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Luigi Bettazzi

Foto di Francesco Pierantoni. https://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Luigi_Bettazzi_1.1.jpg

A Giuanin Lamiera doveva piacere monsignor Bettazzi, morto oggi quasi centenario ad Albiano d’Ivrea. Quando ero ragazzo, non passava settimana in cui su La Stampa non ci fosse un suo intervento, in qualità di vescovo d’Ivrea: non so se fosse una frecciata all’Olivetti, ma mi parrebbe strano, considerate le posizioni sicuramente progressiste di Bettazzi. Ultimo italiano vivente tra i vescovi partecipanti al Vaticano II – era ausiliario di Bologna e assistente del cardinal Lercaro – molti pensavano che il diventare vescovo di Ivrea poco più che quarantenne sarebbe stato semplicemente il primo gradino di un cursus honorum che l’avrebbe come minimo fatto diventare arcivescovo di Torino e cardinale: invece l’esperienza di Michele Pellegrino terminò quella stagione sabauda, e Bettazzi rimase “a fare il caporale” in periferia, ritagliandosi un nome nel mondo cattolico pacifista e continuando, anche decenni dopo aver lasciato la diocesi per raggiunti limiti d’età, a fare finissimi interventi filosofici, religiosi e politici. Devo dire che mi mancherà.

Ultimo aggiornamento: 2023-07-16 16:55

Silvio Berlusconi

Quando ad aprile Berlusconi fu ricoverato al San Raffaele scrissi che dubitavo che ne sarebbe uscito vivo. Avevo sbagliato, ma a quanto pare non di molto. D’altra parte il bollettino medico di venerdì, quando ritornò in ospedale, era chiaramente una pietosa bugia. Se il giorno dopo avrebbe avuto un vertice con quello che rimaneva dello stato maggiore di Forza Italia, non vai a fare accertamenti programmati di venerdì.
Per il resto, che dire? Io preferisco tacere, ho già scritto fin troppo su di lui in questi ventidue anni di blog (e avrei scritto di più se avessi cominciato a bloggare prima). L’unica cosa che posso aggiungere è che non è vero che è finita un’era: quella era già finita da un pezzo, direi come minimo dal 2018.

Ultimo aggiornamento: 2023-06-12 13:08

Vincenzo Mantovani

mantovani Per me Vincenzo Mantovani, prima di essere il decano dei traduttori italiani, era la voce che sentivo a Sabato Libri di Radio Popolare insieme a quella di Bruna Miorelli. Una presenza amica, insomma, anche se non l’ho mai conosciuto di persona e non ho letto molto di Vonnegut: mi sono sempre ripromesso di cominciare Tutti i racconti, ma il proposito è rimasto a prendere polvere virtuale insieme all’ebook.
Mantovani aveva anche scritto libri, ma come si raccontava lui stesso era fondamentalmente un traduttore. Il lavoro l’aveva cominciato per caso, ma non era stato un ripiego rispetto ad altri ruolo, a differenza di quanto capitava spesso nelle case editrici al tempo. Ora le cose sono un po’ cambiate, ma il ruolo del traduttore è sempre misconosciuto: trovare il suo nome in copertina come nell’immagine qui sopra è l’eccezione e non la regola. Ma Mantovani era eccezionale.

Ultimo aggiornamento: 2023-06-05 10:11

Daniele Minotti

Non posso dire di essere stato un amico di Daniele. Ci siamo visti una volta (per caso, al Salone del Libro), ed era qualche anno che non ci si sentiva anche se in fin dei conti quando sono a Chiavari ero a una dozzina di chilometri di distanza da dove stava.
Però ci si conosceva virtualmente dallo scorso millennio: Daniele è stato uno dei primi avvocati a capire che la Rete avrebbe cambiato le regole del gioco (ma non il gioco: il diritto resta diritto) e ha cominciato a sfruttare il nuovo mezzo (compresi un po’ di scazzi con altre persone, ma stando su FriendFeed era il minimo sindacale ;-) ). Aveva anche radunato un “manuale di sopravvivenza giuridica per blogger”, il Minottino, che fortunatamente non mi è mai servito…

Massimo Cavezzali

"benvenuto in paradiso Beato!" "beato una sega, voglio tornare di sotto!" Se ricordate, non avevo recensito così bene Comic Submarine. Questo non significa che non volessi bene a Cavezzali come fumettista: anzi era proprio per quello che pensavo che avrebbe potuto fare di meglio, tipo quando aveva disegnato la biografia di Vasco. Purtroppo anche lui ci ha lasciato.

Ultimo aggiornamento: 2023-05-11 12:13

Gianni Minà

Sono abbastanza cinico per pensare che buona parte delle commemorazioni online fatte da persone più o meno importanti (o che si sentano tali) serve più che altro alle persone in questione per farsi notare. (Esempio: ieri sera il primo commento che ho visto sulla pagina Facebook di Minà è stato quello di Dibba). Però stavolta mi sono davvero stupito – positivamente, mi affretto ad aggiungere – della quantità di manifestazioni di affetto e di immagini di tutti i tipi apparse dopo la morte di Minà, a partire da quella con i Beatles. Mi sa che sia vero affetto.

Ultimo aggiornamento: 2023-03-28 10:28

David Singmaster

David Singmaster è morto lunedì mattina dopo una lunga malattia, ci comunica Rob Eastaway. Il mio amico Adam Atkinson me lo aveva detto qualche ora fa: Singmaster era molto presente nella comunità matematica britannica, nonostante fosse un expat essendo nato e cresciuto negli USA.
Come la maggior parte degli amanti della matematica della mia generazione, ho sentito parlare per la prima volta di Singmaster quando venne commercializzato il cubo di Rubik e Martin Gardner ci fece conoscere il suo algoritmo (e la notazione corrispondente) per riuscire a risolverlo in modo più matematico che smontandolo e rimontandolo (o togliendo e rimettendo gli adesivi sulle facce. Confesso di averlo fatto una volta :-) ). Il libro Problems for Metagrobologists che ho recensto qualche mese fa è forse più interessante per gli informatici che per i matematici ricreativi, ma tanto non è per quello che noi tutti lo amavamo, quanto per il suo indefesso lavoro di raccolta di informazioni sulla matematica ricreativa, che potete trovare qui. Singmaster mancherà anche a quelli come noi che non l’hanno mai conosciuto di persona.

Ultimo aggiornamento: 2023-02-15 17:25

Joseph Ratzinger

Il Post cita un brano del libro con la sua ultima intervista, dove il papa emerito Benedetto XVI nega decisamente di essersi dimesso a causa dello scandalo “Vatileaks” sulla gestione delle finanze del Vaticano. Probabilmente è almeno in parte così: ma sono convinto che la serie di scandali (pensate solo alla pedofilia) era diventata un peso sempre più grande, e le forze di Ratzinger stavano scemando. Devo però dire che le sue dimissioni me l’hanno fatto diventare più simpatico.

Ho ancora oggi forti dubbi sulla sua capacità di fare il papa (“il pastore tedesco”, come titolò il Manifesto alla sua elezione); ma quei dubbi ce li ho anche su Paolo VI, altro uomo fondamentalmente di Curia, anche se Giovanni XXIII l’aveva mandato a Milano “a farsi le ossa”. Ratzinger è però sicuramente stato uno dei più grandi teologi contemporanei, ma anche una persona di spirito, anche se a prima vista non appariva: la presa per i fondelli nella sua risposta alle domande di Odifreddi era da incorniciare.

Resta solo da capire cosa farà ora Bergoglio. Le voci di sacrestia dicevano che avrebbe voluto dimettersi anche lui, ma non voleva un pianeta con tre papi: vedremo entro fine marzo se era davvero così.

Ultimo aggiornamento: 2022-12-31 22:45