il “pro multis” è indubbiamente “per le moltitudini” e non “per tutti” nel senso più stretto del termine. Però il problema è meno grave se ci si ferma un attimo a pensare che il dono di Cristo è per chiunque lo accetti ma è appunto un dono e non un obbligo. Insomma, più che di predestinazione universale alla salvezza parlerei di apertura di una nuova possibilità.

Il tutto naturalmente senza tenere conto che dovremmo partire dall’originale greco, visto che san Girolamo di cappelle ne ha prese anche lui :-)