Associazione S.O.L.E.

Un paio di settimane fa, mentre Anna e io passavamo attraverso il mercato di via Eritrea, ho visto una macchina ferma, con uno striscione di una “Associazione S.O.L.E.”. La mia religione mi vieta di chiedere informazioni sul posto, così mi sono mentalmente annotato il nome e sono andato (con la calma che è la virtù dei forti) a cercare informazioni in rete.

I risultati sono stati strani. L’associazione S.O.L.E. (Società Onesta Libera Etica) esiste. I suoi scopi mi ricordano qualcosa, a parte le virgole a caso: :-)

«S.O.L.E. nel suo obbiettivo principale vuole quindi dare, finalmente il potere al popolo, quel potere che in Italia il popolo non ha mai avuto. Ciò potrà avvenire attraverso la realizzazione di un progetto politico che preveda, la totale liberalizzazione dell’informazione, una profonda riforma delle istituzioni, nel sistema elettorale, nelle funzioni dei due rami del parlamento ed in alcune altre specifiche funzioni istituzionali.
Progetto che metterà gli italiani nelle condizioni di interferire sull’operato dei governi, e qualora questo si discostino ripetutamente dalla volontà popolare, porti attraverso una serie di passaggi automatici anche alla fine anticipata della legislatura ed a nuove elezioni.»

Ma se si guarda il sito Facebook esso è fondamentalente dormiente, così come il blog – lo vedete da qui. Presumo che Angelo Alessandro Palmeri, che si direbbe un nome importante all’interno dell’associazione, abbia fatto questo e questo, ma ciò non spiega non tanto come mai l’associazione si fosse persa dopo il 2015 – cose che capitano – quanto la sua inaspettata presenza due settimane fa. Qualcuno ne aveva mai sentito parlare?

Ultimo aggiornamento: 2016-07-29 06:14

5 pensieri su “Associazione S.O.L.E.

  1. S.

    Io temo che uno che scrive, oltre che usando le virgole a caso, passaggi come “qualora questo si discostino” si trovi a legiferare. Già i magistrati danno libera interpretazione della normativa vigente, figurati se fosse anche così naïf.

  2. Enrico

    Se c’è una cosa che odio nella vita sono i curriculum (curricula non mi piace e, grammatica alla mano, non si dovrebbe usare) scritti nel formato europass.
    Sono di una noia mortale, brutti da vedere e fastidiosi da leggere.

    IMHO :-/

  3. carolina

    fortunatamente no. Colgo l’occasione per “autodenunciarmi”: nel 1993, con un improbabile fidanzato inglese, ero passata da Bologna e avevo visto i primissimi cartelli di quella che poi sarebbe diventata FI. Avevano sopra l’immagine di un neonato e la scritta “Fozza itaia”. Pochi avevano capito, immagino ancora di più a Bologna, che era l’inizio di una stagione di deliri. :)

    1. .mau. Autore articolo

      quella di “Fozza Itaia” nata per preparare Forza Italia è una bufala: vedi qui.

      È possibile che il Cav., vedendo la pubblicità, abbia poi pensato che fare un partito dal nome calcistico sarebbe stato interessante: ma questa è un’altra storia. D’altra parte, citando Wikipedia,

      «Forza Italia! Associazione per il buon governo viene costituita, presso lo studio del notaio Roveda a Milano, il 29 giugno 1993»

      negli stessi giorni in cui partiva la campagna Fozza Itaia. Solo che la campagna era necessariamente stata studiata prima: pensi mica di fare tutta la campagna senza prima premunirti di avere il marchio pronto?

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