Si potebbe obiettare che parlando di codici cifra è il termine corretto a prescindere dal fatto che che venga rappresentato da una lettera o ad una cifra decimale. In un codice, ciascun simbolo tipicamente rappresenta una cifra numerica in una qualche base maggiore di dieci: 16 (caro vecchio hex), 35 (ad esempio negli IBAN), 64 (ad es. MIME, ma anche molto comune in HTTP), ecc.

Anche volendo essere pignoli, e mantenere perciò la separazione concettuale tra cifra numerica e simbolo che la rappresenta, è una abuso che di riduce ad una metonimia del tutto accettabile (e assolutamente inconscia quando si rimane in base 10).

Discorsi simili valgono anche in altre lingue: in inglese, ad esempio, si parla di “control digit” anche quando è rappresentata da una lettera (negli ISBN può essere una X).