=====razionale===== Una persona è razionale quando ragiona, e irrazionale quando fa cose incomprensibili - almeno per noi, visto che è sempre più facile dire che è l'altro a "fare le cose strane". Uno potrebbe immaginare che tutto questo non c'entri nulla con i numeri razionali, e che questi derivino invece dalla parola "[[frazione]]": in fin dei conti a scuola ci hanno insegnato che i numeri razionali sono tutti e soli quelli che si possono scrivere sotto forma di frazione, e le due parole sono chiaramente simili... E invece no! La storia in questo caso è in effetti un po' strana. La parola latina //ratio// aveva infatti il doppio significato di "ragione" (da cui "raziocinio", ad esempio) e "rapporto". In effetti, per i greci antichi un numero è razionale quando "si comporta bene", nel senso che può essere espresso come rapporto tra due quantità. Col tramutarsi del latino in italiano, i matematici hanno mantenuto il secondo significato della parola, mentre la nella lingua comune c'è stato uno spostamento di significato ma anche di suono. il gruppo //tio//, che nel tardo latino si pronunciava già //zio//, è infatti diventato //gio//. A questo punto però i filosofi si sono un po' arrabbiati, perché non potevano più usare la parola che si era per così dire imbastardita; dire "l'uomo è un animale ragionevole" poteva infatti dare l'idea di persone che capissero quando non valeva la pena continuare a discutere. Così sono tornati a prendere il termine più vicino al latino... cioè quello che i matematici hanno sempre usato. Una rivincita, anche se a dire il vero la prima occorrenza della parola in matematica si ha col Tartaglia, quindi a metà del Cinquecento. Ma è solo perché i filosofi scrivono di più e non buttano mai via nulla! ---- ←[[parole:radice]] - [[parole:|(↑ indice)]] - [[parole:retto]]→