo mantenere la similitudine, i "proprietari di terreni" sarebbero i newsadm, ma le "aree edificabili " sono le varie gerarchie, non it.* che è solo una in particolare, dove il GCN si è accordato per costruire la sua casa, senza esclusiva perché come detto non sarebbe stato possibile, ma invitando i proprietari a non dare altri permessi in quell'area. Le altre aree sono tranquillamente utilizzabili. Un po' diverso, no?
- Sareste liberi di fare quel che volete - ci dicono più o meno - ma non ne siete in grado, combinereste solo guai: lasciate fare a NOI , a NOI i providers danno retta perché sanno che di NOI ci si può fidare.
Direi che questo non è più vero, basta vedere free.it.* e scoprire che i newsadm si fidano anche di qualcun altro. In effetti questo è un punto delle FAQ che andrebbe aggiornato!
- Anche l'altro concetto chiave del GCN-pensiero: quello di "dittatore delle proprie opinioni" [...] imprevedibilmente, per quanto assurdo e insulso lo si possa trovare, è tuttavia abbastanza suggestivo ed enigmatico per passare nel bagaglio dei luoghi comuni di riferimento degli utenti più
sprovveduti.
Beh, mi può star bene vedere Romick lanciarsi a fare il retore, e confermo che il concetto "GCN=dittatori" è stato scelto come comoda semplificazione. La spiegazione della frasetta è ad ogni modo disponibile per chiunque abbia voglia di leggere oltre il primo paragrafo. L'ottimo Roberto Corda mi ha comunicato che la formula "dittatore delle proprie opinioni" è di Carlo Fusco. Io non userei mai una frase di questo tipo, perché non è una semplificazione che trovo utile. Forse però lo è davvero, "sufficientemente enigmatico"...
- SONO dittatori: lo riconoscono, anzi se ne vantano; ma noi dobbiamo pure essere contenti [...] Potremmo averlo anche noi un orticello tutto nostro, ma non ne siamo in grado [...]
No. Perché qualcuno dovrebbe essere "contento"? Deve solo prenderne atto, e al limite prendersi un altro orticello, cosa che come si è visto non è poi impossibile.
- Che poi i peones coltivatori del LORO orticello, siano TUTTI gli utenti (utonti?) dei newsgroup d'Italia che si rivolgono a loro offrendo loro quella credibilità che essi "rivendono" poi ai providers, indotti così a
considerarli il solo interlocutore affidabile (e impedendo di fatto il sorgere di nuove gerarchie accettate dai providers)
Chiunque può scrivere in un qualunque gruppo, non vi è certo un obbligo nel seguire solo it.*. Né i newsadm hanno firmato contratti in esclusiva... E lo si è visto in questi mesi. A me tutta questa storia pare una scusa bella e buona da parte di chi non vuole fare la fatica di diventare un interlocutore affidabile.
- Ma di questo il GCN nei suoi documenti non vi parlerà mai:
Di "questo" cosa? Io scrissi un documento su come ci si può fare una gerarchia. Possiamo discutere se sia fatto bene, e su come si possa semplificare la spiegazione dei dettagli tecnici; è ovvio che non è aggiornato; ma esiste ed è recuperabile senza problemi.
- Leggo che "There are no english language pages yet, sorry." Che strano:sono almeno sei anni che il GCN imperversa: e non sono ancora riusciti a tradurre poche pagine,
nessuna pagina in inglese? Perchè?
Molto banalmente, perché it.* è una gerarchia in lingua italiana, e si suppone che chi sia interessato capisca l'italiano. Non si vuole portare il Verbo oltre il proprio orticello, figuriamoci in tutto il mondo! Sarebbe poi interessante scoprire rispetto a cosa esattamente ci sarebbe il "sottosviluppo".
- Evidentemente, quest'ultima [free.it.*] comincia a dare seriamente fastidio.
Non so se dia fastidio o no al GCN. A me fastidio non dà, e se proprio dovessi dare dell'ipocrita a qualcuno punterei il dito sui newsadm: sono loro che non seguono le linee guida di free.*, e avrei trovato più corretto chiamare la gerarchia free-it.*. Dal mio punto di vista, quelli che fanno da interfaccia con i newsadm fanno il loro mestiere.
- Ultima considerazione: a partire dal 21-12-2001 per circa nove mesi il GCN blocca e respinge tutti i messaggi diretti
ai ng moderati (cioè censurati preventivamente secondo un'altra definizione di cui il GCN non si vergogna
affatto) provenienti dal più importante provider italiano Virgilio-Tin.
Nell'ordine: sarò maligno, ma non credo che sia proprio l'ultima considerazione nell'interesse di Romick; visto che tecnicamente in un gruppo moderato il moderatore può fare in modo che gli articoli inviati non arrivano, ha indubbiamente la possibilità di esercitare una censura; il maggior provider italiano è Libero/Inwind. Aggiungo - ma potrei sbagliarmi - che il blocco dipende dal fatto che chi gestiva i software di moderazione vi ha aderito: se uno avesse gestito la moderazione "in casa", non ci sarebbe stato il blocco.
- Sempre Codogno, nel lontano 1996, affermava serafico: "D'altro canto il GCN è emanazione degli amministratori
news italiani: essi si fidano di noi e quindi
processano automaticamente i messaggi di controllo da noi emessi,sapendo che seguiamo certe regole")
La seconda parte è vera; per quanto riguarda la prima, già nel 1997 si può leggere che i newsadm erano (purtroppo, per quanto mi riguarda) ben felici di non dovere entrare nel GCN, nonostante le reiterate richieste.
- Non sarà invece che Tin accettando la gerarchia free.it veniva a ledere la posizione di potere acquisita dalle
"vecchie cariatidi" di it.?
Uno può supporre di tutto, ma non vedo perché allora non bloccare Libero, che ha supportato fin dall'inizio free.it.* ed è più importante di tin.it.
- "Nota: l'appartenenza al GCN è a titolo personale e indipendente da eventuali affiliazioni lavorative." Capito? L'"affiliazione" (ma dove diavolo ho già sentito questa parola?:) è "lavorativa" , non certo al GCN, chiaro? :o)))
Qui è colpa mia, il termine "affiliazione" è indubbiamente sbagliato, anche se per amor di precisione ci si affilia anche a un'associazione sportiva, o a un circolo... non solo alle sette segrete. Dovessi rifare quel testo, scriverei diversamente, anche se il concetto sarebbe lo stesso: non è affatto detto, a meno che non sia chiaramente specificato, che uno appartenga al GCN per ragioni relative al suo lavoro "vero".
- [Rosalba e Massimo]- ridotto all'osso, il ruolo che si e' scelto il GCN e' mandare dei messaggi di controllo; - chiunque altro puo' farlo
DI FATTO NO:non può farlo affatto.
Capisci: uno potrà anche costruirsi un auto in cantina, ma poi lo voglio vedere a circolare. Teoricamente può omologarla, di fatto no.
E' vero che chiunque può spedire un control message, epperò non è affatto detto che questo sia processato. Questo perché sono i newsadm a decidere cosa fare... non il GCN.
- No: nonostante la propaganda del Gatto e della Volpe il paese dei balocchi NON esiste.
Perfettamente d'accordo, tranne per il fatto che non sono il Gatto e la Volpe a parlare del paese dei balocchi :-).
- Bisogna convincersi che, nonostante le ciance che vengono propinate, il SOLO modo per postare attualmente è DI FATTO
passare per LA gerarchia "autorizzata" dai providers.
Il solo modo per postare è usare un gruppo esistente nel proprio server (e possibilmente propagato, se si vuole che venga letto in giro per il mondo). Di nuovo, questo col GCN c'entra nulla.
- L'idea della Free è appunto quella di realizzare il sogno di appropriarsi di questa libertà. Ma tutto, dipende dai providers e dagli utenti.
Solo dai newsadm. Gli utenti non si appropriano della libertà: la usano (creando ad esempio il gruppo che vogliono)
- La gerarchia Free italiana cerca il modo più ragionevole per ridurre al minimo le formalità e rendere usenet "quasi" priva di formalità.
Cerca un modo. Chi è che stabilisce che l'uno o l'altro modo sia più o meno ragionevole?
- Il sistema americano è stato testato ma - quale che ne sia stato il motivo -
NON ha funzionato.
Io penso che con l'anarchia sia intrinsecamente impossibile ottenere qualche risultato, salvo in ambienti ristretti e particolari. Tutto qui.
- Su come vadano le cose negli USA
non ho informazioni precise, ma, sappi che, comunque ANCHE LI' i providers hanno l'ultima parola. Ora, mi domando, perchè qualcuno ci vuol far credere che chiunque può creare un ng?
Perché chiunque può creare un gruppo: il problema è propagarlo. Un conto è scrivere un libro, un conto è costringere tutti ad averne una copia in casa.
- L'ipotesi che sembra più probabile è che questa fandonia possa in qualche modo (non importa quale) far comodo a qualcuno.
Qui Romick mi casca sul "gomblotto", tipica mania italiana. "Qualcosa non mi è andato bene, non so cosa: quindi ci deve essere stato un complotto". Quello che mi chiedo è: se proprio complotto dev'essere, che senso ha "far credere che chiunque può creare un ng?" Non sarebbe più logico far credere che è un'operazione alla portata solo di menti eccelse?
- [Rosalba e Massimo:] i gestori di server possono anche accettare i messaggi di controllo di altri, relativi ad altre o nuove gerarchie, se hanno un briciolo di confidenza sulla utilita'.
Appunto: questo sì. Ma sembra NON piacere a qualcuno.
Gomblotto again: notare i riferimenti volutamente oscuri (altrimenti che complotto sarebbe?). Se si può immaginare che non piaccia al GCN, non si trova comunque una parola sul perché non dovrebbe piacere loro.
- [Rosalba e Massimo:] c) c'e' qualcosa che non combacia con quanto scritto dal GCN?
Praticamente NIENTE combacia.
A me quello di Rosalba e Massimo pareva un resoconto sostanzialmente corretto. Che possa essere considerato "sbagliato" esattamente come è "sbagliato" il testo originale del GCN è un'opinione con pieno diritto di cittadinanza, ma per dire che "non combacia" bisognerebbe spiegare dove e perché non combacia.
- [Rosalba e Massimo:] o che viene tenuto segreto?
Il GCN ritiene di non avere NESSUN obbligo di render conto agli utenti di ciò che fa: vedi un po' tu...
Altro trucchetto retorico. E' vero che il GCN ritiene di non avere alcun obbligo di rendere conto agli utenti di quello che fa, o almeno era così quando c'ero io: si rendeva conto ai newsadm. Ma questo è ben diverso dal tenere segrete le cose, cosa che il GCN non ha mai fatto. Insomma, Romick non risponde alla domanda fatta.
- Solo una cosa: la tecnica non può mai spiegare le scelte politiche che la stessa tecnica rende possibili.
Perfettamente d'accordo: tecnica e politica sono cose distinte.
- E' abituale il tentativo di far credere che la tecnica renda obbligatorie TUTTE le scelte, e le situazioni di fatto. E molto comodo per i tecnici (che qualche volta appunto riescono perfino a diventare tecnocrati). E temo tu ci sia cascato, ahimè.
Più precisamente, la tecnica permette di eliminare una serie di possibilità non possibili in pratica. Ne lascia generalmente più di una, e a questo punto entra in gioco la politica. Credevo però che a suo tempo, quando scrissi i documenti succitati, fossero chiari i riferimenti alle parti tecniche, e quindi fosse intuibile che il resto fosse politica. Ad esempio, it.* e free.it.* sono due soluzioni politicamente distinte, anche se con tratti simili (i control message li invia qualcuno di cui i newsadm si fidano).
- Chiunque può ottenere istantaneamente e senza formalità un SUO sito web, ma NON un suo ng
o una sua gerarchia.
Falso. Chiunque può ottenere istantaneamente e senza formalità una sua gerarchia, esattamente allo stesso modo in cui può ottenere un sito web. Basta avere disponibile la porta 119 oltre alla 80. Certo che la gerarchia non viene esportata agli altri server, ma chiunque può connettersi al tuo newsserver e usare i newsgroup ivi presenti, proprio come chiunque può puntare Mozilla sul tuo sito e vedere le tue pagine. D'accordo: non ci sono molte offerte di newsserver, ma quella è una scelta degli ISP. Il mio punto è che un sito web è una cosa intrinsecamente diversa da un feed news.
- [Rosalba e Massimo, a proposito della mia informazione su come si creano i gruppi e si convincano i newsadm ad accettarli] beh, non puoi pretendere che sia una cosa immediata, o che lo insegnino a scuola.
Invece lo pretendo. Non vedo perchè non dovrei.
Posso immaginare che Romick non pretenda che sia immediato che i newsadm accettino i gruppi creati da chicchessia: ricordo sempre che i gruppi in questione non sono locali, ma vanno in giro per il mondo. Per quanto riguarda creare i gruppi tecnicamente, ho sempre lasciato i riferimenti... che sono alla portata di chi sa leggere l'inglese.
- [Rosalba e Massimo:] che e' un suggerimento, limitato a it.*
Suggerimento?
Non mi sembra proprio un'imposizione, a meno non ci siano prove del contrario che io non conosca...
- Vedi, il problema è che il prodotto del GCN mi sembra aspiri violentemente ad essere un prodotto SENZA concorrenza.
Boh. Posso assicurare che quando c'ero io, il problema della concorrenza non ce l'avevo. A me interessava che i gruppi sotto it.* fossero inseriti in maniera coerente, e avessero interesse o traffico sufficiente. Gruppi creati in maniera diversa non sarebbero stati concorrenza.
- se un'organizzazione NON intende tradurre i suoi documenti, perchè allora si SCUSA che non siano ANCORA tradotte? Sono dei buffoni? Mah.
Magari pensano che sia più educato scusarsi. Io non ho mai pensato a fare una traduzione in inglese, come ho spiegato sopra.
- Secondo me la vera appropriazione indebita è quella che il GCN ha fatto della buona fede di molti utenti dei ng.
Secondo me, buona parte di chi scrive sui gruppi non sa nemmeno che esista il GCN... scrive e basta.
- Non ti è mai venuta l'ispirazione che se la Free internazionale NON fosse d'accordo, si sarebbe certamente opposta?
E come? Il "potere" che "la Free internazionale" (ammesso che ci sia un "coordinamento free.*") ha sui newsadm è lo stesso di quello del GCN: al più un invito. Inoltre, le linee guida di free.* dicono che i newsadm dovrebbero accettare tutti gli articoli e i control message di creazione, e non accettare i cancel message e i control message di cancellazione. Quindi in pratica non ci si oppone, semplicemente si avranno più gruppi e più articoli al loro interno.
- [Rosalba e Massimo:] veramente e' facendo certe "supposizioni" che si intorbidiscono le situazioni (o si cerca di farlo)
Non si è liberi di fare le ipotesi che sembrano più logiche? Solo quelle gradite al GCN vanno formulate?
Per quanto riguarda me, si è liberi di fare tutte le ipotesi che si vogliono, logiche o illogiche che siano. Mi piacerebbe che le ipotesi già fatte in passato, e confutate pubblicamente (non è questo il caso, altrimenti non mi sarei messo a scrivere questa pappardella!) venissero riproposte con altre pezze d'appoggio, ma sono pragmatico e so che non è certo fattibile.
- è accettabile che ciò che DOVREBBE essere un servizio pubblico,
sia invece considerato e gestito, in teoria e di fatto, come un piccolo
feudo?
Il punto chiave è il "dovrebbe". Non penso affatto che (tutta o in
parte) Usenet News sia, o debba essere, un servizio pubblico.
- è inutile si dica che posso andare a mangiare in
qualunque ristorante desideri, quando poi-e non importa per QUALE
motivo-esiste solo un'unica, sgangherata mensa.
Ci sono varie risposte possibili: il gestore della mensa gambizza tutti coloro
che provano ad aprirne un'altra, oppure la mensa non è poi così
sgangherata e quindi a nessuno viene voglia di aprire un nuovo locale.
Se la risposta corretta è la prima, allora non è bello andare a dire
che ci possono essere altri ristoranti; nel secondo caso l'informazione
non è ipocrita, perché permette di sapere che non si morirà
necessariamente così.
- Al punto che quasi tutti la credono [it.*, immagino]
pubblica (e appunto è MOLTO dura sostenere che non lo è).
Non mi sembra affatto difficile: vedi sotto.
- Perchè tutti credono (magari erroneamente) che un'istituzione
sia pubblica? Presumibilmente, per questi motivi: 1) è indispensabile
2) riveste un'importanza nazionale 3) è gestita di fatto in regime di
monopolio.
Qui ci sono in realtà due affermazioni distinte cui rispondere, una
esplicita e una implicita - o sono io quello che pensa sempre male?
Cominciamo dall'ultima: il GCN fa in modo di far credere di essere
un'istituzione pubblica. Nelle FAQ, a dire il vero, c'è scritto
esplicitamente il contrario, e la cosa viene sempre rimarcata. Come
sempre, non credo il GCN rifiuterebbe di aggiungere una spiegazione
migliore di quelle che ci sono, se qualcuno gliela fornisse! In
generale, non mi sembra che abbia fatto in modo di sembrare
indispensabile, né che sia in regime di monopolio per it.* (che
al suo interno sia chiuso, è irrilevante in questo contesto); quanto
all'"importanza nazionale", posso mettermi a ridere? Quante sono le
persone che conoscono it.*? Centomila?
Per la domanda esplicita, ritengo piuttosto che la gente precepisca
qualcosa come "pubblico" quando è onnipresente.
- Presto, semmai ci sarà da discutere-e Codogno in certo modo
forse lo anticipa, quando parla della sua scarsa frequentazione attuale
dei ngs- se, e quale senso abbia ancora usenet (con la sua necessità
di apparato tecnico,e gli innumerevoli problemi) a fronte dei Forum
su web,facili,immediati,assolutamente liberi e plasmabili dagli
utenti.
Le discussioni sono sempre interessanti. Io posso dire quello che penso
io: che i forum via web, esattamente come le mailing list di una volta,
sono utili, ma troppo specializzati, oltre che molto meno
scalabili di un newsgroup. Usenet probabilmente morirà, ma per altre
ragioni: è poco redditizia per un ISP, è impossibile avere
un'autenticazione di un qualsiasi tipo, e la crescita degli ultimi anni
è legata unicamente a warez e porno.
Ma qualcuno crede davvero che un web forum sia libero, facile, e
plasmabile? Immediato forse sì, ma per il resto lasciatemi un
dubbio.
Versione 1.1 - 17 ottobre 2002
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