Anche i convegni dove voglio solo andare al buffet sono rigorosamente eventi pubblici (cioè non segreti o riservati) e pure pubblicizzati ma questo non vuol dire che chi li organizza non possa stabilire delle regole di ingresso, es. noiose formalità di pagamento, ecc.
Forse qui è un po’ confuso il concetto di “servizio pubblico”, es. nessuno può impedirmi senza giustificazione l’ingresso in un museo statale quando è aperto al pubblico (tanto non si mangia e non ci vado) e quello di semplice locale che si riserva il diritto di ammissione, es. la discoteca può impedirmi l’ingresso a patto che non dica mai il perché (tanto mangiare costa caro e non ci vado).
Insomma non è che come organizzi un convegno devi pure assicurarti di avere i posti per i giornalisti comunque definiti e di farli entrare con tutte le pompe. Almeno non fino a quando gli esperti di buffet, che pure svolgono una alta funzione culturale di indubbia utilità ed interesse collettivo, avranno lo stesso diritto.