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Come dare scandalo (in senso cattolico)

La mia religione mi vieta di leggere cosa scrive certa gente. Purtroppo però, partecipando ai social, mi trovo amici e conoscenti che condividono cose; e se le condividono in troppi vado contro ai miei dettami. (Però continuo a non leggere i commenti se non una volta ogni mese o due, giusto per ricordarmi di com’è la gente). Così mi sono trovato questi due tweet di Mario Adinolfi.

Per la parte che riguarda Wikipedia, la risposta è molto semplice: Wikipedia non è l’anagrafe né la Gazzetta Ufficiale, quindi non può fare altro che riportare le notizie scritte da fonti autorevoli. Per amor di cronaca, una decina di minuti prima del secondo tweet di Adinolfi il luogo di morte era stato aggiunto, con relativa fonte. Vabbè, Adinolfi non sa come funziona Wikipedia. Ce ne faremo una ragione, e magari cercheremo di spiegare meglio come funziona. Ma non è quello il vero punto del mio post.

Sulle prime non avevo capito perché Adinolfi si lamentasse della mancanza del luogo della morte della Carrà, fino a che qualcuno ha scritto che probabilmente era convinto che fosse andata in Svizzera per poter avere l’eutanasia. Chiaramente dal punto di vista della dottrina della Chiesa cattolica – e Adinolfi si professa cattolico – dare scandalo è un peccato gravissimo. Quello che però Adinolfi pare non aver letto è il Catechismo della chiesa cattolica, che al §2284 recita «Lo scandalo è l’atteggiamento o il comportamento che induce altri a compiere il male.» Ora, se Adinolfi avesse scritto qualcosa tipo “Raffaella Carrà ha voluto uccidersi e finirà tra le fiamme dell’inferno” sarebbe stata una frase di pessimo gusto come tante delle sue, ma avrebbe avuto un certo qual senso dal punto di vista di un cattolico (nemmeno del tutto, perché non possiamo sapere se in punto di morte si fosse pentita). Ma il fatto stesso che non avesse voluto rendere pubblica la sua scelta fa sì che l’ipotesi alla base dello scandalo non c’è: non ha indotto nessuno a compiere il male.

Anzi, a dirla tutta è proprio Adinolfi che con le sue insinuazioni può avere indotto qualcuno a pensare all’eutanasia. Ma probabilmente lui non si rende conto di avere dato scandalo.

Ultimo aggiornamento: 2021-07-06 10:39

Giovedì Santo

Ieri papa Francesco ha celebrato la messa del Giovedì Santo “in coena Domini” nella cappella dell’appartamento privato del cardinale Angelo Becciu: quello scardinalato qualche mese fa per vari scandali finanziari. Si potrebbe parlare di queste case di altissimi porporati con cappella privata – checché ne pensino Magister e amici suoi, a me l’idea di una messa “personale” pare un’aberrazione logica – ma qui vorrei segnalare le considerazioni del mio amico Pier Luigi. Il cristianesimo è una religione che parla ai peccatori. Quella messa non è una testimonianza di innocenza: non mi pare che Becciu sia stato riabilitato. È una cosa che ci ricorda che Dio ci ama anche se siamo peccatori. Che poi non si vedano così tante conversioni e ammissioni di aver peccato è purtroppo tipico degli esseri umani, ma di nuovo quella è un’altra storia.

Ultimo aggiornamento: 2021-04-02 10:06

1Cor 1, 12

Stavo leggendo un commento del NYT sull’attacco a Capitol Hill e mi sono trovato questa frase:

“Our cries go unheeded,” Jemar Tisby, the president of a Black Christian collective called the Witness, said.
“This is authentic white American Christianity on display,” he said of Wednesday’s event. “The challenge for white Christian America is to examine what they have wrought religiously.”

Storicamente le chiese evangeliche americane – ma immagino anche quella cattolica, e pur andando fuori tema mi chiedo se con l’islamismo non succeda lo stesso) – sono sempre state rigidamente segregate; ma arrivare a questo punto mi pare davvero incredibile.

Ultimo aggiornamento: 2021-01-12 09:45

In odium fidei

Leggo sul Post della beatificazione del giudice Rosario Livatino, con una procedura non standard. Tipicamente la chiesa richiede un miracolo per la beatificazione e un altro per la santificazione (i “segni” indicati in fondo a questo articolo di Avvenire), che sono controllati molto attentamente. La motivazione di un’uccisione “in odium fidei” è quella legata al martirio, che in Occidente non è più molto comune nonostante gli attentati fondamentalisti; in questo caso la decisione è stata presa perché la mafia avrebbe ucciso il magistrato, definito incorruttibile proprio perché molto religioso.

Non entro nella scelta della beatificazione, ci mancherebbe altro. QUello che però trovo strano è che mi sarei aspettato che una scelta del genere venisse molto più pubblicizzata dalla Chiesa, in quanto è una presa di posizione molto netta dal punto di vista cattolico. Sappiamo bene che ci sono dei sacerdoti conniventi con mafia, ‘ndrangheta, camorra; occorre che i fedeli sappiano che quella non è la linea ufficiale della Chiesa. Serve anche quello: perché allora non pubblicizzarlo?

Ultimo aggiornamento: 2020-12-23 15:48

e invece no!

La settimana scorsa scrivevo che gli ambrosiani erano in ritardo con il nuovo messale, e quindi non ci sarebbe stata la Piccola Rivoluzione delle preghiere. E invece no! Non avevo cercato abbastanza bene, perché altrimenti avrei scoperto che in attesa del messale completo l’arcivescovo Delpini ha approvato la parte relativa alla liturgia, che a questo punto se non ho capito male diventerà obbligatoria subito e non a Pasqua come è permesso nel rito romano.

Ma la cosa più spiazzante è che il “subito” sarà domenica prossima, cioè la terza domenica d’avvento (ambrosiano, cioè la prima domenica d’avvento per il resto del mondo cattolico). In pratica, si sono appiattiti alle posizioni romane e non hanno cominciato nel momento più logico liturgicamente. Cose da non credere!

(ah, ovviamente Camillo Langone si lamenta al solito. Mi chiedo solo se il titolo dell’articolo sia suo oppure no)

Ancora niente nuovo Padre Nostro

Mi era noto da mesi che il Messale Romano sarebbe stato aggiornato e sarebbe entrato in vigore con la prima domenica d’Avvento 2020. Per esempio se ne è parlato su Hookii. Tra le varie modifiche, oltre a quelle sui testi liturgici di cui tanto non si accorgerà nessuno, cambierà anche il Padre nostro, nel quale non si dirà più “e non ci indurre in tentazione” ma “e non abbandonarci alla tentazione”, oltre all’aggiunta di un “anche” a quando rimettiamo i debiti, e il Gloria nel quale la pace in terra sarà agli uomini “amati dal Signore” e non “di buona volontà”

Come sapete, gli ambrosiani fanno le cose per conto loro, e quindi ieri era già la prima domenica di Avvento. Però non è successo assolutamente nulla. Come mai? Semplice. Gli ambrosiani fanno le cose per conto loro, e quindi adotterano il loro messale con la calma che li contraddistingue. Ma del resto anche la versione per il resto degli italofoni partirà in ordine sparso, con le preghiere della comunità che arriveranno solo a Pasqua.

Insomma la Chiesa si rinnova

papa Francesco e gli omosessuali

Non è che di per sé sia così strano che un papa chieda una copertura legale per le coppie omosessuali. La cosa non ha nulla a che fare con la fede e la dottrina, ed è un secolo e mezzo che il papato non ha più un potere temporale e quindi non si deve preoccupare di fare leggi terrene.

Ma da quanto ho capito, la cosa interessante è che qui da noi tutti parlano di questa “apertura” come se fosse pensata per l’Italia, quando nel documentario Bergoglio parla in spagnolo…

Ultimo aggiornamento: 2020-10-23 16:54

Niente preti sposati (o no?)

La montagna stavolta non ha nemmeno partorito il poverbiale topolino. Nell’esortazione apostolica seguita al sinodo sull’Amazzonia papa Francesco non ha detto nulla sulla possibilità di ordinare sacerdoti i cosiddetti “viri probati”, diaconi di una certa età e uomini sposati. La cosa ha spiazzato tutti i media che davano da mesi se non anni la cosa per certa, ma ha anche spiazzato i tradizionalisti che nonostante il fuoco di fila di lamentazioni sembravano essersi rassegnati. Poi è chiaro che Magister e amici hanno continuato a lamentarsi: timeo papam et novitates non ferentem. Ma quello sta nella natura delle cose.
Quello che io trovo più interessante è che se ci fate caso Bergoglio sta continuando nella strategia del non decidere. Non state lì a tirare fuori quella noticina all’interno di Amoris laetitia che permetterebbe la comunione ai divorziati risposati: non è nulla di diverso da quanto scritto già nei documenti conciliari. Le eccezioni continuano a essere eccezioni, insomma, senza nessuna ufficializzazione. Come mai? La mia sensazione è che il papa, da bravo gesuita, sappia perfettamente che un qualunque cambiamento in una struttura mastodontica come la chiesa cattolica genererebbe una quantità di problemi: molto meglio gettare il seme ed aspettare che qualcun altro poi raccolga.