(molte barzellette prese dai siti Simpatematica e di Dr.Zap)
Qual è la differenza tra un fisico sperimentale, un matematico e un filosofo?
Per lavorare, il fisico ha bisogno di carta, penna, un cestino per buttare via i conti sbagliati, e un miliardo di euro per costruire un acceleratore di particelle.Un medico, un avvocato e un matematico stanno discutendo se sia meglio avere una moglie o un'amante.
L'avvocato dice: - E' sicuramente meglio un'amante. Se hai una moglie e vuoi divorziare, vai incontro ad un sacco di problemi legali. Con un'amante, invece, se la vuoi lasciare non hai problemi.
Il medico ribatte: - No, è meglio avere una moglie. il senso di sicurezza che ti dà il matrimonio diminuisce lo stress e migliora la tua salute. Un'amante ti fa stare sempre in ansia, e quindi rischi maggiormente un infarto!
Infine il matematico chiude: - Sbagliate entrambi. E meglio averle tutt'e due: così quando la moglie pensa che tu sei con l'amante, e l'amante pensa che sei con la moglie, puoi fare un po' di matematica in santa pace!
(Questa l'ho sentita da Ennio De Giorgi)
Un ingegnere, un fisico e un matematico sono alloggiati in un grande albergo dove si sta svolgendo un convegno internazionale.
Verso mezzanotte l'ingegnere si sveglia e sente odore di fumo. Scende nella hall e vede un principio d'incendio. Allora sale di corsa nella propria camera, riempie d'acqua il secchio della spazzatura e spegne il fuoco. Poi torna a letto.
Un'ora dopo anche il fisico si sveglia e sente odore di fumo. Scende nella hall, e vede un altro principio di incendio. Si accorge del tubo anti-incendio e, dopo aver valutato la velocità delle fiamme, la distanza, la pressione dell'acqua, la traiettoria, spegne il fuoco con il minimo dispendio di acqua ed energia, poi se ne torna a letto.
Infine anche il matematico si sveglia e sente odore di fumo. Scende nella hall, vede il fuoco e la pompa anti-incendio. Riflette alcuni istanti e poi esclama: - Bene, una soluzione esiste! - e se ne torna a dormire.
Un ingegnere, un fisico, un matematico e un informatico sono in treno per andare a un convegno a Edinburgo. A un certo punto, guardando fuori dal finestrino vedono una pecora nera che sta tranquillamente brucando l'erba.
Subito l'ingegnere fa "Ma chi l'avrebbe mai detto? in Scozia tutte le pecore sono nere!"
Il fisico replica: "Non è un dato significativo. Al più adesso noi sappiamo che esiste almeno una pecora nera".
Il matematico, con voce calma, ribatte: "No, colleghi. In realtà noi sappiamo soltanto che esiste una pecora che è nera da un lato".
L'informatico, infine: "Oh, no! Un caso speciale!"
Un matematico, un biologo ed un fisico sono seduti ad un bar e osservano la porta della toilette. Inizialmente non c'è nessuno nella toilette, ed essi lo sanno.
Ad un certo punto tre persone entrano nella toilette.
Dopo un po' ne escono cinque, senza che nessun altro sia entrato.
Il fisico dice: - Direi che il nostro conteggio non è stato abbastanza
accurato.
Il biologo fa: - Noi abbiamo contato bene, perciò si devono essere
riprodotti nella toilette.
Il matematico ribatte: - Siccome 3 - 5 = -2, basta che entrino ancora
esattamente due persone, e la toilette sarà di nuovo vuota.
Un ingegnere, un fisico e un matematico si sottopongono a una prova di sopravvivenza. Vengono chiusi ciascuno in una stanza, con scatolette di carne come unico cibo, ma senza la chiavetta per aprirle; dei fogli di carta e una penna.
Dopo una settimana, gli sperimentatori vanno a vedere come le cavie si sono comportate. Entrano nella stanza dell'ingegnere, e vedono una scena horror: pezzi di carne su tutti i muri e il soffitto, e l'ingegnere scarnificato, che proprio in quel momento lancia a forza contro il muro una scatoletta, che si apre schizzando il contenuto in giro: lui si avventa sulla scatoletta, incurante di ferirsi, e mangia la carne.
La stanza del fisico ha i muri completamente riempiti di formule, dopo che lui aveva finito di scrivere sui fogli. Il fisico ha un'aria pasciuta, pero`: prende una scatoletta, fa ancora due conti, dà un tocco in un punto ben preciso, e questa si apre.
Infine entrano nella stanza del matematico: questi è pallido, non riesce quasi a reggersi in piedi, e tiene in mano una scatoletta. La guarda, e mormora: "Eppure, basterebbe supporre che sia già aperta..."
Gli ingegneri credono che le equazioni approssimino il mondo reale.
I fisici credono che il mondo reale approssimi le equazioni.
I matematici non riescono a fare il collegamento...
(da Gianfranco Bo)
Un ingegnere ed un matematico vengono sottoposti da un ipotetico torturatore
professionista ad un cervellotico supplizio. I due stanno dietro ad una
riga gialla (che chiameremo "Linea di partenza"). Ad una distanza di dieci
metri sta una riga rossa (che chiameremo "Linea di arrivo"), sopra la quale
sta tantalicamente(?) piazzata una bellissima ragazza nuda che pare pure
disponibile.
Le regole del gioco sono le seguenti: al via i due tapini
potranno percorrere metà della distanza che li separa dal "premio"
piazzato sull'arrivo, poi si dovranno fermare per due minuti, poi potranno
percorrere ancora metà della distanza che li separa dalla meta, ma
dovranno fermarsi ancora due minuti, e così via.
Quando il torturatore dà
ufficialmente inizio al gioco, l'ingegnere si affretta a percorrere i primi
cinque metri, fermandosi poi ad aspettare come da regolamento. Il
matematico rimane imperterrito al suo posto, ed inizia a sogghignare.
Passati i due minuti, l'ingegnere scrupolosamente percorre duevirgolacinque
metri, e si pone in attesa. Il matematico, sempre fermo, ora ride più
apertamente. Al termine del terzo giro, nella pausa di attesa l'ingegnere
sinceramente perplesso chiede al matematico, che sempre fermo sta ormai
sbellicandosi dalle risate, quale sia la ragione di tanta ilarità.
Il matematico, tenendosi la pancia dalle risate dice: "povero fesso, ti stai
dando tanto da fare, ma io so perfettamente che non potrai arrivare alla
meta, se non in un tempo infinito, e quindi io non mi muovo neppure,
perlomeno risparmio energie..."
L'ingegnere, che si appresta al suo quarto
balzo ribatte "Beh, probabilmente hai ragione, arrivare proprio non ci
arrivero', ma abbastanza vicino..."
(da Franco Guadagni, ingegnere che si è sentito piccato dal mio commento all'inizio della pagina...)
Ogni venerdì sera un matematico si reca al bar dell'Università, si siede al penultimo posto, gira la sedia dell'ultimo posto che è vuota e chiede ad un'inesistente ragazza se può offrirle un bicchierino. Il barista, conoscendo quali strani tipi a volte frequentano il suo locale, non fa una piega e continua imperterrito il suo lavoro.
La scena però si ripete tutti i venerdì dell'anno. Prima delle vacanze estive, il barista si decide finalmente a chiedere al matematico il motivo del suo comportamento.
"Mi scuso per la mia stupida domanda, ma certo lei sa che su quel posto non c'è nessuna donna seduta. Perché allora insiste a rivolgersi ad uno spazio vuoto?"
Il matematico gli risponde: "Secondo la fisica quantistica, uno spazio vuoto non è in realtà completamente vuoto. Particelle virtuali si materializzano di continuo e altre svaniscono. Non si può mai sapere quando una appropriata funzione d'onda collassa e una bella donna può apparire all'improvviso".
Il barista solleva le ciglia e aggiunge: "Veramente? Interessante. Ma non potrebbe chiedere ad una delle ragazze che frequentano il bar se può offrirle un drink? Non si sa mai, potrebbe anche dire di sì...".
Il matematico scoppia a ridere e dice: "Eh, sì. E quale sarebbe la probabilità che succeda?"
(dal sito di Dr.Zap)
Ecco come alcune persone "dimostrerebbero" che ogni numero dispari maggiore di 2 è primo.
Come si distingue un matematico introverso da uno estroverso? Quello estroverso guarda i tuoi piedi mentre parla con te.
Come è possibile visualizzare uno spazio a 11 dimensioni? Semplicissimo: visualizza uno spazio a N dimensioni, e poi poni N=11.
grazie a Marta per questa e la prossima!
... E se prima eravamo ℵ0 a ballare l'Hully-Gully, adesso siamo ℵ0 a ballare l'Hully-Gully!
Ci sono tantissime battute della serie "Quanti X occorrono per cambiare una lampadina?". Eccone qualcuna di tema matematico.
Da Paul Renteln e Alan Dundes, Foolproof: A Sampling of Mathematical Folk Humor, AMS
Un altro insieme di freddure è quello con domanda "Perché il pollo ha attraversato la strada?" Anche qui ecco qualche risposta di tema matematico.
Variante: Perché il pollo ha attraversato la striscia di Möbius?
(a) Per andare sull'altro lato... ehm...
(b) Per andare sullo stesso lato.
(da Paul Renteln e Alan Dundes, cit.)
Qual è il colmo per un matematico?
Vivere in una frazione, andare a casa con un mezzo ... e
trovare la moglie a letto con un terzo!
Qual è la differenza tra un matematico e un fisico?
Per il matematico, per due punti passa una retta; il fisico dice di avere bisogno di ulteriori dati.
Esame di logica matematica:
- Professore, ma sono promosso o bocciato?
- Si.
(inviatami da Giuseppe Magurno, attribuita al suo professore di Calcolo Numerico, Yaroslav Sergeyev)
"Telecom Italia, informazione gratuita. Il numero da lei selezionato è immaginario. Si prega di riagganciare, ruotare di 90° l'apparecchio e riprovare."
Come lo fanno i matematici?
(inviatami da Paolo Marincola)
Quando i dati non sembrano sufficienti...
Problema: Una madre è 21 anni più vecchia di suo figlio. Tra sei anni il figlio avrà un quinto dell'età della madre. Domanda: dove si trova il padre?
Svolgimento: Se x è l'età attuale del figlio, quella della madre è 21 + x. Tra sei anni si avrà dunque:
5(x + 6) = (21 + x) + 6
da cui si ricava:
5x + 30 = x + 27
4x = -3
x = -3/4
Il figlio ha pertanto -3/4 di anno, cioè -9 mesi. Conclusione: il padre si trova sulla madre.
(copiata da Maurizio, che però ne disconosce la paternità)
Un numero infinito di matematici entra in un bar. Il primo ordina una birra. Il secondo ordina mezza birra. Il terzo ordina un quarto di birra. Continuano così finché il barista li ferma e dice "siete una massa di idioti", e versa due birre.
(da Matthew Helmke, via restodelmondo)
C'era una volta un boss mafioso newyorkese rispettato e temuto da tutti, ma che aveva un cruccio: non riusciva mai a vincere alle corse dei cavalli. Certo, poteva usare ottimi argomenti per convincere gli altri fantini a non tagliare per primi la linea del traguardo; ma quello sarebbe stato per così dire lavoro, e allora il boss non si sarebbe certo divertito.
Pensa che ti ripensa, alla fine gli viene un'idea geniale. Rapisce un matematico di prim'ordine, lo fa portare in un laboratorio nascosto, e gli fa un bel discorsetto. "Guarda, hai due mesi di tempo per trovarmi un metodo sicuro per vincere alle corse. Ti darò tutto quello che ti serve, ma voglio un metodo sicuro. Se ci riesci, sarai ricco e tranquillo per tutta la vita; altrimenti non dovrai più preoccuparti del tuo futuro. Chiaro?" Il matematico non ha molte scelte, e tremando come una foglia si accinge all'opera.
Bisogna dire che il boss non era affatto convinto del micromanagement, e lasciò in pace il matematico per tutto il periodo. Solo alla fine dei due mesi tornò al laboratorio, fece chiamare il matematico, e gli chiese: "Allora? Questo metodo?"
L'altro balbettò "Sì, ho ottenuto qualche risultato preliminare..."
"Quali risultati?"
"Beh, che la soluzione esiste ed è unica."
Dopo essersi assicurato che l'ormai fu matematico fosse diventato un'ottima armatura per un pilone di cemento, il mafioso pensò che forse avrebbe dovuto scegliere uno scienziato un po' meno teorico e face rapire un fisico, a cui ripeté lo stesso discorsetto. Anche quest'ultimo si mise al lavoro di buona lena, chiedendo ogni tanto fondi per acquistare varie componenti meccaniche. Alla fine dei due mesi, quando il boss tornò nel laboratorio, il fisico era scarmigliato ma felice, con un pacco di fogli in mano e un non meglio identificato macchinario su un lato.
"Ci siamo! Non posso garantire la vittoria sempre, ma dai miei conti si evince che la simulazione raggiunge almeno il 99% di successo!"
"Va bene", commentò il mafioso, "una volta ogni tanto posso permettermi il lusso di non vincere. Simulazione, hai detto?"
"Sì, per mezzo di questa macchina qua. Ho solo dovuto fare qualche approssimazione per riuscire a portare avanti i conti..."
"Approssimazione? Cosa vuoi dire?"
"Beh, in questo modello si suppone che i cavalli siano sferici..."
Durante una gita in campagna, un tizio vede un pastore che bada a un gregge di pecore e si ferma a scambiare qualche parola con lui.
"Certo che non dev'essere facile accorgersi che manca una pecora, vero?"
"No, non è un problema. Basta contarle ogni tanto."
"Sì, ma sono così tante! Ad esempio, quante ce ne sono in quel gruppo là alla nostra destra?"
Il pastore si gira, dà un rapido sguardo, e risponde "settantanove".
Il tizio si mette a contarle a una a una, e dopo un paio di minuti si gira e fa "Perdinci, è proprio vero! Ma come ha fatto?"
"È semplicissimo. Ho contato il numero di zampe e ho poi diviso per quattro..."
Un matematico e un fisico vanno in campagna ma non hanno l'orologio e vogliono sapere che ora è. C'è lì un pastore stravaccato all'ombra di un albero col suo gregge. Il matematico va e chiede: "Scusi, sa mica che ore sono?". Il pastore allunga il braccio, alza le palle del montone, e decreta: "sono le 16.17".Il matematico si ritira perplesso, incomincia a calcolare il volume delle palle, a determinare la curvatura degli ellissoidi, ma non riesce a trovare alcuna possibile relazione con l'ora. Alla fine racconta tutto al fisico che decide di riprovarci. Va dal pastore e chiede: "Scusi, potrrebbe dirmi di nuovo l'ora?". Il pastore, sempre fermo nella stesa posizione, allunga un braccio, alza le palle del montone e sentenzia: "17.34". Il fisico determina il peso specifico delle palle del montone, il loro attrito radente e volvente, il periodo della loro oscillazione, ma anche lui non viene a capo di nulla.
I due scienziati scornati tornano dal pastore e confessano: "ci scusi, noi qui in due abbiamo una medaglia Fields e un Nobel per la fisica, ma non siamo riusciti a modellizzare la tecnica che Lei usa per determinare l'ora. La pregheremmo di rivelarcela: sa, Lei la usa per uno scopo abbastanza semplice, ma potrebbe trattarsi di un principio nuovo capace di rivoluzionare le nostre conoscenze a proposito dello spazio-tempo". Risponde il pastore: "Nun hu gabìdu un gagghiu, ma venite qui duve sunu iu. Eggu, lì duve siti, alzate le palle d'u muntuni. Fattu? Bene. Adessu 'u vedete 'u campanile giù in fundu?"
Un matematico viene arrestato e portato in tribunale, accusato di omicidio. Durante il processo si dichiara colpevole; la giuria, però, emette un verdetto di innocenza.
«Ma come avete potuto assolverlo?», chiede il pubblico ministero. «L'avete ben sentito, che si è dichiarato lui stesso colpevole...»
«Lei non lo conosce bene come noi», replica il portavoce della giuria. «Molti di noi hanno seguito i suoi corsi, e sappiamo fin troppo bene che non bisogna credere a una parola di quello che dice lui!»
Ultima modifica: 13 dicembre 2010
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