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Sempre meno bus a Milano

Ieri e oggi sono andato a farmi mettere e restituire l’holter in un ospedale (privato, ma questo è irrilevante nella questione). L’ospedale in questione è a una decina di minuti a piedi da casa mia, ma in teoria c’è una linea di bus che ha il capolinea quasi lì e mi porta sotto casa. Non è un vero problema, nel senso che io cammino volentieri. Però ieri mattina il bus in direzione ospedale era atteso in 7 minuti, e in effetti non mi ha raggiunto; quello del ritorno aveva un’attesa di 12 minuti. Stamattina non ho guardato all’andata: il ritorno in compenso segnava 20 (venti) minuti di attesa.
Considerato che il tutto è stato tra le 8 e le 8.30, mi chiedo se si possa ancora dire che a Milano c’è un servizio pubblico di trasporto di superficie. (Jacopo si lamenta anche che alle 16.30 deve aspettare la metropolitana più di 7 minuti: relata refero)

(immagine da FreeSVG)

Ultimo aggiornamento: 2024-01-12 08:58

Passante e metro: qualche problemuccio di comunicazione?

Ieri ho accompagnato Cecilia alla sede principale del suo liceo, che sta a Dateo. Poi sono tornato in ufficio. Ho preso l’ingresso da via Archimede, timbrato in ingresso sul passante, fatto tutto il corridoio del passante, uscito dai tornellli del passante (senza lettore tessera) e arrivato ai tornelli di M4… dove non sono potuto entrare perché “tessera già validata in ingresso”. Ok, mi dico, ho timbrato in ingresso e non in uscita: aspettiamo qualcuno che entri e seguiamolo, così sono a posto on la timbratura.
Arrivo a San Babila dove devo cambiare con la M1, il che significa uscire dai tornelli M4 per rientrare negli altri. Passo la tessera… e mi dice “uscita senza entrata”, bloccando la porta. Detto in altri termini, la timbratura sul passante è stata dimenticata. Il fatto che ci fossero due guardie ATM che mi hanno bloccato mentre cercavo di uscire quatto quatto e poi mi abbiano aperto il tornello quando hanno visto la scritta mi fa pensare di non essere il solo a incasinarsi la vita così: ma non è che forse c’è qualcosa da rimettere a posto nela gestione del sistema integrato?

(Immagine di Arrow303 da Wikimedia Commons, CC-BY-SA 4.0)

Evviva l’inquinamento

Il Corsera ha pubblicato i risultati di un’indagine di Cittadini per l’aria sulla concentrazione di biossido d’azoto a Milano. (In realtà quei dati sono del mese scorso, ora è uscito un report più generale). Il Corriere riporta che il punto con la maggior concentrazione è il tunnel di via Spoleto. Indovinate chi ci passa due volte la settimana per andare in ufficio…

(In realtà non è così: Giampiero Rossi si è scordato di aggiungere che le concentrazioni peggiori sono in realtà nei tunnel a Porta Nuova. È però vero che lì si può passare solo in auto o in moto, mentre pedoni e ciclisti passano per il tunnel di via Spoleto. È anche vero che quel tunnel è maledetto, almeno in direzione viale Monza, perché non si riesce mai a passare visto il traffico che arriva da via Ferrante Aporti: anch’io in bicicletta faccio spesso fatica e mi tocca scendere dalla bici e attraversare a piedi. Resta il fatto che il posto inquinato ma chic si è misteriosamente perso…)

Ultimo aggiornamento: 2023-07-14 13:38

Sensori per angoli ciechi: adelante con juicio

angolo cieco

se volete, potete cliccare e comprarvi gli adesivi

E così il comune di Milano ha deciso: i camion e i bus che circolano in città dovranno avere il sensore per gli angoli ciechi (e gli adesivi come quelli francesi, sia mai che qualcuno non si accorga che un camion può tagliarti la strada senza vederti).
Premesso che non credo che il risultato cambierà molto, c’è una cosa che non capisco. Posso capire che anche se l’obbligo per i mezzi più grandi parta da ottobre ci sia una deroga di 14 mesi (fino al 31 dicembre 2024) per chi l’ha comprato e non ancora installato. Ecco, forse sei mesi sarebbero stati sufficienti, ma magari in due mesi e mezzo non si possono costruire abbastanza sensori e quindi si sono tenuti i tempi più lunghi. Ma mi spiegate perché per i mezzi grandi-ma-non-troppo per cui l’obbligo dei sensori scatta a ottobre 2024 c’è questo periodo di grazia fino a fine dicembre 2025? Non c’è abbastanza tempo per portarsi avanti col lavoro?

Ultimo aggiornamento: 2023-11-23 16:03

La moria dei pali

un palo Da un paio di settimane nella mia via ci sono due pali segnaletici (della sosta a pagamento) divelti e a terra. Ne ho visto un altro in piazzale Istria e uno andando verso piazza Carbonari.

Tralasciando almeno per il momento di capire cosa sta succedendo, resta un problema di base. Dove diavolo si possono segnalare queste cose? Io non sono riuscito a trovare nulla nel sito del comune di Milano…

(Ah: ieri sera, quando ho fatto la foto, ho scoperto che il secondo palo divelto nella mia via non c’è più. Non so se qualcuno ha voluto occultare la prova del misfatto oppure ci sono feticisti dei pali…)

Sgomberi in grande

Sotto il cavalcavia di Piazza Carbonari ci sono di solito alcuni clochard che dormono per strada, o almeno vedo due o tre materassi. Stamattina ho fatto un giro diverso per andare in ufficio e sono passato in bici di lì verso le 8:40: c’era una quindicina di poliziotti che stava facendo sgomberare una (1) persona. (Stavano solo gridando, per il mmomento, nessun atto di violenza).

Senza entrare nel merito dell’operazione, era proprio necessario mettere quindici (15) persone a compiere questa operazione. O meglio: una volta visto che non c’era una decina di persone, era proprio necessario lasciarli tutti lì?

Ultimo aggiornamento: 2023-06-01 10:26

ATM, dillo che non vuoi rimborsare i biglietti!

Come sapete se siete milanesi, ATM ha aumentato il costo del biglietto. Vabbè. Mio suocero, che abita a Monza, aveva tre biglietti interurbani che tanto non usa più: ho visto che ATM permette di farseli rimborsare, e ho deciso di provarci.
L’altra settimana stavo passando da Garibaldi e provo a vedere: nessuno slot libero. Vabbè. Guardo se posso prenotare a Zara, e scopro che in quell’ATM Point non trattano sostituzioni e resi. Vabbè. Prenoto allora per mercoledì a Loreto, dove posso andare in pausa pranzo. Arrivo: l’ATM Point è vuoto. L’impiegato mi chiede se voglio la sostituzione, e io gli dico “no, il rimborso”, al che scopro che: (a) il rimborso è solo del 90%: vabbè. (b) non mi rimborsano in contanti, ma sul conto in banca di cui serve l’IBAN: vabbè. (c) il rimborso arriva a 60 giorni: vabbè. (d) per il rimborso devo compilare un modulo: vabbè. (e) devo anche allegare fotocopia di carta d’identità e codice fiscale. E qui basta vabbè. Non servono carta d’identità e codice fiscale per comprare un biglietto dei mezzi. Non servono nemmeno per fare un bonifico in banca. E allora perché rompete le palle?

Essendo io una persona tignosa, giovedì sono ripassato con tutti i documenti, e dopo una decina di minuti ho una ricevuta che mi dice che tra 60 giorni mi verseranno quattro euro e ottanta centesimi. Ma la cosa peggiore è che il modulo che ho scritto con tanto amore è stato riscritto al PC dall’impiegato. Non era più semplice fare compilare a noi in elettronico, inviare le scansioni e in fase di salvataggio dare un codice da presentare con i biglietti al punto ATM? A quanto pare per gli abbonamenti annuali fanno così, il che continua a farmi pensare che questa sia una scelta ben precisa.