@marco: l’articolo di Magister partiva appunto dal fatto che l’anno scorso i francesi hanno cambiato la traduzione nel messale.
Sulle decisioni liturgiche la situazione è cambiata con Francesco: ne aevo parlato a ottobre, sempre citando Magister che anche all’epoca si era lamentato. Diciamo che in generale ogni conferenza episcopale prepara una traduzione, e poi il Vaticano decide; la materia del contendere è quanta libertà viene lasciata ai vescovi locali, cioè come si fa la “recognitio” prima della “confirmatio”.