Non capisco perché dici “indubbiamente”. Nel senso che il significato semitico era duplice: moltitudine non era necessariamente tutti.

La parola “predestinazione” va intesa nel significato teologico, non in quello attuale (per tornare al tuo proporre nuovi dizionari che non intaccherebbero il messaggio). In quello teologico è il “pensiero di Dio”, che sa(peva) che saremmo caduti, e vuole/volle ripristinare l’amicizia.

Nulla a che spartire insomma con la predestinazione protestante… È quella paolina: predestinati alla felicità. E come abbiamo scritto entrambi si può decidere di aderire o meno a questa possibilità, e scegliere autonomamente la infelicità eterna.

Sul pro multis non mi risultano però grandi cappelle della Vulgata. Sbaglio?