BUONGIORNO, SONO UN GIORNALISTA MEDIOSINGLE
Sparafucile
L'evoluzione darwiniana del collega scapolo, molto scapolo, che
non sa dove sbattere la testa. Prima puntata
Definizioni scientifiche:
Single A
a. 1 singolo; solo, semplice; individuale; unico; solitario;
2 celibe, scapolo 3 nubile 4 (fig., raro) schietto; sincero; leale;
onesto 5 (fig.) deciso; determinato; saldo, sicuro.
To single, to single out, v. t. 1 scegliere; selezionare;
distinguere. 2 sfrondare (ramoscelli, ecc.)
Effettivamente Il nuovo Ragazzini della Zanichelli ha
ragione.
Sono single, cioè solo, singolo. E ci azzecca anche nel resto: sono
semplice. Sono celibe o scapolo, se preferite. Understatement. E il mio
carattere è schietto, sincero, leale e onesto (ma è un vocabolario o un
tema di Natale?).
Che io sia deciso, determinato, saldo e sicuro è (quasi sempre)
vero: "impresa appropriata a me sarebbe /Vien dietro a me, e lascia dir
le genti: / sta come torre ferma, che non crolla / già mai la cima per
soffiar di venti" (canto quinto del Purgatorio, quello di Pia de' Tolomei,
per intenderci).
Sono un essere unico. E solitario, da quando la mia fidanzata mi
ha consegnato un biglietto. Di sola andata.
Ma la vita da single ha anche i suoi lati carini: si può scegliere,
selezionare, distinguere tra nuove e affascinanti creature. Il problema
si pone quando le nuove e affascinanti creature scelgono, selezionano,
distinguono tra gli altri e te.
Si può sfrondare la sovrastruttura dell'esistenza e ricondurla alle
sue basi più immediate: occorre gestire una cuccia, cucinare quanto basta
per non crepare di inedia, lavare i propri indumenti quando il guardaroba
si presenta sempre più vuoto e non rimane che lo stretto indispensabile
a non offendere la vista e l'olfatto altrui.
Non bisogna cadere in improprie generalizzazioni, però. I single non
sono tutti uguali: ne esistono almeno tre specie principali, più un numero
imprecisato di varianti e sottotipi. L'evoluzione naturale ha infatti
condotto l'Homo sapiens a tre diversi livelli di singolariato.
Il più recente porta il nome scientifico di neosingle.
Usualmente fresco di laurea, ha dai 25 ai 30 anni al massimo. Ha
lasciato da poco la storica fidanzata (lo storico fidanzato) dell'università
per mettersi con una collega (un collega) incontrata/o nelle selezioni
per il suo primo impiego.
E un/a Bobo (un tempo si diceva Yuppie/Preppy) e si ritiene in
carriera. La sua storia con la/il collega finirà presto, ma lui non lo
sa, non appena lei/lui decideranno di dare una nuova svolta alla propria
carriera che non prevede impegni.
E felice e sicuro di sé, il mondo gli sorride. Almeno per ora,
lasciamolo alle sue illusioni, che comprendono una macchina sportiva
nuova, vestiti firmati, aperitivi nei locali à la page dopo il lavoro.
Proprio questi, oppure le palestre, sono gli ambienti in cui
lo si incontra più spesso. Si muove in gruppo ma è individualista. Le
sue vacanze sono usualmente brevi, in località alla moda e connotate
dallaggettivo esclusivo (anche se c'è più gente che a Ostia una domenica
di inizio luglio).
Conduce una vita dispendiosa, su tutti i fronti: spende e spande
soldi, tempo (nel lavoro, in palestra o agli aperitivi), risorse mentali
e fisiche nella rincorsa ai suoi obiettivi. Che almeno per un po' non
comprendono nemmeno lontanamente un rapporto di coppia strutturato.
Esiste poi una specie intermedia, il mediosingle.
Tra i 30 e i 35 anni, in alcuni casi quasi alle soglie dei 40 (ma
solo per gli uomini, ché per le donne il ticchetto dell'orologio biologico
suona la sveglia procreativa ben prima), ormai ha lasciato alle spalle
i sogni di carriera.
Vive la sua stagione sempre solo, sempre in gruppo, ma senza più le
sfolgoranti certezze che hanno contrassegnato i suoi anni precedenti. Ha
cambiato l'auto sportiva con un fuoristrada, nel caso raro di una carriera
favorevole, oppure con una citycar scassata e lavata l'ultima volta ai
tempi del Giubileo, se la carriera (come nella maggior parte dei casi)
non ha segnato svolte favorevoli.
Conduce un trantran poco dispendioso, "risparmia le cartucce" in
vista dell'incontro che gli cambierà la vita. Non va più agli aperitivi ma
a cena, invitato dai sempre più numerosi amici ex neosingle o mediosingle
fidanzati, conviventi, sposati che spesso sfruttano l'occasione per cercare
di accoppiarlo a sua volta presentandogli/le altre/i mediosingle.
Situazioni estremamente imbarazzanti, dalle quali spesso si trae in
salvo accusando vari malori e malesseri, talvolta spirituali («Sono
appena uscito/a da una storia di tre anni», come insegnano Elio e
le Storie tese) talaltra fisici («Sono impotente», «Ho
il piede valgo»). Ha alzato l'eta media delle prede considerate
appetibili dai 20 ai 30 anni.
Comincia a prendere in considerazione divorziate/i, separate/i. I
suoi sogni si sono ritratti come le bistecchine di manzo che si cuoce
la sera nella padella. Ha imparato a cucinare qualcosa di più di un paio
di spaghetti aglio e olio, ma non cucina mai solo per sé. Talvolta vive
in una casa di proprietà, sessanta/settanta metri quadrati in quartieri
semiperiferici privi di negozi e servizi essenziali ma abbondantemente
dotati di svincoli per autostrade e tangenziali.
L'ultimo stadio evolutivo è quello del paleosingle.
Per gli uomini la datazione si situa oltre i 40 anni, per le donne
verso i 35. Non si muove più nemmeno in branco, bensì vaga solitario,
accompagnato nella sua personale odissea da un cane (nella maggior parte
dei casi questa specie accompagna gli uomini) o un gatto (che spesso è
associato alle donne).
Ha capito che la caccia, anche quella di frodo, è un'attività che
ha maggiori possibilità di riuscita quando è condotta con un fucile di
precisione e senza appostamenti di massa che pregiudichino l'effetto
sorpresa.
Di solito disdegna le cene a casa di amici, preferisce vederli a casa
sua. Così, perlomeno, viene a sapere in anticipo se qualche mediosingle
o paleosingle sta per essere paracadutato nelle sue serate.
A differenza di prima, è contento se gliene presentano: quando
questo avviene si pone ai fornelli, cucina manicaretti, apre il vino
migliore. Se la sua tana ne è dotata e la stagione lo consente, accende
anche il camino. Si veste per benino.
E sul suo territorio, ha il vantaggio della sorpresa (almeno così
crede). La sorpresa per arriva quando gli amici gli/le presentano la/o
stessa/o medio-paleosingle che aveva disdegnato quattro o cinque anni
prima ("A volte ritornano").
Al che non gli rimangono che due alternative: farsi forza, gettare
uno sguardo dentro di sé al cospetto del panorama di rovine che vi trova
capire che è giunto il momento di capitolare; oppure cadere vittima ancora
una volta, l'ennesima, del proprio egotismo e delle proprie aspettative
e negarsi di nuovo.
Solo che stavolta, per non cadere nelle grinfie dell'attaccante, dovrà
stupire tutta la compagnia. Questa volta per evitare la concupiscenza
di cui è oggetto dovrà fare outing.
Io, giornalista 35enne, appartengo alla specie dei mediosingle.
Sparafucile
Questo articolo è stato preso dal Barbiere della
Sera. Visitalo!