Se quello è un blog

So già che mi prenderò dell’antisemita, ma non ritengo una profanazione il post sul blog di beppegrillo™ che riprende l’incipit di Se questo è un uomo di Primo Levi, post corredato da una fotografia photoshoppata dell’ingresso di Auschwitz dove ora campeggia la scritta “P2 macht frei”. Per me è semplicemente un segno dell’estrema povertà di idee del nume tutelare pentastellato (e naturalmente di molti dei suoi seguaci: ma quest’ultima cosa credo succeda pari pari con gli altri partiti). È triste pensare che non ha più chi gli scriva battute salaci come tanti anni fa.

Poi naturalmente c’è sempre il complottismo di chi pensa che lo strillìo odierno serva solo a nascondere le odierne beghe baresi: però onestamente non lo credo per due buoni motivi: perché quello di gridare più forte di tutti è la sua cifra stilistica anche in momenti “normali” e perché visto che tanto è lui quello che comanda non ha bisogno di nascondere quello che succede – vedi per esempio le regionali sarde, dove si è trovato quattro M1,25S e ha emanato un ukase per non far candidare nessuno.

Ultimo aggiornamento: 2014-04-14 18:53

6 pensieri su “Se quello è un blog

    1. .mau. Autore articolo

      la logica è che i ghostwriter (che non si chiamavano così ma “autori”) ce li aveva quando faceva il comico. Ora che fa il politico, deve aver deciso che non ne aveva più bisogno, e da un certo punto di vista, come affermavo nel post, ha anche una certa qual ragione.

  1. Mauro

    E così mi ha rubato l’idea per l’articolo di oggi :)
    Battute a parte, sono assolutamente d’accordo con un’aggiunta: dietro un stronzata del genere c’è si povertà di idee, ma c’è anche al tempo stesso vera ignoranza.

    1. .mau. Autore articolo

      spesso l’ignoranza in politica sembrerebbe essere un valore…
      (ciò detto, più si parla di questa roba più si fa il gioco di beppegrillo™. Lui è contento di quelli che si stracciano le vesti, anche perché ovviamente così si parla di lui e non del moVimento)

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