Le news in Italia - non propriamente un colpo di fulmine

La preistoria

Bene, siamo arrivati finalmente alla terza (e ultima!) puntata della nostra passeggiata nel mondo delle news, e finalmente mi metterò a parlare della situazione italiana. Lo so, tutti voi aspettavate con ansia questo momento - beh, se avremo anche la versione inglese di questo articolo, non precisamente tutti... - ma sono certo che avrete apprezzato le puntate precedenti, e sicuramente scoprirete che vi sono state utilissime per comprendere i miei sbrodolamenti di questa volta.

Abbiamo visto che le news sono distribuite in tutto il mondo. Peccato però che siano scritte generalmente in inglese. D'accordo, non c'è nessuna legge che lo impone, ma chiunque sia stato in contatto con gli americani sa che postare un articolo in un'altra lingua è una cosa che genera infinite polemiche, derivanti dal semplice sorite[1] "la rete è cosa nostra, noi non capiamo nessuna lingua che non sia l'American English[2], una cosa che non capiamo non vale la pena di essere considerata, ergo perché diavolo ci devono essere delle cose inutili?" Sappiamo comunque tutti che gli americani sono buoni, e quindi erano state create delle riserve in cui era tollerato lo scrivere in una lingua diversa. Queste riserve erano i gruppi soc.culture.*, quelli in cui insomma si sarebbe dovuta condensare tutta la cultura di una nazione. L'Italia era stata abbastanza fortunata da avere a disposizione il gruppo soc.culture.italian, nel quale si trovava perciò letteralmente di tutto, dalla richiesta di "amichi di penna" alle diatribe filosofiche.

A dire il vero, all'inizio degli anni '90 si era avuto un tentativo di creare una gerarchia italiana, con i gruppi ita.*, ma la cosa era morta praticamente sul nascere, visto la mancanza di interesse da parte dei gestori di news nelle università italiane, e forse anche la mancata conoscenza delle minuzie necessarie per modificare i file di configurazione dei newsserver di allora per permettere l'aggiunta automatica delle aree. In ogni caso, ricordo che gli utenti dela rete in Italia erano ancora quasi totalmente di formazione accademica, e quindi non sentivano nemmeno il bisogno di scrivere necessariamente nella nostra lingua: l'inglese era sufficientemente noto per sopravvivere tra i gruppi.

Italia, Italia!

Il punto di svolta della situazione si ebbe a novembre del 1994, durante il secondo convegno NIR-IT[3]. Luciano Guglielmi, l'ideatore e patron del convegno, a un certo punto sbottò "Ma è possibile che parliamo di tutte queste belle cose e non siamo capaci ad avere una gerarchia di news italiane?" La risposta dei news administrator centrali della rete italiana (il SerRA di Pisa, il CINECA a Bologna e il DSI a Milano) fu molto chiara: "Perché no?"

Mentre ci si stava a chiedere se tale risposta fosse positiva o negativa, Guglielmi, in accordo con Stefano Suin del SerRA, cominciò a creare i primi gruppi della "nuova generazione" e a istituire una mailing list dedicata alle discussioni su cosa serviva per fare un ottimo lavoro. Si preparò inoltre un Manifesto per indicare gli obiettivi che si volevano perseguire. Per rompere del tutto con i tristi tentativi del passato, e soprattutto per adeguarci agli altri paesi europei, si scelse come identificativo il codice ISO a due lettere della nazione e così nacque la gerarchia it.*, che riceveva qualcosa come cinque/sei messaggi al giorno: non un inizio eclatante, d'accordo. Il primo gruppo che cominciò ad avere un certo qual seguito fu it.tv.tempo-reale, chiesto dagli accoliti di Michele Santoro per dimostrare di essere al passo coi tempi. In realtà dopo il primo mese l'attenzione della trasmissione calò praticamente a zero, ma intanto le discussioni avevano cominciato ad avere vita propria.

A inizio maggio 1995 ci furono infine le elezioni, rigorosamente a voto palese e per posta elettronica, per fondare un gruppo ristretto dedicato alla gestione sotto tutti gli aspetti delle news in Italia, dalla gestione dei feed principali con l'estero alla creazione dei gruppi italiani alla pubblicità verso i media. Non avendo come al solito nulla di meglio di fare, il vostro articolista si candidò, e sfruttando biecamente le proprie conoscenze riuscì a farsi eleggere nel Gruppo Coordinamento NEWS-IT, per gli amici GCN[4]. La composizione del gruppo è ancora legata all'ambiente universitario, anche perché i provider commerciali tendono a lasciare ad altri la gestione finché le cose rimangono tranquille. Suin venne eletto come Presidente[5]; Guglielmi è addetto alle relazioni con la stampa; il sottoscritto si dedica ai rapporti con gli utenti news; del Gruppo fanno anche parte Fausto Pagani del CINECA e David Vincenzetti dell'Università di Milano, anche se a dire il vero quest'ultimo non brilla per presenza, sia dal vivo che per posta elettronica . Ci sono anche due membri supplenti: Giuseppe Tamborino dell'Università di Parma, che è il nostro softwarista di fiducia, e Alessio Bragadini dell'Università di Pisa, che assieme al sottoscritto è l'interfaccia col popolo degli utenti news italiani.

Un anno di news italiane

Una volta costituitosi il gruppo e datagli una casa virtuale presso il server Web del CILEA, occorreva dedicarsi al compito più gravoso: cercare di creare da un lato una gerarchia news che rispecchiasse le peculiarità italiane, dall'altro fare comprendere alla gente i vantaggi del sistema. Per il primo punto, si è deciso di avere una "dittatura illuminata". È chiaro a chiunque rimanga a meditare un attimo che non è possibile avere la gerarchizzazione perfetta dei gruppi di discussione, perché ci saranno sempre dei casi particolari; d'altro canto non si può nemmeno creare nuovi gruppi a capocchia, semplicemente perché una persona è interessata all'argomento. Si è deciso pertanto di avere una certa qual burocraticizzazione delle procedure: le gerarchie principali sono state decise dal GCN seguendo fondamentalmente la struttura di un giornale, e chiunque voglia creare un gruppo deve fare una proposta formale spiegando il perché, guidato generalmente dal GCN stesso: inoltre occorre che almeno 50 persone votino a favore del gruppo perché esso venga creato. In questo modo si sono creati gruppi che hanno generalmente un certo seguito, anche se non dovete credere che questo sia così elevato. In una settimana i gruppi più trafficati, it.comp.aiuto e it.politica, superano a stento i 300 messaggi ciascuno.

L'educazione degli utenti, invece, lascia ancora molto a che desiderare. Nonostante alcuni volonterosi scrivano articoli spiegando la "retichetta", cioè le regole di comportamento da mantenere (li trovate nel gruppo it.faq e nel server del GCN, tra l'altro), molta gente continua ad accostarsi alle news pensando di sapere tutto ed essere più intelligente degli altri, e facendo girare i nervi agli utilizzatori più corretti. La natura anarchica del sistema rende impossibile un sistema di punizioni classico: spinto dalla disperazione, mi ero deciso a mantenere una pagina HTML (che poi ho tolto...), detta "degli ignoranti", per mettere alla berlina queste persone. Vi assicuro che è un ottimo sistema per prendersi una caterva di insulti: quelli che riescono a comprendere cosa hanno fatto sono sempre pochissimi...

I problemi di oggi

Ma oltre a queste cose che appaiono subito agli occhi degli utenti, ci sono molti altri problemi di gestione che rimangono nascosti. Si pensi alla gestione dei feed: i programmi di configurazione che arrivano con i pacchetti sono già predisposti per la realtà americana, e le cose sembrano funzionare automagicamente quando vengono installati... Peccato però che succede che i gruppi non standard (e gli it.* sono tra loro) vengano ignorati e cassati. Basta modificare un paio di righe nei file di configurazione e si può ovviare all'inconveniente, ma gli amministratori non sempre lo sanno. Non parliamo poi dei messaggi di creazione di un nuovo gruppo: si è dovuti andare a leggere il codice dei programmi per capire quali erano gli incantesimi da fare per fare in modo che i vari server comprendessero il messaggio. Insomma, ci si è dovuti inventare tutto da zero: anche la gerarchia stessa viene ogni tanto rimaneggiata, quando ci viene fatto notare, o ci accorgiamo da soli, di avere fatto qualche cappella. Beh, nessuno è perfetto...

I rapporti tra i vari newsserver sono poi un altro punto dolente. Non passa settimana che non riceviamo lamentele perché non esistono i nuovi gruppi creati, o perché i messaggi arrivano in ritardo di giorni se non settimane. Purtroppo non siamo ancora in grado di avere una mappa precisa della distribuzione anche solo dei gruppi italiani, e può capitare che certi provider commerciali recuperino questi messaggi dopo che sono passati dagli Stati Uniti e dalla Svezia... Sì, mi sono dimenticato di dire che stiamo esportando i messaggi anche fuori dal Bel Paese, e siamo in contatto con la gerarchia ufficiale mondiale per gli aggiornamenti relativi all'Italia.

Per ovviare a questi inconvenienti, il GCN si è fatto promotore del Primo Incontro tra gli Amministratori News Italiani[6], tenuto a Milano il 9 febbraio scorso, e nel quale si sono poste le basi per la definizione di questa mappa, utile anche per ottimizzare la trasmissione dei messaggi. Forse non lo sapete, ma un feed completo adesso come adesso richiede 70Kbit/sec continui, di cui il 75% relativo ai gruppi alt.*. I messaggi dei gruppi it.*, non arrivano ancora al MB al giorno, insomma sono lo 0.1% del totale. C'è ancora spazio per crescere, direi.

Un secondo punto trattato in questa riunione è stato il comportamento da tenersi con i gruppi che portano software piratato (gli alt.warez.* e materiale pornografico (gli alt.sex.* e soprattutto gli alt.binaries.pictures.erotica.*. Mentre per i primi non v'è stato dubbio riguardo alla loro chiusura, per i secondi la situazione è più sfaccettata. Se infatti i gruppi contenenti foto pornografiche di bambini sono indubbiamente fuorilegge, per gli altri si tenderebbe a lasciare liberi i singoli siti di riceverli oppure no. Il guaio è che ai moralismi, veri o falsi che siano, si aggiungono i problemi puramente tecnici della quantità di traffico generato, e la mancanza di una regolamentazione precisa. D'altro canto il GCN non ha ancora la forza sufficiente per potere dare qualcosa che vada oltre i giudizi tecnici, e non è nemmeno detto che questo sia un suo compito istituzionale: in fin dei conti noi siamo dei volontari che cerchiamo di tenere su la baracca, ma ben altri sono gli enti istituzionalmente preposti: il GARR dal lato ricerca e l'AIIP (Associazione Italiana Internet Provider) dal lato commerciale.

Così è se vi pare

Termino la mia trattazione con questi dubbi, e invitando tutti a leggere i gruppi, capire come "funziona il giro" e partecipare a loro volta alle discussioni. Le news sono ancora uno dei pochissimi sistemi a permettere una piazza virtuale: cerchiamo di approfittarne finché possibile.

Note & chiose

[1]
Per chi non avesse letto le opere minori di Lewis Carroll, un sorite è un'estensione di un sillogismo che comprende tante premesse ma comunque conduce a una sola conseguenza. Un sillogismo è invece quella cosa che fanno imparare a scuola dicendoti "Gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo, ergo Socrate è mortale", e alla quale si risponde generalmente "Grazie tante, lo sapevo giè". Se infine non sapete nemmeno chi sia Lewis Carroll, vi consiglio di smettere di leggere questo articolo e passare direttamente ad Alice nel Paese delle Meraviglie - ovviamente dopo avere letto il resto di BETA!
[2]
Ad essere sinceri, sono convinto che molti americani che scrivono su Internet non capiscano nemmeno la propria lingua, o almeno fanno di tutto per nascondere questa loro conoscenza. Però gli USA non hanno il coraggio di vietare anche i messaggi scritti in lingua inglese...
[3]
Network Information Resources, tutto quello che vi serve a perdere tempo sulla Rete con la scusa di cercare qualcosa che vi serve.
[4]
La scelta stessa del nome è stata assai sofferta, ma è meglio sorvolare sulle discussioni a proposito...
[5]
Mi raccomando la P maiuscola, che deve anche venire pronunciata maiuscola!
[6]
A proposito di iniziali maiuscole: non trovate che rendono immediatamente più importante un'iniziativa?
.mau.
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