del perché il DRM è il Male, parte N

MediaLibraryOnLine è molto comodo per prendere libri in prestito, e l’offerta non è male, anche per chi come me preferisce la saggistica. Si possono prendere tre libri al mese in prestito, e se un libro è occupato lo si può prenotare. L’unica fregatura della prenotazione è che quando è il tuo turno hai tempo fino alla mezzanotte, altrimenti peggio per te.

La scorsa settimana ero in vacanza senza PC, e mi è arrivato l’avviso di disponibilità di Parole e potere. Vabbè, mi dico, tanto lo leggo in meno di 14 giorni; lo segno come scaricato sul lettore MLOL e poi lo riscarico a casa. Non è la prima volta che faccio così, tipicamente lo faccio prendendo il link in ufficio e poi aprendolo a casa. Peccato che stavolta io non sia riuscito ad aprire il link in questione, perché “l’avrei scaricato con un altro nome utente”. Vabbè, dico, me lo leggerò sul lettore MLOL. Niente da fare, come vedete dalla schermata in alto. Vabbè, mi dico, scrivo all’assistenza per sapere con quale nome utente io avrei scaricato il libro. La risposta, nella miglior tradizione di un help desk, è stata la seguente:

Una volta effettuato il download di un titolo con un ID sarà necessario usare sempre lo stesso su tutti i dispositivi sui quali si intende leggerlo.
Si assicuri, quindi, di aver autorizzato il programma con l’ID Adobe corretto. Qui [il link ad Adobe, nd.mau.] può recuperare eventualmente la password dimenticata.

Peccato che il problema non sia sapere la password ma lo username (o se preferite l’Adobe ID), e quindi della risposta non me ne faccio nulla. Risultato? il libro me lo richiederò in prestito una volta scaduto questo periodo. Sicuramente un vantaggio dal punto di vista dell’editore (che si piglierà un altro po’ di soldi dall’ulteriore download) e uno svantaggio per MLOL (che quei soldi li deve sborsare). Bello, vero?

Ultimo aggiornamento: 2017-11-09 11:36

6 pensieri su “del perché il DRM è il Male, parte N

  1. Labadal

    Lievemente OT ma, da neofita degli ebook, ho un dubbio a cui non ho saputo ancora dare risposta:
    in una libreria tradizionale esistono N copie fisiche di un libro e dunque al massimo solo N utenti possono farne domanda contemporaneamente. L’utente N+1 dovra’ prenotare e aspettare che una copia torni indietro.
    Ma un libro digitale non ha questo problema. Perche’ allora viene ancora posto il vincolo di quante copie possono essere prestate?
    Capisco che ci sia la questione dei diritti ma sarebbe cosi’ difficile creare una licenza “elastica” per cui a fine anno l’editore dica “hai prestato 500 copie del mio libro, mi devi TOT”.
    Mi pare ne guadagnerebbero sia gli editori (niente piu’ imbuto dovuto alle copie limitate) e le librerie (utenti piu’ soddisfatti perche’ riescono a prendere il libro immediatamente.
    Mi sto perdendo qualche elemento chiave?

    1. .mau. Autore articolo

      AFAIK il problema è che costerebbe troppo alle biblioteche (che appunto pagano per ogni prestito digitale)

  2. nicola

    Vero che pagherebbero di più le biblioteche, ma non essendoci vincoli di copie fisiche i prezzi potrebbero essere molto competitivi rispetto al cartaceo, consentendo un numero di copie maggiore di un fattore 10 o più. (Tenendo conto che i libri che veramente interessano poi vengono acquistati anche di carta e/o regalati, il vantaggio ci sarebbe anche nell'”indotto”.) – Comunque: il DRM di Adobe, cof cof, fa un po’ ridere eh. Non protegge nulla e rompe le scatole solo alle persone corrette.

  3. Gennaro

    In teoria il mio approccio e’ quello di eliminare i DRM subito dopo aver acquistato l’eLibro. La pratica e’ leggermente diversa: saggistica e narrativa le acquisto quasi esclusivamente su Amazon e dunque le leggo solo su Kindle, senza preoccuparmi troppo di gestire i file (ma so che almeno per ora posso togliere i DRM quando voglio). In quei rarissimi casi nei quali i libri che voglio non si trovano su Amazon li cerco altrove ma mi assicuro sempre preventiamente di essere in grado di rimuovere i DRM e di rendere l’eLibro trasportabile. Tendo ad evitare Apple perche’ la rimozione dei DRM puo’ risultare rognosa e la gestione del file fisico sta diventando sempre piu’ opaca col passare del tempo (non solo per gli eBook, per le app e’ anche peggio).

    Per i “libroni”, invece, la situazione e’ diversa. Con “libroni” intendo ad esempio manuali di mille pagine pieni di grafici e figure e che io compro sempre piu’ raramente in formato fisico ma leggo su tablet. In questi casi i vari formati che si trovano in giro non sono altro che wrapper intorno ad un pdf o, piu’ raramente, ad un epub. Leggere questi libri senza rimuovere i DRM e’ un vero disastro perche’ si sarebbe costretti ad installare una pletora di diverse applicazioni a seconda del formato del libro, e molte di queste (tipo Adobe Digital Editions) sono veramente pessime, ed anche il Kindle per iPad non mi piace piu’ di tanto per leggere libroni. Di coneguenza, acquisto libroni in formato ebook solo se sono in grado di rimuovere i DRM. Nel caso siano disponibili, poniamo, sia su Amazon che sul sito della casa editrice, compro la versione piu’ economica. Poi uso un’unica app che mi piace (abbastanza) per legger pdf su iPad.

    Alcune case editrici sono illuminate e ti fornisconol’ebook senza DRM. Altre fanno lo stesso ma aggiungono un watermark sol tuo nome al fondo di ogni pagina. Altre (tipo Pearson) sono davvero cattive ed usano VitalSource, un wrapper vbk intorno ai pdf, che e’ un vero schifo da molti punti di vista e per il quale e’ quasi impossibile rimuovere i drm.

    1. .mau. Autore articolo

      sicuro che i DRM si tolgano così facilmente dai Kindle? A me è stato detto che la nuova (si fa per dire, ci dev’essere almeno da un anno) protezione non venga tolta. Dal mio punto di vista la cosa è abbastanza irrilevante, non avendo Kindle :-)

      1. Gennaro

        Per quanto mi riguarda non ho avuto problemi con alcun libro. So che esiste un nuovo formato Amazon, kfx, che DeDRM/Calibre ancora non gestiscono, ma a me ancora non è capitato ed ho fiducia nel futuro…

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