Toponomastica

Questa sezione, a differenza di quella qui fu, raccoglie i nomi interessanti di vie trovati in giro.

	A Massa Marittima, ad esempio, le scelte toponomastiche non sembrano essere così durature, come si può vedere dai cambiamenti di idea che hanno man mano avuto nel tempo... tutto regolarmente indicato! (Foto presa il 30 maggio 2004).
	Sempre in Maremma, ma questa volta a Suvereto, tendono invece a dare nomi autoesplicativi ai molti vicoli del paese, giusto per cercare di evitare problemi a chi deve trovare una via. Abbiamo così il Vicolo Buio, il Vicolo dello Sdrucciolo, e, un po' come il Santo dei Santi, il Vicolo dei vicoli! (31 maggio 2004)
	Nomen omen, il nome è un presagio. Quale altra professione potrebbe avere avuto il signor Bontà? (Foto presa il 25 luglio 2004 a Chiavari)
	Di per sé questa via di Korcula non è nulla di strano: è semplicemente dedicata a San Rocco. Però volete mettere la statuetta del santo, in modo che anche chi non sa leggere può comprendere a chi è dedicata? (Foto presa il 25 agosto 2004)
	A Torino hanno dovuto avere davvero paura, durante l'assedio francese del 1706. Basta vedere che questa vietta tra la stazione Dora e Barriera di Milano è stata intitolata... a quella vittoria, come specificato! (Foto presa il 26 febbraio 2005)
	Nulla di particolare nei nomi di queste due vie milanesi dietro il Piccolo Teatro, se presi ciascuno per conto suo. L'idea che siano una traversa l'una dell'altra, e quindi si possa fare un cambio di iniziale, la trovo carina. (Foto presa l'11 maggio 2005)
	Il comune di Olivetta San Michele ha pensato che sarebbe stato simpatico fare le targhe delle vie in legno, e non in marmo. Fin qua nulla di male. Ha anche preso a prestito l'idea bruxellese, e fatto in modo che il nome si possa leggere in italiano (viale XY) e immagino in occitano (XY e viale). Anche qua nulla di male. Però in mezzo a tutto questo non sono stati attenti con l'ortografia... (Foto presa il 21 agosto 2005)

ultima modifica: 6 ottobre 2005
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