***** Vol. 1 ***** Pag. 1 ***** Numero 6 ***** ==================================================================== @@@@@@ @@@@@ @@ @@@@@ @@ @@ @@ @@@@@@ @@ @@@@ @@ @@ @@@@ @@ @@ @@ @@ @@@@@@@ @@@@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@ @@ @@@ @@ @ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@@@@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@@@ @@@@@ @@@@@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@@ @@@@ @@@@ ==================================================================== Giugno 1991 ==================================================================== Bollettino telematico mensile a cura del network 2:334 - Fidonet Editor terremotatus: Maurizio Codogno Editor smanettans: Massimo Gentilini Editor televideans: Roberto Piola Editor reporter: Franco Carcillo Editor basicus: Renato Rolando Editor novellus: Elio Fenoglio Editor (ita)pacchianus:Alfredo Berlusconi Collaboratori: Tutti voi :-) -------------------------------------------------------------------- IN QUESTO NUMERO : Editoriale, di Maurizio Codogno . . . . . . . pag. 2 Come si riduce il cluster, di Massimo Gentilini . . . pag. 3 Il Telesoftware, di Roberto Piola . . . . . . . pag. 7 Itapac, parte 1, di Alfredo Berlusconi . . . . . pag. 10 Le message bases, di Elio Fenoglio . . . . . . pag. 12 Feedback utenti . . . . . . . . . . . pag. 14 Il programmino, a cura di Renato Rolando . . . . . pag. 16 Curiosita': Il Gergo Hacker - parte 4 . . . . . . pag. 19 I Point del net 334, di Franco Carcillo . . . . . pag. 21 Notizie Fidonet, a cura di Franco Carcillo . . . . pag. 23 Notizie dal net 334 . . . . . . . . . . pag. 24 I nostri bbs . . . . . . . . . . . . pag. 25 ==================================================================== Il materiale presente in Telematicus e' (C) dei singoli autori. E' espressamente consentita la distribuzione e il riutilizzo del bollettino in tutto o in parte, purche' non a fini di lucro e citando sempre la fonte di provenienza. ***** Vol. 1 ***** Pag. 2 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... -----> EDITORIALE ========== Mi scuso innanzitutto con tutti voi 70 lettori (non si parla di manzonianismo, e' la "tiratura" presunta) per la qualita' scadente di questo numero: sto scrivendo su un 8088 di fortuna (grazie Enzo!) e parte degli articoli che avrebbero dovuto comparire sono rimasti su un altro hard disk... In ogni caso nel prossimo numero - doppio, perche' ad agosto vorrei andarmene un po' in ferie anch'io - ricompariranno! Prima di lasciarvi alla lettura "a sorpresa" del numero, giro il dito nella piaga e vi rammento le nuove tariffe telefoniche che dovremmo pagare dal primo luglio prossimo venturo. La TUT sara' in quattro fasce come per le interurbane, con la seguente frequenza: - ore di punta (lun-ven 8.30-13): 1 scatto ogni 4 minuti. - standard (lun-ven 8-8.30, 13-18.30; sab 8-13): 1 scatto ogni 5 minuti. - serali/festive (lun-ven 18.30-22; sab 13-22; dom 8-22): 1 scatto ogni 6'40". - notturne (22-8): 1 scatto ogni 10 minuti. Sono anche cambiate le tariffe interurbane settoriali, ma sono relativamente piu' rare (ad esempio da Torino non se ne possono fare: Ivrea invece ha il settore diviso in piu' reti urbane). Si avvicinano tempi duri.... :-( .mau. ***** Vol. 1 ***** Pag. 3 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... ---> COME SI RIDUCE IL CLUSTER ========================= Scritto, diretto, ed interpretato da Massimo Gentilini, Sysop del nodo 2:332/401, 051/6343719, 2400 24H, 660 mega online. Nota introduttiva: ------------------ Quanto descritto nel seguito e' potenzialmente pericoloso per l'integrita' fisica dei dati su disco (nulla che una formattazione non sistemi) e per quella mentale di chi procede nell'operazione, io vi dico come si fa, se poi sbagliate qualcosa e perdete la contabilita' degli ultimi 2 anni della quale non avete un backup.... sono tutti fatti vostri, io non mi assumo responsabilita' alcuna. L'origine del problema: ----------------------- Uno dei problemi grossi della gestione dei Point e dei BBS basati su di un software di tipo Opus o compatibile, e cioe' con quei soft che, confidenzialmente, usano la base messaggi "fido", e' quello generato dalla gestione dei messaggi MOLTO inefficiente. Infatti la struttura 1 messaggio = 1 file occupa molto spazio inutile su disco. Questo e' causato dall'architettura stessa del Dos, che lavora con il concetto di CLUSTER. Il disco e' diviso in SETTORI, che sono di 512 byte (o almeno tutti i Dos che ho visto hanno i settori di queste dimensioni), a sua volta un certo numero di settori sono uniti per formare un CLUSTER. Ad esempio con il Dos 3.31 ed una dimensione del disco di circa 40 mega il cluster e' formato da 4 settori, occupando quindi 2048 byte. Il Dos non permette ad un file di essere piu' piccolo di un cluster, con il risultato che un file che sia piu' corto della dimensione del cluster lo occupa sempre per intero. Per restare al nostro esempio se creiamo un file lungo 1 byte lo spazio che questo sottrae al nostro disco sara' di 2048 byte. Prova molto semplice da fare, provate a dare "dir" e segnare i byte liberi che il comando riporta, poi battete il comando "echo . > prova" e battete "dir" nuovamente. Vedrete che il file prova sara' di 4 byte ma lo spazio rimasto su disco sara' 2048 byte in meno rispetto a prima, almeno sul mio disco, da voi puo' essere ovviamente diverso (incidentamente questo e' anche un sistema rapido per vedere quanto e' grosso il cluster del vostro disco fisso). Attenzione perche' un file lungo 0 byte non occupa neppure un cluster su disco. Questa situazione e' particolarmente sfavorevole sui BBS o sui Point basati sulla base messaggi fido, dove ogni messaggio (che normalmente e' PIU' piccolo di 2048 byte, da una statistica fatta sul mio BBS circa il 70% dei messaggi e' piu' corto) occupa almeno un cluster. In ogni caso lo spreco di spazio (detto "slack") c'e' sempre, perche' se un messaggio e' di, ipotesi, 2049 byte occupera' due cluster, buttando via spazio. ***** Vol. 1 ***** Pag. 4 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... La cura e' possibile: --------------------- Il Dos pero' ci permette, anche se non esplicitamente, di fare i cluster grandi o piccoli quanto vogliamo (piu' o meno), e' quindi possibile fare dei cluster composti al limite da un solo settore, lunghi quindi solo 512 byte. Le dimensioni del cluster dipendono usualmente dalla dimensione del disco e dalla versione del Dos usata, nella seguente tabella riporto le dimensioni minime del cluster per la massima grandezza: Dimensione cluster (settori) ! Massima dimensione disco -------------------------------------------------------- 512 (1) ! 32 mega 1024 (2) ! 64 mega 2048 (4) ! 128 mega 4096 (8) ! 256 mega 8192 (16) ! 512 mega -------------------------------------------------------- Questi dati sono ovviamente validi per Dos 3.31 o superiori che permettono di fare anche partizioni maggiori di 32 mega. Medicine necessarie: -------------------- E' necessario: Una utility di formattazione intelligente (il format del Dos non sempre va bene, il format del dos 4.01 che uso io ad esempio va bene, quello del dos 3.30 originale Ibm no), che riformatti il disco secondo i parametri gia' scritti nel boot block ed un programma per editare direttamente i settori su disco che permetta di lavorare anche sul settore 0, il boot block. Io ho usato l'accoppiata Norton Ultilities/Safe format di Peter Norton, versione 4.5, ma anche l'accoppiata PcTools/PcFormat della Central Point va altrettanto bene. Sono consigliati anche: - Una calcolatrice con possibilita' di conversione decimale/esa - Una lattina di beveraggio a vostro piacere (per far passare il tempo intanto che il disco formatta) - Una radio sintonizzata su Italia Network - Occhiali da sole - Specchio - Telo da spiaggia Operiamo a cuore aperto: ------------------------ Procedete innanzitutto ad effettuare un backup del vostro disco fisso, dato che sara' necessario riformattarlo ed i dati in esso contenuti saranno perduti. A questo punto, se e' possibile, e' meglio usare Fdisk per ricreare su disco le partizioni e riformattarle senza label o altro, in modo da poter lavorare su un disco il piu' pulito possibile, questo non e' fondamentale ma aiuta. Se cio' non fosse possibile e' sufficiente formattare la partizione da modificare (ed a questo punto i vostri dati sono gia' belli che persi, spero che il backup vi funzioni!!!!!!!!!). ***** Vol. 1 ***** Pag. 5 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... A questo punto usare il sector editor e leggere il settore logico 0 del disco da mofificare. Questo e' il Boot Sector e contie- ne il BPB (Bios Parameter block) che e' quello su cui si basano i formattatori tipo SF o PcFormat per riformattare il disco e scrivere correttamente l'area di sistema. Il BPB inizia dal Byte 0BH (prima c'e' un Jump all'inizio della routine di Boot ed il nome dell'OEM che ha fatto il Dos) e' cosi' fatto (l'asterisco indica quali sono i byte da cambiare). TUTTI i valori indicati, sia qui che in seguito, sono esadecimali: Byte Significato Esa Spiegazione ==================================================================== 0B-0C Byte per settore 00 02 200H=512 Byte x settore 0D * Settori per cluster 08 8 settori x cluster = 4096 byte 0E-0F Settori riservati 01 00 Settori riservati dal DOS, NON indica quelli usati da Fat e Root, lasciateci quel che c'e'. 10 Numero di Fat 02 Normalmente ci sono due Fat 11-12 Entrate nella Root 00 02 200H=512 file nella root al massimo 13-14 Numero totale dei FE C8 I settori del disco, e' una Settori nel volume misura indipendente dal Cluster, non toccare 15 Media Desc. Byte F8 Numero che indica che device e', F8=Hard Disk 16-17 * Settori per ogni Fat 05 00 5 settori per Fat Per procedere alla modifica e' sufficiente modificare i Byte 0D e 16-17. Per prima cosa e' necessario indicare nel byte 0D quanti setto- ri per cluster utilizzare, secondo la tabella esposta poc'anzi e relativamente alla dimensione del disco fisso. Il numero DEVE essere una potenza di Due, NON e' possibile, ad esempio, fare dei cluster lunghi 3072 byte. Supponiamo ad esempio di vole modificare il valore sopra in modo da fare dei cluster da 1024 byte, ci andra' scritto 02. A que- sto punto e' anche necessario modificare anche i byte 16 e 17 per- che', essendoci piu' cluster sul disco, la Fat non sara' piu' suffi- ciente a contenere le informazioni su tutto il disco. Questa opera- zione e' quella piu' critica, dato che dipende da che tipo di Fat avete sul disco. Innanzitutto salvate il settore modificato con il numero di cluster cambiato (oppure non salvatelo e fate tutte le modifiche dopo) e andate ad esaminare il settore successivo, questo e' il primo settore della FAT e contiene il tipo di Fat che avete. La fat puo' essere a 12 o a 16 bit e riconoscere il tipo e' sempli- ce. I primi byte della Fat sono infatti F8 FF FF per la Fat a 12 bit e F8 FF FF FF per quella a 16 (in pratica c'e' un FF in piu'. Per la cronaca il primo F8 e' la copia dell'analogo valore alla locazione 15 del BPB). Se la vostra Fat e' gia' a 16 bit nessun problema, se invece e' a 12 dovrete aggiungere il terzo FF sia nella prima che nella seconda Fat (che si trova poco dopo). ***** Vol. 1 ***** Pag. 6 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... A questo punto (dopo cioe' aver normalizzato la Fat se cio' era necessario) tornate sul settore 0 e dovrete cambiare i byte 16 e 17 per cambiare le dimensioni della Fat. Se la Fat era a 16 bit e' sufficiente prendere nota dei valori originari e moltiplicare per 2, 4 o 8 a seconda del nuovo valore, dato che ora, avendo calato il numero di settori per cluster, ci sono piu' cluster su disco. Ad esempio se prima il cluster era for- mato da 8 settori ed ora e' formato da un solo cluster ci saranno 8 volte i cluster originali e la Fat dovra' essere 8 volte piu' lunga. Altro esempio: se prima il cluster erano formati da 4 settori e voi avete modificato il tutto per fare si' che siano formati da un solo settore e' sufficiente moltiplicare per 4 il valore originale, se invece avete settato il tutto per due settori per cluster dovrete raddoppiare il valore originale. Attenzione che TUTTI i calcoli vanno fatti in esadecimale. I valori ottenuti andranno poi arrotondati in modo da aggiungere 1 o 2 cluster per avere un numero pari come misura precauzionale (infatti se la Fat e' troppo lunga non ci sono problemi, ce ne sono se e' troppo corta, il numero pari e' un semplice estetismo). Se invece avevate la Fat a 12 bit e l'avete moltiplicata por- tandola a 16 dovrete fare un conto per vedere che valore mettere. Detto conto si fa tenendo presente che ogni settore messo a disposi- zione della Fat (nel caso della Fat a 16 bit) contiene le informa- zioni relative a 256 cluster. E' percio' necessario sapere quanti settori sono su disco (informazione che si trova ai byte 14 e 15 del BPB) e fare la seguente operazione: (Numero di settori del disco/settori per cluster)/256 e come al solito aggiungere 1 o 2 per sicurezza. Ad esempio se io ho 32000 settori sul disco (cioe' un disco di 16 mega) ed ho settato il cluster in modo da avere due settori per cluster (cluster da 1024 byte) otterro': (32000/2)/256=62.5 che arrotondero' a 64 per sicurezza. Questi valori decimali vanno poi, come sempre, inseriti come valori esadecimali. Un altro conto approssimativo e', sapendo la dimensione del disco, ((dimensione del disco/512)/settori per cluster)/256 A questo punto salviamo il settore modificato ed effettuiamo un Boot, in modo che il Dos legga il nuovo BPB del disco. Ricordatevi di fare il Boot se no non funziona nulla. Ora e' sufficiente lanciare il Safe Format di Norton (o il Pc Format o il format del Dos, ma non c'e' garanzia in quest'ultimo caso) e questi formattatori andranno a leggere il BPB esistente su disco e riformatteranno tutto di conseguenza, scrivendo correttamen- te la nuova Fat e la Root al posto giusto. Formattate il disco e se va tutto bene avrete un disco con un cluster piccolo. A questo punto lanciate CHKDSK /F e controllate che vada tutto bene (anche il Norton Disk Doctor o il DiskFix sono utili) e, per controllare che non ci siano problemi di fat riempite completamente il disco fino a lasciare 0 byte free e lanciate i diagnostici di nuovo. Se, con il disco completamente pieno, non accadono errori e' altamente improbabile che questi avvengano in seguito (se questo passo vi pare noioso pensate che io l'ho fatto con un volume da 512 mega per controllare....). Questo test e' necessario perche' se la ***** Vol. 1 ***** Pag. 7 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... Fat e' troppo piccola il dos scrive gli ultimi byte della Fat sulla root directory ed il disco si rovina, se e' giusta (o al limite troppo grande) non succede nulla. Altra cosa da fare e', se il disco aveva dei settori marcati come difettosi, lanciare una utility per testare il disco e marcare i settori difettosi dato che si sara' probabilmente persa la rela- zione settore difettoso/settore marcato che c'era in precedenza. Prima e dopo la cura: --------------------- Per invogliarvi nell'operazione vi riporto due o tre dati di prima e dopo la cura, relativi alla directory del mio point, conte- nente circa 1200 messaggi. Cluster 2048 Cluster 512 Spazio Effettivamente occupato 2.804.629 2.804.629 Spazio usato Cluster compresi 4.640.768 3.225.088 Percentuale di disco sprecato 39% 13%' Come potete vedere 1 mega e mezzo abbondante guadagnato senza sforzo alcuno. Note finali: ------------ Ci sono alcune note che vorrei fare. La prima e' che le Norton Utilities, a partire dalla versione 5.0, rilevano, tramite il Norton Disk Doctor, che e' stato fatto il cambiamento (sto tentando di capire come lo rilevano per rimediare ma non lo capisco) e vi dicono che il disco e' diverso da quello che il Dos pensa che sia. Voi NON lasciategli sistemare nulla e non vi preoccupate. Io e' due anni che ho il BBS cosi' e non e' successo nulla. La seconda e' che, sempre nelle NU a partire dalla 5.0, il nuovo Disk Edit vi permette di modificare il disco senza andare a lavorare direttamente sul settore 0 ma indicando direttamente cosa cambiare. Cio' rende il lavoro piu' facile ma meno divertente. La terza e' che alcuni controller e dischi fissi (ad esempio il Perstor, i dischi IDE, probabilmente gli SCSI) NON vi lasciano fare questa modifica nel disco da cui avviene il boot. Probabilmente e' dovuto alla loro "troppa" intelligenza. Ciao e buon lavoro.... ---> IL TELESOFTWARE =============== [NdE: sembra che la RAI detenga il copyright su alcuni dei programmi trasmessi via TeleSoftware... non dite poi che non vi avevo avvertiti! .mau.] Non so se ve ne rendete conto, ma noi siamo immersi per sei ore al di' in un mare di files che aspettano solo di essere ciucciati senza spendere uno scatto di telefono. ***** Vol. 1 ***** Pag. 8 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... Se il vostro televisore dispone di Televideo, avrete di certo notato la pagina 750: Telesoftware e quindi saprete che la RAI tra- smette, tra le 12 e le 18, frammiste alle pagine del televideo, anche barche di programmi, che possono essere catturati dall'etere con la famosa scheda (o, quando il servizio era solo sperimentale, con l'apposito televisore Seleco collegato al computer). Venerdi' scorso mi e' arrivato (finalmente!) il decodificatore. Un bustone immenso e ben imbottito, stile Postal Market (nel "pac- chettino" ci sarebbe potuto stare anche un Amiga 500, senza l'ali- mentatore). Apertolo avidamente, ne sono usciti: - 1 scheda per PC, che occupa 2 slots lunghi (e' quasi intera- mente occupata dal sintonizzatore PLL, schermato e piuttosto spesso) - 1 coperchietto per il pannello posteriore del PC, con foro per farci passare il cavo, con due viti e due rondelle (tutto la- sciava pensare che il pannellino fosse da montare sulla scheda con le due viti, ma non e' cosi': montandolo correttamente, il blocco non si infila nel PC: ho dovuto montare una vite sola, con un certo gioco). Il coperchietto era stato separato dalla scheda per rispar- miare spazio nell'imballaggio (!). - Una busta di cartone pesante, dimensione circa 40 cm per 25, che conteneva UN dischetto con il software di gestione. Scopro con disappunto che si tratta del set Seleco: E' in commercio (ma costa 50 carte di piu') anche la soluzione Colby Video, decisamente mi- gliore. - Una busta di carta con un modulo da ritornare al mittente per informare che la scheda era arrivata ed un foglio di adesivi "RAI Televideo" da piazzare sul computer, sulla macchina (se ce l'avete), sulla moto (idem), sulla bici, eccetera... - Qualche paginetta, emessa su modulo continuo da una stampante ad aghi, che NON diceva come installare la scheda, ne' cos'era il televideo, ne' il telesoftware, ne' a quale dei due jack e' da col- legare l'antenna e a quale attaccare il monitor....inoltre le istru- zioni per l'installazione del software sono palesemente errate... Fase successiva: mi sono impadronito di un cacciavite ed ho aperto il PC (mi scuso con gli utenti che hanno cercato di collegar- si quella sera.... e' abbastanza difficile che il BBS risponda men- tre subisce un'operazione a cuore aperto...). Infilata in un modo o nell'altro la scheda, richiudo, ricollego, aggiungo al groviglio di cavi che normalmente risiedono dietro al PC anche il cavo dell'an- tenna, accendo.... Tutto bene: non si sente puzza di bruciato mentre sul monitor appaiono i messaggi del boot. Inserisco il dischetto e lancio A: INSTALL... OK Lancio il programma.... Compare uno splendido menu: prima opzione: Sintonia Automatica: vaiiiii.... Una manciata di secondi e mi compare in una finestrella la prima riga di una pagina del televideo RAI, nonche' l'ora prele- vata dall'orologio atomico del Galileo Ferraris (altro che la D'bri- dge net che distribuira', bug permettendo, l'ora atomica di Washing- ton!). Sintonizzato! Seconda opzione: memorizza canale; OK. Menu successivo; Visualizza Pagina. Il tutto avviene piu' o meno come in Televideo: si da' il numero... si aspetta.... compare ***** Vol. 1 ***** Pag. 9 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... la pagina (a risoluzione 320x200; se avete EGA o VGA c'e' anche il colore...) Premo un tasto. Mi chiede se voglio memorizzarla... il testo viene salvato su file in un formato che non e' esattamente puro ASCII, ma sono allo studio programmini di conversione.... E adesso: il Telesoftware! Prima nota: la velocita' e' PAUROSAMENTE lenta (cronomentro alla mano, stimo una velocita' effettiva di 666 bauds). La Seleco ha annunciato una prossima release del software che dovrebbe migliorare alquanto le cose catturando quattro programmi contemporaneamente (e raggiungendo cosi' la folle velocita' di 2400 bauds). Seconda nota: non e' possibile il download in modalita' comple- tamente automatica (cioe': pensavo di mettere un evento nel BBS che ad una certa ora faceva iniziare il download. Anche con KeyStack et similia non c'e' nulla da fare perche' se si preme un tasto qualsia- si durante il download, questo viene abortito di brutto (e senza crash recovery). Vediamo di approfondire successivamente il lato tecnico della trasmissione dei files. L'immagine sul video si forma con un pennellino che scandisce tutto lo schermo riga per riga. Tra l'ultima riga e la prima c'e' un certo tempo, in cui il prennellino deve riattraversare tutto il video. In questo piccolo periodo l'emittente televisiva pompa infor- mazioni in digitale, che vengono interpretati come schermate di televideo e/o files. In ogni ciclo di circa 40 secondi la RAI trasmette circa 600 pagine, in maniera sequenziale, alcune delle quali non sono visua- lizzabili, ma contengono (adeguatamente compattati) blocchi di fi- les. In un primo ciclo di 60 pagine, una ventina sono dedicate ai primi blocchi di altrettanti files. in un secondo ciclo sono tra- smessi tutti i secondi blocchi e cosi' via.... Quando si e' terminato di trasmettere un file, l'emissione viene ripresa dall'inizio. In tal modo, se c'e' stato un errore di ricezione alla prima passata, si riprendera' il blocco alla successiva passata dello stesso (ogni blocco e' adeguatamente condito con sistemi di identi- ficazione degli errori). E' da notare anche che, qualora si inizi il download con la ricezione di un blocco IN MEZZO al file stesso, e non all'inizio, questo viene comunque catturato, e l'archivio sara' ricomposto dopo che si saranno collezionati tutti i blocchi (altrimenti, dovreste attendere ogni volta che rispunti il primo blocco). Solo un'annuncio diciamo "pubblicitario": tutti i files che catturo li metto a disposizione sul mio BBS: Tecnosoft, 2:334/306, 0121-500663. Quelli arrivati finora sono: - Economia e ricchezza del lessico - Isomorfismi - Master Mind - PC Write - Avatara (romanzo) - Esattamente 50/100 anni fa avvenne.... ***** Vol. 1 ***** Pag. 10 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... Inseriro' automaticamente in area NEWS.ITA messaggi sulla si- tuazione dei miei downloads dall'etere. @ @ Ciao Roberto Piola, 2:334/306.1 \___/ ---> ITAPAC ====== Comincia in questo numero una trattazione di Itapac da parte di "Alfredo Berlusconi", nome d'arte di un noto frequentatore dei bbs. Buona lettura! .mau. Inizio con questo primo articolo, una serie di relazioni ri- guardo le reti a commutazione di pacchetto mondiali. Il problema piu' grosso e' lo stabilire da cosa partire e parlando di quali argomenti. Dopo innumerevoli sofferenze mentali O:-), mi sono deciso a raccogliere dati a partire dalla rete a pacchetto italiana. Questa veramente sofferta decisione e' stata causata dal persistere dell' atteggiamneto monopolistico di Padron Sip. Tutti quanti abbiamo avuto a che fare con coi lati peggiori di questo sistema (leggi bollette salate inappellabili nonche' pagamento di tasse nonostante siano gia'state fatte decadere dal governo). Rimane comunque mia intenzione quella di divulgare al massimo le possibilita' (poche ma buone, e soprattutto legali!) di by-passare il monopolio Sip. Oramai tutti sanno che le maggiori reti americane hanno aperto delle porte commutate in numerosi capoluoghiitaliani e questo, ne sono fortemen- te convinto, portera' il servizio pubblico ad essere in diretta concorrenza con chi, forte di esperienze quasi trentennali, ha del settore una forte conoscenza e cultura e, soprattutto, un grosso rispetto per gli Utenti. Il materiale che riporto nella parte de- scrittiva e' stato prelevato in varie bbs e rappresentano l'ossatura del testo. Lo stesso materiale e' stato da me medesimo modificato e variato cosi' da raccogliere le ultime novita'. I testi originali comunque, rimangono conservati nella "dialettica", e questi rappre- sentano circa il 30 per cento del totale dattiloscritto. QUESTO NUMERO: Parte prima :generalita' sulla rete a commutazione di pacchetto: X25 e X28. PROSSIMI NUMERI: Parte seconda:NUI NUA DNIC: generalita' e struttura. Parte terza :Elenco dei DNIC mondiali Parte quarta :Il collegamento via Itapac:segnali di rete, profili e parametri. Parte quinta :Parametri del PAD:dettagli sui settaggi I Parte sesta :Parametri del PAD:dettagli sui settaggi II Parte quinta :Parametri del PAD:dettagli sui settaggi III Parte ottava :Segnali di errore e profili standard. Parte nona :Le deficienze di Itapac I Parte decima :Le deficienze di Itapac II:Chi e' Gino Pacchetto? Parte undic. :I costi di Itapac ***** Vol. 1 ***** Pag. 11 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... ITAPAC ------------ Itapac e' la rete italiana a commutazione di pacchetto. Il protocollo di trasmissione "a pacchetto" e' cosi' chiamato in quanto i dati in viaggio nella rete sono di volta in volta assemblati in gruppi di 255 bytes (pacchetti), dotati di un indirizzo di rete fisico verso cui vengono letteralmente spediti. I pacchetti possono contenere dati di diversi proprietari, dividendo in questo modo il costo della trasmissione e ottimizzando il traffico nella rete. Tutto questo e' pero' del tutto trasparente all'utente, che non dovrebbe accorgersi della commutazione e lavorare a tutti gli effet- ti in un apparente "real time". In realta' spesso capita di osserva- re intervalli di attesa enormi che costringono gli assidui utilizza- tori come me a procedere ad una sconnesione forzata (Hunh-up ;-{ ).Come tutti i protocolli, anche la commutazione di pacchetto neces- sita di un software di gestione. Per definizione, tutti i terminali in grado di supportare la commutazione vengono detti PAD (packet assembler - disassembler) e operano secondo le definizioni CCITT X25. Il costo di un PAD e' per forza di cose molto elevato. A parte l'hardware, quello che richiede maggior sforzo di installazione e' il software: un PAD locale necessita di un'opera di manutenzione costante e di una supervisione efficiente. Normalmente, la maggior parte degli utilizzatori preferisce delegare la commutazione ad un ACP Server cui si collega e che provvede a trasformare il protocollo a pacchetto X25 in uno X28 asincrono o pseudo asincrono, compatibile con i normali MODEM a disposizione. L'utente diviene cosi' DTE (Data Terminal Equipment), si collega ad un ACP (Adattatore-concen- tratore di Pacchetto) e puo' operare in trasparenza senza problemi di sorta. Il collegamento al PAD puo' avvenire in due modi: 1) DIRETTO - Ossia via cavo, dedicato, installato apposta dal- l'Italcable. Il costo e' notevole, ma garantisce una pulizia di trasmissione ineguagliabile. 2) COMMUTATO - Ossia per telefono (linea commutata, da non confondere con l'ACP); il costo e' assai ridotto, ma i disturbi della linea rendono a volte le trasmissioni inaccettabili :-(. L'u- tente X28 DIRETTO e' anche dotato di un indirizzo di rete proprio (NUA) che e' possibile chiamare come tante altre NUAs. Se questo X28D e' fatto per ricevere chiamate, puo' tranquillamente avere piu' di una NUA e spesso queste NUAs sono similari nei primi 7 caratteri (attualmente le NUAs hanno 8 caratteri) e contengono numerazioni aggiuntive oltre l'ottava cifra, fino ad un massimo di 10 cifre totali di NUA effettiva ( esclusa del DNIC). L'utente X28 COMMUTATO puo' solo chiamare altri DTE, ma non puo' ricevere chiamate, essendo privo di indirizzo fisico reale ( una NUA in effetti, gli viene comunque attribuita). In effetti l'unico indirizzo fisico a cui corrisponde e' quello del PAD a cui si e' collegato. Dato che il DTE considerato chiama da un numero di telefono qualunque, se potes- se anche ricevere chiamate da un altro DTE significherebbe che l'Hardware e' in grado di tracciare la chiamata, e gli utilizzatori a sbafo di Itapac sarebbero tutti nei guai. A parte la qualita' del- la trasmissione, non c'e' alcuna differenza tra i due tipi di X28: entrambi necessitano di un modem, il primo collegato alla linea te- lefonica, il secondo a quella dedicata. D'ora in avanti ci riferire- ***** Vol. 1 ***** Pag. 12 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... mo sempre a terminali X28 commutati, in quanto chi legge Telematicus di solito e' commutato. [io no... :-) .mau.] Gli ACP a loro volta fanno capo agli NCP (Nodi di Commutazione di Pacchetto) con funzioni di transito o di accesso per i DTE X25 e di commutazione locale. Gli NCP sono collegati tra loro ad elevata velocita' (64Kbit/s), mentre gli ACP sono collegati ai nodi NCP a 9600 bit/s. +------------+---------------+-----------+--------+-------------+ | CLASSE DI | MODALITA' DI | VELOCITA' | PROTO- | RETE DI | | UTENTI | TRASMISSIONE | AMMESSE | COLLO | ACCESSO | +------------+---------------+-----------+--------+-------------+ |Terminali a | Start-Stop | 300/1200 | X28 | telefono o | | carattere | full/half dupl| baud | | dedicata | | | |MNP4(4/90) | | | | | |2400(7/91) | | | +------------+---------------+-----------+--------+-------------+ |Terminali a | HDLC | 2400/9600 | X25 | linea | | pacchetto | full duplex | baud | | dedicata | +------------+---------------+-----------+--------+-------------+ Lo standard CCITT rende possibile l'interallacciamento di Ita- pac agli altri Networks esistenti nel mondo. In pratica gli NCP sono collegati come lo sono le grandi centrali telefoniche. Comunque tutto il traffico europeo in transito per gli USA o per altri paesi quali Australia, Argentina, Giappone ecc. passa per Barcellona- Spagna poi via satellite. ---> LE MESSAGE BASES ================ Nell'ambiente fidonet e' problema interessante quello dell'ar- chivio della messaggistica ricevuta e scritta; sono stati sviluppati ed implementati soprattutto due formati, il formato IFNA e quello QUICKBBS. Il formato IFNA Si basa sull'archivio della messaggistica in files separati, terminati da un'estensione .MSG e aventi come nome un numero pro- gressivo: 1.MSG, 2.MSG, ecc...; detti files vengono memorizzati in directories differenti, a seconda della conferenza cui appartengono. Molti echomail processors (cioe' quei programmi che si occupano del trattamento e dello smistamento della posta in arrivo/partenza) supportano un file abbastanza standard, detto AREAS.BBS; in questo caso, se volessimo associare alla conferenza TURBO_P.ITA una ben precisa directory, dovremmo scrivere per esempio: \COMM\AREAS\TURBOP TURBO_P.ITA 334/306 .... dove nell'ordine il primo campo indica la directory di arrivo della conferenza, il secondo il suo nome specifico (o TAG) e il terzo il nodo di arrivo (o di partenza, dipende da come lo vogliamo usare); se vogliamo spedire posta per piu' nodi, bastera' aggiungere i loro indirizzi matrix. ***** Vol. 1 ***** Pag. 13 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... Non dilunghiamoci pero' sulle specifiche fidonet e passiamo oltre. Il vantaggio della base messaggi IFNA e' quello di poter manipolare con estrema facilita' i messaggi, che sono organizzati in files separati; un RENUM di messaggi e/o una cancellazione degli stessi diventano normale routine. Lo svantaggio? normalmente questi messaggi vengono memorizzati su Hard Disk, e questi sono partiziona- ti in clusters, che come scrive sopra il Gentilini sono la dimen- sione minima del file che il DOS vede. Di qui si capisce come un elenco di messaggi .MSG (che di soli- to non superano di molto il K) comportino sprechi di spazio conside- revoli; inoltre la ricerca di nomi o parole nella intera base mes- saggi si fa piuttosto ardua e lenta. Si puo' risolvere il problema con una piu' recente base messag- gi, la base QUICKBBS. La base QUICKBBS In questa base, a differenza della base IFNA, i messaggi sono organizzati in una maniera molto piu' compatta. Mi spiego meglio: si puo' distinguere un messaggio come formato da due parti: una, di dimensione FISSA, costituente il cosiddetto HEADER, che contiene mittente, destinatario, soggetto e altre informazioni tecniche; la seconda, il TESTO, variabile ovviamente, il cui contenuto e' ovvio. Bene, nella base messaggi QUICKBBS i vari HEADERS vengono memo- rizzati in un file, il cui nome e' MSGHDR.BBS; detto file contiene le informazioni gia' dette, piu' un numero che indica la posizione, in un secondo file, del testo corrispondente. Questo secondo file e' MSGTXT, e contiene in sequenza tutti i testi dei messaggi. Questa e' l'ossatura della Quick message base; in realta' esi- stono files di appoggio per velocizzare le ricerche, ma e' una que- stione piu' sottile che potrei approfondire in seguito. Come vengono individuate le conferenze? Questa volta non c'e' piu' la directory, ma esistono le BOARDS: numeri (da 1 a 200, in genere), memorizzati in MSGHDR.BBS, che iden- tificano la conferenza di appartenenza del messaggio e che, nel nostro AREAS.BBS, verrebbero cosi' indicati: 15 TURBO_P.ITA 334/306 ..... Per ora limitiamoci ad un giudizio su questa base messaggi; la QUICKBBS elimina il problema dello spreco (e ve lo dice uno che e' passato dalla IFNA alla QUICKBBS!) e velocizza di molto ricerche per nome/argomento, ecc... Svantaggi: puo' succedere che per inconve- nienti vari si corrompa il file MSGHDR.BBS; in questo caso verranno persi quasi sicuramente una buona quantita' di messaggi. Inoltre il RENUM/PACK della QUICKBBS risulta piu' lento, dato che il programma deve riscrivere completamente un file la cui dimensione puo' anche essere cospicua. Esistono tra l'altro echomail processors che supportano en- trambe le basi messaggi; uno di questi e' WMAIL, prodotto qui nel 334/100 da Silvan Calarco. Inoltre esistono editors, come FM, l'edi- tor di Front-Door, che supporta in lettura/scrittura entrambi i sistemi. A tutti coloro che intendono sviluppare una base messaggi come points, ad esempio, consiglio l'uso dell'accoppiata FD + WMAIL; io ***** Vol. 1 ***** Pag. 14 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... ad esempio uso FD, con la sola MATRIX come IFNA e le restanti confe- renze come QUICKBBS; personalmente mi e' sembrata la soluzione piu' conveniente e meno dispendiosa in termini di spazio. Elio Fenoglio 334/306.4 ---> FEEDBACK UTENTI =============== Come direbbero i Grandi Direttori, riceviamo e volentieri pub- blichiamo: Ai sysops del Progetto Telematicus Caro sysop, siamo due giovani astucci (abitanti di Asti :-)) e, leggendo Telematicus (la splendida tele-rivista edita dal net 334 ed oltre...) siamo stati come folgorati da un'idea $-) Infatti vorremmo proporvi di, per cosi' dire, "allargare gli orizzonti" di questa rivista. Che ne direste, innanzi tutto, di utilizzare altri due canali di distribuzione? Per spiegarci, si potrebbe continuare a mettere on line per il download la rivista, ma si potrebbe anche: - distribuirla via posta, gia' bella e stampata - distribuirla via dischetti (questa soluzione si aprirebbe su varie strade:il mondo DOS, quello AMIGA, ATARI ed altri), inserendo magari in ogni dischetto qualche Kb di software PD. Qui, finalmente diciamo noi, si arriva anche alla spiegazione della faccina dollarosa di cui sopra: queste nuove (e sinceramente piu' comode) forme di distribuzione verrebbero infatti a costare qualche cosa all'utente finale, e cosi' eccovi il "listino prezzi": - 3.000 lire per ogni copia stampata di Telematicus, piu' 500 lire per le varie spese postali (totale 3.500 ;-)), o l'abbonamento annuale di 30.000 lire - 5.000 per ogni dischetto 5.25" (360k) o 8.000 per quelli a 3.25" (720k), piu' un'aggiunta di 5.000 lire per i rispettivi forma- ti a alta densita'. Ci sarebbe anche la possibilita' di un abbona- mento annuale, al prezzo del singolo dischetto moltiplicato per dieci. Sembreranno prezzi un po' elevati, ma non dobbiamo dimenticare la praticita' di questi nuovi canali di distribuzione e, nel caso dei dischetti, la quantita' di software P.D. disponibile nelle vo- stre (splendide!) BBS. Infatti, col primo numero, si invierebbe (oltre ovviamente al Telematicus) la lista completa di tutto il software presente sulle BBS facenti parte del Progetto Telematicus (bel nome, vero ?), piu', come "regalino", qualche programma di quelli che bisogna avere, come il Pkzip, l'LHArc, o qualche utility e giochi. Poi, dal numero successivo, si continuerebbe sempre ad inviare la lista aggiornata di fresco piu' i files scelti dall'uten- te attraverso un apposito modulo da uploadare o inviare per posta alla redazione. ***** Vol. 1 ***** Pag. 15 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... Il ricavato da tutta questa faccenda, andrebbe poi cosi' ripar- tito: il 60% alla "Cassa Telematicus" (ne parliamo fra un attimo), il 40% ai sottoscritti (che si accollano le spese ) Vi spieghiamo un'attimo cos'e' questa Cassa Telematicus: e' un fondo in cui con- fluisce, appunto, il 60% del ricavato dalla vendita di Telematicus, piu' altri eventuali versamenti, e che puo' servire per svariate iniziative. Fra queste, la piu' importante potrebbe essere il "paga- mento dei lettori": questo non voul dire che, per farci leggere dobbiamo pagare qualcuno (!!!), non ne ha bisogno, la rivista; que- sto infatti non e' che un incentivo alla partecipazione attiva degli utenti: e' gia' allettante di per se' vedere il proprio articolo pubblicato su un giornale come Telematicus, ma se si riceve anche un compenso, l'invito diventa irresistibile. Telematicus potrebbe quindi assumere l' aspetto della "rivista scritta dai lettori", un qualita' molto importante e utile a farla crescere. Questo incentivo economico, consisterebbe in 2.500 lire, da inviare a mezzo di vaglia o da sfruttare come sconto (meglio!!) su eventuali abbonamenti o acquisti. Questa, in poche parole (non sparateci!) e' la nostra idea: se ha suscitato anche in voi interesse, lasciateci un messaggio (a Silvio Porcellana o ad Andrea Rodolico). Occhei, anche se non sono un sysop :-) sfrutto la mia idea di Editor Princeps per dare la mia risposta per primo. Quando nel novembre scorso ho fatto uscire il numero zero di Telematicus, le motivazioni che mi hanno spinto a passarci delle ore sopra con un ritorno monetario ovviamente nullo sono state la volon- ta' di spezzare l'immobilismo presente nel net 334 (non solo in questo, anzi, ma non ho mai intenzione di fare il passo piu' lungo della gamba) e soprattutto il potere fare conoscere un po' di piu' il vero valore della telematica ai cosiddetti "puppasoftware" uti- lizzando lo stesso loro modo di comunicazione: il downloadaggio. Ho sempre detto esplicitamente a tutti i sysop interessati che potevano lasciarlo leggibile on line come rubrica, messo su teletext o come bollettino, ma doveva sempre esserci la possibilita' di prelevare la copia. Non avrei percio' nessuna difficolta' a fare si' che in un dischetto di programmi PD e shareware in vendita sia anche presente una copia di Telematicus, ma non sono assolutamente d'accordo sul chiamare il risultato Telematicus. Stampare la rivista non ha senso: Telematicus e' nato per essere visto principalmente a video (risparmiamo sulla carta!), e la qualita' che si potrebbe ottenere anche su una laser non e' certo delle piu' eccelse. Certo, si potrebbe benissimo impaginarla con un qualche pacchetto DTP - ho un esempio di rivista elettronica che funziona in tale modo - ma a parte la perdita dell'immediatezza che questa newsletter possiede (spero :-) ) a mio parere ci si avvierebbe verso una ben difficile strada, in concorrenza con gente ben piu' agguerrita. Quello che non capisco proprio e' invece l'idea della "rivista scritta dai lettori". Quando sento frasi di questo tipo, mi si rizzano sempre le antennine populistiche. Quello che si spaccia per "partecipazione della gente" e' nel 95 per cento dei casi un sistema ***** Vol. 1 ***** Pag. 16 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... per perpetuare il dominio di pochi facendo credere agli altri di essere anche loro protagonisti. Se qualcuno pensa di avere qualcosa da dire che riguarda la telematica e' sempre stato il benvenuto, ma se non vuole spedircelo perche' non pensa sia giusto darlo via gratis, ha tante altre possibilita' a questo mondo... faccia pure. Bene, io la mia l'ho detta. Aspetto un'accesa discussione.... con i punti salienti che trattero' a luglio. Scrivete a Telematicus, matrix 2:334/100.5 ! .mau. ---> IL PROGRAMMINO ============== [NdE: Il nostro amighista Renato Rolando lascia per questo mese la rubrica VIVAMIGA e presenta un programma che sfrutta la REQ.LIBRARY. .mau.] Innanzitutto le scuse per un articolo cosi' breve e misero, ma il sottoscritto ha avuto la pessima idea di comprare un 2000 e que- sto non gli sta procurando che grattacapi (perche' usato 8-) ). Comunque imperterrito continuero' a sfornare castronate fintan- to che avro' una tastiera su cui poggiare i miei avidi polpastrel- li... OK vi lascio al listato : ***[ CUT HERE ]******[ CUT HERE ]******[ CUT HERE ]*** 'V 1.2 By RRE of TTH on 1991 'Compilato con HI-SOFT BASIC 1.05 ( e la REQ.BMAP ) 'RRE, a member of TTH. FIDO -=> 2:334/100.9 'grazie a Commodore Gazette ed ai suoi interessanti articoli. 'Presenti : Richiesta $/Long,Gadget Booleani/$ con REQ.library REM $OPTION W+ 'Altrimenti mi segnala l'exec DEFINT a-z LIBRARY "libs:req.library","libs:exec.library" LIBRARY "libs:intuition.library" DECLARE FUNCTION TextRequest& LIBRARY DECLARE FUNCTION GetString& LIBRARY DECLARE FUNCTION GetLong& LIBRARY DIM SHARED TRS&(100) 'struct TextRequest DIM SHARED GTL&(100) 'struct GetLongRequest FUNCTION GetStr%(Buffer$,Title$,nchar) '******************************************************************' ' IN : ' MAX ' 500 Buffer$ = Il testo da fare apparire (500 e' arbitrario) ' Title$ = Testo della Window ' OUT : ' 0/1 a seconda se ha avuto esito positivo o no ' con 1 riporta in Buffer$ il scelto ' '*******************************************************************' LOCAL SCELTA&,A$,X X = 1 Buffer$ = Buffer$ + CHR$(0) + SPACE$(500-LEN(Buffer$)) Title$ = Title$ + CHR$(0) SCELTA& = GetString&(SADD(Buffer$),SADD(Title$),0, nchar,LEN(Buffer$)) IF SCELTA& = 0 THEN GetStr% = 0 ELSE GetStr% = 1 WHILE MID$(Buffer$,X,1)<> CHR$(0) A$ = A$ + MID$(Buffer$,X,1) X = X + 1 WEND Buffer$ = A$ END IF END FUNCTION FUNCTION GetLng&(Title$,default,min,max) '******************************************************************' ' IN : ' Title$ = Titolo ' default= se 0 non mostra nulla ' min/max= massimo e minimo valore ammesso ' OUT: ' 0 se non si e' selezionato nulla ' X il numero selezionato '******************************************************************' LOCAL GTL&,SCEGLI& GTL& = VARPTR(GTL&(0)) ' ** STRUCT DEL GetLongStructure ** POKEL GTL&,SADD(Title$+CHR$(0)) 'Il testo IF default <> 0 THEN POKEL GTL&+4,default 'Il numero ELSE POKEL GTL&+26,&b0 'Non mostro END IF POKEL GTL&+8,min POKEL GTL&+12,max ' GTL&+16,result ' POKEL GTL&+20,0 'Window ' POKEW GTL&+24,0 'Version SCEGLI& = GetLong&(VARPTR(GTL&(0))) IF SCEGLI& = 0 THEN GetLng& = 0 ELSE GetLng& = PEEKL(GTL&+16) END IF END FUNCTION FUNCTION TextReq%(Title$,Txt$,Gadg1$,Gadg2$,Gadg0$) '******************************************************************' ' IN : ' MAX ' Title$ = Nome da dare alla Window ' 5000 Text$ = Testo ' Gadgn = Nome dei 3 gadget possibili ' ' OUT : ' 1 = premuto gadg sx ' 2 = centrale ' 0 = dx '******************************************************************' LOCAL BFR&,SCEGLI& BFR& = VARPTR(TRS&(0)) ' ** STRUCT DEL TRStructure ** POKEL BFR&,SADD(Txt$+CHR$(0)) 'Il testo '... IF Gadg1$<>"" THEN POKEL BFR&+16,SADD(Gadg1$+CHR$(0)) ELSE POKEL BFR&+16,0 END IF IF Gadg2$<>"" THEN POKEL BFR&+12,SADD(Gadg2$+CHR$(0)) ELSE POKEL BFR&+12,0 END IF IF Gadg0$<>"" THEN POKEL BFR&+20,SADD(Gadg0$+CHR$(0)) ELSE POKEL BFR&+20,0 END IF POKEL BFR&+24,SADD(Title$+CHR$(0)) POKEW BFR&+28,&HFFFF 'Attiva tasti 'Un po' di casini 8-) ' POKEW BFR&+30,3 'Colore Testo ' POKEW BFR&+32,3 'Colore Detail ' POKEW BFR&+34,3 'Colore Block SCEGLI& = TextRequest&(VARPTR(TRS&(0))) TextReq% = SCEGLI& END FUNCTION MAIN: A$ = "Trovi la req.library interessante ?" Worked = TextReq(" SCEGLI",A$," SI "," FORSE "," NO ") SELECT CASE Worked CASE 1 Worked = TextReq("","EVVIVA !",""," OK ","") CASE 2 A$ = "Prova con gli altri esempi" Worked = TextReq("",A$,""," OK ","") CASE 0 Worked = TextReq(""," MI DISPIACE ","","","") END SELECT W& = GetLng&(" DIMMI UN NUMERO ",20,5,50) A$ = SPACE$(3) + "Hai scelto : " + STR$(W&) + SPACE$(3) Worked = TextReq(" NUMERO SCELTO ",A$,"",""," OK ") Buffer$ = "" Worked = GetStr(Buffer$,"PROVA",30) IF Worked = 1 THEN A$ = "Hai scritto : " + CHR$(10) + Buffer$ Worked = TextReq(" STRINGA SCELTA ",A$,""," OK ","") END IF FINE: LIBRARY CLOSE END ***[ CUT HERE ]******[ CUT HERE ]******[ CUT HERE ]*** Arrivederci alla prossima con i gadget della REQ.LIBRARY ! A member of TTH 2:334/100.9 ---> CURIOSITA' ========== Il gergo Hacker - parte 4 ------------------------- : [acronimo, Bulletin Board System = sistema a bacheca] s. Una bacheca elettronica; cioe' una base dati di messaggi dove ci si puo' collegare e lasciare messaggi pubblici per altre persone rag- gruppati (tipicamente) in aree di argomento diverso. Ci sono miglia- ia di BBS locali in tutti gli States [e un paio di centinaia in Italia...], gestite tipicamente da amatori per divertimento e con una sola linea. Gli utenti appassionati di USENET, Internet, o delle grandi bboard commerciali come CompuServe, Genie o Bix tendono a considerare i BBS locali come 'i quartieri popolari' dalla cultura hacker, ma essi rendono un grande servizio nel legare assieme utenti e hackers che altrimenti non avrebbero mai la possibilita' di scam- biarsi i rispettivi punti di vista. : s.,v. Sinonimo di (il rumore che fa un calcola- tore quando si preme il tasto ^G). Questo termine sembra essere il preferito dagli hobbisti. [tostapane beige]: s. Un Macintosh. Vedi anche , . [campanelli e fischietti, per analogia con le macchine a vapore]: s. Features aggiunte a un programma o a un sistema per renderlo piu' da un punto di vista hacker, senza essere necessariamente utili per la sua funzione primaria. Di- stinto da , che e' inteso come attiratore di utenti. "Ora che il programma base funziona, ricominciamo da capo e aggiungiamo un po' di b&w.". Pero' nessuno sembra sapere come distinguere un campanello da un fischietto. : s. Una elaborazione standard di ; pronunciata tipicamente con un forte accento sui "gongs". [tecn.]: s. Una misura inaccurata di performance per i calcolatori. "Nell'industria dei computer, ci sono tre tipi di ***** Vol. 1 ***** Pag. 20 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... bugie: bugie semplici, dannate bugie e benchmarks". Tra i piu' noti, ci sono Whetstone, Dhrystone, i Gabriel LISP benchmarks (vedi ), Rhealstone (vedi ) e LINPACK. Vedi anche , . : agg. (spesso abbreviato BQS) Ter- mine usato in senso peggiorativo per riferirsi a software che sembra essere stato prodotto da hacker un po' fuori di testa a tarda notte per risolvere qualche problema particolare. Solitamente ha documen- tazione inesistente, incompleta o non corretta, e' stato testato su al massimo due esempi, e manda in crash la macchina se una qualunque altra persona tenta di usarlo. Questo termine e' stato spesso appli- cato per le prime verioni del debugger dbx(1). Vedi anche . : s., agg. [contraz. di "Berkeley UNIX"] Vedi . Non e' usato a Berkeley, e in genere e' piu' comune tra la gente che crede di fare il tosto piuttosto che tra i veri hacker, che in gene- re dicono semplicemente "BSD". : v.i.. Un termine che significa potere gua- dagnare punti *unicamente* uccidendo altri giocatori e personaggi non giocatori. Dunque un Berserker-wizard e' un personaggio che ha raggiunto abbastanza punti da diventare un Wizard, ma solo ammazzan- do altri giocatori. Il b. e' mal visto a causa della sua natura inerentemente antisociale, ma alcuni MUD hanno un "b. mode" in cui un giocatore diventa *permanentemente* b., non puo' mai sottrarsi a un combattimento, non puo' usare magie, non guadagna punteggio per scoprire tesori, ma ottiene *doppi* punti per combattimento. : [da "berserk"] s. Distorsione di "Berkeley", usata spec. per riferirsi ai prodotti degli hacker . Vedi , , . : /be't@/, /bay't@/ o (Commonwealth) /bee't@/ s. 1. Nel , il software passa generalmente attraverso due fasi di test: alfa (in casa) e b. (fuori?). 2. Tutto cio' che e' nuovo e sperimentale: "La sua ragazza e' in beta". 3. Il software in beta e' notoriamente bacato, percio' "in beta" denota facile a piantarsi. Nota storica: Formalmente, beta-testare significa provare una pre-release (potenzialmente inaffidabile) di un software rendendolo disponibile a un grupo selezionato di acquirenti e utenti. Il ter- mine deriva dalla terminologia dei primi anni '60 per i controlli di qualita', usata inizialmente in IBM ma diffusasi presto. L'"alfa test" era quello della unita', modulo o componente; il "beta test" quello del sistema completo. Questi termini stessi derivano da pre- cedenti A- e B-test per l'hardware: l'A-test era di fattibilita' e manifatturabilita', prima di cominciare lo sviluppo, il B-test una dimostrazione che il modello funzionava come specificato. Il C-test (corrispondente al nostro beta) era il B-test eseguito sui primi esemplari prodotti. : s. Vedi . Incontrato anche nella forma , "bruta forza e *massiccia* (massive) ignoranza". ***** Vol. 1 ***** Pag. 21 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... (bibbia): s. 1. Un libro appartenente al piccolo gruppo di testi fondamentali come il o il . 2. Il riferimento piu' autoritario e dettagliato per un particolare linguaggio, sistema operativo, o altro software complesso. : agg. L'atto utilizzato nei marchi come NeXT, , VisiCalc, FrameMaker, TKsolver, EasyWriter e altri che sono stati innalzati sopra il volgo del comune coniare di parole da un uso non standard delle maiuscole. Troppi pensano che questo sistema sia realmente carino, anche la 2317-sima volta che lo fanno. Compara . : [USENET] s. Il piu' famoso , e il prototipale. Gli articoli di BIFF sono caratterizzati da tutte maiuscole, letteramente innaffiate di esclamativi, errori di stampa "carini" (EVRY BUDY LUVS GOOD OLD BIFF CUZ HE"S A K00L DOOD AN HE RITES REEL AWESUM THINGZ IN CAPITULL LETTRS LIKE THIS!!!), usa (e spesso misusa) frammenti di abbreviazioni di , una lunga (a volte anche un ), e schiocchezze senza limiti. BIFF scrive usando il VIC-20 del suo fratello maggiore. Dove viva e' un mistero, dato che i suoi messaggi sembrano venire da una varieta' di posti. Pero', la sua origine piu' frequente sembra essere BITNET. La teoria che BIFF faccia parte di BITNET e' supportata dal suo (sfortunatamente invalido) indirizzo elettronico: BIFF@BIT.NET. : vt. Avvisare qualcuno che e' arrivata posta; dall'utilita' BSD "biff(1)", denominata a sua volta cosi' dal cane dell'implementatore, che abbaiava tutte le volte che arrivava il postino. (il grande muro grigio): s. Cio' che saluta un utente che cerca documentazione. Il kit completo di documenta- zione VMS richiede circa 5 metri di scaffaleria, senza contare quel- le dei prodotti in aggiunta tipo compilatori, basi dati, utilita' varie di rete, strumenti di programmazione, ecc. L'ultima versione (dal VMS V5) arriva con copertine grige; col VMS 4.x le copertine erano arancioni ("Big orange wall") e con il 3.x erano blu. Vedi . ---> I POINT DEL NET 334 =================== Come gli attenti lettori di Telematicus certo gia' sapranno, i Point sono utenti 'molto speciali'. Si collegano al loro BBS prefe- rito con un apposito programma per prelevare i messaggi delle aree di loro interesse e leggerli poi tranquilli senza l'affanno di "es- sere in linea ". I Point possono inoltre ricevere (ed inviare) mes- saggi privati (la cosiddetta matrix o netmail) sia ad altri point sia ad altri sysop. Indirizzare un messaggio matrix e' molto sempli- ce *una volta conosciuto* l'indirizzo FidoNet del proprio corrispon- dente (sia esso point o sysop): il FidoNet address infatti e' univo- co in tutta la rete. ***** Vol. 1 ***** Pag. 22 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... Ecco dunque che torna utile avere a disposizione anche una lista di Point; i SysOp, gia' di per se' rintracciabili con l'indi- rizzo primario del loro BBS, hanno spesso, per motivi "di servizio", un proprio point. Quando vedete, accanto al nome di un BBS, una strana serie di numeri, c'e' da giurarci si tratti del suo indirizzo di rete: cosi' 2:334/1 indica il nodo 1 del net 334 della zona 2 (Europa), guarda caso Fido Torino. I point assumono l'indirizzo principale del bbs a cui fanno riferimento e vi aggiungono un proprio identificativo numerico: cosi' 2:334/1.101 e' il point 101 del nodo 1 del net 334 della zona 2, ancora una volta si tratta di Fido Torino :-) . La lista che qui pubblichiamo riporta, per i nodi del net 334, la lista aggiornata dei point: sara' utile dunque ai point stessi per inviare messaggi a point di altri nodi; a tutti gli altri letto- ri potra' forse suscitare curiosita' e magari la voglia di chiedere, al proprio SysOp di fiducia, maggiori ragguagli di come "diventare Point": come certo sapete Point si diventa (non si nasce ! :-) ) per taumaturgica volonta' del proprio, venerato, SysOp. E di uno solo. [NdE: beh, su questo avrei da ridire. A parte il famoso esempio del MultiPoint Stefano Costa aka Shiva, ci sono parecchie persone che hanno il doppio point... non ultimo il Vostro Editor di fiducia che puo' essere raggiunto anche al 2:332/407.909 su nonsolosoftware, il famosissimo BBS point-oriented.] ; a Fido Torino (2:334/1) 2:334/1.100 Franco Carcillo 2:334/1.101 Marco Mellia 2:334/1.105 Lorenzo Travaglio 2:334/1.110 Marco Russo 2.334/1.111 Andrea Actis ; ; a Charlie's Puppies (2:334/100) 2:334/100.1 Stefania Falleni 2:334/100.2 Silvan Calarco - Grugliasco (To) 2:334/100.5 Maurizio Codogno 2:334/100.6 Sergio Fusero 2:334/100.7 Angelo Verdone 2:334/100.8 Paolo Sobrito 2:334/100.9 Renato Rolando - Fiano (To) 2:334/100.10 Peter Ugone 2:334/100.11 Enzo Ciaiolo - S. Maurizio Canavese (To) 2:334/100.12 Alberto Emprin 2:334/100.13 Lorenzo Cavassa 2:334/100.15 Federico Fontana - Ivrea (To) 2:334/100.16 Alessandro Peralma - Ivrea (To) ; ; a Italia Network (2:334/20x) 2:334/205.1 Ivan Pavesio 2:334/201.2 Paolo Sasso ; ; ad EUreka! (2:334/300) 2:334/300.1 PaoloGiulio Gialli 2:334/300.102 Sandro Vergallo - Moncalieri (To) 2:334/300.103 Gianfranco Padovan ***** Vol. 1 ***** Pag. 23 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... 2:334/300.106 Enrico Frascari 2:334/300.107 Rino Rizzo 2:334/300.190 Nicola Calderini Ivrea (To) ; ; a Infotel2 (2:334/19) 2:334/19.2 Sergio Lorenzetti ; ; a Tecnosoft in San Secondo di Pinerolo, (TO) 2:334/306 334/306.1 The Gobbler 334/306.3 Matteo Calorio, Canale (CN) 334/306.4 Elio Fenoglio, Pinerolo (TO) 334/306.5 Massimo Nuvoli 334/306.6 Renato Avanzini, Monza (MI) 334/306.7 Marco Musso, Piobesi (TO) 334/306.9 Gianni Bragante, Valdengo (VC) 334/306.42 Stefano Costa, Savona ---> NOTIZIE FIDONET =============== Dimissioni RC europei --------------------- Il coordinatore europeo della Rete FidoNet, l'austriaco Franz Kaska, ha dimesso, d'autorita', tutti i coordinatori nazionali. Dal primo giugno, dunque, si apre un lungo periodo dedicato a candidatu- re e votazioni in ogni singola 'region' della rete. FidoNet Italia? --------------- In Italia, intanto, e' stata in votazione una proposta di modi- fica dell'attuale modalita' di accesso alla rete, attualmente il solo vincolo e' il poter ricevere e trasmettere messaggi in modali- ta' FidoNet, a cui si vuole aggiungere l'adesione ad una associazio- ne formalmente costituita da denomiare, appunto, FidoNet Italia. Al momento non sono ancora noti i risultati definitivi, ma dai primi dati risulterebbe che,a dispetto di quanto evidenziato dai risultati di un sondaggio fatto ad aprile (95% favorevoli), il numero dei contrari sarebbe notevolmente aumentato. Telematicus assicurera' un'ampia informazione al riguardo nel prossimo numero, stante l'im- portanza che riveste, per la rete italiana amatoriale, sia l'una che l'altra soluzione. Schignano, domenica 26 Maggio 91. --------------------------------- L'alba del mitico incontro tra RC NC REC NEC EL EW e' arrivata, alfine. Vengo svegliato, di soprassalto, dal Franco Mulato. Mi ha ospitato in questa sua casa rusticissima, immersa tra i boschi della collina pratese, gia' dal sabato. Non sospettavamo questo malefico agguato di Murphy! L'appuntamento, in Prato, per raccogliere gli *C era per le 9 circa: il Melilli arrivava in treno da Pordenone, il Pasquini e Signora erano attesi dall'EL Giammarco Giovannelli in quel di Firenze SMN, gli altri in ordine sparso con mezzi propri. "Non parte, non parte!".....era l'urlo famelico del Mulato che mi ha ***** Vol. 1 ***** Pag. 24 ***** Numero 6 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... fatto sobbalzare....e poi...toc toc...un timido.. "Franco...vieni ad aiutarmi a ..spingere..la macchina non parte... " ...mi alzo, ondeg- giando. 1) ho dovuto spingere, sul prato scivoloso e in salita, insieme alla Patrizia 2) idem, in discesa (piu' facile, eh?) Nulla...bloccati, in mezzo al verde, senza telefono. Il Mulato, imprecando contro Murphy, si e' avviato, a piedi, verso Prato...(ha poi trovato un passaggio...) Alle 12, in perfetto ritardo, ci siamo alfine tutti: il Gervasini, il Melilli, Pasquini e Signora, Boarino con Signora e bimba biondissima in visita di cortesia, il Franz con il guardone ufficiale della FidoNet, echoWatcher, Paolo Bussola, il Favilli di Livorno, il Dieni, il Besangelo (versione ZIP di Besani Angelo, l'LHA e' Bangelo, l'ARJ Bo!), oltre a Giovannelli e Bigagli. Assente, ma rappresentato, l'ormai EX RC (ma per poco!) Giorgio Rutigliano. Tutti in smania piu' di mangiare che di chiaccherare! Argomenti? un sacco.....ma che buona l'insalata di riso, i crostini al fegato, i biscotti con i Corn flakes (uhmmmm Patrizia..che bra- va!), i paninazzi, le tartine a mascarpone e noci, torta e tiramisu! Questi si' che sono argomenti che ci trovano tutti d'accordo! ---> NOTIZIE DAL NETWORK 334 ======================= TamTam a RadioExpo ------------------ A Torino il 22 e 23 giugno si tiene RadioExpo, interessante momento di incontro tra appassioanti di apparati rice-trasmittenti e piu' in generale di comunicazione elettronica. L'associazione cultu- rale per la telematica amatoriale TamTam dovrebbe essere ospitata nello spazio espositivo occupato dall'AIR (Associazione Italiana Radioascolto): fateci un salto! ***** Vol. 1 ***** Pag. 25 ***** Numero 5 ***** ##### TELEMATICUS ##### .................................................................... ---> I NOSTRI BBS ============ (BBS) (numero) (orario)(vel.) (SysOp) Fido_Torino........011-5765565....24h..2400 F.Carcillo SDN-Italy!.........011-5765568....24h..9600 F.Carcillo Charlie's_Puppies..011-3299706....24h..9600 F.Schinco EUreka!............011-6924400....24h..9600 P.G.Gialli TorinoNet..........011-3100485/70.24h..2400 E.Arman Infotel2...........011-2162212....24h..2400 G.Di Martino Infotel1...........011-2238389....24h..2400 T.Moreno LordDrake..........011-710408.....24h..9600 F.Croce Travelmatic........011-502423.....24h..9600 M.Cristofaro Sintagma...........011-596274/48..24h..2400 M.Civra Italia Network.....011-8180069....24h..9600 L.Ravina I.N.#2 ............011-304840.....24h..2400 M.Sinesi I.N.#3 ............011-8126756....24h..2400 L.Vay I.N.#4 ............011-8981304....24h..2400 S.Magni I.N.#5 ............011-3174440....24h..2400 F.Bogli ONline.............011-9988154....24h..2400 S.Devia' EGO................0161-319585....24h..2400 G.Amosso PrimulaRossa.......0131-42467..serale..2400 A.Bonzano Tecnosoft..........0121-500663....24h..2400 R.Piola