#### TELEM050 - Telematicus - Volume 05 - Numero 06 - Anno 1995 - 84 pag.#### @@@@@@ @@@@@ @@ @@@@@ @@ @@ @@ @@@@@@ @@ @@@@ @@ @@ @@@@ @@ @@ @@ @@ @@@@@@@ @@@@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@ @@ @@@ @@ @ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@@@@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@@@ @@@@@ @@@@@ @@ @@ @@ @@ @@ @@ @@@@ @@@@ @@@@ Luglio/Agosto 1995 Bollettino telematico mensile a cura della region 2:33 Fidonet e di RRE ============================================================================== Il materiale presente in Telematicus e' (C) dei singoli autori. E' espressamente consentita la distribuzione e il riutilizzo del bollettino in tutto o in parte, purche' non a fini di lucro e citando sempre autore e fonte di provenienza. ============================================================================== ***** Indice: pagina 2 - Who's Who: pagina 3 - Distribuzione: pagina 84 ***** ############ ### ### 0 ### INDICE ### ############ ### [ 1] Editoriale . . . . . . . . . . . . (RRE) pag. 4 [ 2] Lettere aperte . . . . . . . . . . . (AAVV) pag. 6 [ 3] Celebrazione: 50 Telem, anzi 51!. . . . . . .(.mau.) pag. 19 [ 4] SBDI. . (rivista) . . . . . . (Alessio Falsetti) pag. 26 [ 5] Img, testo&ipertesto. Con U. Eco. . . . . . (Costa2) pag. 34 [ 6] Compressione dati . . . - parte 2/4 . .(Diego Roversi) pag. 46 [ 7] Internet news: gruppo coordinamento News italiane . .(.mau.) pag. 52 [ 8] Curiosita': Il gergo hacker . - parte 44 . . . . (AAVV) pag. 56 [ 9] FORMICAIO: dopo 1 anno di attivita' . . .(Francesco Pittoni) pag. 66 [10] Internet, Amiga & C . . . . . . . . (Marco Musso) pag. 70 [11] Notizie Fidonet region 33 . . . . . . . . (AAVV) pag. 76 Questo Telematicus e' nato con l'aiuto di... Editor Celebrans&C : .mau. | * I collaboratori dai network: * Editor SibiDosus : Alessio Falsetti | Editor Compattans : Diego Roversi | Davide Rolando (2:332/206) Editor Formicans : Francesco Pittoni | Herve Miozzo (2:333/511.20000) | Enrico Franceschetti (2:335/212) | Cicci Serra (2:335/225.4) Editor Mittens : Herve Miozzo, Enrico Franceschetti, Costantino Grana Editor saccheggiati: Eric S. Raymond Editor citatus : Giorgio Rutigliano, Franco Carcillo, Enrico Martines, Cuore, Unita', Manifesto, Mario "UnMario" Battacchi, Alex Palmese, Miche- langelo Policarpo, Alessandro Scotti, Gianfranco Lanzilli, Scotti, Policarpo, Alessio Falsetti, Giorgio Pompei, Fabio Bizzi, Andrea Plini, Francesca Giuffre', Marco Migozzi, Nico Costantino, Giungo, Paolo Canonici, Polipetta, Gianni degli Antoni, Andrea Matta, Marco Bisioli Renato Rolando (alias RRE) e' reperibile in Fidonet come 2:334/100.9 oppure al proprio maniero in Rotta Naviglio 4 10070 Fiano (TO) al 011-9235565. e-mail: rolandor@inrete.alpcom.it ############ ### ### 1 ### EDITORIALE ### ############ di RRE ### OK. Bel number. Credo. *:) Che dire? Che Internet non sta passando giorni molto belli, i primi sciacalli, tra senatori arrivisti e soppressivi vari, stanno tentando di metterci le zampe. Sperem. Fido? Fido continua come al solito, in declino. E noi? Noi oggi festeggiamo 50 number: 50 number piu' uno. Leggendo le varie recensioni delle altre riviste, a pezzi da 90 del calibro di SBDI, penso di cominciare a capire perche' qualcuno passa 50 mesi della propria vita dietro ad una rivista: perche' questa e' vita, questa e' comunicazione, questa forse e' arte. Questo e' un tentativo di lasciare addosso a qualcuno un pezzo di se', nella speranza di non scivolare via "come lacrime nella pioggia" alla fine della fiera. Scusate, ogni tanto mi lascio andare. Ma non posso non pensare a questi 50 mesi della mia vita - alle molte cose che sono accadute, in bene o in male - senza vederci la presenza preponderante della rivista. Un bel gioco, in fondo. Grazie per averlo fatto con me. RRE ############ LETTERE APERTE ### ### 2 ### AAVV ### ############ ### Riassunto: Il buon Herve e' finito preda di un hacker! Ecco cos'e' successo e come ha reagito la mentalita' Fido alla bravata. Cosi' ci anticipa l'Herve: In sunto e' successo che la notte del 9/6/95 un utente e' riuscito a prelevare il file USER.BBS che come tutti sanno contiene le password degli utenti oltre che quelle del SysOp. Segue il log, non mi divulgo sul log perche' e' evidente come ha fatto e segue il messaggio che gli ho lasciato il giorno stesso. *** L'inossidabile Enrico Franceschetti dice la sua sul precedente editoriale, denunciando la parabola discendente che ha colpito le aree Fido e che non permettera' a quelle su Internet di risollevarsi. *** E per chiudere in belessa Costantino Grana ci lancia un po' di compliments e ci chiede come mai non abbiamo piu' listati. Beh, se nessuno ce li manda non non li abbiamo :) ------------------------------------------------------------------------------ From : Herve Miozzo 2:333/511.20000 Lettera Aperta + 09 Jun 01:00:37 MAX Begin, v2.02 : 09 Jun 01:00:37 MAX Caller at 14400 bps + 09 Jun 01:00:41 MAX Gippo calling (U#=422) # 09 Jun 01:00:42 MAX Given 41 min. # 09 Jun 01:00:43 MAX External program: 'Uinfo n=422' : 09 Jun 01:00:43 MAX Return from: 'Uinfo n=422' (5) : 09 Jun 01:00:58 MAX File area MUSICA Musica # 09 Jun 01:01:04 MAX External program: 'e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem /C e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem.cfg /B 14400 /L 1 /T 40 /R e:\Max\Upload' : 09 Jun 01:01:24 MAX Return from: 'e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem /C e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem.cfg /B 14400 /L 1 /T 40 /R e:\Max\Upload' (1) ~ 09 Jun 01:01:27 MAX Trasferimento file interrotto # 09 Jun 01:01:58 MAX External program: 'e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem /C e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem.cfg /B 14400 /L 1 /T 39 /R e:\Max\Upload' : 09 Jun 01:04:46 MAX Return from: 'e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem /C e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem.cfg /B 14400 /L 1 /T 39 /R e:\Max\Upload' (1) = 09 Jun 01:04:47 MAX UL-B e:\Max\Upload\KEN2.GIF = 09 Jun 01:04:47 MAX UL-B e:\Max\Upload\KEN1.GIF = 09 Jun 01:04:47 MAX DL-B C:\MAX\USER.BBS ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ : 09 Jun 01:04:49 MAX Caller dropped carrier + 09 Jun 01:04:49 MAX Gippo off-line. Calls=59, Len=4, Today=4 : 09 Jun 01:04:49 MAX End, v2.02 (5) =8<=========================================================================== E bravo il nostro amico !! Francesco Croppo (Aka Gippo) non so se questo e' il tuo vero nome ma poco conta. Sei riuscito a prelevare la lista degli utenti con le password di tutti "CLAP! CLAP! CLAP!" ti battiamo le mani e ti segnaliamo per il premio hacker dell'anno .... bravo. Purtroppo, come tu hai potuto verificare, la tua curiosita' non e' stata ripagata del tutto non avendo potuto accedere con il mio nome o con quello di Marco ... ci sei rimasto male eh !! mi spiace. Pensavi che fossi del tutto mona eh !! mona si .. ma proprio del tutto no!!. Non avrei mai pensato che ci fosse una scappatoia per prelevare la lista degli utenti ma in via cautelativa, da sempre, e' installata una procedura di massima sicurezza per i SysOp. E come hai potuto verificare ha funzionato alla perfezione. Purtroppo per te, da tempo, The Giant BBS non ha piu' Ratio per i Download questo significa che chiunque puo' prelevare quello che vuole senza dover dare nulla. Quindi se speri di poter accedere con il nome di qualche altro utente per poter prelevare piu' roba in realta' non ottieni nulla perche' anche con il tuo nome puoi farlo. Sono molto amareggiato, non tanto per il fatto che tu sia riuscito a fregarmi, quanto perche' mi sento tradito nella fiducia che io avevo riposto in te consentendoti di accedere alla BBS senza chiederti nulla. Tu certo questo non lo puoi capire, ma molti altri Sysop come me si, forse un giorno lo capirai anche tu se avrai la fortuna di attivare una BBS, vedrai allora le cosa da un punto di vista molto diverso. Sarebbe stato molto piu' onesto da parte tua se invece di cercare di accedere con i privilegi di Sysop tu mi avessi avvisato. Evidentemente l'onesta' e la serieta' e lo spirito di collaborazione non sono di casa dalle tue parti. Mi consola il fatto che su centinaia di persona che si collegano qui da me solo tu hai dimostrato di essere quello che sei, e questo mi da la forza di continuare, altrimenti avrei chiuso all'istante. Le BBS funzionano e funzionano bene perche' dietro ci sono dei pirla come me affiancati da utenti e point che mettono a disposizione degli altri molto del proprio tempo per cercare di estendere le conoscenze di tutti, per cercare di crearsi nuovi amici, per confrontare le proprie idee il tutto, anche, in un'ottica di crescita personale e culturale. Adesso potrai andartene in giro con la tua bella medaglia raccontando che sei riuscito a fregare un pirla di SysOp ... bene ... bravo !! spero che tra i tuoi interlocutori ci sia qualcuno che giudichi nel modo giusto il tuo eroico gesto e ti tratti di conseguenza. Vedi !! ... a me delle password non me ne frega niente, per me potrebbero anche non esserci, potrebbero avere tutti i privilegi di SysOp, io non ho nulla da nascondere, ma purtroppo le password servono ad evitare che quelli come te danneggino il lavoro degli altri. E adesso !! che hai le password di tutti !! che ci fai ? a che ti servono ? L'unica cosa che hai provocato e' un po' di trambusto perche' quelli onesti dovranno cambiare le proprie password. Bella soddisfazione !! Ti Saluto Herve Miozzo SysOp di The Giant BBS 2:333/511 Aloha !! Herve Miozzo 2:333/511.20000 :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: From : Enrico Franceschetti 2:335/212.1 Ciao Renato! RR> 1876, nella sede centrale della societa' dei telegrafi Western Union. Questa parte e' molto carina, e comprendo bene a chi e' indirizzato lo sfotto'... :] C'e' da dire, pero', che la mia perplessita' su internet non e' del tipo da te ridicolizzato con la storiella raccontata. Non mi sono mai sognato di dire che Internet non ha futuro (o meglio, che reti simili, ma molto meglio organizzate e gestite, non abbiano futuro) ma che la moda oggi imperante si appoggia su una realta' approssimativa, costosa ed inefficiente. Il che e' profondamente diverso. Io stigmatizzo il fenomeno "moda" che acriticamente porta ad esaltare una struttura che e' tutt'altro che esaltante perche' poco funzionale, male organizzata, pessimamente gestita, costosa ed inutile se non in minima parte all'utente "medio". Tali critiche dovrebbero indurre ad un riesame della situazione, all'individuazione dei punti di inefficienza ed alla loro risoluzione. Non v'e' dubbio che "LA RETE" costituira' il nerbo della societa' del futuro, ma essa non si sviluppera' correttamente se non sara' progettata con cognizione di causa, sulla base delle esigenze dell'utenza tutta, anche la piu' "becera". Non ha senso dire: "Internet e' perfetta, soprattutto per l'Amiga" se poi qualunque altro "poverocristo", meno fortunato dei possessori del giocoso computer Commodore (pace all'anima sua) trova difficolta' e lentezze a tutti i propri accessi, rimettendoci peraltro un bel po' di soldoni... Insomma, dall'individuazione dei difetti di oggi puo' nascere il servizio di domani. Non foderiamoci gli occhi per non vedere! RR> INTERNET vs FIDO RR> Ma permettetemi ancora una parola: le famose aree di dibattito FIDO: decisamente migliori di quelle attualmente presenti - almeno a livello italiano - a detta di molti. Suppongo tu ti riferisca alle newsgroups italiane... di fatto inesistenti o pesantemente colonizzate da formazioni squadristiche politicizzate... RR> la presenza di un tema dell'area estremamente circoscritto, la presenza di un moderatore severo e spesso dispotico deviano irrimediabilmente l'area. Mi spiego. RR> Intendiamoci, questa non e' una critica verso i moderatori, ma verso la struttura tipica dell'area: e' estremamente difficile, se non impossibile avere un dibattito equilibrato nelle aree FIDO perche' il presupposto dell'area e' che la frequenti gente a cui *piace* l'argomento. Questo e' lo stato dei fatti. Occorre ricordare, pero', che la situazione delle aree echomail Fido e' degenerata da tempo, ed il processo di scadimento qualitativo costitui' argomento di dibattito fino a quando fu Giorgio Rutigliano il Regional Coordinator italiano. A quel tempo ci si interrogava sui modi di mantenere un livello qualitativo nella rete e nelle sue aree sufficiente da assicurare un apporto culturalmente positivo all'utenza ed ai sysops. Tale preoccupazione, tuttavia, fu di pochi, tant'e' vero che la maggioranza dei gestori di sistema preferi' accantonare la problematica cosi' come fa con cura, d'altro canto, l'attuale dirigenza fin dal momento del suo insediamento, sulla base della famosa teoria del "carrier indiscriminato". Poiche' il concetto fondamentale della Fidonet e' il "buon senso", la qualita' umana dei gestori, dei moderatori e degli stessi utenti costituisce elemento decisivo per il funzionamento dell'insieme. Quello che tu hai evidenziato corrisponde non ad una conseguenza inevitabile della struttura "echomail moderata" quanto della qualita' tecnica ed umana del moderatore, in primis, e dei partecipanti, poi. Una saggia moderazione, difatti, consentirebbe lo scambio di idee, anche basato su critiche dure ma costruttive, senza nessuna difficolta'; troppo spesso, invece, nelle aree echomail si assiste ad un comportamento di moderazione che ha dello schizofrenico. In talune aree "non si muove foglia che il moderator non voglia" mente in altre si consentono cose del tutto irragionevoli (ricordo la serie di messaggi che hanno ad argomento le eprom V34+ del Courier USR - ho visto immettere tre o quattro volte lo stesso delirante testo senza il minimo intervento del moderatore!). D'altro canto, chi conosce i meccanismi di nomina dei moderatori delle singole aree, sa bene con quale totale approssimazione si valutano (anzi, non si valutano per nulla) le doti del postulante cui affidare l'incarico, che viene infine scelto piu' o meno a caso, nell'indifferenza dei vari N*C che esprimono pareri privi di fondamenti concreti. Insomma, il trionfo del "tieni il carretto per la discesa"... Detto cio', occorre anche sottolineare, per onesta', che la situazione delle "aree" Internet e' ancor peggiore, tranne che per pochi esempi strettamente tecnici da cui si possono trarre informazioni utili (come le aree Os2, e nemmeno tutte, che talvolta seguo, pur se a fatica) Giusto ieri ho dato una guardata alle newsgroups italiane... spulciando fra Cuore, Unita', Manifesto, ed altre fonti "alternative" (che, essendo pressoche' egemonizzanti in tal sede diventano alternative poco o nulla) piu' o meno ugualmente e notoriamente imparziali ed apolitiche, per nulla interessate al condizionamento delle altrui menti, nulla ho trovato che fosse degno di nota. Percio', al momento, e secondo il mio farneticante parere, sono ancora migliori, piu' ricche, piu' variate, le aree Fido... nella speranza (gia' tradita) di una maggiore attenzione alla qualita' in luogo della quantita'. Ciao, Enrico (EFranceschetti@Synapsis.it) :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: From : Costantino Grana 2:332/519.11 08 Jun 95 20:44:28 Ciao Renato! complimenti per la rivista... (sono reduce da tre giorni di lettura... TUTTI i Telematicus da 0 a 47... forse sono un po'cotto... :-) Avete smesso l'abitudine di mettere dei sorgenti per volonta' vostra o per cause contingenti (non ve li mandava nessuno...)? [OS/2 fuckings ON] Finalmente qualcuno che ha detto agli OssoDuisti di non romperci i (0gL|0n| con quella /\/\‚R)/\ di Warp!!!! [OS/2 fuckings OFF] Sono piu' gentile di solito... :-) Ricomplimenti per la rivista. Adios, Costantino Grana ############ Le celebrazioni ### ### 3 ### Cinquanta Telematicus... anzi cinquantuno ### ############ .mau. ### Riassunto: E bene o male siamo arrivati al cinquantenario! Incredibile. Malgrado tutte le porcherie che la vita continua a scaricarci impietosamente addosso lo staff di Telem e' rimasto saldo al proprio posto. Si, qualche number e' saltato, qualche articolo poteva non essere il massimo, ma abbiamo continuato sulla nostra mulattiera, datecene atto *:) E se abbiamo fatto questo, se ancora adesso continuiamo ada arrancare faticosamente e con gran sudore su per la china e' solo ed esclusivamente per la vostra partecipazione, per il fatto che ci leggete e ci rispondete. Oltreche' per il mio biglietto da visita... *:) Comunque a chi avrei potuto dare l'onere della celebrazione se non a colui - oh spirito pioniere - che un tempo ebbe l'ardire di iniziare il tutto? Ecco la prima delle dieci puntate autocelebrative che seguiranno nei prox number! e noi, al contrario di MC, non ve le facciamo neppure pagare! *:) ------------------------------------------------------------------------------ CINQUANTA TELEMATICUS... ANZI CINQUANTUNO Era un mattino di fine giugno. Me ne stavo tranquillo in ufficio alla mia Sun, impegnato a scrivere un documento di lavoro - alle volte capita anche di questo, soprattutto a fine trimestre - quando squilla il telefono. Stacco le cuffiette attaccate al CD-ROM, sollevo la cornetta, e mi ritrovo a parlare nientemeno che con l'editor-in-chief di telematicus. Subito il Nostro mi fa: "il prossimo numero sara' speciale" "Come?" faccio io, "uscira' in tempo?" [NdE: come vedete siamo usciti ancora piu' in ritardo del solito, questo per non smentire il nostro buon .mau.] Vi risparmio gli insulti che mi sono arrivati, anche perche' probabilmente RRE li riscrivera' direttamente come NdE su questo pezzo. [NdE: moi? non mi sognerais jamais!] "No, il prossimo sara' il numero 50. E bisogna festeggiarci. Vero che mi scrivi qualcosa di commemorativo?" Io, che come molti sanno sono Fondamentalmente Buono, ho subito detto di si'. Adesso mi sto accorgendo che in realta' non so cosa scrivere esattamente. Cos'e' in fin dei conti un articolo commemorativo? uno di quelli dove si scrive "come siamo/sono stati bravi?" [NdE: bravo! vedi che ci arrivi!] Vabbuo', fa lo stesso. Proviamo a cominciare di nuovo. Caro lettore, sul tuo video sta in questo momento la cinquantunesima uscita di telematicus. Si', il numero si chiama 50, ma bisogna tenere conto del mitico numero 0, uscito a meta' novembre 1990 e ancora disponibile per chiunque volesse downloadarlo. [NdE: ma lo stiamo esaurendo.] Ah, la differenza con le riviste cartacee... non si puo' nemmeno iniziare un'adorazione per i pochi residui dei tempi d'oro. Chi non l'avesse mai visto deve subito essere avvisato; era quasi completamente diverso da quello che al giorno d'oggi passa per telematicus. Molto piu' smilzo: 28043 bytes (no, non il pacchetto zippato, proprio la newsletter vera e propria. Molto piu' scarno: di rubriche non ce n'erano proprio. Molto piu' monolitico: a parte l'introduzione di Franco Carcillo, tutto il resto era stato scritto o recuperato in giro dal sottoscritto. [NdE: Franco non e' sopravvissuto a 50 number di Telem. Attualmente di lui circola solo piu' un'impalpabile ectoplasma.] Molto piu' spartano: la realizzazione grafica era stata studiata per leggerlo a video, e quindi la "pagina", compresa di banner in cima, era di 24 linee... una tragedia per chi voleva stamparselo. [NdE: questo ancora adesso, a meno che non lo stiate leggendo in HTML.] L'unica cosa che sicuramente non e' cambiata in tutti questi anni e' la trafila degli editor nei titoli di testa, tutti con nome rigorosamente falso-latino. Visto che sembra che in questi articoli rievocativo-incensivi la parola d'ordine sia "raccontate qualche pettegolezzo", vi dico qual e' stata l'idea alla base di questa scelta: i cartoni animati del Roadrunner (Bip-bip, insomma) e di Vile E. Coyote. Nei titoli di testa c'era sempre la descrizione dei due protagonisti con sottoindicata la specie di appartenenza... ovviamente in latino. Cosi' ho sfruttato il fatto che la parola editor, prima di essere inglese, fosse latina, e ne e' anche venuto fuori il titolo della newsletter, la cosa che mi aveva preoccupato di piu'. Il fatto di non usare l'inglese aveva anche lo scopo di cercare di ampliare la base di lettura... non so se si sia mai arrivati a cio'. Ma perche' e' nata telematicus, ti starai chiedendo? Semplice. Perche' non c'era nulla del genere in italiano. Non garantisco al 100% che telematicus sia stata la prima e-zine italiana: SBDI [NdE: recensita in questo *mitico* numero 50] potrebbe forse rivendicare il primato, ma non saprei dire perche' non l'ho mai seguita. [NdE: non si puo' fare proprio tutto nella vita *:)] La filosofia alla base delle due riviste era pero' diversissima: SBDI era fondamentalmente un contenitore di files legati alla SoundBlaster (suoni, programmi, ...) mentre telematicus era un unico testo, piu' legato all'idea cartacea di rivista. Poi vabbe', si sa che le cose nascono a Torino, poi arriva il solito bauscia milanese che afferma che la sua rivista - di cui non mi metto a fare nemmeno il nome: ricordo solo che i primi tre numeri erano usciti seconda meta' del *1992* e la pubblicazione era ripresa dopo un anno di iato - beh, tale rivista sarebbe la prima in Italia... Evitiamo i commenti. [NdE: la rivista in questione e' la recensita CT in Telem048.] Gli inizi e la continuazione di telematicus? ne parlero' magari per il numero 100. [NdE: ambizziosetto! *:)] L'unica chicca che mi sembra meritevole di nota e' ricordare che, in questo mitico numero zero, avevo chiesto commenti. L'unica voce stonata era stata di uno che si era lamentato perche' non avevo per nulla parlato del migliore dei calcolatori esistenti, vale a dire l'Amiga. In realta' non c'era nemmeno nulla riguardante PC IBM, Mac, o qualunque altra architettura. Comunque io sono un ecumenico, e gli risposi "Guarda, io non ho mai toccato un Amiga e non intendo cominciare, ma se vuoi tenere una rubrica tu, sei il benvenuto!" Detto fatto, nel numero 1 inizio' ad apparire la rubrica VivAmiga, condotta da... RRE. [NdE: watz questa storia ti deve avere commosso perche' la ricordi sempre! *:)] Occhei, divertitevi e scrivete tanti articoli per telematicus! [NdE: non mancheremo!] .mau. Fidonet: 2:334/100.5 2:332/407.909 Internet: mau@beatles.cselt.stet.it ############ Le riviste delle reti ### ### 4 ### SBDI ### ############ Alessio Falsetti ### Riassunto: Il buon Martines, megaeditor di SBDI, ha commissionato l'autocrono- recensione (bel nome, vero?) ad il suo fido scudiero. Stiamo parlando niente meno che della piu' antica fanzine italiana (a riguardo leggiti il pecco autocelebrativo dei 50 anni...) Un grazie a SBDI per la loro cortesia. From : Enrico Martines 2:335/332.2 Ciao Renato. Il nostro buon Alessio Falsetti, redattore fin dall'inizio su SBDi ha provveduto a scrivere l'articoletto, eccotelo e scusa il ritardo, okay? CIAO! Enrico ]]]artines Permettetemi di aggiungere anche questo pezzo: From : Alessio 2:335/332.2 Awe a te Enrico! Eccoti l'articolo per Telematicus. Leggitelo, modifica, taglia, incolla, cestinalo, facci un po' quello che ti pare :-) Oh ma sai che se non le avessi vissute in prima persona le cose che ho scritto forse non ci avrei creduto se qualcuno me le avesse raccontate? ;-) Leggi, renditi conto di cio' che hai creato e... commuoviti :-) ------------------------------------------------------------------------------ SBDI Innanzi tutto vorremmo ringraziare Telematicus per l'ospitalita' dimostrata. Grazie da parte di tutti noi! [NdE: l'onore e' nostro *:)] SBDI e', forse, la seconda piu' vecchia rivista telematica italiana (Telematicus gia' esisteva). Venne ideata da Enrico Martines, all'epoca point e moderatore della defunta Sound_Card.Ita (oggi Multimedia.Ita), ispirato da SBD, ovvero Sound Blaster Digest, una rivista telematica inglese dedicata alla Sound Blaster. Cosi', con l' intento di creare un punto di riferimento per tutti i computer-musicisti telematici, nel Giugno del 1991 esce il primo numero di SBDI, ovvero Sound Blaster Digest ITALIA, realizzato da Enrico, Paolo Russo e "Polipetta". Nonostante il nome, la rivista non trattava solo di Sound Blaster, ma di tutte le schede sonore che piano piano, timidamente, cominciavano ad uscire. Il neonato mensile telematico piacque subito ed iniziarono ad arrivare i primi nuovi collaboratori: si unirono quasi subito Mario "UnMario" Battacchi (con la rubrica "Audio&Giochi"), Alex Palmese (con "Recensioni MOD") e Michelangelo Policarpo (con "Il sintetizzatore FM" un corso sulla programmazione della SB). Ben presto si uni' al gruppo Alessandro Scotti, autore del Dr. Track, uno dei migliori MOD editor dell' epoca (non che adesso sia da buttar via, anzi...). Essendo una rivista libera, gratuita e aperta era (e lo e') sempre alla ricerca di nuovi collaboratori. Io approdai in redazione nel numero 8 con la rubrica "Gli Altri Dicono..."; da quel di' Sbdi inizio' a cambiare "aspetto". Infatti, insieme al file di testo, veniva fornito un programma (il reader) per visualizzare il testo, realizzato da Gianfanco Lanzilli. [NdE: bellissimo reader che fu l'invidia di Telem *:)] Non che fosse brutto, ma ero sempre rimasto un po' affascinato dall'ipertesto e cosi' realizzai il primo lettore ipertestuale per Sbdi. Fummo i primi ad introdurre l'ipertesto in una rivista. A quella prima spartana versione ne seguirono altre sempre piu' perfezionate e apprezzate dai lettori. Comunque non era solo bella da vedere (che modesti che siamo :-)), ma anche i contenuti, gli articoli, erano (e sono) interessanti. Basti pensare che siamo stati i primi a realizzare corsi di programmazione per la Sound Blaster in Italia; siamo stati i primi a recensire e a mettere a nudo le potenzialita' della Gravis Ultra Sound, e tante altre cose che non sto qui ad elencare. La nostra cara rivista inizio' a destare l'interesse anche da parte di riviste cartacee; pensate che abbiamo ricevuto due o tre richieste per poter pubblicare e vendere Sbdi su dischetto in edicola. L'idea non ci allettava piu' di tanto, soprattutto perche' quello che fino ad allora era un semplice passatempo, rischiava di diventare un lavoro vero e proprio e il 90% dei collaboratori gia' lavorava. Quindi una pubblicazione su disco non l'abbiamo avuta. Pero' accettammo di farci pubblicare sul Televideo di GBR (TV locale), e, tempo dopo, in quello Rai (Sbdi era distribuita come telesoftware). Tra il 1992 e il '93, in Italia, inizia a diffondersi sempre piu' la "moda" del multimedia. Iniziarono i primi fermenti in redazione per una possibile versione multimediale della rivista. Nell'Aprile del '93 esce il primo numero di SBDI MM, ovvero Sound Board (non piu' Blaster) Digest Italia Multimedia Magazine, piu' semplicemente Sbdi Multimedia Magazine. Era scritto con il Write di Windows e apparirono le prime foto negli articoli. Dato che eravamo apprezzati anche fuori dall'Italia iniziarono le traduzioni in inglese dei vecchi numeri, interrotte quasi subito per mancanza di traduttori volontari. Intanto molti dei vecchi collaboratori, purtroppo, dovettero lasciarci (parlo di UnMario, di Scotti, dell'improvvisa "sparizione" di Policarpo), ma ne arrivarono di nuovi: Giorgio Pompei (con le "Recensioni Midi"), Nico Costantino (che sostituiva UnMario), Vittorio Cuoco, Domenico Giardini, piu' molti altri collaboratori "occasionali". Nell' estate scorsa, dopo quattro anni di incessante attivita',iniziammo a perdere colpi a causa del tempo libero che ci veniva improvvisamente e fatalmente a mancare a tutti. Infatti il nostro Enrico si laurea, c'e' chi si diploma e chi invece e' sotto esami universitari. Al che' decidemmo di prenderci una vacanza. Nel Novembre del '94, dopo cinque mesi, rifacciamo la nostra comparsa sulla scena, ma ci rimaniamo poco: infatti ri-usci' a Dicembre e poi di nuovo un mese di black out. Ma questa volta il motivo era un'altro. Febbraio del 1995: Sbdi MM esce su CD-ROM! La prima vera rivista interamente pensata e realizzata per sfruttare al meglio questo supporto. Incluse nel CD le demo dei giochi recensiti, foto, filmati, centinaia di mega di suoni, patch per GUS, driver, giochi shareware etc. Unica nota che tutto cio' per noi ha un prezzo, per cui, onde evitare di diventare improvvisamente molto poveri, e' stato il primo numero ad essere venduto a 15.000 lire. Purtroppo dato il prezzo troppo basso il nostro editore ha rinunciato (non ci rientrava con le spese). Tutto cio' non ci ha affatto scoraggiati! Ci sono speranze per un futuro ritorno al CD e nell' attesa siamo tornati alla vecchia versione telematica, in una nuova veste pero': in formato HLP per Windows. Il risultato e' ottimo, vedere per credere, e se questo non bastasse tra non molto in HTML su una WEB di Internet. Per essere un semplice rivista telematica ne abbiamo fatta di strada; abbiamo sempre cercato di migliorarci e continueremo a farlo. Perche'? Per passione e perche' ci va. La nuova redazione e' composta da: Enrico Martines, Alessio Falsetti, Alex Palmese, Giorgio Pompei, Fabio Bizzi, Andrea Plini, Francesca Giuffre', Marco Migozzi, Nico Costantino e, da Giungo, Paolo Canonici piu' tutti quelli che vorranno collaborare! Ben accetti soprattutto quelli che sanno giocare veramente bene a VGAPlanets :-) Possiamo vantare un glorioso passato, non c'e' che dire... speriamo in un'altrettanto glorioso futuro. Questo mese (Giugno) Sbdi compie 5 anni e per festeggiare ci facciamo le magliette con il nostro logo stampato sopra! [NdE: idea stuppenda! la voglio!] Alesio Falsetti 2:335/332.2 ############ ### ### 5 ### Immagine, testo e ipertesto ### ############ Costa2 ### Riassunto: Ho, faticosamente perche' e' dura mettersi in contatto col Costa2, contattato il Netticus e mi ha assicurato che avrebbe fatto la recensione del pacchetto - da - latte che Agora' ha messo in giro. Poi, l'Eco, l'ipse dixit anche del campo telematico, ha colpito ancora: zampetta veloce! E questo, signori, e' uno scoop! Dicono che Eco paghi un'agenzia per farsi recapitare qualsiasi cosa scritta su di lui (rif.: un po' di number di Totem). Chissa' se gli arrivera' mai codesto scritto... boh! Un *grazie* al Costa2 dello skoop! ------------------------------------------------------------------------------ Immagine, testo e ipertesto Conferenza con Umberto Eco alla Triennale di Milano, 17 Giugno 1995. Prologo Ore 12.30 di sabato 17 Giugno. Squilla il telefono. "Ciao sono Paolo: c'e' una conferenza di Umberto Eco sugli ipertesti. Io ci vado: vieni anche tu?" - "Certo, a che ora? OK, prendiamo il treno delle 13.58.". E' cominciata cosi' la mia giornata. La rassegna "Oltre il villaggio globale" E' una mostra-rassegna sulla multimedialita' e gli effetti che questa "nuova" disciplina sta dando e dara' al genere umano, alloggiata alla Triennale di Milano. Con mia sorpresa, l'entrata e' gratuita, anche se la manifestazione non e' stata praticamente pubblicizzata, probabilmente apposta per evitare un grande affollamento (l'anfiteatro dove si e' svolta la conferenza e' piccolissimo, poco piu' di 100 posti). Quello che segue e' un riassunto della conferenza tenuta da Umberto Eco, e non ha la pretesa di essere esaustivo, ma riflette i contenuti principali del suo discorso e degli interventi che ne sono seguiti. Non avendo un registratore, le frequenti citazioni ad opere e personaggi lettrari sono andate perse nella mia memoria, e non riportero' qui eventuali inesattezze. I miei commenti personali saranno chiaramente indicati (NdR). La mostra Ore 15.05, arrivo alla Triennale. Nello spazio espositivo sono presenti diverse opere multimediali ed ipertestuali. Si comincia con degli ipertesti sul cinema e l'arte figurativa. Il loro maggiore problema e' l'eccessiva ricchezza del testo rispetto al contenuto iconico e grafemico (1). Non si puo' pretendere che un visitatore qualunque si legga in piedi una mappazza (il testo e' di natura critica e piuttosto complesso nei contenuti) lunga diverse videate senza perdere l'attenzione. Evidentemente si e' riversato in questi ipertesti del materiale gia' preesistente tratto dalla carta stampata, cascando giu' dal fico della nuova tecnologia per salire sull'albero delle vecchie abitudini e delle comodita'. In secondo luogo si presenta una sorta di scacchiera i cui pezzi, a forma di stalagmite, disposti a piacere nei quadrati della scacchiera, servirebbero (il condizionale e' d'obbligo) come input ad una simulazione di crescita di una citta' attorno a questi 'nuclei'. I problemi maggiori erano legati alla scarsa comprensibilita' dell'obbiettivo di fondo di quest'opera, ed all'incredibile lentezza della simulazione. Seguono diverse cosucce interessanti. La piu' intrigante dal mio punto di vista era rappresentata dalla proiezione di diapositive con le immagini della concezione del futuro nelle varie epoche (specialmente nell'800). Buffissimo quello che ora sarebbe il proiettore di diapositive, immaginato come un grammofono a tromba, solo che dal tubo esce l'immagine anziche' il suono. Anche una rassegna di prodotti 'ad alta tecnologia' delle varie epoche (dai primi del '900 ad oggi) merita di essere vista, sia dal punto di vista storico (il progresso tecnologico) sia da quello critico (le scelte culturali imposte dalle macchine e viceversa gli accorgimenti per soddisfare esigenze preesistenti). La conferenza Entro nell'anfiteatro, un'ambiente ricavato all'interno della mostra. Sopra il tavolo dei conferenzieri un diaproiettore mostra incessantemente immagini difficilmente comprensibili (in una mostra questo e' un trend consolidato). Fa un caldo mostruoso, data l'assenza dell'aria condizionata e della presenza di una rete televisiva a riprendere l'evento (non sono in grado di dire quale, ma tra gli sponsor c'era anche il Berlusca). Come le primedonne, Eco arriva con un quarto d'ora di ritardo (oops, scusate, essendo professore ha il quarto d'ora accademico). I preamboli della curatrice della mostra sono fortunatamente brevi, ed Eco comincia la sua prolusione intorno alle 16.00. Non ho mai condiviso le dichiarazioni di morte nei confronti di media considerati obsoleti, e sono stato in grande polemica con Marshall Mc Luhan quando era vivo su questo punto (2). E' buffo che dopo la sua morte abbia preso il premio Mc Luhan per l'analisi della comunicazione. Nel medioevo le cattedrali erano sostanzialmente le televisioni di adesso: espressioni della forza divina, grandiose illustrazioni delle sacre scritture (gli affreschi) ad uso della plebe. Eppure ne' la religione ne' le cattedrali sono scomparse ai tempi di Gutemberg, anche se tra i prelati c'era chi paventava questo rischio dato che gli uomini si sarebbero limitati a LEGGERE le sacre scritture anziche' viverle nei luoghi di culto. Ancora la radio non ha soppiantato i giornali, e la televisione non ha distrutto l'industria libraria e nemmeno il cinema (anche se ci ha dato dentro parecchio NdR). L'introduzione di un nuovo media quasi mai soppianta un'altro, ma lo integra e ne ridefinisce gli equilibri. Alcuni media sono stati talmente perfezionati con il tempo che hanno raggiunto uno stato di perfezione. Ad esempio il cucchiaio ha raggiunto la sua forma ideale, e nonostante i designer si sforzino di inventare forme sempre nuove per questo oggetto, a meno che non cambi la forma della bocca, tutti i tentativi sono tanto belli quanto inutili. Lo stesso si puo' dire del libro nei confronti dell'ipertesto. Un libro puo' essere letto dovunque, a letto, in bagno, in barca, in macchina, su una sdraio, in piedi, seduti, sdraiati. Un ipertesto per essere letto ha bisogno di un computer, ed i computers hanno bisogno di energia. Le batterie durano poco, lo schermo non e' leggibile in tutte le condizioni di luce, ci si stanca la vista, e' meno immediato. Certo l'ipertesto possiede alcune caratteristiche intrinseche che lo rendono interessante per applicazioni ben definite (la possibilita' di una lettura personalizzata, fornire piu' itinerari culturali), ma la scarsa ergonomia d'uso ne condizionera' negativamente l'utilizzo su vasta scala. Cio' nondimeno, l'ipertesto e' molto adatto per la manualistica (testi tecnici di consultazione, enciclopedie, antologie, raccolte ragionate, archivi, database) e senz'altro in questo settore ci sara' un grosso impatto. Dubito comunque che l'uso dell'ipertesto prenda piede all'infuori di questa sfera d'influenza, e se cio' succedera' sara' a scapito del contenuto. Non considero l'ipertesto un supporto valido per un romanzo, e la multimedialita' in se' non aggiunge nulla al valore culturale di un'opera, ma ne integra solamente i contenuti. Ho visto diverse opere multimediali, ed ho collaborato personalmente alla stesura di una pubblicazione di questo tipo. Mi hanno regalato un computer su cui far girare l'opera finita, ma ora a distanza di solo un'anno questa macchina e' gia' superata, resa obsoleta ed inutilizzabile con le opere multimediali piu' recenti. Questo trend peggiorera' col tempo, e rendera' piu' difficile la penetrazione nel mercato di opere di questo tipo. Con un libro tradizionale questo non succede. Non solo, ma dopo un certo tempo escono le edizioni economiche, ed il valore culturale rimane comunque intatto. La tecnologia multimediale non e' ancora abbastanza matura da incoraggiare uno sviluppo sistematico delle possibilita' date da questo nuovo mezzo. Indubbiamente devono ancora nascere le persone giuste che mettano in luce gli aspetti veramente innovativi di queste interfacce, producendo effettivamente cultura anziche' copiare in forma multimediale pubblicazioni cartacee preesistenti. Anche le grandi reti di comunicazione ed il WWW non offrono prestazioni visibilmente superiori ai libri, ed anche se la potenziale dimensione mondiale di un unica opera multimediale in continuo aggiornamento e' indubbiamente stimolante, non ha ancora prodotto risultati culturalmente significativi. L'intrinseca simmetria della comunicazione (tutti sono potenzialmente produttori e consumatori di cultura) non portera' con se' a produrre una moltitudine di autori. La societa' si dividera' non piu' in base al censo, ma alla possibilita' e volonta' di produrre o meno informazione. Una relativamente ristretta compucrazia dara' effettivamente un contributo creativo alla economia della rete (e della cultura) ma l'altra parte subira' passivamente, tanto quanto che con la televisione. Sara' una specie di infernet, oppure, come dice un mio amico genovese, una intrenet. Interviene Gianni degli Antoni, rettore della facolta' di Scienze dell'Informazione dell'universita' agli studi di Milano. Inizialmente argomenta sulla validita' degli ipertesti, citando anche il processo Cusani come esempio di applicazione non banale degli ipertesti. Poi (il tono di voce cresce, si infervora e alla fine si arrabbia con Eco) afferma di non capire questo continuo colpevolismo nei confronti delle reti, ree di aver fatto da amplificatore a fatti incresciosi o comunque spiacevoli (dal terrorismo ai virus, NdR). Eco, colpito da tanta foga esercitata da Degli Antoni, ribadisce: "Se io dicessi solo cose positive sarei solo uno dei tanti pubblicitari. Pensa se io andassi ad un congresso sponsorizzato da Gianni Agnelli e dicessi tutto il bene possibile della macchina. Questo e' un tipo di operazione che si addice ad un'addetto stampa dell'ufficio pubbliche relazioni della Fiat, non ad un uomo di cultura che deve fornire un contesto critico alle trasformazioni della nostra societa'. Sono ben lungi dal condannare il progresso tecnologico in quanto tale. Uso spesso programmi di WP, e consulto abbastanza frequentemente banche dati e database. Sarei solo uno stupido a pensare il contrario. L'importante e' definire i limiti e gli effetti che questi nuovi media hanno sulle persone." Seguono altri interventi meno significativi, sia perche' memo 'universali' sia perche' piu' che domande erano considerazioni piu' o meno arbitrarie su quanto aveva detto Umberto Eco poco prima. Certa gente poi (non citata qui) ha toccato veramente il fondo per banalita' e stupidita'. Interviene (non ricordo piu' il nome NdR) un redattore di .net, traduzione italiana di un'omonima rivista inglese (e peraltro la piu' carina in Italia). Traccia un breve panoramica editoriale in Italia di Internet, e sottolinea il fatto che le reti sono fortemente democratiche, decentralizzate, anarchiche. Aggiunge che secondo lui vi sara' un buon aumento delle iniziative editoriali on-line. Replica di Eco: oggi come oggi, per i motivi esposti prima, non ci sono i presupposti per un mercato abbastanza ampio in Italia. Sono stato ad una fiera editoriale in USA di recente, ed un'intero padiglione era dedicato alle varie incarnazioni dell'ipertesto. L'offerta e' in netto aumento, ma secondo me, a parte la manualistica ed i giochi, questo tipo di opere non e' destinato ad usurpare il mercato editoriale cartaceo. Inoltre Eco enfatizza la grande importanza del computer come strumento didattico nelle scuole. Il piu' grosso problema oggi come oggi, non sono piu' le disponibilita' finanziarie per comprare l'hardware, ma formare il corpo docente all'uso delle nuove tecnologie. ....altri interventi su cui calo un velo pietoso... Concludo la visita alla mostra con una mezz'ora di surfing con Netscape su una linea dedicata 64K gentilmente fornita da Telecom Italia. Costa2 costa@bix.com ############ ### ### 6 ### COMPRESSIONE DATI - PARTE 2/4 ### ############ Diego Roversi ### Riassunto: Continua la spiegazione delle tecniche di compattazione. Abbiamo ricevuto in redazione non pochi apprezzamenti per questi articoli. Mitico Diego! ------------------------------------------------------------------------------ Compressione Dati. parte 2/4 Nell'ultima puntata avevamo visto come funzionava l'algoritmo RLE, e i suoi limiti. Il principale era il suo ristretto campo d'utilizzo, infatti questo algoritmo non faceva altro che sostituire stringhe formata da caratteri uguali con un codice opportuno, e sono abbastanza rari i file in cui possiamo trovare delle sequenze tanto particolari. In effetti sarebbe meglio codificare delle stringhe che sappiamo si ripetono spesso nel file. Per esempio si potrebbe scrivere un algoritmo abbastanza semplice fatto in questo modo: - analizzo il file per vedere se esistono stringhe che si ripetono, - codifico le stringhe che si ripetono piu' spesso. A questo punto ci si chiede: come faccio a trovare quali sono le stringhe che si ripetono piu' spesso in un file, e come poi le codifico? La risposta a questo quesito e' tutt'altro che banale. Basta pensare che un file di soli 4 byte contiene 1 stringa di 4 byte, 2 di 3, 3 di 2, e 4 di 1, per un totale di 10 stringhe. E' facile vedere che per un file di n byte, le stringhe che questo contiene sono n(n-1)/2. Chiaramente a questo punto non e' possibile tentare di analizzare veramente tutte le possibili stringhe contenute nel file, in quanto il tempo, nel miglior dei casi crescerebbe con il quadrato della lunghezza del file. Per evitare questo, e quindi riportare il tempo dell'elaborazione a misura umana, si puo' decidere di limitare l'analisi ad una porzione di lunghezza prefissata del file, per esempio quando staremo codificando la stringa alla posizione i-esima del file possiamo prendere in considerazione i k byte precedenti, dove k e' la lunghezza prefissata di cui parlavamo prima. Questa lunghezza andra' scelta tenendo conto che con il crescere di k, cresce la possibilita' di comprimere meglio il file, ma anche il tempo di esecuzione. Vediamo ora come si possono codificare le stringhe trovate precedentemente. Si potrebbe per esempio fare come nel RLE, i caratteri normali codificarli, con se stessi mentre le stringhe con una stringa di questo tipo: dove per ogni associo una stringa. Le difficolta' di questo metodo, sono il dover modificare continuamente il codice per adattarsi alla porzione di file che cambia, in quanto si sposta man mano che ci spostiamo nel file. Per non avere un insieme di codici che deve essere continuamente aggiornato, si puo' utilizzare il seguente sistema: se si trova una stringa gia' presente negli ultimi n bytes, allora la codifico nel seguente modo dove posizione e' riferita solamente alla porzione di file presa in considerazione. Dato che stiamo sempre lavorando con byte, posizione e lunghezza varieranno tra 0 e 255, valori che in genere non sono adatti per avere una buona compressione, quindi si ricorre a un piccolo trucco per poter variare il campo di variabilita' di questi due valori senza usare dei byte supplementari. Si prendano i due byte e se ne consideri la loro codifica binaria: +-----------------+ | byte 1 | byte 2 | |12345678|12345678| +-----------------+ <-----------><--> | +----> Lunghezza della stringa (0..15). +-------------> Posizione della stringa (0..4095). Questi valori sono adatti a gran parte dei casi, ad ogni modo e' possibile, variarli. In particolare diminuendo i possibili valori della posizione, si diminuisce la porzione di file su cui fare la ricerca e si aumenta la velocita', a discapito delle possibilita' di comprimere il file. Come per il RLE, abbiamo il problema di codificare , in questo caso si puo' scegliere di codificarlo come <0><0>, in fatti non ci possono essere problemi di ambiguita' in quanto normalmente questo codice non viene mai generato, dato che non a senso codificare una stringa di lunghezza zero. Non mi soffermero' ulteriormente su questo algoritmo, ma per chi volesse approfondire questo argomento, consiglio di procurarsi il sorgente del LHArc che e' possibile trovare su molte BBS, che utilizza proprio questo metodo. Prima abbiamo scartato la possibilita' di codificare una stringa con un simbolo, solo perche' abbiamo deciso di usare lo stesso alfabeto per il file di ingresso e per il file in uscita. Ma se usiamo un alfabeto in uscita piu' ampio di quello in entrata, allora e' possibile usare i simboli in piu' per codificare alcune stringhe. Diego Roversi 2:331/308 ############ Internet News ### ### 7 ### Gruppo coordinamento News italiane ### ############ .mau. ### Riassunto: Non poteva mancarci lo zampino dell'Editor Princeps nella nascita delle aree news italiane... Fonti non certificate mi informano di una certa votazione secondo cui sarebbe uscito vincitore lo stesso .mau. ... ma non mettiamo in giro notizie false & tendenziose *:) ------------------------------------------------------------------------------ GRUPPO COORDINAMENTO NEWS ITALIANE Ormai sapete tutti cosa sono le news, e forse sapete persino cosa e' Usenet. Nel caso vi foste fatti un pisolino nell'ultimo anno, vi rammento che le news sono un insieme di aree messaggi (al momento circa 7000) che trattano gli argomenti piu' disparati, e la rete logica che connette tutti i posti dove esse transitano e' per l'appunto Usenet. Notate che fisicamente le news passano ormai su Internet, ma se si conosce questa fine differenza si fa subito una figura molto migliore. Detto questo, vengono le dolenti note. I 7000 gruppi di cui parlavo sopra sono praticamente tutti in inglese. Ad esempio, l'unico in cui si parli in italiano - piu' che parlare, spesso ci si insulta, ad essere sinceri - e' soc.culture.italian. Insomma, se uno con l'inglese se la cava maluccio, e' di gran lunga preferibile che legga le aree messaggi Fido. Con la progressiva internazionalizzazione di Internet, pero', le cose stanno cominciando a cambiare. Ad esempio, ci sono molti gruppi de.* e fr.*, che sono rispettivamente in lingua tedesca e francese, ma non sono necessariamente limitati a queste nazioni - i de.* si possono anche trovare a Pisa... E in Italia? Come al solito, siamo indietro. Ma almeno cerchiamo di fare qualcosa! Il 23 giugno c'e' stata infatti la prima riunione del Gruppo Coordinamento News Italiane, un organismo di volontari eletto con regolare votazione per posta elettronica che si e' impegnato a creare, sviluppare e propagandare la neonata gerarchia it.*, che comprende appunto i newsgroup italiani. Il sottoscritto fa casualmente [NdE: casualmente...] parte di tale gruppo, potremmo dire in rappresentanza degli utenti qualunque, visto che non gestisco alcun newsserver a differenza degli altri appartenenti al gruppo. Ad ogni modo la riunione e' stata assai utile per cominciare a prendere le decisioni di base per cui un semplice scambio di posta elettronica non e' sufficiente. Occorreva infatti definire l'ossatura della gerarchia it.*: a differenza di Fido, infatti, i gruppi Usenet hanno una struttura ad albero, come un filesystem. Si sono anche rifinite le linee guida per decidere come creare un gruppo nuovo (occorre una richiesta ben specificata che deve venire discussa, e una votazione per vedere se ci sono abbastanza persone interessate al gruppo) e alla distribuzione delle news a qualunque server sia interessato a riceverle. Per la possibile integrazione o inserimento delle aree Fidonet nella gerarchia it, ... si vedra'. Insomma, vedremo se col rientro della gente a settembre potremmo finalmente avere anche in Italia una gerarchia nazionale funzionale! .mau. Fidonet: 2:334/100.5 2:332/407.909 Internet: mau@beatles.cselt.stet.it ############ ### ### 8 ### IL GERGO HACKER - PARTE 44 ### ############ Eric S. Raymond & .mau. ### Riassunto: Direi che e' spassosissima la gara tra HD! walking drives Sono Pazzi Questi Hackers!! ------------------------------------------------------------------------------ {= W =} /wab'it/ [quasi certamente dalla frase immortale di Elmer Fudd "you wascal wabbit!"] [NdT: aggiungo per l'inclita [NdE: popolino] che il "rascal rabbit" e' Bugs Bunny, mentre Elmer Fudd e' il tappetto che cerca sempre di cacciarlo - .mau.] s. Un leggendario hack tra i primi conosciuti, avvenuto su un IBM System/360 intorno al 1978. Il programma si riproduceva due volte ogni volta che veniva lanciato, finendo col mandare in crash la macchina. 2. Per estensione, un qualunque hack che comprende un'autoreplicazione infinita ma non e' un o un . Vedi anche /wol'doh/ [probabilmente dal racconto omonimo di Heinlein]. Termine usato ad Harvard al posto di come variabile metasintattica o parola sensa senso qualunque. Vedi , , , . [da noi si usa traversare] s.,vt. L'attraversamento di una struttura dati effettiva o , specialmente una lista linkata nella memoria . Vedi anche , , . [dischi che camminano] s. Un occasionale modo di malfunzionamento dei dischi magnetici, ai tempi in cui erano delle lavatrici (v. ) da 14 pollici. Queste vecchie parti da o avevano un terribile momento angolare; la combinazione di un asse disallineato o dei supporti usurati con le interazioni con piu' o meno attrito col pavimento li potevano far "camminare" per una stanza, avanzando gli angoli opposti di un paio di millimetri per volta. C'e' una leggenda su un disco che cammino' fuori dall'unica porta della sala macchine e la chiuse: lo staff dovette fare un buco nel muro per entrarvi! Si poteva anche indurre il camminare mediante certe specifiche pattern di accesso al disco (ad esempio, una ricerca veloce attraverso tutto il disco, seguita da una ricerca lenta nella direzione opposta). Si sa che alcune bande di vecchi hacker riuscivano a scoprire le istruzioni necessarie per fare cio' su alcuni modelli di drive e facevano delle gare di "velocita'". Non e' uno scherzo! [WPI] inter. 1. Un'indice di confusione, di solito detta in tono di domanda. "Wall??" 2. Una richiesta di ulteriore spiegazione. Confr. . Si dice che "WALL?" derivi proprio da "parlare a un muro bianco". Si usava all'inizio in situazioni in cui, dopo che si era risposto con cura a una domanda, l'interlocutore ci guardava con la faccia assente, non avendo capito un tubo di quello che era stato spiegato. A questo punto, gli si poteva dire "HELLO, WALL?" (noi diremmo "c'e' nessuno qui?") per ottenere una qualche risposta. In seguito, direttamente chi rimaneva confuso alla risposta comincio' a dire "WALL" da solo. C'e' un aneddoto su un bimbo in un ospedale chiamato da un'infermiera attraverso l'interfono e che rispose "Cosa vuoi, muro?" [tempo sul muro] s. 1. Il tempo del 'mondo reale' (quello mostrato sugli orologi sul muro), opposto all'idea di tempo del clock di sistema. 2. Il tempo reale in cui un programma ha girato, opposto al numero di richiesti per eseguirlo (in un sistema a timesharing ovviamente differiscono, visto che nessun programma si piglia tutti i clock). [tappezzeria] s. 1. Un file contenente un listato (p.es. assembler), o una trascrizione, spec. un file che contiene la trascrizione di una sessione di login in tutto o in parte. L'idea era che il modulo usato per tali listati servisse solo per tappezzeria, come evidenziato alla Stanford University dove era usata per coprire le finestre. [NdT: in ufficio da me viene invece usata per schermare i neon, oltre che come tovaglia quando si fanno le festicciole]. Uso: non molto comune ora, spec. visto che altri sistemi hanno sviluppato altri termini (ad es., PHOTO su TWENEX). Ma dato che il mondo UNIX non ha un termine equivalente, magari "wallpaper" prendera' piede. Il termine e' probabilmente nato sull'ITS, dove i comandi per cominciare e finire la trascrizione su un file erano :WALBEG e :WALEND, con file di default DSK:WALL PAPER. 2. Lo sfondo usato sulle workstation grafiche (il termine e' gergale per MS-Windows). 3. s. Il file che contiene l'informazione di wallpaper prima che sia attualmente stampato. (A volte non si pensa neanche di produrre una reale copia cartacea, visto che si puo' guardarlo a video, ma lo si chiama lo stesso "wallpaper file"). [lavatrice] s. Vecchio tipo di hard disk in cabinet appoggiati a terra. Chiamati cosi' a causa delle dimensioni del cabinet e dell'accesso "carica dall'alto" ai dischi veri e propri - e, naturalmente, essi erano sempre messi in "centrifuga". L'idioma di lavatrice trascende le barriere linguistiche; e' persino usato nel gergo hacker russo. Vedi . Gli spessi cavi che li connettevano erano chiamati "bit hoses" [manicotti per i bit]. [conficcato] agg. 1. Essere piantato, incapace a proseguire senza aiuto. Questo e' diverso dall'essere . Se il sistema e' andato in crash, e' diventato totalmente non funzionante. Se il sistema e' w., sta cercando di fare qualcosa ma non riesce a fare progressi; puo' essere in grado di fare qualcosa, ma non e' pienamente operazionale. Per esempio, il sistema puo' diventare w. se il controller dei dischi si scassa; ci sono delle cose che si possono fare senza usare i dischi, ma non molte. Essere w. e' leggermente meglio che essere . Vedi anche , , . 2. Questo termine e' usato a volte per descrivere una condizione di . Spesso si riferisce a umani che hanno dei malintesi. 4. [UNIX] Usato specificatamente per descrivere lo stato di un TTY lasciato incasinato per avere abortito un programma a tutto schermo o uno che ha pastrocchiato con i parametri di linea. 5. (wedj'i-tood) s. La qualita' o stato di essere w. [gramaglie] s. Si riferisce a progetti di sviluppo o algoritmi che non hanno alcuna rilevanza o applicazione pratica. Usato in frasi come "L'analisi lessicale per il microcodice e' proprio w. ..." [ITS] s. Termine insultante per , derivato da . [che si comporta bene] agg. 1. [princ. ] Detto di software che si conforma alle linee guida e standard di interfaccia al sistema. Del software w.-b. usa il sistema operativo per incarichi come input di tastiera, allocazione di memoria e grafica. Opp. . 2. Software che fa il suo lavoro in maniera quieta e senza effetti contriointuitivi. Detto spec. di software che ha una specifica di interfaccia sufficientemente semplice e ben definita che puo' essere usato come un tool da parte di altro software. [ben connesso] agg. Detto di una installazione di calcolatore che ha collegamenti di email affidabili con la rete, e/o per cui passa un'altra frazione dei gruppi esistenti. [prob. dai racconti di Rudy Rucker: potremmo dire "umidware"] s. 1. Il cervello umano, in opposizione all'hardware o software dei calcolatori (come in "Il w. ha al massimo 7 +/- 2 registri). 2. Esseri umani (programmatori, operatori, amministratori) attaccati a un sistema di computer. [che cosa] s. Il carattere 'punto interrogativo' ('?'). Vedi . Uso: raro, e particolarmente in coppia con . [dal Twenex: ruota] s. Un utente privilegiato o (sign. #2). Il termine fu inventato col sistema operativo TENEX, e portato sul , Xerox-IFS, e altri. [NdT: ad esempio, su SunOs il gruppo dell'utente root era wheel - .mau.] E' entrato nella cultura UNIX dal TWENEX, e ha guadagnato popolarita' (spec. presso le universita'). I bit di privilegi sono a volte detti "wheel bits". L'essere su un logon privilegiato e' a volte detto "wheel mode". Vedi anche . [Libro bianco] s. Sin. di . [Bell Labs, Wouldn't It Be Nice If: non sarebbe bello se] s. Cio' di cui molti documenti di specifica o richieste sono composti. Confr. . s. 1. Una metacosa. Usato al posto di un oggetto reale in esempi didattici (spec. tutorial sulle basi dati). La leggenda dice che i w. originali erano segnaposto per delle fruste. 2. [poss. da "window gadget"] Un oggetto di interfaccia utente in nell'interfaccia grafica X. s. [acronimo da Window, Icon, Mouse, Pointer: ma wimp significa "imbranato"] Un ambiente basato su un'interfaccia utente grafica, come descritto da un hacker che preferisce le interfacce a linea di comando per la loro superiore flessibilita' ed estensibilita'. [dal gergo MIT] 1. v. Riuscire. Un programma vince se non capita nessuna condizione inaspettata. 2. Successo, o una sua specifica istanza. Un'uscita piacevole. Una . 3. : s. Serendipity. Forme enfatiche: "moby win", "super win", "hyper-win" (spesso usato come risposta a mo' di interiezione). Anche "suitable win" e' comune al MIT, di solito in riferimento a una soluzione soddisfacente di un problema. 4. v. Sperimentare la serendipity. "Sono andato a fare spesa e ho won big; c'era un'offerta 'due al prezzo di uno'. 5. inter. Esprime piacere per un . Opp. . 1. s. Una situazione, programma, programmatore o persona inaspettatamente buona. 2. : Spesso sarcastico, ma anche usato come segno di alto rispetto. /win'i-tood/ s. La qualita' di vincere (il risultato del vincere sarebbe "winnage"). "E' davvero grande! Ragazzi, che w.!". s. [testa a fili: prob. dal gergo teorico SF per un dispositivo elettrico di stimolazione di un cervello] 1. Un hacker hardware, spec. uno che si concentra sull'hardware per le comunicazioni. 2. Un esperto nelle reti locali. Un w. puo' anche essere un mago nel software di rete, ma avra' anche l'abilita' di trattare l'hardware di rete, fino ai piu' minuti componenti. I w. possono ad esempio mettere su un terminatore di Ethernet partendo da un gruppetto di resistenze. [lista dei desideri] s. Una lista di feature desiderate o bug fix che probabilmente non sara' messa a posto per un po' di tempo, di solito perche' il responsabile del codice e' troppo occupato o non riesce a vedere un modo pulito per farlo. [mago] s. 1. Una persona che sa come un pezzo complicato di software o hardware funziona (cioe', lo grocca: vedi ); spec. qualcuno che riesce a trovare e correggere in fretta dei bachi in un'emergenza. Il termine differisce un po' da . Si puo' essere un hacker se si ha delle abilita' generali di hacking, ma si e' un w. rispetto a qualcosa se si ha una conoscenza dettagliata specifica di tale cosa. Un buon hacker puo' diventare un w. per qualcosa, se gli si lascia il tempo di studiarla. 2. Una persona che puo' fare cose proibite alla gente ordinaria. Per esempio, un Adventure wizard a Stanford puo' giocare ad Adventure durante il giorno, il che e' proibito (il programma si rifiuta semplicemente di partire) alla maggior parte delle persone perche' consuma inutilmente troppi cicli (v. ). 3. Un esperto UNIX, spec. un programmatore esperto sotto UNIX. Questa accezione e' cosi' usata che "UNIX Wizare" e' una posizione di lavoro riconosciuta in certe aziende e per la maggior parte di chi offre lavoro. Vedi . [dal gioco nethack] s. Un modo speciale di accesso a un programma o sistema, di solito con password, che permette ad alcuni utenti privilegi divini. Generalmente non usato per i sistemi operativi stessi (si preferisce o ). agg. Che riguarda i maghi. Una w. e' tale che solo un mago puo' comprendere o usare propriamente. tradotto da .mau. Fidonet: 2:334/100.5 2:332/407.909 Internet: mau@beatles.cselt.stet.it ############ ### ### 9 ### Progetto Formicaio ### ############ Francesco Pittoni ### Riassunto: Del progetto Formicaio - nato in una serata all'osteria - ne abbiamo parlato spesso (Telem 36, 43, 44, 36, 49). E torniamo a parlarne ancora per sapere come stanno andando le cose dalla voce del mitico coordinator Francesco. ------------------------------------------------------------------------------ PROGETTO FORMICAIO Il progetto Formicaio sta proseguendo 'a gonfie vele'. In questo momento la rete e' formata da 3 BBS di cui pero' solo uno e' in linea con modem parecchie ore al giorno. Gli altri due sono accessibili con dischetto in modo estremamente semplice grazie a procedure guidate da batch files. Periodicamente questi due BBS scambiano la posta, tramite modem, con l'Hub. La gran parte delle aree sono condivise. Sono attualmente coinvolte nell'esperienza tre scuole piu' altri utenti singoli esterni, per un totale di oltre 270 utenti (ragazzi di elementari e medie, insegnanti dalla materna alla media, qualche operatore sociale e qualche genitore). Ci sono circa 45 utenti con modem (in gran parte ragazzi di elementari), mentre gli altri si servono di un dischetto personale, in cui sono conservati i dati necessari per i collegamenti e i propri msg. Sono svolte poi delle attivita' di avvio alla comunicazione tramite messaggistica che si avvalgono di bacheche, con interscambio di biglietti e disegni. Queste attivita' sono attuate fin dalla scuola materna e seguono uno specifico percorso didattico. Si collabora con il progetto mondiale KIDLINK, e alcuni progetti nazionali fra cui il FAHRENHEIT 451. Resta ancora molto difficile stabilire contatti con altre scuole perche' ancora non abbiamo trovato interlocutori che attuino la comunicazione con la diretta gestione da parte dei singoli utenti della messaggistica. In genere, nei progetti con cui siamo entrati in contatto, la comunicazione viene mediata e concentrata dagli insegnanti. Per quanto riguarda il software, il BBS in linea utilizza POP, MAX, SQUISH e alcune utility, gli altri MAX, SQUISH e POLLICINO. Gli utenti utilizzano SCRIPTA (appositamente adattato da Andrea Matta al Formicaio e offerto gratuitamente ai ragazzi) e TOY (per i collegamenti sia in locale che con MODEM). Di fondamentale aiuto e' stato Herve Miozzo che mi ha aiutato a configurare la rete e mi ha risolto diversi problemi tecnici sorti nel tempo. Un ringraziamento anche a Marco Bisioli che ha messo a disposizione gratuitamente Pollicino utilizzato dai nodi. Intorno al progetto l'interesse e' molto grande e spesso mi capita che mi vengano chieste informazioni. Le maggiori difficolta' sono comunque quelle legate all'aggiornamento degli insegnanti. Il progetto Formicaio non si rivolge infatti ad insegnanti che abbiano per tradizione competenze specifiche, ma ad ins. di materne, elementari e medie che non hanno alcuna infarinatura informatica. Per questo sarebbe piu' che mai importante che si riprendesse il lavoro di realizzazione di un ipertesto che spieghi il funzionamento della messaggistica con BBS. /// Francesco Francesco Pittoni 2:333/511.40 ############ Vivamiga ### ### 10 ### Internet, Amiga & C ### ############ Marco Musso ### Riassunto: Come l'Amiga, cosi' anche il buon Marco si e' svegliato dal sopore che aveva ormai avvinghiato con schelettriche dita tutto l'enturage (scusate, non mi e' venuta molto bene). Comunque sembra che l'Amiga rivivra'. Vorrei fare un po' di frecciatine, ma le tralascio. Leggetevi le news del mondo Amiga. & un grazie a Marco... ------------------------------------------------------------------------------ Internet, Amiga & C Il buon Renato pare non ricordare la posizione predominante (non certo a livello di mercato :-) dell'Amiga e mi ha chiesto di scrivere questo articolo per il Telematicus... Ebbene, andro' ora ad allietarvi con alcune novita' che riguardano questa piattaforma. Cominciamo con un esame dei programmi disponibili per Amiga per visualizzare e/o comporre documenti HTML. Iniziamo subito col dire che creare documenti HTML con Amiga e' facile anche se non graficamente accattivante come su SGI o Mac :-) Esiste una accoppiata ottima tra l'editor di testi GoldED e Heddley, un programma a se stante che comunica con l'editor tramite ARexx. Heddley mette a disposizione i classici tag HTML e basta un click per inserirli nel testo. La soluzione e' flessibile e semplice e secondo me e' sufficiente anche perche' l'HTML e' veramente semplice e non ci vuole una gran scienza per scrivere dei documenti in questo formato, il difficile verra' con il VRML ma questa e' un'altra storia... Esiste un solo (per ora) browser grafico che si chiama AMosaic ed e' basato sul sorgente di NCSA Mosaic, usa la MUI (Magic User Interface) e i datatype (quella "banalissima" feature dell'AmigaOS che permette ad un qualsiasi programma di leggere tutti i tipi di documenti per cui esista un datatype). E' attualmente disponibile in versione 1.4beta ma uno degli autori, Michael Fisher, mi ha detto che e' in lavorazione la 2.0 definitiva (molto carina da vedere e piu' stabile delle precedenti). Lo sviluppo di AMosaic purtroppo non e' mai stato eccelso in quanto a velocita' e quindi ultimamente la comunita' Amiga ha cercato conforto nei browser per le altre piattaforme (magari usando Netscape su un Mac emulato :-). Grande scalpore ha suscitato in questi giorni (inizio giugno) la notizia di IBrowse (il nome non e' ancora definitivo) un nuovo browser che si annuncia stupendo ma con un piccolo difetto: il team di sviluppo e' lo stesso di AMosaic e Michael Fisher (sempre lui :-) mi ha detto che IBrowse potrebbe vedere la luce anche tra un anno... Esiste anche un porting di Lynx (ovviamente si chiama ALynx) che funziona perfettamente, ma ovviamente solo in modo testo. [NdE: Lynx e' un lettore dello standard HTML solo in modo testo.] Detto cio', tornati con i piedi per terra, in ogni angolo del mondo sono sorte molte iniziative per chiedere a Netscape, NCSA, Sun & Co. di fare il porting dei loro prodotti per Amiga anche alla luce della neonata Amiga Technologies (rumore di fondo, come di sorpresa). I piu' informati tra voi lettori probabilmente sapranno che un annetto fa la Commodore (anche nota come CBM :-) e' andata in liquidazione volontaria bloccando di fatto il mercato Amiga. Tutti gli amighisti del mondo, contenti di questo fatto se non altro perche' la Commodore aveva fatto gia' troppi danni, hanno cominciato a sperare che il nuovo proprietario del marchio e della tecnologia Amiga avrebbe fatto qualcosa di buono per questa stupenda macchina... Ebbene, al 21 aprile di quest'anno e' finita la parte burocratica della faccenda (vi risparmio un anno di ceri accesi, di preghiere, di scongiuri e consultazione da maestri dell'occulto :-) e la ESCOM (nota casa tedesca produttrice di PC) ha rilevato completamente il tutto... Subito dopo la ESCOM ha dato vita ad Amiga Technologies che si occupera' della linea Amiga mentre il nome Commodore verra' utilizzato esclusivamente per la produzione di PC (ed e' la cosa che si merita :-) Le prospettive per il futuro sono entusiasmanti: a settembre dovrebbero essere messi in vendita di nuovo CD32, A1200 e A4000 quest' ultimo che un look decisamente piu' aggressivo (se avete visto le immagini del prototipo direi che e' in SGI-style :-) e con processori dal 68030 al 68060 (in versione tower con Fast SCSI-2). E inoltre: nuovi processori RISC, AmigaOS multipiattaforma ecc... insomma le premesse ci sono bisogna vedere come e se verranno realizzate. Inutile dire che sono in ballo gia' un sacco di contatti con ex-impiegati CBM e che il Dr. Piter Kittel (ex-dirigente della CBM-Germania) e' a capo del settore marketing. Potrebbe pero' passare un po' di tempo prima che in Italia si veda veramente qualcosa muoversi, comunque e' ferma intenzione della ESCOM riguadagnare il tempo perduto gia' a partire da questo Natale. Il fatto che il futuro dell'Amiga sia in mani tedesche non puo' che fare piacere, il mercato tedesco si e' sempre dimostrato all'avanguardia sia come produzione di come supporto per questa macchina. Be', spero di avere fatto una panoramica veloce e concisa anche se andrebbero dette molte altre cose... be', alla seconda puntata ! [NdE: aggiunta dell'ultimo minuto:] ... ah! per esempio e' ufficialmente in vendita il nuovo A4000T: look da Silicon, SCSI II fast on board, 040 a 25Mhz... unica nota dolente il prezzo: 3500$ /Marco/ /Musso/ *Fidonet* 2:334/21.9 *Amiganet* 39:101/402.9 *Internet* musso@di.unito.it [PGP key available] Home Page: http://www.di.unito.it/pub/WWW/www_student/amiga/ ############ NOTIZIE FIDONET REGION 33 ### ### 11 ### NEWS ### ############ AAVV ### Riassunto: Intanto abbiamo un vecchio collaboratore (il simpatico Cicci Serra) che e' diventato moderatore dell'area MSDOS.ITA! I migliori auguri da parte della redazione. Poi il mio carissimo omonimo, Davide Rolando, mi segnala che la sua BBS ha alcune particolari caratteristiche... Ed infine le sparute news del mese. ------------------------------------------------------------------------------ From : Cicci Serra 2:335/225.4 Hi Renato! Cosi' alla prox. NetCon mi darai un po' piu' retta... comincia la mia scalata al mondo FidoNet, oggi la MSDOS.ITA, domani lo ZC! :-) ;-) :-) ============================================================================= * Inoltrato da Cicci Serra (2:335/225.4) usando GoldED 2.41+ * Area : NETMAIL (Netmail Folder FidoNet) * Mitt.: Marcello Ardini, 2:332/418.1 (16 Giugno 18:24) * Dest.: Cicci Serra * Sogg : ** moderatore MSDOS.ITA ** ============================================================================= Da oggi sei il nuovo moderatore della MSDOS.ITA, nel caso non l'avessi gia' per altri motivi hai diritto di accesso alla ECHOSER.033. Contatta Luigi per le consegne. Ciao. [-----> Bye Bye, by Marcello - quasi :-) Regional Echomail Coordinator 033 -+- Mercurio 1.14b1 ============================================================================= Bios bios Cicci cserra@synapsit.it 2:335/225.4 :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: From : Davide Rolando 2:332/206 Se vi interessa ... sto mettendo su la piu' grande BBS mai vista 8-))) dedicata alle immagini piu' o meno sexy di modelle, attrici ... Sto saccheggiando in lungo e in largo Internet ... GIF.LZH per la lista ! Ad oggi ho raccolto e selezionato circa 4500 immagini (460Mb) in gran parte rappresentate da una sterminata raccolta di immagini di modelle, attrici in versione sexy. Inoltre ho creato numerose aree speciali per alcune attrici/modelle : AREA SPECIALE - Angie Everhardt..... AREA SPECIALE - Cindy Crawford...... AREA SPECIALE - Claudia Schiffer.... AREA SPECIALE - Erika Eleniak....... AREA SPECIALE - Elle McPherson...... AREA SPECIALE - Kate Moss........... AREA SPECIALE - Madonna............. AREA SPECIALE - Pamela Anderson..... AREA SPECIALE - Patricia Ford....... AREA SPECIALE - Paulina Poritzkova.. AREA SPECIALE - Sherilyn Fenn....... AREA SPECIALE - Sharon Stone........ AREA SPECIALE - Stephanie Seymour... AREA SPECIALE - Vanessa Paradis..... Ciao > Davide Rolando * Sysop Animal House Bank * ### I.S.N. ### < :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: *** NET 331 *** ** !NESSUNA NUOVA! ** *** NET 332 *** ** !NESSUNA NUOVA! ** *** NET 333 *** From : Herve Miozzo 2:333/511 03 Jul 95 05:40:22 Hello Renato! Un saluto ed un augurio di lunga permanenza in Fidonet ad un nuovo SysOp che e' entrato da poche settimane in rete. Si tratta di Emanuale Pucciarelli con il nodo 2:333/505. Credo si tratti del piu' giovane SySop del nostro Net. Aloha !! (Compuserve : Erve Miozzo 100411,2234) 2:333/511.20000 *** NET 334 *** Il 'buon' Franco Carcillo, pietra miliare di Fido italiana, ha tentato di riesumare TAM-TAM. La sua azione poco convincente, avvalorata dal fatto che il Carcillo attualmente non ha neppure un indirizzo di mail, non ha sortito alcun effetto degno di nota. *** NET 335 *** From : Enrico Franceschetti 2:335/212 06 Jul 95 05:58:46 RR> ci sono NEWS ? Be', per questo mese direi di no... Il caldo e l'umidita' imponente :( hanno un poderoso effetto calmante su tutti noi, e le attivita' del net tendono ad assumere una posa rilassata in attesa delle sospirate ferie estive. Per rivedere un briciolo di fermento dovremo attendere le fresche brezze autunnali, che sgombreranno i monitor e le tastiere dalle opprimenti gocce di sudore imposte dal solleone. Per intanto, allora, un saluto dal net 335 a tutti i lettori e redattori del Telematicus con l'augurio di godersi l'estate e le sue avventure... per una volta all'anno, il computer puo' attendere! :)) Ciao!! Enrico (EFranceschetti@Synapsis.it) 2:335/212.1 ****************************************************************************** Telematicus e' formattato a 80 caratteri su 22 righe. Per stamparlo correttamente *non* usare i font proporzionali. ****************************************************************************** Il number di TELEMATICUS stato corretto con: Spellita v1.1.5b2 di Marco Minardi (2:332/402.32. Via G. Battisti 8 47100 Forli') (versione registrata) e redatto con : BOXER 6.0a per OS/2 di Boxer Software (Po Box 3230. Peterborough - NH 03458) (in prova). BREEZE 5.0 (Kevin Solway. Po Box 207. University of Queensland. St. Lucia QLD 4067. Australia) (In prova). Esistono ben 2 lettori di Telematicus per Mac (Telem 47, 43) ed uno per DOS (Telem 43). Quello per DOS legge attualmente solo fino a pag. 99, quindi con tale lettore mettete 99 al posto di 124 sia nella riga 1 che 22. ****************************************************************************** Telematicus si puo' trovare: IN TUTTI I NODI I.S.N. (1) IN TUTTI I NODI MULTINET (2) e su Internet: beatles.cselt.stet.it:/pub/Italia/telem (3) ftp://tw.agonet.it/e/ftp/pub/riviste/telemat (4) Assieme alla rivista ho inserito ISN-NODE.*, la lista di tutte le BBS appartenenti ad ISN. (1) Grazie a Davide Rolando (2:332/207), fondatore della rete I.S.N.: (Italian Shareware Network) (2) Grazie alla cortesia di Giulio Cipriani (2:331/334), direttore di Fear, fanzine di diritto telematico (Telem048). (3) Grazie a .mau. (mau@beatles.cselt.stet.it) (4) Grazie ad Angelo Politi (a.politi@agonet.it), editor della rivista let- teraria DADA (Telem049) (si trova anche la sua rivista, oltre a molte altre in: ftp://tw.agonet.it/e/ftp/pub/riviste/dada). #### End of TELEM050 ####