Viaggio di un poeta Dik Dik # Zara-Vandelli-Zara, 1972 - Ediz. INC/Pegaso {ci: | Fa | Fa7+ Fa6 | Fa | Do7 | } {ci: | Solm7 | Sib Fa | Sol7 | Do7 | } {ci: | Lam | Lam7 | Lam | Lam7 | } La[Lam]sciò il suo paese all'età di vent'anni con in [Do]tasca due soldi e niente più A[Fa]veva una donna che a[Mi7]mava da [Lam]anni la[Sol]sciò anche lei per qual[Lam]cosa di più. Promise a sé stesso di non ritornare al vecchio paese della sua gioventù dove nessuno voleva sognare, i campi da arare e niente di più. {soc} [Fa]Cominciò così a [Fa7+]fare il [Fa6]vaga[Fa]bondo girando paesi e cit[Do7]tà Cer[Solm7]cò la fortuna nei quar[Sib]tieri del [Fa]mondo [Sol7]dimenticando la [Do7]sua povertà {eoc} {ci: | Fa | Fa7+ Fa6 | Fa | Do7 | } {ci: | Solm7 | Sib Fa | Sol7 | Do7 | } {ci: | Lam | Lam7 | Lam | Lam7 | } Un giorno in casa di un grande poeta trovò dei ragazzi che parlavan di pace. Di colpo capì che era quella la meta che aveva raggiunto per esser felice. {soc} Ritornò così a fare il vagabondo girando paesi e città Voleva portare l'amore nel mondo ma pensò al paese di molti anni fa. Senza soldi in tasca tornò ancora verso casa aveva capito cosa conta di più. Davanti alla sua porta c'era lei che lo aspettava: tutto come prima, e non chiedeva di più! {eoc} {ci: | Fa | Fa7+ Fa6 | Fa | Do7 | } {ci: | Solm7 | Sib Fa | Sol7 | Do7 | } {c: sfumando} # Viaggio di un poeta (Dik Dik) Zara-Vandelli-Zara, 1972 - Ediz. INC/Pegaso Tonalità: Lam (strofa), Fa (ritornello) Struttura: Intro (strum) - Strofa (2) - Rit. - Strum. - Strofa - Rit. (2) - Strum. (ad libitum) Grande successo dei Dik Dik, costruito su un'idea musicale relativamente semplice, ma con un'interessante modulazione interna. L'analisi musicale è infatti molto semplice, poiché il ritornello riprende la parte strumentale e quindi ci sono solamente due parti da trattare. Analisi armonica ---------------- Intro/Strumentale: | Fa | Fa7+ Fa6 | | Do7 | Fa: I V | Solm7 | Sib Fa | Sol7 | Do7 | Fa: ii IV I V-di-V V | Lam | Lam7 | Lam | Lam7 | Fa: iii Lam: i L'introduzione è composta di dodici battute, suddivise 4+4+4. L'inizio è davvero frugale: per tre battute (e anche lente!) si rimane sulla tonica, giusto con una coloritura che ho indicato nella seconda battuta. L'accordo di dominante sembra rispettare le regole del gioco, ma nella seconda sottofrase si preferisce un fugace passaggio alla sottodominante (il Sib, preparato dal Solm7) che rende ancora più forte la cadenza preparata con la "doppia dominante" (l'accordo di sol, questa volta maggiore, che risolve sulla vera dominante). Peccato che, invece che il Fa maggiore che tutti si aspettano, sbuchi dal nulla questo la minore, che sarà la nuova tonica. Per rafforzare l'idea del cambio di tonalità, non si fa altro che tenere fisso per ben quattro battute, anche se con qualche coloritura, l'accordo. Nota che il ritornello è composto dalle prime otto battute di questa sezione, quindi posso permettermi di saltare l'analisi. Strofa: | Lam | | Do | | Lam: i III | Fa | Mi7 Lam | Sol | Lam | Lam: VI V i VII i Otto battute, le prime quattro delle quali continuano a rafforzare l'idea di cambiamento di tonalità. Anche il do maggiore (la tonalità relativa del la minore), infatti, rimane praticamente sulle stesse note. Puoi provare, per divertimento, a rimettere un la minore nella quarta battuta e ti accorgerai che ci sta benissimo. L'armonia inizia finalmente a muoversi nelle ultime battute, dove troviamo due minicadenze (VI-V-i e VII-i) che accelerano il ritmo. E naturalmente, proprio perché anche queste cadenze ci fanno ormai credere di essere fermamente in la minore, subito il ritornello ci spiazza con quel Fa maggiore. Se i nostri avessero voluto fare un cambiamento formale di tonalità, il modo più comodo per farlo sarebbe stato far seguire al sol maggiore un la *maggiore* (prova a suonarlo!) ed eventualmente un do7 che prepara naturalmente la strada al fa. Altre considerazioni -------------------- L'arrangiamento è molto spartano, soprattutto nella strofa. Un tocco di classe, a mio parere, è il Farfisa (o comunque un organo elettronico dell'epoca) con il registro "fisarmonica". Il testo parte molto bene: peccato che poi tenda a scivolare nella retorica pacifista fine anni '60, per non parlare dell'ultimo ritornello...