Sei felice dei cookie?

La Cookie Law è un’idiozia totale. L’unica cosa che si può dire è che non è una roba solamente italiana e neppure solamente europea, quindi mal comune mezzo gaudio. Ad ogni modo, bisogna ottemperare alla legge, e quindi ovunque tu vada ti trovi una finestrella che ti ricorda rudemente che ci sono dei cookie: perché al legislatore non è venuto in mente che una volta che avvisi dei cookie potresti anche chiedere di averne uno tracciante che non ti farà vedere più l’avviso, e quindi inserire un codicillo che ti permetta di usarlo.

Visto che ogni tanto guardo le statistiche del sito (aggregate: sapete quanto me ne frega di sapere chi viene a leggermi…) non posso usare la policy di Quintarelli: spero però che il testo che uso (“Ovvio che ci sono dei cookie. Qui c’è il pippone.”) e il pippone siano decenti e soprattutto nel primo caso non troppo invasivi. Però c’è un add-on per WordPress che mi è capitato di trovare su alcuni siti (l’ultimo, il blog di Luca De Biase) e che usa questo testo di default, almeno per la lingua italiana:

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.

Ora, io ho già dei problemi quando qualcuno parla dell'”esperienza X”, che è una cosa che puzza di marchettaro lontano un miglio. Davvero, la mia esperienza, qualunque cosa essa sia, rimane esattamente la stessa con o senza cookie, come si può vedere accedendo al sito con una sessione anonima. Ma assumere che io sia felice è davvero troppo! Luca, se mi leggi (e lo stesso vale per gli altri che hanno quel plugin), per favore metti almeno qualcosa come “noi assumiamo che la cosa non ti dia troppo fastidio”!

10 pensieri su “Sei felice dei cookie?

  1. Pietrodn

    L’importante è usare un plugin “standard” di WordPress per l’avviso dei cookie, in questo modo può essere bloccato facilmente dai filtri Adblock. Io faccio così sul mio blog.

  2. jan

    Quintarelli usa Piwik per le statistiche, quindi la sua informativa (che condivido nella sostanza) non è corretta.

      1. jan

        Uhm, dal sito di Quintarelli no, e nemmeno dai siti che amministro e che usano la mia istanza piwik. Solo un javascript che comunica col piwik server del caso. Ero convinto del contrario. Ottima osservazione.

        Piwik è un software di web analytics open source: http://www.piwik.org

  3. jan

    Ho detto una scemata, i cookie in piwik si usano eccome. Solo che stavo verificando il tracciamento usando un browser con adblockplus e privacybadger :-)

    1. .mau. Autore articolo

      boh, come ho detto io alla fine ho scelto di avvisare che wordpress i cookie li usa eccome, e ho aggiunto i link al feed che – spero – i cookie non li ha in quanto stateless. Resto dell’idea che il tutto sia una grande idiozia.

  4. m.fisk

    Se poi magari, al posto di “assumiamo”, si usasse “riteniamo”, si farebbe del bene anche alla nostra lingua

  5. Drang

    Li mortacci ai biscottini. ‘Sta menata assurda, partorita da burocrati che non sanno nemmeno cos’è Internet, adesso ti sbuca ogni 3×2 su tutti i siti, anche su quelli che hai già stravisitato e a cui hai dato il benedetto Ok. Se questi burocrati di quest’europa marcia fino al midollo navigassero davvero su Internet, ‘sta stronzata verrebbe abolita seduta stante.
    Scusate lo sfogo, ma quando ci vuole ci vuole.

  6. pbm

    Sono pronto a scommettere che sia la traduzione in doppiaggese bimbominkia di “you’re happy with that”.

I commenti sono chiusi.