sono due linee di difesa ben distinte, ovviamente. Il padre deve far vedere che lui fa cose assolutamente normali, visto che è lui a essere inquisito: il figlio, che inquisito non è, fa il bravo cittadino.
Il punto è che la linea del Fatto è “colpiamo il padre per incolpare il figlio”, non “colpiamo il padre perché è un criminale, ma le colpe dei padri non possono ricardere sui figli”.