Mt 5,37

Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.

Cardinale, che ci azzecca il voto segreto?

Ultimo aggiornamento: 2016-02-12 09:20

30 pensieri su “Mt 5,37

  1. un cattolico

    Mi meraviglio che tu faccia questa domanda, e non poco…

    Forse non hai visto il massacro dei PDini che ancora non hanno rinunciato a ragionare e aborrono l’utero in affitto?

    Senza voto segreto non avranno affatto vita facile. Inoltre i regolamenti del Senato prevedono che si possa tranquillamente usare il voto segreto per temi etici:

    2. L’Assemblea vota normalmente per alzata di mano, a meno che quindici Senatori chiedano la votazione nominale e, per i casi consentiti dai commi 4 e 7, venti chiedano quella a scrutinio segreto. La relativa richiesta, anche verbale, dev’essere presentata dopo la chiusura della discussione e prima che il Presidente abbia invitato il Senato a votare. Se il numero dei richiedenti presenti nell’Aula al momento dell’indizione della votazione è inferiore a quindici per la votazione nominale o a venti per quella a scrutinio segreto, la richiesta si intende ritirata. I Senatori richiedenti sono considerati presenti, agli effetti del numero legale, ancorché non partecipino alla votazione.

    […]

    4. A richiesta del prescritto numero di Senatori, sono inoltre effettuate a scrutinio segreto le deliberazioni relative alle norme sulle minoranze linguistiche di cui all’articolo 6 della Costituzione; le deliberazioni che attengono ai rapporti civili ed etico-sociali di cui agli articoli 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20,21, 22, 24, 25, 26, 27, 29, 30, 31 e 32, secondo comma, della Costituzione; le deliberazioni che concernono le modificazioni al Regolamento del Senato.

    7. Le votazioni finali sui disegni di legge avvengono, di regola, a scrutinio palese, a meno che, trattando tali disegni di legge prevalentemente le materie di cui al precedente comma 4, non sia avanzata richiesta di votazione a scrutinio segreto. Sulla prevalenza decide il Presidente sentita, ove lo creda, la Giunta per il Regolamento.

    Evidentemente Grasso ha ritenuto che la “prevalenza della materie di cui al comma 4” non ci fosse in questo caso… Non si sa bene perché ;)

    1. un cattolico

      P.S.: Prima che mi si obietti che la gattara ha puntato tutto sull’art. 2 anziché sul 29, 30 e 31, dimodoché (oltre tante altre ragioni) Grasso potesse evitare il voto segreto (gli artt. previsti dal comma 4 sono infatti i seguenti: 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 24, 25, 26, 27, 29, 30, 31 e 32), chiedo: cosa c’entra l’adozione con le formazioni sociali (anziché con la famiglia, fondata sul matrimonio – artt. 29, 30 e 31)? O meglio: se davvero l’adozione c’entra genericamente con le formazioni sociali, perché limitarsi a due uomini o due donne, e non estendere a tre, quattro, n uomini/donne che convivano in una comune?

  2. .mau. Autore articolo

    A parte che non sono ancora riuscito a trovare nel ddl Cirinnà un riferimento all’utero in affitto (che di per sé può tranquillamente capitare, e probabilmente è capitato molte volte, con le coppie eterosessuali regolarmente sposate), gli altri temi non mi paiono etici, e se non sbaglio le due maggiori forze politiche in Parlamento hanno lasciato libertà di voto.
    Se Bagnasco avesse chiesto di votare palesemente contro la legge, dal mio punto di vista ne avrebbe avuto pieno diritto, checché ne dicano in tanti. È la richiesta di voto segreto che non mi piace.

  3. un cattolico

    «A parte che non sono ancora riuscito a trovare nel ddl Cirinnà un riferimento all’utero in affitto»

    Art. 5 del DdL. Due uomini come si procurano un figlio .mau.?
    Ammesso che esistano davvero dieci, venti? coppie di omosessuali uno dei quali in passato ha avuto relazioni eterosessuali dalle quali è nato/a un(a) figlio/a, i restanti 500 contati dall’ISTAT come si sono procurati il figlio? Vogliamo davvero chiudere gli occhi di fronte a questo mercimonio? È lo stesso sen. Sergio Lo Giudice (PD, amico della Cirinnà) alle Iene ad aver spiegato spiegato come si è procurato il “figlio” Luca (il DNA è di Giarratano, l’avvocato emiliano compagno del senatore): una donna canadese (in difficoltà, ma questo Lo Giudice difficilmente lo dirà [quale donna capace di intendere e volere e con una stabilità economica terrebbe in grembo 9 mesi un bimbo per poi darlo a terzi e non vederlo mai più?] ha affittato il suo utero, nel quale è stato impiantato un embrione ottenuto col seme di Giarratano e l’ovulo di una seconda donna, nell’utopistico tentativo di non creare alcun legame con la donna affittata. Questa donna affittata è stata pagata all’incirca 100.000 $. In Nepal Lo Giudice avrebbe pagato molto meno, ma evidentemente lo voleva anche “ariano”.

    «(che di per sé può tranquillamente capitare, e probabilmente è capitato molte volte, con le coppie eterosessuali regolarmente sposate)»

    Infatti resta un crimine contro l’umanità indipendentemente da chi lo compie. Né si può pensare che un crimine perpetrato da una famiglia giustifichi il crimine di una coppia omosessuale.
    In Italia è già reato l’utero in affitto (lo è persino vendere materiale biologico, come il proprio sperma): possibile quindi che non si possa fare nulla per incriminare Lo Giudice e tutte le coppie etero od omosessuali che vi ricorrono?

    «gli altri temi non mi paiono etici»

    Però «attengono ai rapporti civili» (il comma che ho evidenziato afferma: «attengono ai rapporti civili ed etico-sociali»)

    «e se non sbaglio le due maggiori forze politiche in Parlamento hanno lasciato libertà di voto»

    Dunque perché Grasso avrebbe paura del voto segreto?

    «Se Bagnasco avesse chiesto di votare palesemente contro la legge, dal mio punto di vista ne avrebbe avuto pieno diritto, checché ne dicano in tanti. È la richiesta di voto segreto che non mi piace.»

    Bagnasco aveva già chiesto di votare palesemente contro il DdL.
    Ma se si può fare ostruzionismo usando gli strumenti previsti dal Regolamento del Senato, perché non usarli? Perché sottoporre inutilmente i senatori contrari ad un linciaggio mediatico?

    1. .mau. Autore articolo

      Due uomini come si procurano un figlio .mau.?

      No, la domanda corretta è “un uomo omosessuale come si procura un figlio?” (a meno che non ci siano tecniche di ricombinazione degli spermatozoi che io non conosco). La seconda domanda, se proprio vuoi, è “c’è qualcuno che prima non era disposto a cercare un utero in affitto, ma se passasse la stepchild adoption cambierebbe idea?” Ma già questa seconda domanda esula dalla legge come è fatta.

      Ma se si può fare ostruzionismo usando gli strumenti previsti dal Regolamento del Senato, perché non usarli?

      Perché Bagnasco non è un parlamentare. Mi hai sentito dire qualcosa contro i parlamentari che hanno chiesto il voto segreto? Non ho nemmeno parlato del ricorso in Cassazione, tanto per dire…

      1. un cattolico

        «No, la domanda corretta è “un uomo omosessuale come si procura un figlio?”»

        Certo che è questa la domanda corretta, ma non per chi sostiene la legge (che come dicevo ha rinunciato a ragionare, vuoi per pietismo – se non direttamente interessato alla cosa -, vuoi per egoismo – se direttamente interessato).

        «(a meno che non ci siano tecniche di ricombinazione degli spermatozoi che io non conosco)»

        Ci manca solo anche questa forma di chimera. Speriamo non arrivino a tanto queste tristi aziende (ma è speranza vana, qualora tecnicamente possibile). :(

        «La seconda domanda, se proprio vuoi, è “c’è qualcuno che prima non era disposto a cercare un utero in affitto, ma se passasse la stepchild adoption cambierebbe idea?”»

        Volendo c’è anche questa domanda, ma la mia resta in tutta la sua gravità: la legittimazione istituzionale dell’utero in affitto avverrà proprio con la stepchild adoption, perché lo Stato affermerebbe che quei due uomini o quelle due donne sono davvero padre e padre o madre e madre di quel bimbo.

        «Ma già questa seconda domanda esula dalla legge come è fatta.»

        Perché? Quando si legifera si deve necessariamente pensare alle conseguenze della norma.

        «Perché Bagnasco non è un parlamentare. Mi hai sentito dire qualcosa contro i parlamentari che hanno chiesto il voto segreto? Non ho nemmeno parlato del ricorso in Cassazione, tanto per dire…»

        Non è un parlamentare ma è pur sempre un cittadino italiano di rilievo, e come tale si esprime politicamente.
        Non vedo nulla di male nell’ingerenza politica di un qualunque presidente di un’associazione LGBT… Anche lui porta avanti quella che ritiene una giusta battaglia.

        Detto tra noi spero che il Comitato Difendiamo i nostri figli e gli altri movimenti che contrastano il DdL Cirinnà stiano già pensando ad organizzarsi per raccogliere le firme del referendum abrogativo. La Croazia, la Slovenia etc… ci danno la speranza che anche qui si possa cancellare una legge infausta che il PD vuole ad ogni costo, nonostante il #RenziCiRicorderemo.

        1. .mau. Autore articolo

          siamo tornati alla casella uno. Come ho scritto sopra, Bagnasco (e la CEI in genere) ha tutti i diritti di essere contrario alla legge, ed essendo cittadino italiano ha tutti diritti di affermarlo. Ma non ha il diritto di chiedere come fare le votazioni.

        2. Marco Marcon

          A furia di ripetere le stesse cose uno può anche autoconvincersi che sia vero, ma la famosa “stepchild adoption” esiste per le coppie eterosessuali dal 2007, e addirittura dal 1983 se sposate. Immagino si dia per scontato che essendo appunto eterosessuali queste coppie non siano mai ricorse all’utero in affitto, giusto? E se l’hanno fatto, almeno NON SI VEDE, questo sembra la cosa più importante per qualcuno. Il bene del bambino è senz’altro secondario.
          In più, le stesse feroci polemiche si ebbero per i famosi “DICO” che3 non prevedevano nessuna norma sulle adozioni. Ma non andava bene nemmeno allora, per il cardinale il problema all’epoca (meno di dieci anni fa) era il pericolo di “pedofilia e incesto”:
          «Perché dire no, oggi, a forme di convivenza stabile alternative alla famiglia, ma domani alla legalizzazione dell’incesto o della pedofilia tra persone consenzienti?»
          Già.

          1. un cattolico

            P.S.: È talmente poco una fallacia da china scivolosa che sia la richiesta di tutele legali per gli incestuosi che per i pedofili sono realtà (non entrambe in Italia, ma entrambe realtà… Grazie al Cielo un Partito Pedofilo noi al momento ce lo siamo risparmiati, ma l’Olanda no).

  4. Gian Carlo

    Ipocrisia Cattolica,, il loro problema sono gli omosessuali altrimenti avrebbero sollevato tutte queste obiezioni per tutte quelle leggi simili che riguardavano gli eterosessuali.

      1. Marco Marcon

        Se non si separa la questione del’unione omosessuale da quella dei “bambini comprati” non si può discutere. Sono due cose diverse, che in alcuni casi potrebbero avere dei collegamenti, ma rimangono diverse.
        Altrimenti è come, per esempio, vietare la vendita di alcolici per evitare che la gente guidi ubriaca. E’ chiaro che chi guida ubriaco ha per forza bevuto, ma se io voglio bermi un bicchiere, non per forza dopo andrò a guidare e ammazzare gente.
        Sono due cose separate.
        Per quello che mi hai suggerito nell’altra risposta: l’ho letto, sono opinioni interessanti e del tutto legittime. Tuttavia, molte di esse non hanno nessuna prova, anzi spesso le evidenze sono del tutto opposte, e di sicuro non possono essere prese come fonte di diritto.
        Una in particolare mi ha colpito: secondo quanto scritto, occorre fare leggi che “non espongano le giovani generazioni ad una concezione erronea della sessualità e del matrimonio, che le priverebbe delle necessarie difese e contribuirebbe, inoltre, al dilagare del fenomeno stesso”.
        Mi sta dicendo seriamente che vedere due persone omosessuali convivere fa diventare omosessuali i giovani? SERIAMENTE? Poiché non posso credere all’ignoranza, in questo caso sono purtroppo obbligato a pensare alla malafede e ciò mi dispiace non poco.

        1. un cattolico

          «Se non si separa la questione del’unione omosessuale da quella dei “bambini comprati” non si può discutere. Sono due cose diverse, che in alcuni casi potrebbero avere dei collegamenti, ma rimangono diverse.»

          In alcuni casi? Quanti modi conosci perché due uomini possano avere un bambino?

          «Per quello che mi hai suggerito nell’altra risposta: l’ho letto, sono opinioni interessanti e del tutto legittime. Tuttavia, molte di esse non hanno nessuna prova, anzi spesso le evidenze sono del tutto opposte, e di sicuro non possono essere prese come fonte di diritto.
          Una in particolare mi ha colpito: secondo quanto scritto, occorre fare leggi che “non espongano le giovani generazioni ad una concezione erronea della sessualità e del matrimonio, che le priverebbe delle necessarie difese e contribuirebbe, inoltre, al dilagare del fenomeno stesso”.
          Mi sta dicendo seriamente che vedere due persone omosessuali convivere fa diventare omosessuali i giovani? SERIAMENTE? Poiché non posso credere all’ignoranza, in questo caso sono purtroppo obbligato a pensare alla malafede e ciò mi dispiace non poco.»

          La frase che hai riportato dice altro:
          «non espongano le giovani generazioni ad una concezione erronea della sessualità e del matrimonio, che le priverebbe delle necessarie difese e contribuirebbe, inoltre, al dilagare del fenomeno stesso».

          L’esposizione a forme di convivenza peccaminose rese addirittura legittime dallo Stato, tanto da assicurare loro le stesse garanzie (diritti) del matrimonio a fronte di molti meno doveri (a meno di mercimonii vari o estensione della possibilità di adozione dei bambini abbandonati anche a coppie omosessuali), non può che indurre alcuni (fosse anche uno solo, è anch’esso valso il Sacrificio di Cristo!) a pensare che quelle forme di convivenza non solo siano legittime (e già questo è un errore per un cattolico), ma che siano addirittura paragonabili al matrimonio – questo sì fenomeno erroneo indotto.

          Ti invito a fare il parallelo con l’aborto: la Chiesa non dichiara scomunicati latæ sententiæ coloro che procurano l’aborto perché è un omicidio più grave di qualunque altro omicidio. Ma perché lo Stato, depenalizzandolo in determinati casi (molti meno di quelli che comunemente si pensa… ma la deriva interpretativa della 194 è sotto gli occhi di tutti), ha fatto sì che chi è nato dopo la 194 sia stato indotto a pensare dallo Stato stesso che in determinati casi uccidere un uomo è lecito… Cosa ovviamente inaccettabile.

          1. Marco Marcon

            Quanti modi conosci perché due uomini possano avere un bambino?
            Non due uomini ma uno dei due.
            1. Precedente matrimonio con figli e stato di divorziato/vedovo
            2. Idem con precedente adozione
            3. Relazione occasionale con una donna che non vuole tenersi il figlio
            4. Coppia in cui uno dei due è straniero e aveva già avuto/adottato un figlio
            Sul momento non mi viene in mente altro. Però non puoi fissarti solo sul caso in cui una coppia vuole un figlio dopo l’inizio della convivenza o matrimonio, esiste anche il prima.
            E poi, perché sempre e solo “due uomini”? Esistono anche le lesbiche, i bisessuali e tutta una vasta gamma di altri casi.

          2. Marco Marcon

            Dimenticavo: la 194 non parla di uccidere uomini. Gli embrioni, dal punto di vista scientifico non lo sono, quindi il discorso che uccidere uomini in determinati casi sia accettabile non ha il minimo senso.
            La stessa Chiesa in passato non ha avuto sempre la stessa idea su quando un embione o feto diventava effettivamente “uomo”, il tuo paragone è stiracchiato oltre ogni possibilità.

          3. un cattolico

            Non due uomini ma uno dei due.

            Viste le tue ipotesi, resta valido il “due uomini”, dato che entrambi potrebbero molto ipoteticamente aver avuto relazioni eterosessuali nel passato.

            Ma… tornando alla realtà: statisticamente quanto pensi sia diffuso tutto ciò? Delle 500 e rotte coppie con “figli” individuate dall’ISTAT quante pensi che potrebbero rientrare in queste categorie che individui? Dieci? Venti? E tutte le restanti?

            Utero in affitto…

            A meno che tu non voglia dire che Povia aveva ragione (perché mica varrà solo una direzione, santo Cielo!) ;)

            Però non puoi fissarti solo sul caso in cui una coppia vuole un figlio dopo l’inizio della convivenza o matrimonio, esiste anche il prima.

            Non mi fisso affatto solo su quel caso. Penso che sia illeggittimo definire “padre e padre” e “madre e madre” qualunque coppia omosessuale che voglia definirsi tale. È la realtà ad aver deciso per loro. Gli Stati normando sulla famiglia, prendono atto del fatto che la famiglia è un istituto che li precede. Gli Stati bislacchi che vogliono forzare questo istituto sanno benissimo che stanno compiendo un’azione antropologicamente violenta. E se ne assumono le responsabilità, come si è visto in Croazia, in Slovenia etc… Il popolo dice immediatamente no a un simile abuso con referendum abrogativi. Ed è quanto spero farà anche il popolo italiano dopo che il DdL Cirinnà diventerà legge.

          4. un cattolico

            Dimenticavo: la 194 non parla di uccidere uomini. Gli embrioni

            A parte il fatto che è ben difficile tu possa renderti conto di essere incinta quando ancora tuo figlio è un embrione ;) ma tralasciando questi tecnicismi:

            dal punto di vista scientifico non lo sono

            Questa sì che è una forzatura a mio avviso. Se non è un uomo, un embrione umano cos’è? E quando si diventerebbe “uomini” (e immagino che tu con “uomini” intenda “persone”, cioè “soggetti di diritto”) e soprattutto perché?

            La stessa Chiesa in passato non ha avuto sempre la stessa idea su quando un embione o feto diventava effettivamente “uomo”,

            Anche qui la dici grossa, perché non è interesse della Chiesa definire il momento esatto in cui dall’unione di un uomo ed una donna nasce una nuova vita. Per ciò la Chiesa si è sempre “appoggiata” alla scienza (composta anche da innumerevoli credenti). La Chiesa è semmai interessata a ricordare che quella nuova creatura generata per grazia di Dio è immortale.

            Se quindi ti riferisci ai pronunciamenti di illustri Padri della Chiesa (Agostino ad es.) e Dottori della Chiesa (Tommaso ad es.), sappi che sono pronunciamenti personali, mai accettati dalla Chiesa, che – ripeto – non è interessata per sua essenza a definire quando il concepimento ha inizio, ma solo a ricordare che da quando il concepimento ha inizio si ha un altro essere a cui è infusa un’anima immortale.

          5. Marco Marcon

            Però, fossero anche una minoranza (ma chi lo decide che è così? una “sensazione”?) non dobbiamo considerari? E se fossero due donne, dove è molto più probabile che un figlio sia nato da una delle due? Vietare qualcosa perché potenzialmente potrebbe portare a commettere reati bloccherebbe la maggior parte delle attività umane.
            Sull’aborto, totalmente OT chiedo scusa, ti devo due puntualizzazione:
            1. Si parla di embrione fino all’ottava settimana e sì, di norma, le donne si accorgono di essere incinte prima di quella data.
            2. A prescindere dalla 194 la legge ha sempre distinto tra diritti del nascituro e diritti del nato, quindi non sono comunque “uomini” o “bambini” prima della nascita. Al di là di approvare o meno l’aborto, considerarlo un delitto ecc. sicuramente non si può parlare di “omicidio”, se non per propaganda.

          6. un cattolico

            Però, fossero anche una minoranza (ma chi lo decide che è così? una “sensazione”?)

            Hai qualche dato in merito? Altrimenti il senso comune non fa che confermare che questi “cambi di orientamento sessuale” non siano all’ordine del giorno…

            non dobbiamo considerarli?

            Certo che no: quei bimbi, frutto dell’unione di un uomo (“ex eterosessuale”) e di una donna hanno mamma e papà e li conoscono. Per quale motivo si dovrebbe dar loro un altro papà e un’altra mamma?

            E se fossero due donne, dove è molto più probabile che un figlio sia nato da una delle due?

            Nulla di diverso. In quel caso il mercimonio è limitato a dello sperma, ma è comunque vietato dalla legge 40, nonché dal buonsenso (i figli non si comprano neppure se si è una coppia di lesbiche!).

            Vietare qualcosa perché potenzialmente potrebbe portare a commettere reati bloccherebbe la maggior parte delle attività umane.

            La maggior parte dei divieti è fissata perché potenzialmente trasgredirli potrebbe portare a commettere reati. In questo caso aggiungici che quei rari casi in cui non ci sarebbe di mezzo un reato come quello di mercimonio non abbisognano di alcunché, avendo quei bimbi già un padre e una madre che possono tranquillamente prendersi cura del bimbo, seppure separati (così come avviene in ogni coppia di divorziati risposati).

            Sull’aborto, totalmente OT chiedo scusa, ti devo due puntualizzazione:
            1. Si parla di embrione fino all’ottava settimana

            Non essendo un biologo, può essere tu abbia ragione, però leggendo la Treccani trovo
            «feto Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la fase embrionale dello sviluppo intrauterino e inizia il periodo fetale, nel quale gli abbozzi di tutti gli organi e apparati formatisi nel periodo embrionale si accrescono e maturano», http://www.treccani.it/enciclopedia/feto/ per questo avevo scritto quanto avevo scritto.

            2. A prescindere dalla 194 la legge ha sempre distinto tra diritti del nascituro e diritti del nato, quindi non sono comunque “uomini” o “bambini” prima della nascita.

            Così come la legge distingue tra persone disabili e persone non disabili, persone in stato vegetativo persistente e persone vigili etc… Ad ogni stato di vita corrispondono tutele differenti, figuriamoci se non si devono pensare tutele specifiche per i più indifesi: gli embrioni e i feti. Quel che conta è che erano e sono tutti (embrioni, feti, disabili, omosessuali etc…) persone, cioè soggetti di diritto.

            Al di là di approvare o meno l’aborto, considerarlo un delitto ecc. sicuramente non si può parlare di “omicidio”, se non per propaganda.

            Perché no? Ripeto la domanda che ti ho già posto: quando si diventerebbe “uomini” (e immagino che tu con “uomini” intenda “persone”, cioè “soggetti di diritto”) e soprattutto perché?

          7. Marco Marcon

            quei bimbi, frutto dell’unione di un uomo (“ex eterosessuale”) e di una donna hanno mamma e papà e li conoscono
            Forse sì e forse no. Come fai a dire che ce l’hanno ancora e che la conoscono?
            In quel caso il mercimonio è limitato a dello sperma, ma è comunque vietato dalla legge 40, nonché dal buonsenso (i figli non si comprano neppure se si è una coppia di lesbiche!)
            Appunto, c’è già una legge a vietarlo. Ma in questo caso non c’è nessun “utero in affitto”, nessuna povera donna sfruttata e nessuna possibilità di dimostrare “mercimonio”. Quindi i bambini che nascono in queste situazioni si attacchino al tram, ottimo.
            La maggior parte dei divieti è fissata perché potenzialmente trasgredirli potrebbe portare a commettere reati.
            Giusto. Da domani vietiamo le bevande alcoliche perché può portare a incidenti stradali, vietiamo i coltelli da cucina perché possono essere usati per uccidere, vietiamo le corde perché uno potrebbe impiccarsi, ecc. ecc.
            Non fa una grinza.
            tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la fase embrionale dello sviluppo intrauterino e inizia il periodo fetale 8 settimane = 2 mesi circa, direi che confermi quello che ho detto io.

            quando si diventerebbe “uomini” (e immagino che tu con “uomini” intenda “persone”, cioè “soggetti di diritto”) e soprattutto perché?
            Visto che non sono stato chiaro, ti riporto un estratto del codice civile:
            Titolo I – Delle persone fisiche
            Art. 1. Capacità giuridica.
            La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita.
            I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita.

            Il che non vuol dire che il feto prima della nascita non abbia nessun diritto, e ci mancherebbe. Vuol dire che, per la legge, non sono persone, sono un’altra entità. Questo per la legge, moralmente si può discutere o avere opinioni diverse, non lo nego.

          8. un cattolico

            Forse sì e forse no. Come fai a dire che ce l’hanno ancora e che la conoscono?

            Ipotizzare che si accoppino come i cani e che manco conoscano il nome del partner mi pare un po’ troppo… :D

            Appunto, c’è già una legge a vietarlo.

            Ma che evidentemente è insufficiente, giacché non contempla il caso di mercimonio all’estero: per questo chiediamo l’estensione a questa fattispecie così diffusa.

            Ma in questo caso non c’è nessun “utero in affitto”, nessuna povera donna sfruttata e nessuna possibilità di dimostrare “mercimonio”.

            Ripeto: il mercimonio c’è ugualmente! Vendere il proprio sperma ad una banca del seme è comunque mercimonio. È comunque ritenere il proprio liquido seminale un oggetto vendibile. E anche qualora qualche folle lo facesse gratis (ci sono casi di uomini che si vantano di essere padri di migliaia di bimbi per quanto seme hanno donato…) rimane l’aberrante pratica di commissionare un figlio, come fosse un oggetto di artigianato.

            Quindi i bambini che nascono in queste situazioni si attacchino al tram, ottimo.

            Sei così contrario a responsabilizzare i genitori, esistenti e consapevoli di esserlo?

            Giusto. Da domani vietiamo le bevande alcoliche perché può portare a incidenti stradali, vietiamo i coltelli da cucina perché possono essere usati per uccidere, vietiamo le corde perché uno potrebbe impiccarsi, ecc. ecc.

            Mi sembra che limiti sul consumo di alcool per guidare ci siano eccome. Mi sembra che il limite di centimetri per le lame da portare in giro ci sia eccome. Sulle corde: direi che è un tantinello difficile commettere un omicidio per impiccaggione, e quei pochi casi esistenti (penso a Roberto Calvi) sono giustamente ben fissi nella nostra memoria.

            8 settimane = 2 mesi circa, direi che confermi quello che ho detto io.

            Giusto, e una donna che vuole abortire in genere un figlio non lo vuole, quindi difficilmente si farà compulsivamente n test nei primi 2 mesi, specie se ha un ciclo irregolare, tant’è che la 194 prevede 3 mesi per l’aborto “standard” ma anche più di 90 giorni per casi specifici (lascia perdere le condizioni strappalacrime previste dalla legge: i medici abortisti – quei pochi rimasti – non hanno il benché minimo problema a confermarle…), e dopo i 90 giorni non si è più embrioni neppure nella definizione Treccani, meno stringente della tua.

            Visto che non sono stato chiaro, ti riporto un estratto del codice civile:
            Titolo I – Delle persone fisiche
            Art. 1. Capacità giuridica.
            La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita.
            I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita.

            Il che non vuol dire che il feto prima della nascita non abbia nessun diritto, e ci mancherebbe. Vuol dire che, per la legge, non sono persone, sono un’altra entità. Questo per la legge, moralmente si può discutere o avere opinioni diverse, non lo nego.

            Per la legge italiana i concepiti sono “soggetti giuridici” e non propriamente “persone fisiche” perché altrimenti non sarebbe possibile introdurre depenalizzazioni che ne consentano l’assassinio in determinati e dettagliati casi, questo è ovvio, per quanto logicamente contraddittorio. Mi spiego meglio: allo stesso tempo la legge italiana è sufficientemente ipocrita e contraddittoria da garantire a questi “soggetti giuridici” la «tutela» della «vita umana dal suo inizio» (art. 1, Legge 194/78) e «assicura i
            diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito» (art. 1, Legge 40/2004) dunque necessariamente il diritto alla vita, che è il primo ed indisponibile diritto di ogni persona/soggetto. Ma anche altri diritti propriamente “umani”, come quello alla sepoltura in cimiteri (umani), indipendentemente dalla loro età (cioè dai giorni dal concepimento):
            art. 7, commi 2, 3 e 4 del DPR 285/90
            2. Per la sepoltura dei prodotti abortivi di presunta età di gestazione dalle 20 alle 28 settimane complete e dei feti che abbiano presubilmente compiuto 28 settimane di età intrauterina e che all’ufficiale di stato civile non siano stati dichiarati come nati morti, i permessi di trasporto e di seppellimento sono rilasciati dall’unità sanitaria locale.
            3. A richiesta dei genitori, nel cimitero possono essere raccolti con la stessa procedura anche prodotti del concepimento di presunta età inferiore alle 20 settimane.
            4. Nei casi previsti dai commi 2 e 3, i parenti o chi per essi sono tenuti a presentare, entro 24 ore dall’espulsione od estrazione del feto, domanda di seppellimento alla unità sanitaria locale accompagnata da certificato medico che indichi la presunta età di gestazione ed il peso del feto.» (nota la tristissima dicitura “prodotti del concepimento” dei commi 2 e 3, che perlomeno nel comma 4 diviene unicamente un più umano “feto”).

            Quindi da una parte le leggi sul tema prevedono e garantiscono la difesa della vita di tali «soggetti giuridici» (come ho scritto, chiamarli «persone fisiche» renderebbe impossibile l’uccisione in determinati specifici casi), ma dall’altra dispongono i casi in cui questi diritti vengono meno. Se non è contraddittorio tutto ciò, cos’è?

    1. un cattolico

      Non essere violenta! Spesso sono talmente abbacinati dal loro ego da non rendersi conto della violenza che compiono sulla donna-incubatrice e sul figlio reificato. ;)

  5. .mau. Autore articolo

    ok, presumo che la discussione ormai si sia avvitata (“presumo” perché confesso di aver smesso di leggere). Per favore, stop.

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