Telecom e Vivendi

Le scorse settimane ero al soggiorno marino con moglie e figli, con una connessione internet ridotta ai minimi termini; ho comprato così tutti i giorni il giornale (tipicamente Repubblica, tranne il sabato) e ho seguito la vicenda legata alla vendita di Gvt da parte di Vivendi. Ora io di economia e politica ne capisco ben poco, e chi mi legge lo dovrebbe sapere bene. Però appariva chiaro anche a me che tutto quello che veniva scritto era da considerare wishful thinking nella migliore delle ipotesi e fumo negli occhi del lettore in quella peggiore. La cosa più divertente è che le notizie vere e proprie c’erano (sennò come facevo a capire cosa succedeva?), ma venivano appunto commentate in modo creativo. Per esempio, si scriveva che Bolloré aveva come mandato di fare cassa con le dismissioni e quindi aveva più senso l’offerta di Telefonica, e si chiosava che però di dismissioni ne aveva già fatte tante e quindi poteva essere interessato alle partecipazioni azionarie… senza pensare che a questo punto gli sarebbe stato comunque più comodo acquistare le azioni Telecom da Telefonica invece che mettere soldi per un aumento di capitale.
Intendiamoci: vedendo come le azioni hanno comunque guadagnato valore, può benissimo darsi che ci sia chi scommetta appunto su quest’ultima ipotesi. Ma stiamo parlando di qualcosa di diverso: il tentare di convincere la gente che lo scontro tra Alierta e Patuano sarebbe stato vinto da quest’ultimo, quando era chiaro che così non fosse. Quello che mi chiedo è perché sia stato scelto questo approccio: a Repubblica hanno litigato con Telefonica? C’è stata una velina di Renzi? La vera curiosità è questa..

Ultimo aggiornamento: 2014-09-01 14:54

6 pensieri su “Telecom e Vivendi

  1. Bubbo Bubboni

    Mah, io ho seguito la cosa solo sulla stampa non italiana e:
    – l’aumento in borsa di Telecom potrebbe essere derivato dalla speranza (dei vili speculatori mascherati) che Telecom esca presto dal Brasile (facendo cassa ma annullando la presenza in un mercato in crescita) perché tanto continuerebbe a perdere qualsiasi confronto con Telefonica. Insomma non mi sembra che il balzo delle azioni derivi da grande fiducia nelle prospettive a lungo termine….
    – credo che l’azione diretta su un giornale sia rara e riservata ad affari più “stretti”, per tutto il resto basta l’autocensura e la propaganda “standard”. Immagino che i miti patriottici siano quelli applicabili al caso, senza bisogno di impegno specifico per un caso così irrilevante ma non ho letto il tale giornale (negli ultimi 14 anni)
    – nel capitale del giornale citato ci sono degli spagnoli. Credevo fossero solo interessati a talune grosse opere per le quali qualche velina “chiara” e la solita preoccupazione far piacere al capo e ai suoi amici sono doverose, ma forse hanno anche altri interessi, chissà?
    – io però la manovra non l’ho capita neanche un po’. Neanche pensando che qualcuno si diverta a dare fastidio anche a proprio danno. Neanche ipotizzando che qualcuno era in ferie. Niente. Comunque la rigiro mi pare una faccenda talmente assurda da essere incomprensible. E quando capita questo su semplici questioni finanziarie è facile pensare di non avere le informazioni utili per capirci qualcosa. Boh? Magari poi lo spiegano a tutti.

  2. mestesso

    Scenario: Telefonica ai tempi ha comprato telecom per a) entrare nel ricco mercato italiano b) rilevare completamente la società e non solo la quota di pseudocontrollo che ha ora. Il tutto per guadagnare soldi a debito, alias farsi prestare da una banca amica i soldi e recuperarli a rate dalla nuova controllata.

    Fast forward: il mercato ora è molto cambiato e Telefonica si ritrova con più debiti di prima (non tanto per colpa di Telecom ma nell’insieme). Ora il debito di Telecom pesa di più (=ritorno al guadagno con più tempo, più interessi sul debito pregresso). Inoltre la Politica si è sempre più ingrugnita con Telefonica, se non altro perché promette solo riduzioni di personale e niente in cambio. Quindi qualche paletto in più.

    Bolloré ha tutto l’interesse nel risiko italiano a fare quello che sta facendo. Tra fare soldi molto in fretta e farne (forse) tanti in tanto tempo voi cosa scegliereste?

    Giornali: io leggo il Sole e (a volte) Corriere economia. Il Sole è abbastanza neutro nei confronti di Alierta, mettendo però i puntini sulle i, ma anche il corriere lo vede decisamente poco bene. Io per Telefonica ci lavoro e posso dire che non è gente amichevole, sicuro. Nel businesse amici non se ne fanno, ma Telefonica ha molti nemici in Italia.

  3. mestesso

    Ah, dimenticavo: le ultime operazioni di Telefonica hanno un senso se precludono ad una dismissione del pacchetto azionario Telecom (o meglio di una parte robusta) nel medio termine. Bollorè è lì che guatta ;-).

    1. Bubbo Bubboni

      Mah. Telefonica era entrata per il Brasile (dove Telecom era ed è seconda), non certo per il mercato italiano che già allora non lasciava nessuna speranza non solo di crescita ma anche solo di ipotetiche sinergie o altro. Il regolatore che interessa è quello brasiliano che ha detto ecc. ecc. e quindi loro ecc. ecc.
      Alierta, secondo il WSJ, da tempo dice che non vede l’ora di disfarsi di Telecom. Del resto se uno 1) riduce la sua quota e 2) ritira le persone nel CDA… direi che anche io capisco cosa significa…
      Poi per capire chi facia soldi in borsa bisogna vedere variazione, volumi e numero di contratti. Altrimenti è facile cadere nelle “finto-notizie” specifiche per il parco buoi.

      Ma il punto che continuo a non capire neanche un po’ è perché Telecom ha presentato la sua offerta dopo quella di Telefonica, anche considerando che Vivendi di suo non stava affatto cercando compratori e che Telefonica ha replicato una o due ore dopo con una proposta molto migliore. Questo proprio non lo capisco (ancora) neanche io.

      1. mestesso

        Per uscire dall’angolo in cui Telefonica la sta cacciando. Il Brasile (un mercato ad alta crescita) doveva fare di tutto per non perderlo. L’antitrust brasiliano poi farà il resto…era una mossa obbligata ma hanno meno mezzi di Telefonica (o meglio meno possibilità di comprare a debito).

        Così si ritrova un asset (il brasile) che una volta era la carta vincente ed ora varrà molto meno.

  4. Bubbo Bubboni

    Ummm, direi che l’antitrust brasiliano ha già fatto e Telefonica e Telecom hanno già reagito di conseguenza.

    Ma se Telecom avesse voluto entrare in un mercato ad alta crescita o fare acquisti nello stesso identico settore di quello in oggetto avrebbe avuto solo da aprire l’atlante e puntare il dito. Avrebbe anche potuto fare un’offerta prima di Telefonica (i dati c’erano già tutti) o entrare altrove in qualsiasi altro momento.

    E invece no. Proprio lì, proprio in quel momento. No, non me lo spiego e pensare che la via scelta fosse quella ottimale per difendere il Brasile è quantomeno assurdo. Infatti è una strategia tanto brillante che è stata spazzata via in due ore e senza possibilità di piano B!

I commenti sono chiusi.