Il caso Wesolowski

L’arresto all’interno della Città del Vaticano dell’ex arcivescovo e nunzio apostolico Jozef Wesolowski è qualcosa di davvero incredibile nella storia recente della Santa Sede. Non rompiamo con la storia del maggiordomo di palazzo che duplicava i documenti di Benedetto XVI, e non guardiamo nemmeno alle dimissioni più o meno libere dei sacerdoti accusati di pedofilia – ce n’è stato uno anche oggi. Il vero punto è che papa Francesco ha esplicitamente ricordato che la giustizia divina e quella umana sono due cose distinte e che corrono ciascuna sui propri binari. Non ci dovrebbe essere nulla di così strano, almeno in teoria: ma la pratica in effetti è stata molto diversa, ed è difficile vedere il papa anche come sovrano assoluto del suo minuscolo regno. Il segnale è davvero forte, e spero non rimanga isolato.
(Poi però mi chiedo come avesse fatto Wesolowski a fare così carriera. Mica era un prete qualunque, che è molto meno visibile!)

Ultimo aggiornamento: 2014-09-25 17:36

2 pensieri su “Il caso Wesolowski

  1. Barbara

    Livieres Plano è accusato di malversazione. Sembra ragionevole pensare che sia quello il fattore determinante, visto che già in passato vescovi con problemi amministrativi (Tebartz-van Elst) sono stati rimossi, mentre nessuno di quelli che ha “solo” protetto pedofili ha avuto problemi.
    Sospetto che l’astuto Bergoglio e il suo efficiente ufficio stampa abbiano preso due piccioni con una fava.
    Quanto a Wesolowski, senza estradizione il gesto significa ben poco (a parte la riconferma dell’astuzia ed efficienza succitate).

  2. mestesso

    Conosco gente molto addentro alle faccende vaticane. Nel piccolissimo mondo vaticano si mormora in proporzione su diversi figuri che definire loschi sarebbe un understatement. I più numerosi sono senza dubbio i maniaci sessuali (etero od omo) ma ci sono anche molti faccendieri e qualche malvivente. Di alcuni mi sono state raccontate le gesta e ti assicuro che il cardinale in questione non è in cima alla classifica. Mi dicono anche che l’ex numero due vaticano sia un grandissimo figl…ehm tipo il Tayllerand. Alias, sotto la tonaca una merda. Potere e corruzione morale, sin dai tempi di san Francesco vanno a braccetto. Se pensi che ci sono ancora un paio di cardinali viventi che simpatizzano in privato all’Olocausto, beh, non lo vedo poi così strano che un cardinale vada coi ragazzini.

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