SPID

L’ultima moda per chi vuol far vedere di essere al passo con l’innovazione è avere SPID, il sistema pubblico di identità digitale. Al momento – stante anche i requisiti piuttosto stretti chiesti ai fornitori SPID – ci sono solo quattro Identity Provider che lo offrono, tra cui TIM. Come dipendenti, abbiamo avuto la possibilità di avere uno SPID gratuitamente per due anni (e poi? posso spostare la mia identità da un’altra parte?) ma soprattutto “per speciali accordi” non abbiamo dovuto farci riconoscere bizantinamente con webcam o simili, ma semplicemente con i nostri dati dipendente. Spero solo non usino la mia foto del badge, che risale al 2001, è stata fatta online con le attrezzature del 2001 ed è anche stata stiracchiata non so perché.
Alla fine ho avuto la mia bella identità digitale, spero di non dimenticare la password :-), ma la vera domanda è un’altra. Che me ne faccio ora?

Ultimo aggiornamento: 2016-12-11 09:13

5 pensieri su “SPID

    1. .mau. Autore articolo

      (per la precisione, il copincolla aveva saltato l’http: iniziale. Grazie!)

  1. devan maggi

    Se se un 18enne o un insegnante, puoi cercare (faticosamente) di spendere i 500 euro di bonus renzi. Se non lo sei, puoi diventarlo (insegnante: 18enne la vedo più dura). Aggiungo che la possibilità di avere lo SPID gratuitamente per due anni ce l’ha chiunque (non i soli dipendenti) si registri alle poste (uno degli altri tre “concorrenti”); peraltro, non ho trovato quanto costa al terzo anno (il che può fare una qualche differenza, dovendo scegliere a chi affidarsi)

  2. Tooby

    Utile anche per accedere ai servizi INPS, un po’ meno a quelli dell’Agenzia delle Entrate (ma ho letto che abiliteranno anche Fisconline a breve, quindi tanta roba semmai ne avessi bisogno – fosse anche andare a vedere quanto hai dichiarato 20 anni fa). Nel 2017 dovrebbero adottarlo tutte le amministrazioni pubbliche, per cui qualcosa da farci sicuramente lo troverai.

    Quanto ai costi, da quanto ne so solo TIM ha pubblicato i prezzi (12 euro l’anno per il privato, 36 per le aziende), per gli altri nisba.

    Io lo trovo molto comodo, ma se devo pagare per accedere a servizi che mi risulta di pagare già attraverso le tasse, se lo possono tenere: tornerò al caro vecchio nomeutente/password/PIN.

    1. .mau. Autore articolo

      infatti non ne vedo l’utilità pratica, almeno al momento. Ho la mia sfilza di password, amen.

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