Cari colleghi

O per la precisione, cari colleghi che oggi siete andati a lavorare, dicendo che tanto lo sciopero del 13 dicembre contro la disdetta dell’integrativo non è servito a nulla e che lo sciopero di oggi è per il contratto collettivo del quale non può interessarci meno, e che ce l’avete con i sindacati che sono stati zitti per due mesi, devo dirvi un paio di cose.
La prima è che nemmeno io sono toccato dalle proposte confindustriali sul contratto collettivo. Ma vi faccio notare che l’integrativo beffa che ci tocca da oggi può togliere due giorni di ferie e dodici ore di permessi retribuiti perché si rifà al CCNL. (Che noi avessimo questi giorni in più perché fino al 2000 erano nel nostro contratto è purtroppo diventato irrilevante). Quindi, anche se a voi la parola “collettivo” fa venire l’orticaria, ricordate che tutto quello che perdiamo lì possiamo perdercelo poi anche noi.
La seconda è che io ce l’ho con il sindacato, ma per un’altra ragione. Non ha senso andare a trattare (vedi CISL) senza avere prima una controproposta seria, e per seria intendo dove si facciano i conti in tasca all’azienda, si veda quanto risparmia dalle sue proposte, e si chiedano miglioramenti almeno per la stessa somma. Ci rideranno dietro? Tanto lo stanno già facendo ora. Ma non ha nemmeno senso fare gli aventiniani (vedi CGIL e UIL), perché il risultato è che l’azienda continuerà a fare quello che vuole. Né ha senso che la Triplice stia facendo i polli di Renzo e si dimentichi di spiegare a tutti cosa sta succedendo, invece che cercare ciascuno il suo pubblico e la sua parte di lavoratori. Ma leggendo quello che scrivono in parecchi nel gruppo Facebook dei lavoratori Tim, mi sa che siano davvero in tanti a non vedere più in là del proprio naso, il che ci riporta al punto iniziale di questo post.

Fine.

Ultimo aggiornamento: 2017-02-01 18:39

2 pensieri su “Cari colleghi

I commenti sono chiusi.