Povero Vasco

Io non mi sono nemmeno sognato di andare a Modena al concerto di Vasco. Non dico di arrivare all’oclofobia, ma diciamo che non mi va di starmene per ore in mezzo a una folla. D’altra parte non mi sono nemmeno sognato di vedere Bonolis che su Rai1 commentava il concertone di Vasco: negli ultimi vent’anni non sono più riuscito a capire le parole che pronuncia nelle sue canzoni. Detto questo, non riesco a capire tutta la campagna d’odio che in questi giorni è montata contro di lui, a meno naturalmente che non sia stata spinta da fan di Ligabue :-)
La prima parte della sua carriera è stata davvero interessante. Un mio amico si è lamentato che le sue canzoni sono fatte con quattro accordi in croce: a parte che spesso la musica non era sua, mi pregio ricordare che Lucio Battisti faceva la stessa cosa. I testi sono (erano? come dicevo non riesco a conoscere quelli degli ultimi anni) un condensato di poesia urbana, un occhio su una parte della società che esiste ma spesso cancelliamo dalla nostra mente. Insomma, anche se non vogliamo usare il solito argomento “saranno bene affari di quelli che vogliono andarci?”, sono convinto che ci sia un valore assoluto. Su, facciamo in modo che l’amore vinca anche questa volta sull’invidia e sull’odio!

Ultimo aggiornamento: 2017-07-03 08:46

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