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Glossario musicale

Questa pagina contiene la spiegazione di alcuni termini tecnici che uso nelle mie pagine di teoria musicale. Probabilmente è ancora un po' troppo tecnica: conto in futuro di aggiungere alcuni esempi grafici e sonori, ma ad ogni modo puoi avvisarmi se c'è qualcosa di troppo ostico. Non è detto che io sia capace a spiegarmi meglio, ma magari ci provo :-)

accento ritmico:
è il punto in cui c'è la nota "suonata più forte" in una battuta.
accento tonico:
è il punto in cui il testo musicale, visto come poesia, ha un accento. Può coincidere o no con l'accento ritmico.
accordi vicini:
gli accordi che in una tonalità data sono composti dalle note comprese nella scala corrispondente. Ad esempio, in do maggiore e la minore gli accordi vicini sono do, re minore, mi minore, fa, sol e la minore.
accordo sospeso:
è un accordo "non terminato", nel quale la nota corrispondente alla terza è sostituita generalmente dalla quarta, ma anche dalla seconda. Un accordo sospeso di do è formato da do, fa e sol, o più raramente da do, re e sol. Nella notazione inglese, l'accordo sospeso è indicato con "sus" (raro "sus4") e rispettivamente "sus2".
appoggiatura:
una nota nella parte del canto che è posizionata sull'accento ritmico, ma non fa parte dell'accordo vero e proprio e viene sostituita dalla nota dell'accordo vero e proprio. Se siamo in do maggiore, ad esempio, potremmo avere le note "re-do" oppure "re-mi". Nella armonia classica, un'appoggiatura dura esattamente quanto la nota su cui "ci si appoggia", dividendo quindi in due il tempo totale.
battuta:
l'unità fondamentale della musica. A ogni battuta è associato un accento ritmico, che inizia appunto la battuta.
cadenza evitata:
un giro armonico che non termina con la tonica, anche se tutto farebbe pensare ciò. Ad esempio, si può iniziare un giro di do, con do, la minore, re minore e sol7, e terminarlo con un la minore. Una cadenza evitata ti lascia sempre un senso di smarrimento, e ti fa aspettare la cadenza vera e propria.
cadenza plagale:
la cadenza fatta come sottodominante-tonica: se siamo in do maggiore, fa-do. E' quella più usata nella musica liturgica.
cadenza:
il modo in cui termina una canzone, generalmente sulla tonica. la cadenza più naturale nella musica pop è quella dominante-tonica: se siamo in do maggiore, sol-do.
dominante:
la nota che si trova a un intervallo di quinta sopra la tonica: ad esempio, se la tonalità è do maggiore, la dominante è il sol.
giro armonico:
l'insieme degli accordi di una struttura musicale, fino a una cadenza. Ad esempio, il "giro di do" (do, la minore, re minore, sol7) è un giro armonico.
preparazione di una cadenza:
tutti gli accordi che servono per fare una cadenza.
rivolto:
un accordo non nella posizione fondamentale, cioè con la sua nota fondamentale al basso. I rivolti si indicano nella musica pop mettendo dopo il nome dell'accordo una barra, e poi la nota da mettere al basso: ad esempio, Do/Mi e Do/Sol. Nell'armonia classica, invece, gli stessi accordi si chiamano in posizione "di sesta" e "di sesta e quarta"
sottodominante:
la nota che si trova a un intervallo di quarta sopra la tonica: ad esempio, se la tonalità è do maggiore, la sottodominante è il fa.
tonica:
la nota corrispondente alla tonalità in cui una canzone viene eseguita.

Ultima modifica: 3 giugno 1999


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