ciclisti a Milano – due minuzie

Stamattina mi sono trovato nel piazzale di Pagano, ho visto una pista ciclabile quasi nella mia direzione e ho provato a prenderla, facendo un pezzo di via Cherubini e via Cimarosa. Giudizio: chi l’ha progettata dovrebbe rimborsare il suo costo. Curve ad angolo con tratti ben più stretti di un metro perché nello spartitraffico centrale c’è un edificio; attraversamenti della carreggiata viaria a distanza di pochi metri, semplicemente perché c’era un minimo di aiuola che poteva essere distrutta per la pista. Alla fine non appena ho potuto me ne sono tornato sulla strada, era molto più sicuro.

Prima di arrivare lì ero in via Farini. All’incrocio con via Quadrio c’erano due signore che dovevano attraversare la strada, e mi sono fermato per farle passare. Una tipa in bicicletta (con seggiolino bimbo vuoto) se ne è strafregata e ha tagliato loro la strada. All’ironico “grazie” pronunciato dalle signore, la tipa ha ancora avuto il coraggio di commentare, dicendo “non sono mica in macchina!”. No, tipa in bicicletta con seggiolino bimbo. Forse non hai capito. Il pedone sulle strisce pedonali (quando non ha il semaforo rosso, ovvio) ha la precedenza su tutti i veicoli, e la bicicletta è un veicolo. Sono quelle come te che poi mi rovinano la vita.

Ultimo aggiornamento: 2015-07-07 11:14

5 pensieri su “ciclisti a Milano – due minuzie

  1. leo

    La migliore ciclabile di Milano è sicuramente quella del cavalcavia sopra Garibaldi. Imboccandola dal lato Isola, alla fine del cavalcavia ti trovi con tre opzioni: una curva contromano in discesa (!), delle scale a destra, delle scale a sinistra. :D

    (C’è da dire che la situazione è comunque migliorata negli ultimi anni, la ciclabile in via Tunisia non sarà perfetta ma è molto comoda, checché ne dicano.)

    1. .mau. Autore articolo

      La ciclabile sul cavalcavia Bussa qualche volta la faccio (beh, si fa per dire: salgo da via Quadrio e NON prendo la ciclabile perché dovrei tagliare due volte il flusso delle auto).
      Quella di viale Tunisia è un mah, soprattutto per quando ci sono i tavolini dei bar fuori. Ha il vantaggio di avere il pezzo contromano che attraversa Victor Pisani, ma lo svantaggio che da via Franchetti non hanno ancora capito che le bici arrivano dalla sinistra.

  2. Banasci

    Le piste ciclabili complicano solo le cose. Generano equovoci. Sarebbe meglio che tutti usassero la strada.

  3. Jash

    Mi permetto di intervenire solo perché dai tuoi articoli si capisce il rispetto che hai anche se sei ciclista.
    Dovresti anche spiegare ai tuoi colleghi che non possono pretendere di attraversare sulle strisce (ovviamente dove non c’è la ciclabile) perché non sono pedoni ma veicoli. L’aggravante è che anche se uno volesse farli comunque passare (e nel mio caso non lo darei per scontato) arrivano troppo veloci perché ci sia il tempo necessario ad accorgersene e frenare.

    1. .mau. Autore articolo

      @Jash: quando porto i bimbi all’asilo, loro in monopattino e io in bicicletta (occhei, lì pecco, anche se mi fermo sempre a far passare i pedoni sul marciapiede) loro sanno perfettamente che sulle strisce NON si va in monopattino e lo si porta a mano, e io do il buon esempio scendendo dalla bicicletta e andando a mano. Loro non sanno ancora che impongo loro di fare così proprio perché sono costretti a ridurre la velocità. (Le auto non si fermano lo stesso, almeno finché non sbatto la bicicletta davanti a loro)

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