#### TELEM048 - Telematicus - Volume 05 - Numero 04 - Anno 1995 - 94 pag. ####


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Maggio 1995

Bollettino telematico mensile a cura della region 2:33 Fidonet e di RRE


Il materiale presente in Telematicus è © dei singoli autori. E' espressamente consentita la distribuzione e il riutilizzo del bollettino in tutto o in parte, purché non a fini di lucro e citando sempre autore e fonte di provenienza.

***** Indice - Who's Who - Distribuzione *****


############                                                   ###
###   0  ###                                           INDICE  ###
############                                                   ###

  1. Editoriale ... (RRE)
  2. Lettere aperte ... (AAVV)
  3. BETA ... (Fernando Carello, Luciano Giustini)
  4. BTW (ByTheWIRE) ... (Carmelo Saraceno)
  5. CT (Corriere Telematico) ... (The Spy)
  6. Fear ... (Giulio Cipriani)
  7. Un ntwk al mese...(XX): Internet provider: MC-LINK (Costa2)
  8. Curiosità: Il gergo hacker - parte 42 ... (AAVV)
  9. L'arte della programmazione - parte VII (Artore Londona)
  10. Il paradosso di Internet ... (Enrico Franceschetti)
  11. Bibliografia ... (La direzione)
  12. Corrige: vari ... (Nick Montanari)
  13. Notizie Fidonet region 33 ... (Orsini)

Questo Telematicus è nato con l'aiuto di...

Editor Nett-urbinus
Costa2
Editor Betans - 1
Fernando Carello
Editor Betans - 2
Luciano Giustini
Editor BTWensis
Carmelo Saraceno
Editor CTosus
The Spy
Editor FearEnsis
Giulio Cipriani
Editor Artistix
Mario Ricca
Editor InterNos
Enrico Franceschetti
Editor Mittens
Gianluca Cheli, Marco Turchetto
Editor Corrigens
Nick Montanari, Alessandro Ghezzer
Editor saccheggiati
Eric S. Raymond esr@snark.thyrsus.com

* I collaboratori dai network: *

Roberto Orsini (2:332/403.74) - Giovanni Lopes (2:332/114.2) - Angelo Verdone (2:334/21) - Enrico Franceschetti (2:335/212)


Renato Rolando (alias RRE) è reperibile in Fidonet come 2:334/100.9 oppure al proprio maniero in Rotta Naviglio 4 10070 Fiano (TO) al 011-9235565. e-mail: rolandor@inrete.alpcom.it

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############                                                   ###
###   1  ###                                       EDITORIALE  ###
############                                       di RRE      ###

Scusate ma è tardissimo, ed il sonno mi sta crollando addosso. Sarò quindi breve e più svampito del solito *:)

Ebbene nel precedente editoriale avevo accennato ad una futura recensione di alcune riviste telematiche in giro sull'italica crosta terrestre.

Col Costa2 all'inizio del mese avevamo fatto il piano di battaglia: Beta, Fear, CT, BTW... già ce n'erano. Tutte di qualità e tutte interessantissime e curate come solo un'insana passione può spingere.

Poi, pian pianino sono spuntate vecchia conoscenze: SBDI, H2H (Horizzont to Horizzont, rivista sui satelliti (Telem 038), e nuove riviste fresche fresche come Sottovoce (02/603417, 02/6888111) che dal number 2 uscirà a pagamento (suggeritami dal Bosio) o Delos (02/67070574) consigliatami dal buon Cicci Serra (vecchia indomita roccia).

Poi Alex Palmese (2:335/317) mi parla di una rivista in Internet (http://www.citinv.it/associazioni/crt) appena nata nell'ambito Romano...

Per non parlare di BGI, che attualmente proprio non so cosa sia, ma mi ero lasciato l'appunto di parlare di BGI... *:)

Per i primi siamo riusciti ad avere in esclusiva le loro interviste! Per Sottovoce e Delos, SBDI e H2H vedremo per il prox number.

Comunque (come già avevamo visto nel number 38) la telematica (amatoriale e non *:) ) non è morta. Anzi! Un sacco di bei progetti girano intorno.

Il problema (problema?) è che molti pensano un giorno di poterci vivere sopra. Speriamo!

Speriamo un giorno di vedere questa brava gente soddisfatta: penso sarebbe molto meno dure spendere cinque mila liro per questa gente che trovarci nuovamente con un Italian Breakdown, la vendetta, tra le scapole.

Se l'unico modo per convincere le persone sulla serietà della testata è cavargli soldi... allora che sia!

OK. Incidentalmente faccio notare un'interessante articolo del Franceschetti sull'inutilità di Internet.

Ora vorrei dire anche la mia a riguardo, ma è tardi ed ho sonno. Lasciatemi solo dire che il buon Franceschetti, come tutta la popolazione Fido a cui piace la telematica di frontiera, ha due (2) accessi in Internet. *:)

Buona lettura.

RRE



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############                                   LETTERE APERTE  ###
###   2  ###                                   AAVV            ###
############                                                   ###

Riassunto:

Il buon Gianluca ci segnala una rivista e contribuisce al dibattito sul sesso della rete. In realtà Gianluca ha scritto un articoletto su ciò, ma - a mio insindacabile giudizio - è migliorabile. Uscirà certamente sul prox number *:) Sorry, ma i tempi delle matrix sono quelli che sono.

Oh, ora alcuni di voi si sono già accorti della mia spiccata propensione ai flames: se fatti con garbo e sporattutto con un minimo di pungente sagacia (mi piace "sagacia") sono ciò che di più rilassante si possa trovare in circolazione (a meno di una bella litigata con un proprio familiare, ovviamente).

Ecco che il buon Marco Turchetto si è sentito in dovere - giustamente, credo - di rimproverarmi per l'articolo che ho scritto su Warp e che ho - per sbaglio, credetemi - inviato nell'area os2.ita (o comecavolo si chiama ora).

Solo una cosa: io ODIO chi scrive x' al posto di perché *:)

Tra l'altro il buon Marco, quando oltre alla mia valanga di documentatissimi matrix a perorazione della mia causa, ha anche avuto l'avviso della sua prossima pubblicazione, mi aveva pregato di attendere un nuovo matrix.

Beh, come può fare fede la data della rivista, siamo ormai al 6 e di più non posso aspettare. Spero non me ne voglia - ancora - a male *:)

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 From : Gianluca Cheli
        2:332/416.16


 Ciao Renato!

 Non ho ancora completato la lettura dell'ultimo numero di Telem,
ma la voglia di scriverti mi ha preso, irresistibile.  :-)) [NdE:
Watz!  sono commosso!!]

 Concordo  con  il  tuo  commento  su  Beta:  Š  un bel malloppone,
ed Š anche interessante.  [NdE: *:) penso  che  sarai  contento
di  ciò che troverai in questo number, allora.]

 Riguardo alla bibliografia permettimi di consigliarti di dare
un'occhiata  a Virtual.

 Personalmente sono dell'idea di non prendere in considerazione le
riviste che parlano di telematica (leggi Internet) solo per
seguire la moda, ma su Virtual si  parla  da  tempo  di
Cyberspazio  (quella cosa che include tutto, anche i pannolini
usati  :-)  ),  per  cui  il  suo  interesse  mi sembra abbastanza
"spontaneo".

 Ogni mese c'èŠ u'iniserto  (InternetcafŠ)  di  8-12  pagine  che
tratta  della mamma_di_tutte_le_reti  e  di  argomenti  a  lei
collegati.  Personalmente mi sembra che valgano più— quelle  poche
pagine  di  un intero numero di Internet News, la rivista di cui
hai già… parlato su Telem046 (forse percéhŠ almeno ha un indirizzo
Internet ?  :-)) )

 Per quanto riguarda l'articolo su Multinet avrei un  appunto:  un
numerillo telefonico per dare un'occhiata èŠ possibile averlo ?
(giuro: io l'ho cercato, ma non l'ho trovato) [NdE:  hem  hem...
in  realtà  le info le ho prese da Beta.  Vedrò di risponderti coi
soliti tempi di redazione *:) ]

 Altre  (?)  lodi  al  tuo  operato  sono  superflue,  sarebbe far
piovere sul bagnato.  :-)) [NdE: ancora un po' e piango *:)]

 Ciao,

                                                 Gianluca ... ]Stk[


P.S.

 Avrai notato che non ho parlato né di sesso degli angeli, né di
altro sesso telematico.

 Sarò qualunquista, ma pur avendo le mie idee su politica&C
(anche se a volte mi sento un animale in via  d'estizione  :-(  )
mi  piace aver a che fare con tutti, disinteressandomi delle loro.

 Non per menefreghismo, ma  perché  così  facendo  spero  che  loro
non  si ostinino a voler cambiare le mie ;-).  (non è una critica
nei tuoi confronti, visto che in più di un punto sono d'accordo con
te) [NdE: ti sembrerà strano ma rispetto la tua opinione: anch'io
su più di un punto sono d'accordo con me *:)]



                                                     Gianluca Cheli
                                                     2:332/416.16


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 From : Marco Turchetto
              2:331/345

 Subj : Re: Telem046 - Recensione Warp
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 * Reply to msg originally in OS/2 Installazione      [ECHO]


Ciao Renato!

Il 04 Apr 95 22:39,  Renato  Rolando  scriveva  a  All riguardo a
"Telem046 - Recensione Warp":

RR> guardate un po' cosa si è scritto del Warp...

 [seguono parecchie righe contenenti insulti/cavolate incredibili]

 Ti rispondo in matrix non potendolo fare in  area,  visto  che
non  sono  il moderatore.   Leggendo  l'articolo, oltre ad essermi
fatto una PESSIMA idea di Telematicus, mi sono anche chiesto  il
motivo  per cui hai postato in un'area NAZIONALE una simile
porcheria.

 Spero solamente che tu non sia l'autore dell'articolo, x' ti
assicuro che  le cose  che  vi  stanno  scritte,  oltre  a non
stare né in cielo né in terra, potrebbero procurarti addirittura
dei  guai  legali,  se una persona pignola e "giusta" lo leggesse.
Rientra nella policy  di  Fidonet  (e  se  non  sbaglio dell'area)
il divieto di postare messaggi che posssano recare offesa o danno a
SH o altre ditte.  Per non parlare poi del linguaggio...

 Mi  meraviglio  che  una  rivista  come  Telematicus,  che
reputavo di buona qualità, abbia  pubblicato  questa  roba,  così
come  mi  meraviglio che tu l'abbia addirittura postata in area.

 A parte il linguaggio con cui è stato redatto, l'articolo (se così
si  può definirlo) può dare fastidio alle persone "serie" che
utilizzano OS/2 da anni e  che sanno per esperienza, e non solo
dopo averlo installato così tanto per scrivere quattro cavolate  su
una  "review",  che  si  tratta  di un prodotto valido.

 Ci tengo a precisare che non c'entro assolutamente  niente  con
l'IBM,  sono solamente  meravigliato  e  sorpreso
dall'incredibile proliferare di messaggi diffamatori nei confronti
del MIGLIORE sistema operativo presente sul mercato.  Sembra che si
voglia fare DI  TUTTO  per scoraggiare la genete ad acquistarlo.
Proprio non capisco.

 L'autore dell'articolo avrebbe fatto meglio a darsi un po' più da
fare  per risolvere  i  suoi problemi con il SO, piuttosto che
tentare *a tutti i costi* di trovarne i (pochi) difetti.

 Mi scuso nel caso in cui tu non sia in "contatto" con Telematicus,
cmq potevi almeno evitare di postare in area quella roba.

Saluti, Marco

RR>! Origin: Telematicus: la review piu'... d'Italia! (2:334/100.9)

                                         ^^^
 !!! Più... bella?!?! :)))))



                                                    Marco Turchetto
                                                    2:331/345


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############ Le riviste delle reti                             ###
###   3  ###                                     BETA          ###
############                Fernando Carello, Luciano Giustini ###

Riassunto:

Ecco che *casino* hanno fatto i *mitici* di Beta! *:)

Eheh .. ora ti racconto:

Ricevuta la tua matrix, ho scritto un articolo di presentazione per Telematicus; dopodiché l'ho sottoposto a Luciano Giustini (il coordinatore generale, il quale però nel frattempo ne aveva preparato un altro .. dopo una serie di amichevoli confronti tecnici ("Il mio è più bello" "Tu non sai scrivere" "Sei un povero analfabeta" "Ritirati" :)))))) ), si è democraticamente deciso di inviarvi quello di Luciano ("Il capo sono io"), per cui immagino che adesso il suddetto articolo sia in viaggio verso il tuo indirizzo Fido ... ad ogni buon conto, bombardo subito Luciano di matrix ("Ma che razza di coordinatore sei") onde accertarmi che sia effettivamente partito (probabilmente l'UUencode sarà stato segato da qualche hub .. gli dico di mandarlo in crash). :))

Grazie per la pazienza, scusa per il ritardo, e naturalmente scherzavo riguardo alle discussioni: l'articolo è stato scritto a 4 mani (ebbene sì, Luciano è un polpo). ;-)

[...]

Saluti, Fernando

--- GoldED/2 2.50.B5+ ... Io ce l'ho registrato !

[NdE: finalmente un bravo ragazzo!]

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BETA - La rivista ipertestuale tecnica
© 1994-95 Luciano Giustini e Fernando Carello

PRESENTAZIONE PER TELEMATICUS

(estratto del settore "Presentazioni", Numero 0)

Dopo una gestazione durata molti mesi, nasce BETA.

Ci affacciamo nel mondo della telematica amatoriale con timore ma anche con la convinzione di star facendo qualcosa di innovativo, e pensiamo anche positivo.

Il numero che avete a portata di ..mouse nel momento in cui scriviamo è, per diversi aspetti, di pre-serie; tuttavia, ci auguriamo che siano "tangibili" i principi ispiratori che ci hanno guidato in quest'avventura. BETA è essenzialmente basata su due caratteristiche, riassunte dal suo nome esteso:

"La rivista ipertestuale tecnica"

La struttura a ipertesto è quella che meglio si adatta ad una lettura personale della rivista, senza la "sequenzialità" tipica per esempio delle riviste in formato cartaceo, e che nelle implementazioni scelte, come Windows Winhelp e HTML(*), permette l'uso di immagini, suoni e animazioni (con parsimonia, necessariamente!).

In questo modo è assicurata una navigazione all'interno della rivista mediante la logica di chi legge, e non di chi scrive, permettendo di sfruttare inoltre più testi sulla stessa scena di lettura, come ad esempio articolo e glossario affiancato.

E poi, diciamolo, oggi l'ipertesto e la multimedialità sono quasi "di moda"; d'altronde un ipertesto offre senz'altro un bel colpo d'occhio, è accattivante. Nel nostro caso, comunque, oltre al piacere di costruire un "bell'oggetto" (almeno, noi troviamo che BETA sia un prodotto gradevole: a voi piace?), c'era la necessità di offrire un supporto adeguato agli argomenti trattati: per loro stessa natura, gli articoli a carattere tecnico richiedono spesso salti durante la lettura, per approfondire un concetto, esaminare un'illustrazione, ricercare un significato. Niente di meglio di un ipertesto, allora!

Il carattere tecnico è dato dalla scelta e dall'impostazione degli argomenti trattati, avendo come scopo la diffusione della "cultura tecnica" per via telematica, ed è la naturale evoluzione di un lavoro che abbiamo deciso fin dall'inizio di non "schierare" né tantomeno "omologare".

Questo è ricordato in molte parti, e forse è il nostro punto di maggior orgoglio e che ci contraddistingue da qualunque altra produzione simile: rimanere sempre sulla trattazione tecnica senza indulgere in commenti che possano farci prendere posizione per un'idea piuttosto che per un'altra.

E' il lettore che decide, in base alle informazioni che riceve. Troverete quindi articoli sulla programmazione, sull'hardware e il software dei computer, sulla telematica, e così via, il tutto condito da spiegazioni il più possibile chiare ed accurate, con il supporto di un Glossario che crescerà - entro certi limiti - con BETA; a volte la passione che ciascun articolista nutre per l'argomento di cui scrive potrà indurlo a rendere una visione più personale per certi versi, ma noi pensiamo più piacevole per altri, dei suoi interventi tecnici.

In fondo alcune passioni piacciono di più proprio se sono condivise!

Infine (last but not least !), davanti al PC c'è ancora un essere umano: ecco quindi la rubrica PSICOLOGIA, alla quale teniamo molto, ove verranno trattati aspetti del rapporto uomo/calcolatore; ed ecco la collaborazione con il team del Bollettino Telematico dell'Arte, che si preannuncia assai interessante.

Il lavoro che stiamo svolgendo è alimentato dalla passione, certamente, e da un nucleo di volenterosi, perlopiù studenti di facoltà scientifiche, che crede molto in BETA così come nella telematica amatoriale e nella libertà che solo essa riesce a dare a idee, contenuti e divulgazione.

E' anche per questo che chiediamo a voi che leggete un aiuto. Aiutateci a far crescere BETA: inviateci i vostri pareri, consigli, critiche; lavorate con noi alla stesura degli articoli (i collaboratori sono sempre ben accetti, articolisti o consulenti !), mandateci lettere ... insomma, partecipate!

Perché una rivista senza lettori è solo un'esercitazione.

Buona lettura!

Fernando & C

(*) Note ausiliarie.

- BETA è uscita su base nazionale il 20 del mese di Febbraio.
- Nel Numero 0, attualmente in distribuzione, è stato implementato il formato Help per Windows.
- A partire dal Numero 1, previsto per la fine di Aprile, questo verrà affiancato dal formato HTML (in release 2.0), leggibile da qualunque browser WWW in locale.
- Quello che segue è un estratto del testo di presentazione apparso in molte aree nazionali riguardo le RUBRICHE e la reperibilità di BETA; rispetto a questo, si è aggiunta la partecipazione di Fabio Cecchinato per la Rubrica Windows (Windows NT) e di Paolo Tortiglione per la Rubrica OS/2.

LE RUBRICHE

LA TAVOLA DATI

Il numero di Gennaio/Febbraio 1995 (pre-release) è reperibile col nome beta0195.zip (formato WinHelp) presso:
 * settori non ancora attivati in questo numero
 ** siti in via di definizione
---------
a cura del coordinamento di BETA

Luciano Giustini è reperibile presso Fidonet al. . .2:335/336.26
o in Internet all'indirizzo . . . .mc5307@mclink.it

Fernando Carello è reperibile presso Fidonet al. . .2:335/348.100
o in Internet all'indirizzo . . . .F.Carello@agora.stm.it

Revisione 1 del 25/03/95
[NdE: watz! questa si che è organizzazione!!]

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############ Le riviste delle reti                               ###
###   4  ###                                    BTW (ByTheWIRE)  ###
############                                    Carmelo Saraceno ###

Riassunto:

Ed eccoci al BTW.
Ho avuto un'interessante telefonata con Carmelo. Breve per via della mia bolletta, già stratosferica.

Comunque massimo rispetto. Abbiamo parlato male di tutte le riviste italiane del settore, della "concorrenza", del fatto che nessuno è serio né professionale; che si stava meglio quando si stava peggio e via discorrendo.

E' rimasto un po' impressionato dal nostro 'sacro fuoco': quasi 5 anni che andiamo avanti con 'sta menata di Telem... mah!

Tra l'altro mi fa: "ma chi è 'sto .mau.? tutti in rete qui lo stanno votando... boh!"

PuntomauPunto. Ma un mito, perdiana. Un mito!! *:)

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ByTheWIRE

ByTheWIRE è una pubblicazione elettronica bisettimanale in lingua italiana destinata agli utenti della reti Internet nata con una triplice finalità.

Essa intende infatti fungere da punto di riferimento per la sempre più numerosa utenza italiana di Internet, offrire agli italiani residenti all'estero o ai cittadini stranieri di discendenza italiana un'occasione per poter leggere qualche pagina nella loro lingua o in quella dei loro padri, portare un modesto contributo alla causa della maggiore visibilità su Internet delle iniziative realizzate in lingue diverse dall'inglese.

Il progetto editoriale di ByTheWIRE nonché la redazione di buona parte degli articoli pubblicati sono frutto del lavoro di Carmelo Saraceno mel@audipress.inet.it, un giornalista indipendente che ha all'attivo collaborazioni con numerose riviste italiane ed estere e che, nella sua attività professionale, si occupa prevalentemente di divulgazione su temi di natura tecnica.

[N.d.E.: Tra le riviste ricordo: Audio Review, Suono, Musica & Dischi, Pro Sound News, Radio World, TVB Europe, Tecno Show, Monitor; solo per citare le prime che mi vengono alla mente.]

In ossequio al principio della libera circolazione delle informazioni, ByTheWIRE viene distribuita gratuitamente.

Per ricevere con regolarità ogni nuovo numero occorre poter usufruire della posta elettronica Internet ed essere iscritti alla mailing-list BTW-L.

Per perfezionare l'iscrizione alla mailing-list è necessario inviare all'indirizzo majordomo@inet.it un messaggio contenente il comando SUBSCRIBE BTW-L.

Oltre che nella versione ASCII distribuita attraverso la mailing-list BTW-L, ByTheWIRE viene pubblicata anche in una versione HTML che consente di accedere direttamente alle risorse citate nel testo degli articoli. [N.d.E.: Per il momento il file HTML lo si può consultare in linea dalla Home Page di ByTheWIRE (http://www.inet.it/btw/home.html).]

Un archivio ftp dei numeri arretrati è stato predisposto presso il sito ftp.csp.it (directory /pub/btw). Un ulteriore punto di accesso a ByTheWIRE è rappresentato dal gopher del Dipartimento di Lingue e Letteratura dell'Università dello Utah.

Le relative URL sono:

Per facilitare l'accesso alla risorsa da parte delle persone che non dispongono di un "account" Internet, l'editore ha organizzato una distribuzione parallela presso alcuni dei più diffusi sistemi telematici italiani.

Trattandosi di un'iniziativa senza fini di lucro, ByTheWIRE conta sulla collaborazione di tutti i suoi lettori, assidui o occasionali che siano, per aumentare la sua diffusione oltre i confini della mailing-list BTW-L e della stessa utenza Internet.

A tutt'oggi gli iscritti alla mailing-list BTW-L sono all'incirca 1100. Il ritmo di crescita è di circa 150 nuove iscrizioni alla settimana. La maggioranza sono ovviamente italiani, ma gli stranieri sono più numerosi di quanto si potrebbe pensare.

In realtà però il numero dei lettori è molto più ampio perché la newsletter è disponibile presso una miriade di BBS grandi e piccine ed anche su online service come CompuServe.

Vorrei anzi approfittare di questa occasione per ringraziare tutti quanti si sono adoperati per rendere possibile questo piccolo miracolo senza neppure conoscermi di persona.

Ferma restando la proprietà editoriale dei contenuti della rivista, gli articoli originariamente apparsi su ByTheWIRE possono venire riprodotti o citati all'interno di altre pubblicazioni a condizione che la fonte venga espressamente citata e che l'iniziativa in questione non abbia finalità commerciali.

Viene invece fatto espresso divieto di redistribuire singoli numeri o raccolte della pubblicazione attraverso supporti come floppy disk, CD-Rom e simili qualora gli stessi siano posti in vendita ad un prezzo eccedente quello strettamente necessario a coprire le spese di duplicazione e distribuzione.

Commenti, indicazioni, suggerimenti o anche contributi di natura editoriale sono estremamente ben accetti e possono venire inviati all'indirizzo Internet mel@audipress.it.

[N.d.E.]
> Solo una cosa: dove stai andando? sei contento dei risultati fin qui
> conseguiti? hai un grosso feed-back dai lettori? Lamentele varie?

Dove sto andando è proprio una bella domanda.

ByTheWIRE è nato come una sorta di esperimento e la risposta è andata al di là di ogni possibile previsione. Credo che l'iniziativa sia nata al momento giusto e che abbia colmato un vuoto evidente.

Credo di essere riuscito a comunicare all'esterno l'entusiasmo per quello che facevo e credo che questo sia stato uno dei fattori che maggiormente hanno contribuito al successo dell'iniziativa.

Un altro aspetto importante è stato il supporto che ho avuto da I.NET, la società attraverso la quale accedo alla rete che ha creduto nel progetto che ho sottoposto loro e mi ha messo a disposizione gli strumenti necessari per farlo crescere.

Mi auguro di poter continuare a trovare il tempo per occuparmi della newsletter e non ho intenzione di trasformarla in un'iniziativa a pagamento se questo è quello che sei interessato a sapere. [N.d.E.: no, ma è interessante lo stesso *:) ]

Ci sono in cantiere delle iniziative che dovrebbero concretizzarsi intorno a Settembre, ma per il momento non vorrei anticipare nulla.

Mi piacerebbe riuscire a trasformare ByTheWIRE in una pubblicazione settimanale e sto cercando di mettere assieme un gruppo di persone disposte a collaborare.

Il feedback dei lettori è stato un incentivo fortissimo.

Ricevo con regolarità lettere di apprezzamento ed inviti a proseguire nell'iniziativa ed ho anche un paio di "kritici" pronti ad impallinarmi al minimo errore. Cerco di rispondere a tutti anche se trovare il tempo per farlo diventa sempre più difficile.

Lamentele direi proprio di no. [N.d.E.: forse perché non te le cerchi *:)]

Qualcuno ogni tanto mi fa notare che la rivista dedica troppo spazio ai servizi basati sul WWW ma in realtà più che una scelta editoriale si tratta di una conseguenza del fatto che almeno l'80% delle nuove risorse Internet oggigiorno è rappresentato da pagine Web.

Molti vorrebbero che la versione HTML venisse distribuita attraverso una autonoma mailing list e non è detto che la cosa non possa essere fattibile.

Carmelo Saraceno
ByTheWIRE Editor
mel@audipress.it



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############ Le riviste delle reti                             ###
###   5  ###                         CT (Corriere Telematico)  ###
############                         The Spy (Andrea Cassola)  ###

Riassunto:

Ed eccoci ai nemici! *:)

In realtà, lasciatemelo dire, è una splendida rivista. Forse la migliore.

Eppure anche lei le sue pecche le ha.

Ecco cosa - tempo fa - mi inviò il buon .mau., ed ecco cosa gli riferì il buon The Spy.

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From : Maurizio Codogno         2:334/100       12 Dec 94  23:33:08
To   : Renato Rolando           2:334/100.9
Subj : la risposta del Corriere Telematico

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From andy.cassola@altair.it Wed Nov 23 13:12 MET 1994
From: andy.cassola@altair.it (Andy Cassola)
Subject:  Re: CORRIERE TELEMATICO DI NOVEMBRE (indice)
Date: Tue, 22 Nov 1994 17:50:00 GMT
Organization: Altair Data System BBS Milano Italy + 39 2 6420515
To: mau@beatles.cselt.stet.it
Content-Type: text
Content-Length: 2453
Status: RO
X-Lines: 53


MA GUARDA UN PO' COSA MI TOCCA ANCHE QUOTARE....
No dico, tu pensa se mau@beatles.cselt.stet.it doveva proprio
parlare a andy.cassola@altair.it di "CORRIERE TELEMATICO D"  !?!?
Come sono cambiati i tempi


M>>         # #########  Numero 12 - Novembre 1994   #
M>>         ##########################################
M>>         #        LA PRIMA RIVISTA ITALIANA       #
M>>         #        DEDICATA ALLA TELEMATICA        #
M>>         ##########################################

M>Non è la prima. Rivendico il diritto di precedenza per telematicus
M>(il cui numero 0 è uscito nel novembre 1990).

mi sembra che  telematicus  sia  legato  a  Fidonet  e  tratti  di  
tutt'altri argomenti.....  se mi sbaglio mandamene una copia...  :-)

comunque non penso che sia tanto grave se lo scriviamo pure noi ...  
o comunque basta poco per fare che siano diversi...

Potrei metterci DEDICATA ALLA TELEMATICA ITALIANA.....
oppure DEDICATA AL MONDO DELLE BBS...... :-)

Ah già che mi hai contattato....  che ne dici di parlare di
telematicus sul prossimo CT ?  magari fai un bell'articolino, dici
com'è  nato, di cosa si occupa e dove si può prelevare...  che ne
dici ?

Odio le concorrenze  inutili...  se proprio proprio vi da così
fastidio il logo lo possiamo anche cambiare...  La telematica
italiana già siccome per le troppe concorrenze stupide che ci sono
tra i sysop e i net per crescere e proteggervi da altri colpi
abbiamo bisogno di stare uniti..

##########################################  ************************
####     ####   ###  ##     ###  ####  ###  * Proudly supporting   *
###  ###  ###    ##  ##  ##  ###  ##  ####  * The ALEXANDRIA GRAYS *
###       ###  #  #  ##  ##  ####    #####  * in the MFL FFLeague  *
###  ###  ###  ##    ##  ##  #####  ######  ************************
###  ###  ###  ###   ##     ######  ######     INTER F.C. OFFICIAL
##########################################          SUPPORTER

(Direttore del Corriere Telematico)            /////////////////////
  InterNet  andy.cassola@altair.it             /    LA LEGGE E'    /
    RV-Net  94:2000/2.2        The Spy         /  UGUALE PER TUTTI /
   EuroNet  230:1001/105.3     Andrea Cassola  /////////////////////
      Itax  70:100/1.2         The Spy
ChronosNet  66:392/28.1        The Spy        --> SUPPORTA ALCEI <--
Coming soon : FidoNet, PeaceLinnk e Cybernet
---
 * Apex v4 * Errare e' umano. Dare la colpa ad un altro di piu'.
 * *** LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI ***

...................................................................

Ed il buon Andy - hem, The Spy - avendo capito che .mau. non era assolutamente spiaciuto della cosa... beh, l'ha lasciata!

Ammirevole.

Comunque, come direbbe mia nonna, la vita è una gran baldracca (chissà perché oggi continuo a pensare alle baldaracche).

Mentre il buon The Spy, gentilissimo e deisponibilissimo (ci siamo anche sentiti au telephone) mi ha scritto ciò:

Ti mando l'articolo .... l'ho scritto tutto d'un botto... magari rileggilo se ci sono errori :-)
Ovviamente mi aspetto anch'io un articolo su Telematicus.


[N.d.E.: ovviamente! *:) ]

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CORRIERE TELEMATICO

Il CT nasce nel 1992 (a Settembre) da un'idea e una speranza dello Staff di Rendez Vous BBS di Milano.

Ci si era resi conto infatti come le BBS, in genere, fossero delle "isole felici", belle e divertenti si, ma isole (non migliorate dall'aggregazione in net i quali, usando la stessa analogia, erano degli arcipelaghi).

Questo isolamento portava (e porta) una completa ignoranza da parte di utenti e sysop degli avvenimenti delle altre BBS. Il CT si proponeva all'inizio di essere il tramite di queste diverse realtà milanesi mettendo in un file i messaggi più belli, l'apertura di una nuova BBS, ampliando argomenti di interesse comune.

Nel '92 il CT fece solo 3 uscite e il direttore (Nietsche) lasciò il progetto.

Dopo aver visto i primi 3 numeri mi decisi di riprendere il progetto con gli stessi obiettivi (Settembre '93). Le BBS a Milano sembrano entusiaste e ci danno il pieno appoggio.

Pian piano il CT si concretizza e diventa un punto d'appoggio per la telematica milanese; mentre gli argomenti fin'ora trattati andavano esaurendosi il CT si dava da solo un nuovo obiettivo: informare. Gli utenti richiedevano sempre di più notizie sul loro mondo in generale. Con grande sorpresa di tutti il CT piaceva sempre di più ed iniziava ad uscire da Milano....

Un tragico evento per la telematica italiana fu il trampolino di lancio del CT su base nazionale: il 12 Maggio iniziò l'Italian Crackdown (o FidoBust) che metterà in subbuglio tutta la nazione telematica.

Questo tragico evento rivelò al CT tutte le sue potenzialità come informatore per gli utenti telematici e con 2 numeri speciali ogni utente, sebbene estromesso da tutte le aree sysop o magari non linkato con i net importanti, potè sapere per tempo cosa stava effettivamente succedendo.

In poco tempo riuscimmo a mettere in piedi una catena di distribuzione capillare inimmaginabile solo 3/4 mesi prima.

Oggi il CT non ha cambiato obiettivi e mira sempre a fare da tramite per le "isole felici" anche se la popolarità ha ovviamente portato con se maggiore esigenza da parte dei lettori e le ore mensili da dedicare a questo nostro hobby diventano sempre di più e sempre più difficile diventa trovare nuovi argomenti su cui scrivere.

Oggi sul CT si possono trovare articoli, oltre che degli avvenimenti politico/giudiziari/mondani della telematica italiana, di letteratura Cyberpunk, Realtà Virtuale, recensioni software e hardware e dei racconti scritti da utenti telematici.

The Spy (Direttore del Corriere Telematico)

InterNet
andy.cassola@altair.it
RV-Net
94:2000/2.2 The Spy
EuroNet
230:1001/105.3 Andrea Cassola
Itax
70:100/1.2 The Spy
ChronosNet
66:392/28.1 The Spy
[NdE: etc. etc.]

Potete trovare il CT sulle BBS collegate alle reti :

EuroNet, P-Net, PeaceLink, Itax, MultiNet, ChronosNet, CyberNet e RV-Net.

Potete F'requestare il CT allo 02/603417 (magic word CT)
Oppure potete trovarlo in WWW all'URL http://wrcm.usr.dsi.unimi.it/ct.htm

.

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############ Le riviste delle reti                             ###
###   6  ###                                   Fear            ###
############                                   Giulio Cipriani ###

Riassunto:

Ecco cosa invece mi scrive il vecchio Giulio, mo' vedi un po' tu e fai quello che vuoi, la mia fiducia in te è sconfinata! *:)

Sono commosso!

Può andare? Se non va bene, modificalo pure.. tanto oramai un'idea della fanzine te la sei fatta anche tu :-)

Ciao ciao

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FEAR

Fear è una fanzine di diritto telematico diffusa a mezzo BBS.

Nasce nel febbraio 1995 su idea di G.Cipriani (sysop di Dark Moon BBS di Seveso-Mi).

Lo scopo della fanzine è di diffondere nel nostro ambiente una maggiore cultura relativamente alle legge o alle regole in vigore nel nostro paese.

Infatti in questo ambito vi è molta disinformazione e, dal momento che la questione è estremamente delicata e soprattutto pericolosa (dal momento che molte leggi prevedono anche la reclusione), è bene ampliare il più possibile la cultura personale dei cittadini telematici in relazione a questi argomenti.

Ma nella fanzine non troverete solo leggi, anche interpretazioni delle stesse a vari livelli.

La fanzine infatti è trasparente e pubblica le idee ed i punti di vista di tutti.

Così potrete trovare sia l'articolo del legislatore o dell'organo incaricato di far rispettare la legge, come l'articolo di chi la legge la deve rispettare o la viola (proprio per far capire come la pensano le persone e cosa le spinge a determinati comportamenti).

Alla stesura della fanzine partecipano molti collaboratori occasionali tra cui esperti di diritto informatico, avvocati e operatori del settore telematico.

Per ulteriori informazioni, potete contattare:

G.C. Cipriani su Dark Moon BBS, +39-362-541380 / +39-362-540831

dove troverete anche tutti i files sinora distribuiti nell'area LegalBBS di MultiNet.
Indirizzi telematici:
MultiNet
19:1001/1000
FidoNet
2:331/344

* Giulio *
Giulio Cipriani
2:331/344



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############ Parte IX           Un network al mese...  o quasi ###
###   7  ###             Internet provider in Italia : MC-LINK ###
############                                     Stefano Costa ###

Riassunto:

Il buon Costa2 continua a cercare il suo nido ed è andato a finire dai "Romani de Roma".

E' finito a casa della rivista italiana più banfona & autocelebrativa d'Italia: ogni 10 number sparano una ricorrenza. Mitici!

Tra l'altro si sussurra non siano poi così ferrati come vogliono apparire; ma queste sono pure malignità e vengono riportate solo per dimostrare che nessuno è mai contento di nulla. *:)

Grazie Stefano!

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Un network al mese....o quasi

Internet provider in Italia

MC-LINK

Eh si, ve lo aspettavate prima o poi.

La più nota BBS nostrana è alla disanima come internet provider.

Ma cominciamo dall'inizio.

L'inizio si apre in edicola, con l'offerta di un mese gratis su internet a cura di MC-Link (d'ora in poi MCL).
In effetti la mia concezione di gratis e quella di MC non sono assolutamente compatibili: far pagare lire 24.900 per un disco da 1.44M (Lire 1000, ma in quantità 900) ed un libriccino da 40 pagine, e dire che lo si offre gratis, beh, questa è buona! Fra l'altro, se si divide il costo dell'abbonamento annuo (216.000 lire) per 12, si ottiene... 18.000!!!
Et voilà!

Ad ogni buon conto, per vedere come era il servizio in prima persona (ho sfruttato per un pò l'account di un mio amico) ho comprato il disco, e seguito le istruzioni.
In primis c'è da compilare un modulo, e qui si vede che so' de Roma: burocratese spinto. Fra l'altro, proprio per la scarsa chiarezza dello stesso, l'ho compilato in modo scorretto ed una segretaria di MC mi ha telefonato indietro per chiarimenti :-).
Poi bisogna telefonare a Roma, direttamente a MCL in commutata, dato che l'abbonamento con Itapac non viene attivato se non dopo aver ricevuto il numero della carta di credito. Qui avviene la registrazione, compilando un modulo piuttosto lungo (ed in teleselezione al massimo della tariffa non è proprio bello). Mi dovrebero spiegare perché mi vengono chiesti alcuni dati già presenti nel modulo cartaceo d'iscrizione. Mah.
Dopo una settimana, nel mio caso, si è abilitati ad usare Itapac.

Dico subito che ho utilizzato MCL in maniera piuttosto spinta, sia in termini di ore di utilizzo (circa 8 ore di collegamento in un mese, niente male), sia nell'uso dei comandi.
Innanzitutto la qualità della connessione con internet è discreta. E' vero che andando a 2400 (ITAPAC) non si può fare un gran test di velocità, ma almeno vedere il tempo di risposta nei programmi interattvi (FTP,TELNET) sì.
Premetto che quasi tutti i miei collegamenti li ho fatti di sera (dopo le 21.00) e qualche volta il sabato pomeriggio. Non ho riscontrato differenze significative nei due casi.

Ho poi provato una volta la connessione in commutata col mio Zyxel 16800. Discreto il throughput nel download (anche se non eccezionale), scattoso invece l'update dei menu (e questo è funzione del carico del sistema, a volte pesante). Premetto che ho dovuto penare non poco per trovare la linea libera. In tutto ho pagato poco più di 10.000 per tutto il traffico ITAPAC generato.

L'interfaccia di MC-LINK

Al contrario di molti altri IP, MCL utilizza un software proprietario (scritto da Bo Arnklit originariamente in Turbo Pascal, convertito in C sotto UNIX oggi come oggi), e come tale utilizza soluzioni differenti dalla norma per l'interfaccia utente.

Onestamente i menu non sono il massimo della chiarezza, ed un utente alle prime armi non è per niente facilitato nell'opera.
Tuttavia, dopo un primo ambientamento ci si trova (abbastanza) bene. Una nota positiva è che, essendo i testi dei menu piuttosto scarni, sotto ITAPAC, che si paga a numero di segmenti (byte) trasferiti, si ha l'indubbio vantaggio di risparmiare soldi.

I comandi internet utilizzabili

FTP,TELNET,HyperTelnet,Indica (sigh! traduzione italiana di FINGER...), GOPHER, LYNX, PING, ARCHIE, newsgroups e connessione SLIP.

Subito all'inizio ho avuto un problema: non riuscivo a collegarmi a BIX tramite TELNET. Quando si fa TELNET viene visualizzata una serie di host (quelli più famosi) tra i quali appare anche BIX. Naturalmente è possibile fare TELNET su un qualsiasi sito, ma il menù è delle volte più pratico.
Manco a dirlo l'entry per BIX era talmente tanto usata che era sbagliata! Per cui selezionando la voce BIX dal menu di TELNET di MC-LINK si generava un bel connection failed.
Inutile dire la mia incazzatura: fortunamente debbo dire che i sysoppi di MC-LINK sono abbastanza disponibili, nonostante la mole di utenti a cui badare. Ed ecco, finalmente dopo tre giorni di bestemmie, funzionare BIX da MCL con il menu...

FTP scarica i files in maniera leggermente diversa dallo standard. Il download dei files inizia subito dall'host FTP chiamato ad MCL con la velocità della rete in quel momento.
Poi, avviene lo scarico tra MCL ed il nostro PC a casa. Una nota di colore: sconsiglio MCL agli appassionati di materiale hard con problemi di pudore. E' possibile infatti vedere la lista dei files scaricati via FTP nella giornata, e fare un quick download dei files presenti se si vuole, senza usare FTP.
Questo sistema è stato pensato soprattutto come estremo tentativo di recuperare larghezza di banda nella connessione di MCL con internet (già dimenticavo, è una linea 64K).
Certo che se uno si scarica la directory di alt.sex.teen.binaries può essere imbarazzante :-).

Archie è di una lentezza esasperante, e questo purtroppo non è solo un problema di MCL. Quello che non mi piace è che non è possibile cambiare le impostazioni nella ricerca dei filenames (se case sensitive o meno, fino ad un massimo di N ricerche, confinate ad un certo host...), cosa invece possibile su BIX.

LYNX è il sostituto di Mosaic in modalità testo, in modo da usufruire delle varie pagine WWW anche da MCL (a prezzo di perdersi la grafica ultra slurp dei vari siti). E' altresì possibile collegarsi in SLIP, senza alcun sovrapprezzo, anche se le prestazioni sono ai tacchi, è l'unico provider a fare ciò senza far sganciare palanche addizionali alla BBS.

E non è poco.

Tenete presente tuttavia, che se non utilizzate il servizio in urbana in commutata, vi svenate e non godete delle bellezze del WWW.

La posta

La gestione della posta sotto MCL è buona.
E' possibile zippare in automatico tutta la posta non letta, sia internet che interna a MCL, e sono disponibili dei Offline mail reader completi specifici per MC Link sia sotto Windows che OS/2. Che mi consti è l'unico provider italico a fare ciò.
Anche i newsgroups possono essere archiviati alla stessa maniera.
Eccezionale!

Tirando le somme

Punti forti:
gestione della posta, costi bassi di esercizio, possibilità di usare SLIP senza sovrapprezzo.
Punti medi:
supporto utenti, alcune aree messaggi relative a MC Microcomputer e riviste sorelle.
Punti deboli:
so' de Roma (nel senso che hanno un unica porta in commutata lì, e se la tirano un casino), software di BBS non proprio limpido, aree messaggi locali globalmente scarse e piene di principianti.

Stefano Costa2
Fidonet: 2:331/128, oppure 2:331/306
Euronet: 230:1012/101
Cybernet: 65:1200/5
Internet: scosta@bix.com

Potete usare PGP con la mia chiave pubblica, tenendo presente che in Fido la crittazione è tollerata od addirittura avversata da certi sysop. Per qualsiasi motivo (ivi compreso il sacrosanto diritto alla privacy) usatela pure. Meglio se in Internet, Euronet, Cyber...

  -----BEGIN PGP PUBLIC KEY BLOCK-----
  Version: 2.3

  mQCNAi7l2QMAAAEEANTwCQJBuNU85XUHFosIFBhjeG776cNqP+Z96w32V/g5UwtO
  I62x5TOOV61s/hNRvZpB3KIhmaAJ/X/roCDOS/1kZZuO1NWEZd6soXEnPUgiiht8
  gvwJPt2EzUwfsA8gwpvkVxwVu8a3FJkvlLC2FKviuUZMWvHI1YnTXNgS/cWJAAUR
  tB5TdGVmYW5vIENvc3RhIDxzY29zdGFAYml4LmNvbT4=
  =ag8o
  -----END PGP PUBLIC KEY BLOCK-----


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############                                                   ###
###   8  ###                        IL GERGO HACKER - PARTE 42 ###
############                        Eric S. Raymond & .mau.    ###

Riassunto:

Eccoci alla nuova fatica di .mau., il nostro inossidabile ha il coraggio di mandarci questo terribile avviso:

Dopo di questa ci sono ancora tre puntate e l'alfabeto è finito. Ma poi ci sono le appendici :-)

In realtà la nostra scommessa è di tenere Telem in vita finché ci sarà il Jargon. Poi... l'agognato riposo!! *:)

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{= U =}

UBD
[abbreviazione per "User Brain Damage"] Un'abbreviazione usata per terminare i rapporti di chiamata ovviamente dovuti alla stupidità da parte dell'utente. Confr. PBD; vedi anche brain-damaged.
under the hood
prep. [gergo di chi trucca le auto: lett. sotto il cappuccio. Si potrebbe rendere con "sotto sotto" o "qui sotto"] 1. Usato per passare a parlare della implementazione sottostante di un prodotto (hardware, software o un'idea). Implica che l'implementazione non è intuitivamente ovvia dall'apparenza, ma chi parla sta per dare un'illuminazione zen a chi ascolta. "Guardiamo ora u.t.h. per vedere come..." 2. Può anche implicare che l'implementazione è molto più semplice di quanto l'apparenza indicherebbe, come in "U.t.h., stiamo semplicemente facendo un fork/exec della shell". 3. All'interno della macchina, come in "U.t.h, questo coso ha un 68030 a 40 MHz!"
uninteresting
agg. [non interessante] 1. Detto di un problema che, pur essendo non banale (v. nontrivial), può essere risolto semplicemente gettandoci abbastanza risorse. 2. Detto anche di problemi per cui una soluzione non avaanzerebbe lo stato dell'arte né sarebbe divertente da progettare e codificare. I veri hacker considerano i problemi non interessanti una intollerabile perdita di tempo, e che essi dovrebbero essere risolti dai comuni mortali. Vedi WOMBAT, SMOP; opp. interesting.
UN*X
s. Usato per riferirsi al sistema operativo Unix (marchio registrato e/o copyright AT&T) quando si scrive, evitando la noiosa scrittura (tm). Usato anche per riferirsi a una o tutte le varianti di sistemi operativi unixoidi. Ironicamente, dal 1990 gli avvocati dicono che la richiesta di un esponente tm non ha forza legale, ma l'uso con l'asterisco continua a rimanere comune. E' stato suggerito che ci potrebbe essere una connessione psicologica con la pratica di certe religioni in cui il nome della deità non è mai scritto completamente, come in JHWH o G-d. Vedi anche glob.
unwind the stack
[svolgere lo stack] v. 1. Si parla di 'svolgere lo stack' da una procedura chiamata alla chiamante quando durante l'esecuzione di un linguaggio procedurale si butta via lo stack fino a ritornare al livello della procedura chiamante. In C si usa all'uopo longjmp/setjmp; in LISP THROW/CATCH. Questo è alle volte necessario per gestire delle condizioni eccezionali. (errori...) Vedi anche smash the stack. 2. Anche per persone, quando si trattano rapidamente molti problemi allo stesso tempo. "Basta, andiamo a pranzo. Un attimo mentre scarico lo stack".
UNIX
/yoo'niks/ [Dalle parole degli autori, "Un brutto gioco di parole su MULTICS"] s. Un popolare sistema operativo interattivo e time-sharing inventato originariamente nel 1969 da Ken Thompson dopo che i Bell Labs avevano abbandonato il progetto MULTICS, principalmente per giocare a SPACEWAR su un PDP-7 abbandonato. Dennis Ritchie, l'inventore del C, è considerato un coautore. La svolta nella storia di UNIX avvenne nel 1974, quando fu reimplementato quasi interamente in C, rendendolo il primo sistema operativo portabile in sorgente. Vent'anni e molti cambiamenti dopo, UNIX è il sistema operativo generico più usato nel mondo. Molta gente (v. UNIX weenie) considerano ciò la vittoria più importante dell'hackerismo contro l'opposizione dell'industria. Vedi , BSD UNIX, USG UNIX.
UNIX conspiracy
[ITS] s. Secondo una teoria cospirativa a lungo popolare tra i fan di ITS e TOPS-20, la crescita di UNIX è il risultato di una trama portata avanti negli anni '70 ai Bell Labs, il cui scopo era di bloccare i competitori della AT&T rendendoli dipendenti da un sistema la cui evoluzione futura sarebbe stata sotto il suo controllo. Ciò sarebbe stato fatto disseminando un sistema operativo che sembrava economico e facilmente portabile, ma era in realtà altamente inaffidabile e insicuro. In questa visione, UNIX era stato progettato per essere uno dei primi computer virus, anche se diffuso indirettamente dalle persone e dalle forze del mercato, piuttosto che direttamente via dischi e reti. Gli aderenti a questa teoria del "virus UNIX" amano citare il fatto che la ben nota citazione "UNIX is snake oil" fu pronunciata dal presidente della DEC Kenneth Olsen subito prima che la DEC cominciasse a promuovere attivamente la sua famiglia propria di workstation UNIX.
unixism
s. Un pezzo di codice o di tecnica di codifica che dipende dall'assunzione di un ambiente multitask protetto con relativamente poco overhead per il lancio di un nuovo processo, che esiste sui sistemi UNIX. Comuni unixismi comprendono: uso gratuito di 'fork(2)'; l'assunzione che certe proprietà non documentate ma ben note delle librerie UNIX come 'stdio(3)' siano supportate ovunque: affidarsi a effetti collaterali oscuri (v. obscure) delle chiamate a sistema, tipo l'uso di 'sleep(2)' con argomento zero per avvisare lo schedulatore che si può lasciare agli altri la propria parte di tempo macchina; l'assunzione che memoria appena allocata sia vuota, o quella che non sia necessario fare un free() della memoria...
UNIX weenie
[ITS: piccino UNIX] s. 1. Gioco di parole spregiativo su "UNIX wizard" [mago UNIX]: termine comune tre gli hacker che usano UNIX per necessità, ma preferirebbero delle alternative. L'implicazione è che, mentre la persona in questione può considerare la maestria negli arcani UNIX un'abilità da maghi, l'unica reale abilità necessaria è l'abilità nel tollerare, e il pessimo gusto nell'inghiottire, l'incoerenza e l'inutile complessita che è noto infestano molti programmi UNIX. "Questo shell script cerca di parsare i suoi argomenti in 69 modi diversi. Deve essere stato scritto da un vero UNIX w.". 2. Termine spregiativo per chiunque si lanci nell'apprezzamento acritico di UNIX. Si trova spesso nella frase "Stupido UNIX weenie". Vedi See Weenix, UNIX conspiracy.
up
agg. [su] 1. Funzionante, che sta girando. "L'ascensore è su". bring up [portare su] v.: Creare una versione funzionante e farla partire. "Hanno portato su un sistema che era giù".
upload
/uhp'lohd/ [uppare: lett. "caricare"] v. 1. Trasferire codice o dati da un piccolo sistema 'client' a un più grande 'host'. Opp. download. 2. [speculativamente] Mandare i pattern essenziali e gli algoritmi che costituiscono la nostra mente dal proprio cervello in un calcolatore. Solo coloro che sono convinti che tali pattern e algoritmi catturino la completa essenza dell'io guardano a questa prospettiva con tranquillità.
USENET
/yoos'net/ o /yooz'net/ [da "Users' Network"] s. Un sistema distribuito a messaggi supportato principalmente dalle macchine UNIX, internazionale in scopo e probabilmente la maggiore fonte di informazione non-profit nel mondo. All'inizio del 1990 comprendeva oltre 700 argomenti e fino a 15 megabyte di nuovi articoli tecnici, notizie, discussioni, chiacchiere e flames al giorno. [NdT: oggi (metà 1995) viaggiamo oltre i 3000 argomenti e 40 MB al giorno - .mau.] Vedi newsgroup.
user
[utente] s. 1. Qualcuno che fa del "vero lavoro" col calcolatore, che lo usa come mezzo piuttosto che come fine. Chi paga per usare un calcolatore. Vedi real user. 2. Un programmatore che crederà in tutto quello che gli dite. Uno che fa domande stupide. (Questo è un po' cattivo. La verità è che gli utenti fanno domande per necessità. Alle volte sono profonde o interessanti. Molto spesso sono scoccianti o semplicemente stupide, probabilmente perché l'utente non ci ha pensato su per due secondi o ha guardato la documentazione prima di rompere le scatole al gestore). Vedi luser. 3. Qualcuno che usa un programma dall'esterno, per quanto abile sia, senza entrare nella struttura del programma. Uno che fa un bug report, invece che fregarsene e correggerselo. Fondamentalmente, ci sono due classi di persone che lavorano con un programma: gli implementatori (hacker) e gli utenti (losers). Gli utenti sono considerati abbastanza male dagli hacker, perché non comprendono la piena ramificazione del sistema in tutta la sua gloria. (I pochi utenti che lo fanno sono noti come real winners.) Il termine è relativo: un hacker consumato può essere un utente rispetto a un qualche programma su cui non fa degli hack. Ad esempio, un hacker LISP è uno che mantiene un interprete/compilatore LISP, o uno che lo usa, ma con l'abilità di un hacker. Un utente LISP è uno che usa il LISP, che sia abile o no. C'è perciò una certa sovrapposizione tra i due termini, e la sottile distinzione deve essere risolta dal contesto.
user friendly
agg. Ostile al programmatore. Generalmente usato dagli hacker in tono critico, per descrivere dei sistemi che tengono per mano l'utente in maniera così ossessiva che rendono tragico per chi è più esperto riuscire a fare alcunché di utile. Vedi menuitis, drool-proof paper, Macintrash, user-obsequious.
user-obsequious
agg. Forma enfatica di user friendly. Connota un sistema così verboso, inflessibile, e determinatamente ingenuo da essere praticamente inutilizzabile. "Progettate un sistema che un qualunque stupido può usare e solo uno stupido vorrà usarlo".
USG UNIX
/yoo-ess-jee yoo'niks/ s. Si riferisce alle versioni UNIX AT&T dopo la Version 7, specialmente System III e System V release 1, 2 e 3. Chiamato così perché a quel tempo la squadra di supporto dell'AT&T era detta lo 'UNIX Support Group'. Vedi BSD UNIX.

{= V =}

vanilla
agg. Di tipo ordinario, standard. Vedi flavor. Quando usato per il cibo, molto spesso non significa che al cibo è aggiunto dell'estratto di vaniglia! Ad esempio, "vanilla-flavored wonton soup" (o semplicemente "vanilla wonton soup") significa wonton soup ordinaria, piuttosto che bollente e acida. Applicato ad hardware e software. Come in "Uno UNIX Version 7 vaniglia non gira su un PDP 11/34 vaniglia". Usato anche per ortogonalizzare la nomenclatura del TTL: ad esempio un 74V00 è quello che la TI chiama un 7400, in contrasto a un 74LS00, ecc. Questa parola differisce da canonical perché quest'ultima significa "La cosa che usi sempre (o il modo in cui lo fai sempre) a meno che tu abbia ottime ragioni per fare altrimenti", mentre v. significa semplicemente "ordinario". Quando ad esempio gli hacker [californiani - .mau.] vanno a un Great Wall, la wonton soup canonica è quella bollente e acida (perché è quella che ordina la maggior parte), anche se non è quella v.
vannevar
/van'@-var/ s. Una predizione tecnologica o previsto concetto ingegneristico completamente sballato, spec. se fallisce per avere implicitamente assunto che le tecnologie si sviluppino linearmente, incrementalmente e isolatamente, quando in realtà la curva tende ad essere altamente nonlineare, le rivoluzioni sono comuni, e la competizione è la regola. Il protitipo è stata la predizione di Vannevar Bush [NdT: ma chi diavolo è? Io ho appena imparato chi sia Rush Limbaugh - .mau. {NdE: potevi anche renderci partecipi!} ] di "cervelli elettronici" della dimensione dell'Empire State Building, con un sistema di raffreddamento equivalente alle cascate del Niagara per le sue valvole e relay, quando i semiconduttori erano già noti. Altri famosi v. sono stati le memorie magnetiche a bolle, le LISP machines e un articolo della fine degli anni '70 che "dimostrava" che la massima densità possibile per i circuiti integrati era un valore inferiore a quello che cinque anni dopo veniva tranquillamente raggiunto.
vaporware
s. Prodotti annunciati molto in anticipo della loro spedizione effettiva (che non avverrà necessariamente, tra l'altro).
var
/veir/ o /vahr/ s. Forma breve di "variable". Confr. arg, param.

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############                                                   ###
###   9  ###           L'arte della programmazione - parte VII ###
############           Artore Londona                          ###

Riassunto:

E questa è l'ultima (sich!) puntata di Londona e della sua decima arte: Artore Londona è tornato a Torino, mi ha lasciato questo ed è scappato a scrivere per quei furboni delle varie riviste su Internet. Oggi tanto di moda.

Lì lo pagano. *:(

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LA DECIMA ARTE

Riprende la corrispondenza del nostro inviato Artore Londona.

L' argomento della ricerca è noto (...noto?): può la programmazione assurgere alla dignità di arte, ovvero può qualche programmatore, per le sue attitudini straordinarie, essere definito artista? Insoddisfatto della qualità del dibattito locale Artore Londona ha cercato la risposta in ambienti estranei alla programmazione, sulla via del ritorno da Siena verso Torino.

"Mi ero ricordato delle parole introduttive di una trasmissione di libri (ben fatta, ve la raccomando), che avvisavano dell' utilità della lettura per vincere la paura della velocità dei treni. Decido di non spaventarmi durante il viaggio verso Torino e compro un libro. Posso permettermi uno di quelli che per 1000 lire vi danno 100 pagine.

L' autore ha un nome intrigante, Sun Tzu. Il titolo rimanda a un problema noto. L' arte della guerra (Bingfa). Mi immagino che Sun Tzu (così nel sistema di trascrizione fonetica Wade -

Giles, o Sunzi nel sistema pinyin) non parli tanto di arte quanto di guerra. Ma tant' è. Mi basta per riflettere. Attacco quel testo del IV secolo a. C.

'Sunzi disse:...il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì (il testo, tradotto da R. Fracasso, dice 'ma bensì', ma deve essere un errore del proto) sottomettere il nemico senza combattere...', non male, vero?

'Sunzi disse:... l' invincibilità dipende da noi stessi e (...) il suo opposto dipende dall' avversario, gli abili guerrieri possono rendersi invincibili ma non possono far sì che il nemico sia sicuramente sconfiggibile...".

Sembra banale, ma mica lo è. Pensateci.

'Sunzi disse:... chi è abile nel sortire bizzarri stratagemmi è inesauribile come il Cielo, la Terra e i grandi Fiumi...'. Guarda, guarda, appare la creatività.

'Sunzi disse:... vi sono ordini del proprio signore che non vanno eseguiti...'. Coraggioso o geniale?

Mi viene in mente un sospetto. Questo volumetto è un' opera d' arte. Ne sono quasi certo. Come pure sono (quasi) certo che la guerra non sia un' opera d' arte.

Ma Sunzi (o Sun Tzu) scrive un' operetta sulla guerra che è un piccolo capolavoro (ne sono quasi certo). Quindi l' arte della guerra può realizzarsi nello scrivere di guerra.

Mi vengono in mente un' ondata di testi, dall' Iliade a "Per chi suona la campana". Oddio. Ma niente, proprio niente mi viene incontro?

Di fronte a ma è seduto un vecchietto. Legge quietamente un libro di Holbert. Aspetto che interrompa per un momento la lettura e gli chiedo: "Secondo lei può la programmazione assurgere alla dignità di arte, ovvero può qualche programmatore, per le sue attitudini straordinarie, essere definito artista?".

Mi guarda tranquillamente, si aggiusta gli occhiali e mi chiede: "Lei è un artista?".

"No, sono un programmatore". Sorride.

Mi accorgo che ho dato la peggiore risposta possibile. Mi mangerei le mani. Accidenti, accidenti!

Riprende a leggere. A me passa la voglia di leggere. Vado nel corridoio. Rientro nello scompartimento. Mi alzo. Mi sbatto di qui e di là fino a Torino. Arrivo a casa. Vuoto la cassetta della posta. Solo pubblicità. Circa due acri di foresta pluviale distrutta per invitarmi ad abbuffarmi, dimagrire o superdetergermi.

(A.L. utilizza un ettaro di betulle per raccontare che cosa fa fino a quando decide di andare al caffè dalle parti di palazzo Carignano. Ho restituito all' ambiente ciò che gli spetta. N.d.D.).

Mi siedo a un tavolino. Viene il cameriere (diomio, come sono gentili qui, i camerieri: viene voglia di trattarli male. E li tratto male). Gli ordino una cosa qualunque.

Vediamo un po' che c' è. A cinque metri da me c'è un tipo che legge un libro. Interessante persona. Subito non capisco perché. Resto dieci minuti, a pensare. Mi alzo, vado al suo tavolo e gli chiedo: "Posso sedermi qui con lei? Credo che mi stia aspettando".

Mi guarda e mi dice: "Può essere. Aspetto qualcuno,infatti".

"Lei è il Diavolo, vero?".

"Notevole. Può dimostrare la sua affermazione, suppongo". Lo sa bene che potrebbe ingannarmi se volesse ma, forse, non vuole.

"Naturalmente non posso. Indizi. Potrebbe essere per i gemelli con il numero 666 (però è così banale). Potrebbe essere perché il cameriere l' ha chiamata signor Freni (e scommetto che il nome è Lucio). E poi legge un testo di Origene (una speranzella la nutre sempre, vedo). Vuole che le faccia la mia domanda?".

"Lei sa che io sono qui per lavoro".

"Lo sospettavo. Però svenarmi in pubblico per una firma su una pergamena, lo ammetta, è imbarazzante".

"Oh, mio caro Artore. Io faccio credito. E' il segreto del mio successo. Come dite voi umani quando ripetete un mio slogan, 'acquista oggi e pagherai con calma dopo Carnevale'. Ecco qui il mio prodotto".

Si china, apre una borsa e ne tira fuori un Apple. Gesù (si può dire in questa occasione?), ha una vera passione per certi simboli!

"Provi un po' questo. Si aggiusti il visore 3D e metta la cuffia. Sono venduti separatamente, solo 30 sicli d' argento. Prima di cominciare le voglio dire che le offro molto, ma molto di più della risposta alla sua domanda".

Un mostro orribile, un clone informatico. Sfonda la parete del mio ufficio e prende a distruggere e a divorare tutto. Con un colpo della coda possente manda Luigi attraverso la finestra (peccato, siamo all' ottavo piano) e in due morsi divora Rachele (peccato, bellissime gambe).

Una zampata e l' armadio scoppia come un palloncino. Floppy disk da tutte le parti. Si rizza e sfonda con il testone il soffitto. Giorgio, dal piano di sopra, finisce sul pavimento e viene schiacciato da artigli mostruosi (peccato, si rovina irrimediabilmente cravatta fantasia e pochette, naturalmente intonata). Si mangia un tavolo. Con un urlo terrificante, che agghiaccia il sangue a tutti i metazoi sino all' Alta Savoia, rivolge verso di me le fauci orrende.

Non mi sconvolgo. Cambio due righe di programma e mi aggiusto il visore 3D. La bocca si allarga, si allarga e mi tuffo dentro. Passo radente a un pianeta gigantesco, mi saetto tra la coorte di satelliti e atterro sul più vicino. Assisto all' alba di Saturno da Mimas, dal bordo del grande cratere. Gli anelli sono splendenti, inclinati di 30 gradi contro un cielo nero. Ci salto su e prendo a volo una cometa.

E' Shoemaker-Levy 9, è ovvio. Si butta a 200 Km/h contro Giove. La accelero a velocità luminare e faccio esplodere Giove. Rovino l' astrologia e ne godo. Fuochi di artificio cosmici. Ma è poco. Un bel colpo sarebbe far diventare il Sole una supernova.

Il computer mi manda un messaggio: "Massa insufficiente". E chi se ne frega. Cambio la fisica, g diventa 30g, e boom, che botta! Da Proxima Centauri mi guardo lo show. Altro messaggio: "L' esplosione sarà visibile tra 4,5 anni": Uffà! Cambio la velocità della luce. La moltiplico per 31 milioni e per 4,5. Eccolo qua, il botto. Lo splendore è visibile dal secondo pianeta di Proxima in pieno giorno. Smanetto con il mouse.

"Vuoi salvare le ultime modifiche - si, no". Ma si, anzi no.

Richiamo il tirannosauro e lo scateno per via Roma. Vetrine in frantumi, macchine schiacciate. Il panico. Calpesta, calpesta! Entro in una vetrina sfondata e mi provo un Audemar - Piaget. Mi sembra il contatore dell' acqua. Lo butto a Rex.

Lo apprezza.

Poi si sgranocchia un vigile. A piazza San Carlo mi ingrandisco io. Via tutti i tavolini. Con un calcio li mando tutti sulla Luna, clienti e camerieri compresi. Arriva Superman e gli dico che preferisco Batman. Con uno sputo lo rimando su Krypton dalla mamma.

Con due balzi arrivo a Washington, D.C.. Tiro fuori Clinton e gli chiedo: " E' meglio Pompei o il Gran Canion?".

Saggiamente stravede per Pompei. Vado a riempire il Gran Canion e tappo le cascate del Niagara.

Mi elevo al cielo e prendo la forma di un occhio in un triangolo.

La programmazione non fa di me un artista? E allora?

Fa di me un dio. Anzi. Un Dio.

"Sunzi disse:..."

Mario Ricca



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############                                                   ###
###  10  ###                          Il paradosso di Internet ###
############                          Enrico Franceschetti     ###

Riassunto:

Eccoci qua: questa volta non parleremo del sesso di Internet; ma se questa ci sa fare a letto. *:)

Sembra che il nostro, ad un primo fugace approccio extraconiugale, non sia rimasto favorevolmente impressionato dalle sue performance.

Che Internet invece che madre di tutte le reti sia piuttosto 'meretrice tra tutte le meretrici'?

Nell'antichità - direbbero i dotti - la linea d'ombra era molto sottile...

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Il paradosso di Internet

In base al principio secondo il quale "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che va di moda", da qualche tempo è scoppiata, in Italia, la mania di Internet, la "rete delle reti".
Come al solito, il nostro paese si è accorto in ritardo di una realtà già esistente da tempo nei paesi più avanzati tecnologicamente e già conosciuta e praticata da milioni di utenti in tutto il mondo, anche se diffusa soprattutto in ambiti universitari e commerciali.
Così, da quando per la prima volta la parolina magica (appunto "Internet", N.d.R.) è echeggiata nelle menti degli italici appassionati di telematica, una febbre senza limiti ha pervaso le loro membra ed i loro modems, inducendoli ad ogni sorta di alchimia pur di conquistare un posto al sole nella "nuova" struttura.

Indubbiamente, le potenzialità insite nel mezzo sono considerevoli, e tali da indurre qualunque persona interessata allo sviluppo delle comunicazioni ad interessarsi al fenomeno... ma è proprio vero che Internet costituisce la panacea di tutti i mali telematici?
Che sia davvero la meta, l'Obiettivo (con la O maiuscola) da raggiungere in questo settore?
Ebbene la risposta, a mio avviso, non è tanto scontata come sembra.

Consideriamo la situazione della telematica amatoriale italiana. La stragrande maggioranza del traffico telematico viene generata da reti, tutte in tecnologia fidonet (ormai alquanto antiquata, peraltro), che a fronte di un impegno tecnologico dell'utente ragionevolmente modesto, mettono a disposizione "aree" di messaggistica a vario contenuto (si va da tematiche socio-culturali ad argomenti squisitamente ludici, senza soluzione di continuità) ed aree "files" costituite generalmente da programmi di libera distribuzione o da archivi di informazioni (libri in formato elettronico, ricette, leggi e decreti, e così via).
Le caratteristiche tecniche e le modalità di esercizio delle strutture telematiche che offrono i servizi anzidetti, pur usufruendo di linee telefoniche "ordinarie", rendono possibile la massima frammentazione dei costi di gestione e consentono il soddisfacimento di una gran massa di utenti nazionali, che affollano queste strutture in maniera crescente.
Su questo scenario si è improvvisamente imposta la grande Internet, che apre all'utilizzatore dei modems le porte del mondo...?!?
L'utente amatoriale o professionale può così accedere a "providers", cioè a fornitori connessi alla "grande autostrada telematica" e, attraverso di essi, connettersi con tutti gli altri computers del mondo che siano in ugual maniera collegati.
Una volta ottenuto l'accesso, in cosa si concretizza il miraggio Internet?
Nella possibilità di consultare le "newsgroup" mondiali, sui più svariati argomenti... peccato però che la stragrande maggioranza, per non dire la totalità, di esse siano in lingua inglese (è notoria la difficoltà che ha l'italiano medio ad impadronirsi delle lingue straniere) e che la messe di testi ivi presenti, quando non di per sé inutili o insignificanti, sia tale da sommergere qualunque bene intenzionato con centinaia e centinaia di testi al giorno.
I sistemi telematici più famosi (cito per brevità solo Agorà ed McLink) che attualmente consentono l'utilizzo di Internet, mantengono nelle "caselle personali" i testi delle "news" soltanto per un giorno, al fine di evitare un velocissimo quanto ineluttabile riempimento totale delle memorie di massa.
Per chi ha voglia di altro tipo di informazioni, sono disponibili le "mailing list", in cui si scambiano informazioni e si dibatte sui più vari argomenti; anche qui, però, il traffico è intensissimo, la nascita di "aree" in continua evoluzione, l'impossibilità di avere un quadro organico che consenta di scegliere gli argomenti e gli aggiornamenti che si desiderano e, su tutto, v'è la lingua straniera.

Naturalmente Internet offre anche la possibilità di prelevare files in tutto il mondo, con l'aggiornamento più rapido ed intrigante che si possa immaginare... in teoria.
In pratica, invece, accedere ai sistemi più dotati ed importanti (Ibm, Hobbes, Microsoft, tanto per citarne qualcuno in ambito commerciale) è cosa meritevole di dedizione e sacrificio. Una volta che si sia riusciti, solitamente nelle ore più strane al fine di evitare l'eccessivo affollamento del sistema, a connettersi con il computer remoto pieno zeppo di affascinanti files, occorre navigare nelle directory, tutte regolarmente prive di qualsiasi descrizione o riferimento, spulciando lunghissimi elenchi formati da "titoli" scritti con otto lettere per il nome e tre per l'estensione, anch'essi privi di qualunque descrizione.
Nei sistemi più organizzati, è vero, esistono elenchi commentati di quanto è presente e disponibile... ma va prelevato a parte. E qui altre note dolenti. I metodi di prelievo sono lenti, farragginosi ed approssimativi.
Chi non ha "combattuto" con il BGET, con il GET o con l'MGET non sa quanto aleatoria e poco pratica sia la procedura di acquisizione dei files desiderati. Nei momenti di maggior traffico (cioè quasi sempre) si raggiungono velocità di trasmissione pari a pochi bits al secondo, rendendo i tempi di prelievo interminabili... semprecché la connessione regga e non si interrompa per qualche motivo. Se ciò capita... occorre rifare tutto daccapo.

Internet, però, offre anche le connessioni Slip.
Cosa può mai distogliere il vero appassionato dalla possibilità di ottenere collegamenti interattivi multimediali con tutte le grandi "banche dati" del mondo?
Gli Archivi Vaticani o le sale del Louvre si aprono agli occhi curiosi del telematicamatore, il quale, cliccando freneticamente di qui e di là può sapere tutto quello che vuole... sempre in lingua inglese, naturalmente, vedendo nascere (molto lentamente, in modo inversamente proporzionale al crescere della bolletta telefonica) sul proprio video le immagini della cultura internazionale.
Cosa occorre per riuscire in tutto ciò? Nulla di particolare. Solo un computer ben attrezzato per la multimedialità, un modem veloce (a 28.800 bps si va ancora pianino), un software di comunicazione adatto fattosi installare da persone esperte (l'utente non appassionato non è infatti in grado di settarlo da solo) e molto tempo a disposizione. Insomma, alcuni milioni e tanta pazienza. Oltreché la padronanza dell'inglese, è ovvio.

Orbene, cosa si evince da questo sguardo semiserio e sicuramente molto superficiale e lacunoso lanciato sulla "rete delle reti"?
Ho volutamente tralasciato i problemi di sicurezza, i problemi connessi all'amministrazione politica ed economica, per evidenziare solo quelle che a me, umile ed arretrato vecchio appassionato, appaiono come piccole incongruenze ma evidenti abnormità.
Se ognuno di noi si svestisse un attimo dei panni dell'hobbista evoluto ed agguerrito, per vestire solo quelli di una persona "normale", del tutto disinteressata alla tecnologia telematica pur utilizzandola ogni giorno (così come l'automobilista medio lo è per il motore che spinge la propria autovettura quotidianamente) ci si renderebbe subito conto di quanto in realtà Internet sia (almeno per oggi) distante, inutile e poco interessante per la gran massa di potenziali utenti.

Certo, le potenzialità sono evidenti... ma anche i limiti.

Limiti tecnologici, costituiti dalle linee telefoniche dedicate (ingorgate fino all'inverosimile e costosissime da installare e mantenere), dai sistemi connessi (spesso in panne o sovraffollati), dall'enormità di una struttura che nessuno coordina e può coordinare, dalla incredibile quantità di informazioni disponibili, talmente numerose e talmente disgregate e disorganizzate da risultare di fatto inaccessibili.
Il paradosso di Internet è che fra tante informazioni, fra centinaia di siti, migliaia di indirizzi, se non si sa esattamente cosa cercare, dove cercare e come farlo, non ci sarà mai la possibilità di reperire alcunché. Il tutto, pagando comunque costi non irrilevanti.

Conclusioni? Internet è da buttare? Certamente no.
Va bene per un certo tipo di utenza specializzata (ricercatori, operatori culturali, professionisti), merita anche di essere conosciuta e sviluppata, ma di certo non è la "Soluzione Telematica" per eccellenza.
Non lo è, così come una Ferrari, per quanto bella ed affascinante, non è adatta per andare ad acquistare le sigarette sotto casa; per far questo è molto ma molto meglio una bella Cinquecento.

Quanto meno, allora, occorrerebbe affiancare ad Internet altre strutture, altre reti, a tecnologia più povera, che consentano concretamente allo studente squattrinato, all'amatore, alla casalinga o al semplice curioso di raggiungere le informazioni desiderate (molto spesso costituite solo dalla voglia di quattro chiacchiere telematiche) senza possedere esoteriche conoscenze tecniche e senza impegnare stipendi interi in costose risorse informatiche.
Occorrerebbe, insomma, una rete meno galattica, meno zeppa ma più fruibile, che sia non solo potenzialmente utilizzabile ma piuttosto concretamente godibile, con strutture di coordinamento e gestione che possano aiutare l'utenza nell'accesso e nella consultazione.
Occorrerebbe quindi investire energie nello sviluppo di quella tecnologia che ha reso le reti "fidonet style" tanto diffuse nel mondo, evolvendo e potenziandone le caratteristiche migliori, attenuandone i difetti e le imperfezioni che in questi anni sono venute manifestandosi per un processo di inevitabile quanto logico invecchiamento.
Sviluppo e modernizzazione utilizzando e valorizzando l'esperienza maturata, insomma.

Ma tali energie da investire, in una Italia in cui la colonizzazione politica (ne abbiamo piene le tasche!) e/o l'interesse economico sono le uniche molle che spingono gli interessati all'azione, sono di là da venire. E lo saranno per parecchio tempo ancora, a quanto pare, almeno fino a quando un numero ragionevole di sviluppatori non abbiano individuato in questo ambito la direzione da seguire.
Speriamo che, nel frattempo, ciò non significhi la definitiva morte della telematica amatoriale (quella autentica, non quella targata politicamente in rosso giallo o viola a puà), già da tanti prevista e da molti altri auspicata, sostituita da scintillanti "reti delle reti" piene zeppe di siti, di news, di liste e di marchi, ma vuote di interesse per la gente comune o per chi si vuole, soltanto, divertire in serenità.

Ciao!

Enrico
Enrico Franceschetti
E.Franceschetti@Agora.stm.it
2:335/212.1



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############                                                   ###
###  11  ###                                      Bibliografia ###
############                                      La direzione ###

Riassunto:

Come promessovi nel number prec. la recensione dei libri della Feltrinelli non è pronta :)

Prossimamente anche qualcosa su Virtual da parte di Gianluca.... *:) e su una BBS che mi ha segnalato gli inossidabili Cicci+Bosio che sarebbe la BBD Oplà di Torino (011-542106. Voce: 5623565).

Eccovi le puntate prec:

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Visto che il Costa2 ed il .mau. si incazzano se ripeto le cose (occupando BandWidth, credo si dica) vi ricordo che nel number 45 si è parlato di un po' di riviste di Internet:

Internet and Comms Today
Net Guide
.net - The Internet Magazzine

[con un corrige nel number 46] e l'ultima bibliografia estesa risale al number 44 con:

DECODER
INTERNAZIONALE
N E U R A L
W I R E D

La Direzione



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############ Corrige                                           ###
###  12  ###             Gli errori di impaginazione dei Telem ###
############                                    Nick Montanari ###

Riassunto:

Nick, grazie al suo splendido lettore Mac sul number 47, continua a scoprire errori su errori nella mia formattazione... *:(

Mentre il *mitico* Alessandro osa contraddire nientemeno che Costa2 e... dimostrare di avere ragione!

------------------------------------------------------------------

Numeri di Telematicus che causano problemi a Telematicus Reader (Le soluzioni proposte sono da effettuarsi con un text editor).

 046

    la prima linea dell'header di Telematicus va corretta da:
    "...Numero 012- ..."
     a:
    "...Numero 012 - ...",

     cioè aggiungendo uno spazio dopo la cifra 2 di "12".   Questo
     errore di formattazione causa la non visualizzazione del testo.


 047

     la prima linea dell'header di Telematicus va corretta da:
     "...Numero 013- Anno 1995 -104   pag..."
      a:
     "...Numero 013 - Anno 1995 - 104 pag...",
     cioè  aggiungendo uno spazio dopo la cifra 3 di "13" e prima
     della cifra 1 di "104" e togliendo due spazi tra la
     parola "104" e "pag".  Questo errore di formattazione causa la
     non visualizzazione del testo. Occorre altresì trasformare i
     CR+LF in soli CR, altrimenti una serie di quadratini
     apparirà all'inizio di ogni riga causando lo shift del testo a
     destra di un carattere.

Come potrai notare, TRStack è piuttosto sensibile agli errori di impaginazione, soprattutto nella prima pagina e nell'indice. Cerca di stare un poco più attento in futuro...;-) [NdE: <:( ]

Nick Montanari

Big Nick's Point
2:332/406.10

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

From: Alessandro Ghezzer
 Ciao Stefano!

  Ho letto l'ultimo benemerito numero  di  Telematicus (#45), e il tuo
  lodevole articolo sui network providers e relativi costi...

  Ora, se non sono del tutto rincoglionito (e l'ipotesi è  tutt'altro
 che  da escludere  a  priori)  vorrei  farti  notare che,
 probabilmente, vi sono degli errori nel calcolo dei  costi  telefonici
 riferiti  a Telecom: secondo i tuoi calcoli, la tariffa urbana tut
 notturna sarebbe di lire 893, mentre quella  di punta Lire 2.837.

  Orbene, elenco Telecom alla mano, pagina 17, ho ricalcolato il costo:

  nel caso della fascia notturna, la Telecom indica 1 scatto ogni 6
 minuti e 40 secondi.   All'ora  fanno quindi 9 scatti, + 1 alla
 risposta sono 10 scatti; a 127 lire lo scatto equivalgono dunque a L.
 1.270.

  Aggiungiamoci l'iva al 13% (o al 19%???) e siamo già a 1.435 lire,
 come vedi ben lontano dalle tue 893 lire...  (quasi il doppio!)

  Nella fascia di  punta  tu  indichi  2.837  lire:  a  me  risultano invece L.
 3.182...

  E di conseguenza anche le altre fasce...

  Può darsi che mi  sia  incasinato  io,  il  sistema  tariffario
 Telecom  è allucinantemente  demenziale ed è un'autentica impresa
 capire quanto costa il fottuto telefono, uno strumento che pure
 usiamo tutti i santi giorni...

  Se i tuoi calcoli sono giusti  e  i  miei sbagliati fai
 pietosamente finta di niente...

 Ciao.  salutoni, Alex!

Pietosamente, avendo fatto i calcoli durante la notte :-( ho sbagliato i conti. Non ho aggiunto l'IVA e qualche divisione.
Tuttavia nella sostanza le mie conclusioni rimangono valide, dato che le differenze di prezzo su reti non commutate sono elevate.

Stefano



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############ NOTIZIE FIDONET REGION 33                         ###
###  13  ###                                              NEWS ###
############                                              AAVV ###

Riassunto:

Oltre al NetCom del 335 (di cui parleremo il prox number per mia impossibilità nello scrivere l'articolo) non ho avuto notizie da nessuno. *:(
Pur avendole richieste.
Problemi della rete, o proprio non c'è stato nulla di nuovo questo mese?
Arduo mistero. Lo sveleremo la prox puntata!

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*** NET 331 ***
** !NESSUNA NUOVA! **


*** NET 332 ***
** !NESSUNA NUOVA! **


*** NET 333 ***
** !NESSUNA NUOVA! **


*** NET 334 ***
** !NESSUNA NUOVA! **


*** NET 335 ***

Si è svolto il NETCON 335. Parleremo più approfonditamente di questo al prox number.



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Telematicus è formattato a 80 caratteri su 22 righe.
Per stamparlo correttamente *non* usare i font proporzionali.

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Il number di TELEMATICUS è stato corretto con:
Spellita v1.1.5b2 di Marco Minardi (2:332/402.32. Via G. Battisti 8 47100 Forlì) (versione registrata) e redatto con : BOXER 6.0a per OS/2 di Boxer Software (Po Box 3230. Peterborough - NH 03458) (in prova).
BREEZE 5.0 (Kevin Solway. Po Box 207. University of Queensland. St. Lucia QLD 4067. Australia) (In prova).
Questa versione sperimentale in forma HTML è stata preparata (a mano :-) ) da .mau. e testata su Arena 0.96s.

Esistono ben 2 lettori di Telematicus per Mac (Telem 47, 43) ed uno per DOS (Telem 43).

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TELEMATICUS SI PUO' TROVARE IN TUTTI I NODI I.S.N.
(Italian Shareware Network)


#### End of TELEM048 ####