Le news: un po' di storia
Una delle ovvie conseguenze della crescita esponenziale che Internet sta
avendo anche in Italia è molto banale: la maggior parte delle
persone che stanno leggendo questo testo al loro terminale, chiedendosi se
vale la pena di proseguire nella lettura, l'anno scorso non avevano sentito
parlare della Rete, se non nebulosamente.
L'osservazione non è poi così stupida, anche se
ammetto lo sia abbastanza. Come ogni struttura anarchica, Internet ha
moltissime peculiarità e utilizzi che possono non essere conosciuti
da chi è arrivato all'ultimo momento e girella sulla Tela Totale
Terrestre[1]; più precisamente, voglio parlarvi delle
news. Sento già i boati di scherno "Ma noi sappiamo tutto
delle news: basta cliccare il tastino di Netscape ed eccoci pronti a
usarle". Beh, siete proprio certi di sapere tutto quello che sta dietro al
"premere il tastino", comprese le cose che non sono scritte nel manuale di
Netscape[2]? A dire il vero nemmeno io conosco davvero
tutto, ma perlomeno posso fregiarmi del titolo di membro del Gruppo Coordinamento NEWS-IT (GCN), e
insomma posso dire una parolina o due a proposito. In questo numero di
BETA racconterò un po' come le news sono nate e
cresciute, accennando anche ad alcuni dei programmi che esistono per
leggere (e scrivere!) news; il prossimo numero sarà dedicato alla
struttura dei messaggi news, alla descrizione del GCN
e allo sviluppo italiano delle news. Stay tuned!
Era una notte buia e tempestosa...
A dire il vero era giorno, ma la citazione non sarebbe benuta così
bene. In ogni caso, siamo alla fine del 1979. È appena uscito
Unix V7, la settima release di Unix dell'AT&T la quale aveva
inserito per la prima volta UUCP, il programma di CoPia tra Unix e Unix.
Due studenti della Duke University in North Carolina, Tom Truscott e Jim
Ellis, pensarono che sarebbe stato simpatico sfruttare UUCP per
scambiarsi informazioni all'interno della comunità UNIX, e si
misero a scrivere dei programmi (prima in Bourne Shell, poi in C) per
scambiarsi messaggi tra due macchine dell'università: unc e
duke. All'inizio del 1980 la rete era cresciuta del 50%, con
l'aggiunta di un terzo calcolatore. pht... E da allora in poi la
rete Usenet è continuata a crescere!
Nel 1981 lo sviluppo delle news passò a Berkeley, dove il software
della North Carolina ("A" News) venne riscritto interamente per ovviare
alla crescita dei messaggi che aveva ormai superato da tempo il numero di
qualche decina al giorno che era stato considerato il massimo
immaginabile[3]. Nacquero così le "B" News, che divennero
pubbliche nel 1982. A tutt'oggi sembra esistano ancora dei siti che usino
questo software, anche se è stato dichiarato ufficialmente defunto,
e l'ultima versione è stata rilasciata nel 1986. Chi è che
diceva che Internet è un mondo in continua evoluzione?
L'ulteriore (e per il momento ultimo) sviluppo su questo fronte è
dato dalle "C" News[4], sviluppate a partire dal 1987 presso
la Toronto University e - tanto per cambiare - riscritte interamente per
ottenere una maggior velocità. Il titolo dell'articolo che
presentò il sistema è eloquente: "News Need Not To
Be Slow". Le "C" News continuano ad essere sviluppate: l'ultima versione
è della fine del 1994.
Ma nel marzo 1986 era intanto uscito un nuovo prodotto, che implementava la
lettura, scrittura e trasmissione di news utilizzando il Network News
Transfer Protocol (NNTP). Il pacchetto si chiama anch;esso NNTP, tra
l'altro. Che c'è di importante, voi vi starete
chiedendo? Tutto. NNTP non usa infatti UUCP per spedire le news, ma TCP/IP,
che stava giusto prendendo piede in quegli anni. E soprattutto, con NNTP
una macchina che non ha il software uucp può lo stesso leggere e
postare articoli, interagendo con una macchina che parla NNTP attraverso un
lettore di news leggermente modificato. Risultato: le prime LAN che stavano
crescendo non erano più costrette a replicare la base dati delle
news su ogni workstation, ma potevano centralizzare la base dati. E in ogni
caso anche lo scambio di news tra sistemi remoti ma che stanno su Internet
è molto più veloce, continuo e meno pesante per il
sistema[5]: al giorno d'oggi, in pratica, sono pochissimi i
casi in cui viene usato UUCP per prendere le news. L'unica eccezione che mi
viene in mente al momento è data dai point Unix, che pollano in
questo modo, e probabilmente sistemi come Sublink.
Infine, l'ultimo sviluppo nei programmi per news è indubbiamente
INN, sviluppato nel 1992 da Rich $alz[6]. Questo programma
utilizza i socket per il trasporto delle news, ed è ottimizzato
per grandi siti la maggior parte del cui traffico passa via NNTP.
Però supporta anche UUCP, e ormai quasi tutti i news
administrator preferiscono usarlo, per diminuire il numero di programmi
da usare. Intendiamoci: non è immediato configurare INN.
Basti pensare che le FAQ dovrebbero contenere più o meno 4000
linee di testo: quando ho provato a installare INN sulla mia Sun, ho
sbagliato file di configurazione e ho passato tre giorni - naturalmente
non a tempo pieno! - a rimetterlo in sesto... E il fatto che la gente
continui a lamentarsi che i nuovi gruppi italiani non vengono creati nei
vari posti è un'altra conseguenza dell'uso di INN. I news
administrator prendono il programma precotto (fatto per i nodi americani),
lo installano e si dimenticano di aggiungere le modifiche necessarie per
l'Italia...
L'ultima aggiunta all'insieme dei programmi per la gestione delle news
è NOV (News OVerview), che è un database sviluppato nel 1992
da Geoff Collyer, e che mantiene le header più importanti dei
messaggi nella base dati news. Ciò vuole dire una maggiore
occupazione di spazio (dal 5 al 10% del totale), ma se ci sono molti utenti
il risultato finale consiste in un risparmio globale di spazio (si
eliminano le basi dati locali dei clienti) e in una sicuro miglioramento
dei tempi di accesso.
Per chi vuole solo leggere e scrivere
D'accordo, si può sempre usare Netscape per leggere le news, ma
io trovo ad esempio abbastanza macchinoso il sistema da esso usato: e
inoltre ho notato che lascia interdetta molta gente, che continua a
chiedere "Ma cosa vuol dire, abbonarsi a un gruppo?", mentre la
"subscription" è in realtà soltanto l'aggiunta del gruppo in
questione alla lista di quelli di cui il sistema si ricorda, e nel caso
di nuovi articoli avvisa automaticamente l'utente. Ma la vera ragione per
cui trovo inutile usare Netscape è che io - essendo un
vecchio utente Unix - trovo più naturale avere tanti
piccoli programmi specializzati e con un'interfaccia standard piuttosto che
un enorme bestione "faccio tutto mi". Elenco perciò un po' di
programmi utente, lasciando perdere l'originale readnews, per
l'ottima ragione che neppure io sono così vecchio da
averlo utilizzato, o anche solo visto in giro.
Il primo programma che ha avuto un grande seguito sotto Unix è
rn[7], scritto nel 1984 da Larry Wall - quello del
Perl, per intenderci, che non si capisce bene dove trovi il tempo di
programmare e di leggere tutti i messaggi che parlano di lui.
rn ha un'interfaccia a tutto schermo, indica per mezzo di
lettere i gruppi di articoli con lo stesso titolo, e ha un insieme di
simpatiche caratteristiche. Tra di esse, la più importante è
sicuramente a parer mio il kill file, che serve per fare sì
che i messaggi provenienti da qualcuno che consideriamo un emerito
imbecille non ci siano nemmeno fatti vedere. Sono certo che se più
persone usassero i kill file, la vita tra le news sarebbe molto più
tranquilla...
L'evoluzione naturale di rn è trn. La t iniziale
sta per "threaded": i gruppi di messaggi aventi lo stesso titolo vengono
infatti ordinati per permettere di seguire il filo (thread, appunto) del
discorso. Più che di un filo si parla spesso di un gomitolo, visto
che da un messaggio spuntano magari quattro o cinque risposte che a loro
volta germogliano, allontanandosi sempre più dal tema iniziale:
però meglio un minimo di aiuto che nessun aiuto, tante volte.
Bisogna anche ricordare che molto spesso l'ordine temporale di arrivo degli
articoli non è quello di scrittura, quindi l'idea di ordinamento non
è affatto peregrina!
Chi preferisce stare sotto X11 ha la scelta tra xrn[8],
basato naturalmente su rn ma che a me personalmente non ha mai detto
molto, e xvnews, che è principalmente usato nelle
workstation Sun. Gli amanti di Emacs possono naturalmente stare tranquilli:
esiste un insieme di macro per avere accesso alle news dall'interno del
loro più-che-multipurpose editor. Questo pacchetto si chiama
GNUS[9]. Esso ha sicuramente delle idiosincrasie col
sottoscritto: almeno, il mio collega non è mai riuscito a postare
alcun articolo sul minisistema gestito da me. Ma questo non significa poi
molto.
Per terminare la lista dei lettori news sotto Unix, occorre ricordare
tin, nato in Germania, di concezione moderna e anche con una
versione per OS/2, e nn, che parte dal principio "Nessuna nuova,
buona nuova"[10] e permette di vedere immediatamente articoli e
autori da selezionare. L'"immediatamente" è ottenuto tenendosi
localmente una base dati degli articoli, che viene aggiornata regolarmente.
Insomma, se la vostra macchina fa già tante cose, evitate di
usarlo...
Pine (un Programma per Internet News & Email) è stato forse
la scelta migliore per i pivelli, visto che è stato studiato proprio
avendo in mente gli utenti novellini, anche se sono state lasciate le
possibilità di "truccarlo" per gli esperti. Come il nome stesso
dice, gestisce contemporaneamente posta elettronica e news, ed è
disponibile per Unix e PC, con o senza Windows. I miei colleghi che l'hanno
usato l'hanno apprezzato, ma questo non significa necessariamente
qualcosa.
Gli amici DOS e Windows possono lanciarsi sul programma shareware
trumpet (e il suo fratello wintrumpet), da non
confondersi con l'omonimo gestore PPP. L'interfaccia dicono essere molto
intuitiva, ancorché un po' spartana. Public domain è invece
WinVN, che gira sotto Windows e NT, ed è raccomandato tra
l'altro dal maggior esperto PC del Gruppo Coordinamento NEWS-IT.
Infine il Macintosh: chi apprezza HyperCard e ha installato MacTCP
può utilizzare HyperNews[11]; il lettore che
sembra preferito dalla maggior parte dei macchisti è
NewsWatcher, ma a dire il vero quello che io ho sentito nominare
più spesso è Nuntius. Fate voi.
Un po' di documentazione
Chi vuole leggersi i papiri ufficiali Internet che spiegano[12]
gli standard utilizzati nelle news può cercare gli RFC. Quelli di
interesse relativamente alle news sono:
- RFC 822 - specifica il formato dei messaggi
- RFC 977 - specifica NNTP
- RFC 1036 - specifica il formato degli articoli Usenet (usa RFC 822)
- RFC 1123 - un upgrade di RFC 822
- RFC 1153 - specifica il formato di digest usato in alcuni gruppi.
Esiste poi il "figlio
di RFC1036": un draft scritto da Henry Spencer che cerca di
documentare e spiegare tutto quello di nuovo che è stato aggiunto
nei nuovi programmi di news.
Note & Chiose
- [1]
- La mia traduzione personale di WWW. Non siete costretti a
considerarla simpatica, ma dovete riconoscere che perlomeno è
allitterativa...
- [2]
- Ma poi ce l'ha un manuale, Netscape?
- [3]
- Inutile dire che quello era il valore complessivo per
tutti i gruppi messaggi!
- [4]
- La fantasia di chi dà i nomi al software non ha limiti.
- [5]
- Si fa per dire. È stato stimato che un feed completo,
cioè il ricevere tutte le news di tutti i gruppi,
riempirebbe completamente un link a 64 Kb/s.
- [6]
- Con il dollaro, sì. Ma d'altra parte, chi sono io per
obiettare contro le varianti ASCII delle firme elettroniche?
- [7]
- Unix ama i comandi con due lettere, ed effettivamente i suoi fan
si lamentano del fatto che non se ne possono avere più di 676.
- [8]
- Vedi nota 4.
- [9]
- Sempre parlando di nomi dati al software, fosse per me ci
sarebbe una legge contro i giochi di parole della FSF...
- [10]
- Non scherzo. nn sta per "No News (Is Good News)".
- [11]
- Esiste anche un HyperNews completamente diverso, scritto per
simulare un sistema di news sotto WWW. Utile, ma piuttosto scomodo quando
la pagina da caricare arriva a 150KB.
- [12]
- A dire il vero, conosco più di una persona che afferma
che l'unico modo per comprendere un RFC è sapere già di cosa
parla. Lettore avvisato...
.mau.
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