Fanware

Il copyright è un concetto relativamente recente nella storia umana (cosa volete che siano 300 anni dallo Statuto di Anna?). I diritti d'autore come li conosciamo oggi, con la loro durata sempre maggiore e le major che se li fanno cedere dagli autori, sono ancora più recenti. Il guaio, o la fortuna a seconda dei punti di vista, è che una volta era facile difendere il copyright, perché copiare le opere costava caro. Oggi la copia digitale ha costo marginale virtualmente nullo, le protezioni antipirateria servono solo a dare fastidio a chi acquista legalmente i beni (pardon, una licenza d'uso dei beni... il mondo va proprio alla rovescia, non puoi più avere nulla di tuo) ma sono facilmente eliminabili dai "pirati", e insomma bisognerebbe trovare un nuovo modello.

Per mia fortuna non mi guadagno da vivere scrivendo, quindi posso permettermi il lusso di lasciare liberamente disponibile quanto scrivo per il mio piacere personale. Però mi piace anche sperimentare, e così mi sono inventato un modello diverso da quello classico, che ho chiamato fanware. In pratica i testi di tipo fanware sono liberamente disponibili: non c'è nessuna protezione dei dati. Però se uno li apprezza può darmi una piccola somma e io in cambio gli scrivo una dedica, naturalmente elettronica, in modo che la sua copia del libro diventi unica (beh, se vuole copiarla può tranquillamente farlo: continua a non esserci alcuna protezione. Ma che senso ha dare a X una copia con una dedica a Y, se tanto non c'è nessun contenuto aggiuntivo rispetto alla copia standard se non la dedica a un'altra persona?)

L'idea di un contenuto personalizzato non è certo mia: per esempio BookRepublic lo fa sin dalla sua nascita, sono i cosiddetti "Soft DRM". La differenza è che qua ci vuole anche del lavoro mio, visto che la dedica è manoscritta. Non credo che questo modello sia scalabile, e sono certo che non diventerò mai ricco in questo modo, soprattutto perché preparare l'edizione personalizzata mi costa un po' di tempo. Ma almeno ho fatto qualcosa di diverso...

Milano, 12 luglio 2012