Applicata al cristianesimo, la struttura resterebbe tale e quale, anche se gli esempi sarebbero diversi.

Il mio pensiero? Che un testo come quello su Facebook ci può tranquillamente stare, su un giornale (ma anche su un libro) no. Da un punto di vista comunicazionista noto che tutto l’insieme di invettive non è supportato nel testo da alcuna base (non mi interessa se accettabile o no), il che lo colloca nella categoria “rant” che preferisco lasciare ai comizi. Poi concordo che non ha senso punire Facci e lasciar correre tutto il resto di Libero, ma nel mio mondo ideale punirei tutti quelli che scrivono in quel modo (che è diverso da “tutti quelli che scrivono queste cose”).