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Come volevasi dimostrare

Ricordate che avevo scritto della scala mobile in riparazione perpetua alla stazione Maciachini? L’ultima data indicata per la messa in funzione era il 15 marzo. Ieri mattina sono passato da lì, e la situazione era esattamente la stessa di un mese fa: scala rotta, non pareva proprio che i lavori fossero vicini al termine, e il cartello continuava a indicare il 15 marzo come data di fine lavori. Forse sarebbe meglio che lo togliessero, quel cartello.

(forse) canto la Johannes-Passion

Questa quaresima 2023 vede l’esecuzione di ben tre versioni della Passione secondo Giovanni a Milano. Io dovrei cantare (il condizionale è d’obbligo per problemi personali) quella della Mailänder Kantorei, che sarà domenica 26 marzo alle 20.30 nella Chiesa Cristiana Protestante di via Marco de Marchi, quasi angolo via Montebello. La chiesa è piccina, quindi se siete interessati arrivate con un po’ di anticipo!

la ciclabile “più rispettata”

"hanno imparato a rispettare" È vero che nella terra dei ciechi l’orbo è un re, ma dire che in corso Buenos Aires «i veicoli […] hanno imparato a rispettare un po’ di più i ciclisti» rispetto a viale Monza mi pare un po’ azzardato. Certo, c’è la differenza che i parcheggi – dove ci sono – sono tra la pista e la carreggiata stradale e quindi è un po’ difficile infilarsi nella pista ciclabile, ma garantisco che le rare volte che ci passo mi tocca comunque fare lo slalom tra le auto che vedono un ottimo posto per parcheggiare, addirittura colorato di giallo.

Vedremo che succede con l’ennesima ristrutturazione del corso, sperando che la larghezza dei marciapiedi venga resa omogenea e quindi il percorso da ubriaco della ciclabile si raddrizzi: ma non ne sarei così certo.

Scale (im)mobili e orizzonte degli eventi

A novembre una delle due scale mobili in uscita dalla stazione Maciachini della metro gialla è stata chiusa per manutenzione. Un cartello indicava che doveva essere rinnovata (e vabbè), e che i lavori sarebbero terminati entro il 31 dicembre 2022. Un po’ prima di Natale il cartello era cambiato: il termine dei lavori era stato spostato al 31 gennaio 2023. La scala mobile è ancora ferma: indovinate che cosa dice adesso il cartello? Sbagliato. Non dice che i lavori termineranno entro il 28 febbraio 2023 – si sa, con un mese più corto ci potrebbe essere qualche problema… – ma entro il 15 marzo. Non so, ma mi sembra una presa per i fondelli. (No, i cartelli sono generici, non accennano a nuovi problemi trovati)

Corse ATM tagliate: qualcosa non torna

ATM ha deciso per risparmiare di tagliare le corse in superficie (di un 3%, dicono, ma mi sa che in pratica sarà ben di più). Il risultato praticosarà un maggiore traffico, mi sa, perché toglierà la voglia di abbonarsi: le corse tagliate saranno infatti quelle al mattino e a pranzo.

Quello che però vorrei far notare è una frase nascosta nell’articolo che ho citato: «La preoccupazione dei sindacati, in prospettiva, deriva dal fatto che proprio gli straordinari per molti conducenti rappresentano una voce di entrata dello stipendio ormai consolidata.» Mi ero perso che dopo quattro anni nel maggio scorso era stato siglato il contratto di lavoro per gli autoferrotranvieri. Se in passato si potevano accettare straordinari “usuali” proprio perché il contratto non c’era, ora la cosa mi pare piuttosto pericolosa, anche perché guidare non è esattamente un’attività tranquilla. Insomma, mi pare che il modello dei trasporti milanesi abbia qualche problema.

Ultimo aggiornamento: 2023-01-21 11:25

non provate a dire “ciclabili”

Non intendo parlare del ragazzino morto ieri sotto il tram. Tutte le volte che vedo Jacopo pedalare io ho già da un pezzo i brividi. Intendo parlare ancora una volta della pista ciclabile di viale Monza – corso Buenos Aires. Oggi alle 12:45 mi sono dovuto fare un paio di chilometri, visto che la scuola di Jacopo non prevede la possibilità di farlo uscire in anticipo da solo anche se io gli consegnassi un permesso firmato col sangue. Oggi piovigginava anche. Capisco che ci possano essere lavori stradali (Buenos Aires, carreggiata ovest) oppure emergenze (viale Monza, carreggiata est: c’erano tre ambulanze e due camionette dei vigili del fuoco). Ma le cinquanta auto (circa, potrebbero anche essere state alcune in più) parcheggiate su tutto il resto del percorso? Dopo decenni di bicicletta io non mi preoccupo più di tanto, dopo tanti decenni di bici ho qualche idea di come quando e quanto muovermi: ma a questo punto lo posso fare anche senza una striscia bianca e gialla disegnata sulla carreggiata…

Ultimo aggiornamento: 2022-11-09 15:35

Area B o non area B, questo è il dilemma

Se non ho capito male, stamattina a Milano è entrata in funzione Area B, col divieto di circolazione per i veicoli parecchio vecchi. (In realtà, guardando qui, i divieti c’erano già: sono solo stati aggiunti gli euro 2 benzina e gli euro 4 diesel senza FAP). Su Twitter ci sono stati i soliti piagnistei con esempi francamente improbabili, come il nonnino che non può più andare a prendere i nipotini a scuola. A parte che almeno si ridurranno le auto in doppia e tripla fila negli orari di ingresso e uscita, mi domando perché il nonnino avesse un diesel comprato prima del 2011 che già era bloccato mezzo inverno per lo smog; ma tant’è.

Però volevo parlare di un’altra cosa. Stamattina ho dovuto portare a Monza mio suocero e rientrare a Milano. L’andata è stata quanto quanto scorrevole, al ritorno ci ho messo un’ora, restando in coda per tutto il tunnel di San Fruttuoso (poi stranamente il tratto con gli svincoli di autostrada e peduncolo erano praticamente vuoti, e la coda si è riformata al solito semaforo di Cinisello). Io mi domando solo come faccia la gente a farsi quel viaggio cinque giorni la settimana, soprattutto quando ogni dieci minuti c’è un treno da Monza a Milano…

Ultimo aggiornamento: 2022-10-03 10:06

Osteria Ricci: evitatela

Ieri sera Anna e io siamo andati a cena con due nostri amici all’Osteria Ricci, nella zona di corso Indipendenza. Siamo arrivati alle 20:15 quando il locale – non enorme – era ancora mezzo vuoto, siamo finiti sotto una cassa che mandava musica a volume piuttosto alto e che non siamo riusciti a fare abbassare, e abbiamo cominciato a ordinare antipasti per tre (io non lo volevo). Poi io e Loris abbiamo chiesto un piatto di orecchiette (50 grammi, non di più); le signore hanno preso un’insalata e io ho anche contestualmente ordinato un piatto di carne. Erano le 21:25. (Sì, il servizio non brillava per rapidità).

Alle 21:50 arriva un cameriere, mi dice “lei sta aspettando il secondo, giusto?” e mi rimette una forchetta nuova. Alle 22:10 Anna si alza per fumare, chiede a un cameriere cos’era successo al mio secondo, e gli viene risposto “controllo”. Alle 22:20 mi sono alzato, sono andato in cassa e ho chiesto il conto, meno la carne che non mi era arrivata. Il proprietario ha detto che c’era stato un problema con il forno. Ho pagato (135 euro per antipasti per tre, due piatti di orecchiette, due insalate, due bottiglie d’acqua da 65 cc e una bottiglia di vino), ho salutato (“buonasera”, non certo “arrivederci”) e sono uscito.

Il proprietario poteva evitarsela, una scusa così idiota. Persino da Gionni lo zozzo se hai dei problemi in cucina – e possono capitare, intendiamoci – ti arriva qualcuno ad avvisarti del problema e chiederti se vuoi cambiare ordinazione oppure aspettare. Puoi fare dei piatti favolosi, ma se sei convinto che i tuoi clienti possano essere trattati in questo modo i clienti non te li meriti.